Calcio
Archiviato il caso degli audio di Zaniolo: «Non fu revenge porn», prosciolto il giovane accusato
La procura di Tivoli chiude il processo per revenge porn. Nessuna prova di registrazioni fraudolente: il giovane accusato può ora chiedere un risarcimento.
Si chiude con un nulla di fatto il caso che per mesi ha infiammato le chat di mezza Italia, trasformando un semplice gossip in un’inchiesta giudiziaria. L’audio virale della ragazza che raccontava i dettagli di una notte di passione con Nicolò Zaniolo non è revenge porn. Così ha deciso la gip di Tivoli, Chiara Miraglia, che ha archiviato il procedimento contro Valerio Braconi, il 21enne inizialmente accusato di aver diffuso quei vocali, rimbalzati in poche ore sui cellulari di mezzo Paese.
Alla base dell’archiviazione due motivazioni principali: non si trattava di contenuti espliciti e, soprattutto, gli audio non erano stati acquisiti in maniera fraudolenta. «Era stata la stessa ragazza a diffondere inizialmente i messaggi vocali», si legge nelle carte. E quel famoso «salta salta» del parco giochi della Cecchina, più che una prova di reato, resta solo il simbolo di una vicenda esplosa per l’identità del protagonista maschile: Nicolò Zaniolo, all’epoca dei fatti ancora calciatore della Roma, in procinto di partire per raggiungere il Galatasaray.
Il racconto della serata e l’audio diventato virale
La storia era iniziata in una discoteca di Roma, l’Eden, con qualche sguardo tra la pista e il privè, una serata di balli e il finale «appartato» nei pressi del parco della Cecchina. Fin qui, nulla di troppo interessante. Se non fosse che uno dei due protagonisti era Zaniolo, allora volto di punta del calcio italiano e spesso al centro delle cronache, non solo sportive.
Poche ore dopo l’incontro, la 23enne romana racconta l’accaduto in un audio che lei stessa decide di condividere: «Io quest’audio lo manderò a qualche persona perché non c’ho forza di farlo diecimila volte. Sto con tre ore di sonno, alle 7 sono andata a dormire…», diceva all’inizio del messaggio. Il tono ironico, il racconto ricco di dettagli, e soprattutto l’identità del protagonista maschile hanno fatto il resto: i vocali circolano rapidamente su Telegram e WhatsApp, con la dicitura «inoltrato molte volte» che diventa la conferma definitiva del loro successo virale.
Le accuse e l’archiviazione
Da gossip a caso giudiziario, il passo è stato brevissimo. La ragazza, probabilmente sorpresa dalla risonanza mediatica, ha indicato Valerio Braconi come responsabile della diffusione dell’audio, accusandolo di revenge porn e di aver registrato il vocale in maniera fraudolenta. Ma le indagini della procura di Tivoli hanno subito evidenziato falle nella ricostruzione.
Il pm ha chiesto l’archiviazione per due motivi: primo, non si trattava di contenuti sessualmente espliciti, come previsto dalla legge sul revenge porn. Secondo, gli audio non erano stati registrati con l’inganno. «Era stata lei stessa a diffonderli per prima», sottolineano gli atti. Anche il giudice ha accolto la richiesta del pm, chiudendo il procedimento lo scorso 9 gennaio.
Cosa succede ora
Con l’archiviazione, per Valerio Braconi si apre la possibilità di chiedere un risarcimento danni per quanto subito. «Il nostro obiettivo ora è ripulire il nome e la dignità del mio assistito, ingiustamente macchiata», ha spiegato Leonardo D’Erasmo, legale del giovane. «È importante denunciare questi episodi, ma è altrettanto importante che certe misure non vengano usate come parafulmine per colpire qualcuno che non ha nulla a che fare con il reato in questione».
Dopo mesi di accuse, quella che sembrava una vicenda destinata a finire male per il giovane accusato si è conclusa con un’assoluzione piena. E il famoso «salta salta»? Restano solo le eco di un gossip sfuggito di mano, che avrebbe fatto meno rumore se al centro della storia non ci fosse stato Nicolò Zaniolo, calciatore tanto discusso quanto… virale.
