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Televisione

Pier Silvio Berlusconi celebra Maria De Filippi: l’omaggio del leader Mediaset alla mente creativa che guida il palinsesto

Maria De Filippi consolida il suo ruolo alla guida della Fascino Produzione e Gestione Teatro, l’azienda che dominare il panorama televisivo con programmi di punta come Amici e Uomini e donne. Nonostante un anno di transizione, segnato dalla perdita del Maurizio Costanzo Show e da sfide legali e fiscali, Fascino ha registrato un utile di 8,1 milioni di euro e distribuito 4 milioni alla sua conduttrice e socia paritaria. Pier Silvio Berlusconi le riconosce pubblicamente il primato, definendola l’anima dell’azienda e lasciandole piena autonomia gestionale.

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    Quando un bilancio finanziario si trasforma in un omaggio personale, significa che la storia è diversa, unica. In un universo televisivo dove contano i numeri, le performance e la puntualità con cui si macina successo, Pier Silvio Berlusconi si è preso il tempo per fare altro: riconoscere pubblicamente il valore di Maria De Filippi, non solo come socia, ma come il cuore pulsante della macchina creativa di Mediaset.

    Le parole usate da Alessandro Salem, direttore generale contenuti di Mediaset, nella nota integrativa al bilancio della Fascino Produzione e Gestione Teatro, non sono casuali: «Maria rappresenta di fatto l’anima dell’azienda». Non un semplice riconoscimento, ma un atto che sancisce una realtà evidente a tutti. In Fascino, De Filippi non è solo il volto più celebre, ma il motore, la mente, e, perché no, l’anima stessa. Un tributo che arriva in un momento delicato, segnato dalla scomparsa di Maurizio Costanzo e da un anno di transizione per la società. Eppure, nonostante il dolore e le sfide, Maria De Filippi non si è limitata a mantenere Fascino in piedi: l’ha confermata come una delle aziende più solide del panorama televisivo italiano, con un modello produttivo in grado di fare scuola.

    Dopo la perdita di Maurizio Costanzo, Maria De Filippi ha rinunciato a ogni diritto sull’eredità del marito, devolvendo anche la quota legittima ai figli. Una scelta simbolica, che ha confermato la sua discrezione e il suo legame con la famiglia. Tuttavia, questa rinuncia non ha intaccato il suo controllo sull’impero professionale costruito insieme al consorte. La Fascino Produzione e Gestione Teatro, co-posseduta al 50% con RTI, è rimasta saldamente nelle sue mani. L’azienda continua a produrre alcuni dei programmi più seguiti e amati della televisione italiana, da Amici a Uomini e donne, passando per Temptation Island e Tu sì que vales. Ogni progetto porta con sé il marchio inconfondibile della De Filippi, fatto di attenzione ai dettagli, innovazione e una sensibilità unica verso il pubblico.

    Il 2023 è stato un anno di transizione, con sfide non indifferenti per Fascino. La perdita del Maurizio Costanzo Show, programma storico e pilastro del palinsesto, ha inevitabilmente lasciato un vuoto. A questo si è aggiunta la riduzione delle puntate di Temptation Island, passate da dodici a sei, che ha avuto un impatto diretto sul fatturato. Il bilancio ha registrato una flessione, passando da 75,14 milioni di euro nel 2022 a 66,1 milioni nel 2023. Anche l’utile è sceso, attestandosi a 8,1 milioni di euro rispetto agli 11,689 milioni dell’anno precedente. Eppure, nonostante il calo, Fascino ha dimostrato una straordinaria resilienza, confermandosi un’azienda capace di mantenere alti i margini e di distribuire utili per 4 milioni di euro ai suoi soci.

    Non sono mancati gli ostacoli legali e fiscali, che hanno aggiunto ulteriori pressioni. Tra le questioni più rilevanti, un’intimazione di pagamento per 320.921 euro legata a un contenzioso tributario e una disputa con l’Agcom per 127.781 euro di contributi non versati. In entrambi i casi, Fascino ha affrontato lunghe battaglie legali, alcune ancora in corso. Sul fronte delle risorse umane, invece, la società ha dovuto accantonare 577.676 euro per far fronte a possibili risarcimenti legati a cause con ex dipendenti. Tuttavia, nonostante queste sfide, la solidità dell’azienda non è mai stata messa in discussione.

    Pier Silvio Berlusconi, che detiene l’altra metà della Fascino attraverso RTI, ha scelto di fare un passo indietro, lasciando carta bianca a Maria De Filippi nella gestione della società. Un atto di fiducia che non si limita ai numeri, ma si estende alla visione creativa e strategica. In un mercato televisivo sempre più competitivo, la Fascino si è distinta come un modello vincente, capace di generare programmi che non solo dominano gli ascolti, ma diventano veri e propri fenomeni culturali. È il caso di Amici, che continua a lanciare talenti nel mondo della musica e dello spettacolo, o di Tu sì que vales, che ogni anno si conferma leader di share.