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Calcio
Momento difficile per Francesco Totti e la figlia Chanel: tra loro c’è tensione (e c’entra la gelosia di Noemi Bocchi)
Secondo il settimanale Oggi, Noemi Bocchi sarebbe “gelosa anche del passato familiare” di Totti. E Ilary risponde con ironia, indossando una maglietta con la scritta “Se lallero”
Non è un periodo sereno per Francesco Totti. Né sul piano familiare né su quello sentimentale. A far discutere, questa volta, non sono gli equilibri con l’ex moglie Ilary Blasi, ma il rapporto con la figlia Chanel, che secondo i rumor starebbe attraversando un momento di tensione.
La causa? Una miscela di scelte professionali, gelosie e vecchie ferite mai del tutto guarite.
La scelta di Chanel e il disappunto del padre
A far scattare la scintilla, racconta Oggi, sarebbe stata la decisione di Chanel Totti di partecipare alla prossima edizione di Pechino Express. Una scelta che avrebbe sorpreso (e in parte contrariato) il padre, che avrebbe voluto per lei un percorso più discreto, lontano dai riflettori.
Ilary, invece, avrebbe appoggiato l’idea con entusiasmo, vedendo nella figlia il suo naturale erede televisivo.
La “gelosia cieca” di Noemi Bocchi
A complicare ulteriormente la situazione sarebbe intervenuta Noemi Bocchi, attuale compagna di Totti, descritta dal settimanale come “gelosa del passato familiare del compagno”.
Secondo la rivista, l’ex calciatore non potrebbe nemmeno “pronunciare il nome di Ilary senza suscitare irritazione”. Un sentimento di possessività che, scrive Oggi, si sarebbe esteso anche alla figlia Chanel, da sempre legatissima alla madre.
Dalla maglietta “6 Unica!” a “Se lallero”
L’episodio più emblematico di questo nuovo gelo familiare riguarda la maglietta “6 Unica!” che Totti mostrò dopo un gol nel derby del 2002. Per vent’anni si è creduto che fosse dedicata a Ilary. Ora, in un’intervista recente, l’ex capitano ha cambiato versione, dicendo che la scritta era per la Curva Sud.
Una rettifica che, secondo molti, sarebbe nata proprio da quella “gelosia cieca” di Noemi.
Ilary, intanto, ha replicato con il suo stile inconfondibile: su Instagram è apparsa con una maglietta ironica, “Se lallero” – espressione romana che significa “sì, come no…”.
Equilibri fragili
In questo clima teso, Chanel si troverebbe nel mezzo, divisa tra il desiderio di seguire la madre nel mondo dello spettacolo e il bisogno di mantenere un legame col padre. Le divergenze, scrive ancora Oggi, sarebbero ormai palpabili.
E se la separazione Totti-Blasi continua a far discutere nelle aule e sui social, a distanza di anni la vera partita sembra ancora aperta: quella per la serenità familiare.
Calcio
Noemi Bocchi brilla alla serata per Amaro Montenegro con Totti e Spalletti: look da copertina e una Birkin Hermès da sogno
Alla presentazione dello spot che riunisce Francesco Totti e Luciano Spalletti, Noemi Bocchi attira i riflettori con un accessorio iconico.
Quando Francesco Totti e Luciano Spalletti si ritrovano nello stesso spot, la scena è già servita. Ma alla presentazione della nuova campagna Amaro Montenegro, c’è stato spazio anche per un’altra protagonista: Noemi Bocchi, che ha accompagnato l’ex capitano della Roma regalando ai fotografi un look impeccabile e un dettaglio capace di accendere l’attenzione del fashion radar
La Birkin che parla chiaro
Sotto i flash, la compagna di Totti ha sfoggiato una Hermès Birkin. Parliamo di una delle borse più iconiche e desiderate al mondo: i modelli base partono da circa 9-12 mila euro, ma a seconda della pelle, della dimensione e delle finiture si sale rapidamente. Le versioni più ambite, tra pelli esotiche, colori rari e metalli preziosi, volano oltre i 20-30 mila euro. Per i pezzi da collezione, il prezzo può tranquillamente superare quota 40 mila e arrivare anche nell’olimpo delle sei cifre. Una dichiarazione di stile, più che un accessorio.
Un evento simbolico, tra calcio e pubblicità
L’occasione era già di quelle che fanno notizia. Lo spot di Amaro Montenegro ha riportato fianco a fianco Totti e Spalletti, dopo anni di chiacchiere, nostalgie romaniste e qualche inevitabile stoccata sportiva. Atmosfera distesa, sorrisi, brindisi e quel tono da romanzo calcistico che solo certi incroci possono regalare. Bocchi, elegante e discreta, ha scelto un ruolo silenzioso ma impossibile da ignorare.
Stile, equilibri e scenografie romane
Tra outfit studiati e accessori di livello, la serata ha mostrato ancora una volta come la coppia Totti-Bocchi si muova con naturalezza nel nuovo equilibrio post-favola Totti-Blasi. Un percorso fatto di scatti, presenze misurate e un racconto pubblico che cresce evento dopo evento. La Birkin diventa così un simbolo, un cenno a un’estetica esclusiva che flirta con l’alta società e con le dinamiche del jet-set romano. Senza parole in più, senza bisogno di dichiarazioni: a volte basta un gesto, un accessorio, una comparsa ben calibrata per ribadire il proprio posto nella scena.
A fine serata, tra applausi e calici alzati, la narrazione è chiara: mentre Totti torna al centro dell’immaginario sportivo con un sorriso disteso accanto a Spalletti, Noemi continua a ritagliarsi un ruolo definito. Silenziosa, elegante, e perfettamente consapevole che — in certi contesti — un dettaglio di pelle e fibbie vale quanto un’intervista.
Calcio
Amici, amori e corna nel pallone: lo striscione contro Zalewski e il triangolo che infiamma Roma
Un triangolo amoroso, un ex, una influencer e uno striscione appeso nella città eterna. Tutto per un bacio “proibito” che ha distrutto un’amicizia. Zalewski, Emily Pallini e Ludwig protagonisti del gossip calcistico più infuocato dell’autunno.
Dove finisce il calcio e inizia la telenovela? A Roma, spesso, le due cose coincidono. Lo sanno bene Nicola Zalewski e Ludwig, rapper e producer con un debole per i riflettori. La loro amicizia, un tempo fraterna, si è dissolta tra like, storie Instagram e un cuore tradito. Tutto per una donna: Emily Pallini, influencer da milioni di follower, protagonista del nuovo scandalo da curva… ma sentimentale.

C’era una volta un’amicizia solida, fatta di partite viste insieme, vacanze e confidenze. Ludwig, amico dei calciatori, anche troppo vicino alle loro vicende, non immaginava che il suo “fratello” Zalewski potesse finire tra le braccia della sua fidanzata. E invece è successo. Un copione perfetto per un film di Stranamore ambientato tra Appia e Parioli.
Lo striscione comparso a Roma dice tutto: “Che fossi uno spione lo sapevamo già, tradire un amico si chiama infamità”. Linguaggio da curva, ma sentimento da commedia all’italiana. Nessuna indagine Digos, solo un manuale di gossip urbano.

Zalewski, ex Roma oggi all’Atalanta dopo una parentesi all’Inter, non lascia ricordi epici in campo ma riesce comunque a infiammare la città. Il suo passato sentimentale è già un intreccio da serie TV: prima Nicol Luzardi, figlia di un ex calciatore della Lazio e in precedenza legata a Luca Pellegrini, altro ex giallorosso ora biancoceleste. Insomma, un derby anche del cuore.
Poi la svolta: fine della storia con Nicol, inizio di quella con Emily Pallini. Peccato che Emily fosse, fino a ieri, la compagna di Ludwig. Il rapper, lo stesso coinvolto nell’inchiesta scommesse come possibile tramite tra Fagioli e Zaniolo, stavolta si ritrova nel ruolo del tradito.

A Roma il gossip corre più veloce del pallone, e lo striscione è solo il finale di un copione che unisce calcio, social e passioni complicate. Una regola non scritta dell’amicizia dice: “Mai la fidanzata del tuo migliore amico”.
Zalewski l’ha ignorata. E ora, più che un fallo da rigore, si parla di un colpo basso.
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