    Il rapporto tra Pier Silvio Berlusconi e Maria De Filippi è più di una partnership professionale: è un’alleanza strategica che ha contribuito a ridefinire il panorama televisivo italiano. Se Berlusconi guida la struttura aziendale con una visione manageriale, De Filippi rappresenta l’anima creativa, capace di interpretare e anticipare i gusti del pubblico. Una sinergia che ha permesso a Mediaset di mantenere una posizione dominante in un settore in continua evoluzione.

    Maria De Filippi non è solo una conduttrice, ma una figura unica nel suo genere: un’imprenditrice che ha trasformato il suo talento in una realtà industriale solida e innovativa. La Fascino, sotto la sua guida, non è solo una macchina produttiva, ma un laboratorio creativo dove ogni dettaglio conta, ogni scelta viene ponderata, e ogni programma diventa una scommessa vinta. In un momento storico in cui la televisione affronta nuove sfide, dall’ascesa delle piattaforme di streaming alla frammentazione degli ascolti, Maria De Filippi rappresenta una certezza: un punto di riferimento per il pubblico e un pilastro per l’industria.

    Pier Silvio Berlusconi, con il suo tributo ufficiale, ha riconosciuto tutto questo. Non è solo una questione di bilanci o di utili, ma di leadership, carisma e capacità di fare la differenza. Maria De Filippi non è semplicemente una socia: è la regina incontrastata del palinsesto italiano, un’imprenditrice che ha saputo trasformare la sua visione in un modello di successo. E mentre il suo impero continua a crescere, una cosa è certa: il futuro di Mediaset passerà ancora, inevitabilmente, attraverso di lei.

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      Loretta Goggi ricorda le “Kessler italiane”: «Io e Daniela non eravamo come loro, ma ci scherzavamo. Il mio desiderio? Andarcene insieme»

      Loretta Goggi racconta con delicatezza il rapporto con la sorella Daniela e il paragone con le gemelle Kessler: «Non avevamo nulla di loro, né fisicamente né artisticamente». Poi la confidenza più intima: «Vorrei andarmene insieme a lei, ma non lo procurerei io: siamo cattoliche praticanti».

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        Loretta Goggi non ha mai avuto paura di mostrarsi per quella che è: un’artista vera, una donna dalla carriera gigantesca e un cuore saldamente ancorato alla famiglia. In una recente intervista ha parlato del legame con la sorella Daniela, compagna di vita e di palcoscenico, ricordando quel vecchio soprannome che le seguiva ovunque: “le Kessler italiane”.

        Il paragone con le Kessler
        «In realtà non avevamo nulla di loro, né fisicamente né artisticamente», ha ammesso sorridendo. Un’etichetta affibbiata più per la complicità e la presenza scenica che per una reale somiglianza. «Ne abbiamo riso insieme», racconta. E non manca l’omaggio: «Le abbiamo sempre stimate moltissimo». Le Kessler sono state simbolo di un’epoca televisiva elegante e luminosa, ed è naturale che chiunque arrivasse in quel mondo venisse misurato anche su di loro.

        Daniela, l’altra metà del suo mondo
        Tra Loretta e Daniela il rapporto è rimasto intatto negli anni, anzi si è rafforzato. Le due sorelle hanno attraversato insieme successi, dolori, reinvenzioni, e sono rimaste una famiglia granitica anche quando la vita ha tolto e aggiunto senza preavviso. «Siamo sempre state unite», ripete Loretta in molte interviste. Una simbiosi che non riguarda soltanto il lavoro ma la quotidianità, il sostegno, il prendersi cura l’una dell’altra.

        Il desiderio più intimo: “Andarcene insieme”
        È qui che arriva la frase più forte, detta con una tenerezza che spiazza: «Il mio desiderio nascosto sarebbe che succedesse lo stesso anche a noi: andarcene insieme». Una confessione sincera, che però Loretta accompagna con un chiarimento fondamentale: «Ma non lo procurerei io. Siamo cattoliche praticanti, togliersi la vita non lo contempliamo». Nessun dramma, nessuna ombra cupa: solo l’immagine di due sorelle inseparabili che, dopo una vita vissuta fianco a fianco, immaginano un epilogo altrettanto condiviso.

        È il ritratto di una donna che non teme di parlare d’amore, di fede, di fragilità e di vita vera. Una che ha fatto la storia della tv italiana e che, ancora oggi, trova il modo di commuovere semplicemente raccontando ciò che ama di più: la sua famiglia.

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          Carolyn Smith punge gli altri giudici di Ballando: «Io tecnica pura, loro giudicano il personaggio. E a volte dicono cose strampalate»

          Carolyn Smith rivendica il suo approccio tecnico a Ballando con le stelle e confessa che, contrariamente alle aspettative, non è lei la più severa: «So quanto è dura preparare un ballo ogni settimana, perdono molto». Poi la frecciata: «A volte sento giudizi strampalati, ma non polemizzo».

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            Carolyn Smith torna a mettere i puntini sulle “i”. Niente nomi, nessun attacco diretto, ma una frecciata elegante e affilata quanto basta. La presidente di giuria di Ballando con le stelle ha spiegato ancora una volta qual è il suo metodo e perché — secondo lei — non va confuso con quello degli altri giudici.

            Solo tecnica, niente personaggi
            «Io resto nei limiti della tecnica. Gli altri giudicano anche il personaggio», ha dichiarato, lasciando intendere che la sua valutazione non viene influenzata da simpatia o notorietà del concorrente. Un modo per rivendicare la sua posizione di professionista del ballo, che da anni è il riferimento principale per chi cerca un giudizio “puro”, lontano dalle dinamiche di show.

            “La più severa? Macché, è il contrario”
            Carolyn ha poi ribaltato un luogo comune: «La gente si aspetta che io sia la più severa. Invece succede il contrario». Conoscendo la fatica dietro ogni coreografia settimanale, spiega, tende a perdonare molto più degli altri. Chiunque abbia messo piede in sala prove, sembra dire, sa perfettamente quante ore, quante correzioni e quanta pressione ci siano dietro un minuto e mezzo di esibizione.

            Giudizi “strampalati”, ma zero polemiche
            Il passaggio che ha fatto rumore, però, è un altro: «A volte, dai colleghi sento dire dei giudizi strampalati, ma non polemizzo mai». Una frase breve, chirurgica, capace di aprire mille interpretazioni senza mai citarne una. Carolyn preferisce non buttare benzina sul fuoco: «Ognuno ha diritto alle proprie idee», dice. Ed è proprio questa calma, quasi britannica, ad averla resa una delle figure più rispettate del programma.

            In un’edizione in cui tensioni, rivalità e polemiche brillano quanto le paillettes dei costumi, la presidente della giuria continua a essere l’equilibrio della pista. Anche quando tira una frecciatina, riesce a farlo con la grazia di un passo di rumba.

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              Uomini e Donne, Gemma Galgani perdona Mario e balla con lui: lo studio esplode tra accuse, polemiche e applausi

              Gemma Galgani e il cavaliere Mario si riavvicinano dopo settimane di incomprensioni: un ballo scatena la bufera in studio. Tina Cipollari e Gianni Sperti lo accusano di cercare visibilità, altri cavalieri lo attaccano, mentre Gemma difende il gesto: “È stata una cosa carina”.

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                A Uomini e Donne basta poco per far partire un incendio, e questa volta a scaldare l’atmosfera ci ha pensato Gemma Galgani. Dopo un ballo inaspettato con Mario, Maria De Filippi ha colto al volo l’occasione per chiedere conto dell’avvicinamento. Gemma, serena come non la si vedeva da tempo, ha confermato: «Abbiamo ballato insieme… abbiamo fatto la pace». Una frase semplice che ha fatto rumoreggiare l’intero studio. «Cosa c’è di male?», ha replicato lei, pronta a difendere il momento.

                Il ritorno di fiamma (televisiva) che divide lo studio
                La pace tra i due non è piaciuta agli opinionisti. Gianni Sperti è stato il primo ad affondare: «Questa non è una balera…». A ruota è intervenuta un’altra dama, convinta che il cavaliere avesse giurato di non voler più creare equivoci con Gemma. Ma lo scontro più acceso è arrivato da un altro cavaliere, che ha puntato il dito su Mario con una frase che ha infiammato la sala: «Credo siano finite le macchine dell’autosalone e quindi ti riattacchi a Gemma per visibilità». Il pubblico ha applaudito a scena aperta.

                Gemma si difende, Tina attacca
                Lei però non si scompone: «È stata una cosa carina… non c’è niente di tutto questo». Ma Tina Cipollari, tornando dal suo recente affondo contro Gemma durante l’ospitata a Verissimo, non gliela fa passare: «Lo sai benissimo che ballando con Gemma avresti suscitato polemiche. E l’hai detto anche a Renata che non volevi ballare con lei per evitare fraintendimenti».

                Le spiegazioni di Mario: “L’ho vista in difficoltà”
                Mario ha tentato di respingere gli attacchi spiegando il motivo reale del gesto: «L’ho vista avvilita quando Piero ha fatto quell’uscita. Avrei voluto abbracciarla, ma mi sono trattenuto. Oggi l’ho fatto. Che c’è di male?». Gesto nobile o strategia di visibilità? Lui assicura di non provare interesse sentimentalmente, ma il parterre resta diviso.

                A Uomini e Donne, come sempre, basta un ballo per far scoppiare una rivoluzione.

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