Sport
Sinner salta la cerimonia al Quirinale: troppo stanco dopo l’Australian Open
Il campione dice no al Quirinale: stanchezza o scelta personale? Bertolucci: «Detesta le cerimonie, ma io sarei andato».
Dopo il trionfo all’Australian Open 2024, Jannik Sinner ha deciso di non partecipare alla cerimonia al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dedicata ai successi del tennis italiano. La scelta del numero uno mondiale ha suscitato curiosità e qualche perplessità, soprattutto considerando l’importanza dell’invito presidenziale.
Un ritorno notturno dopo la Davis vinta nel 1976
Paolo Bertolucci, ex tennista e commentatore, ha provato a spiegare la decisione di Sinner ai microfoni di Rai Radio1: «Lui sicuramente detesta queste cerimonie. È stato in clausura per parecchio tempo e vorrà riposarsi qualche giorno per poi ripartire a mille, già da venerdì. Certo, dire di no al Presidente della Repubblica… sono scelte personali, diciamo così». Bertolucci ha aggiunto con un tono scherzoso: «Io sarei andato, ma non sono stanco come lui. A me non hanno mai chiamato al Quirinale perché quando vincemmo la Davis tornammo di notte e di nascosto, senza essere ricevuti da nessuno».
Ma perché Sinner ha bisogno di così tanto riposo?
Dopo due settimane intense a Melbourne, culminate con la vittoria del suo primo Slam, il tennista sudtirolese ha accusato un forte affaticamento fisico e mentale. I medici gli hanno consigliato riposo assoluto per recuperare le energie, segno che lo sforzo profuso durante il torneo è stato enorme. Non si tratta di un malessere grave, ma di un logoramento comprensibile dopo un’impresa storica. Tuuto qui? Certo che no. C’è anche chi si chiede se ci siano altri motivi dietro questa scelta. Durante l’Australian Open, Sinner ha mostrato qualche momento di tensione, come il tremore visibile in alcune fasi del torneo, sintomo di stress e pressione. Forse il giovane campione ha bisogno di staccare completamente, lontano dai riflettori e dai formalismi, per ricaricarsi e prepararsi alle prossime sfide.
La decisione di Sinner, comunque, rimane una scelta personale
Certo, rinunciare a un invito del Quirinale non è cosa da poco, ma per un atleta come lui, abituato a concentrarsi solo sul campo, il riposo e la preparazione potrebbero essere prioritari. Resta da vedere se questa assenza avrà ripercussioni sul suo rapporto con le istituzioni o se, semplicemente, verrà interpretata come il gesto di un campione che mette la sua carriera e il suo benessere al primo posto.
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Calcio
Ilary Blasi pronta a sposare Bastian Muller: nozze civili a giugno lontano da Roma mentre con Totti è divorzio
Ilary Blasi dirà sì a Bastian Muller a giugno con una cerimonia lontana dalla Capitale, forse in Costiera o in Germania. Ma prima, il 21 marzo, affronterà l’udienza cruciale del divorzio da Totti, che dovrà definire l’assegno di mantenimento. Intanto l’ex calciatore prosegue la relazione con Noemi Bocchi, alle prese con un trasloco forzato dai Parioli.
Ilary Blasi è pronta a voltare pagina definitivamente, sul piano sentimentale e su quello legale. Dopo tre anni al fianco dell’imprenditore tedesco Bastian Muller, la conduttrice ha fissato la data delle nozze: il matrimonio si terrà a giugno, con rito civile e lontano da Roma. La location resta ancora un piccolo mistero — si parla della Costiera, ma anche della Germania — e il Corriere dello Sport conferma che i preparativi sono già iniziati.
Le nozze e il divorzio che avanza
Prima del nuovo sì, però, c’è un capitolo ancora aperto: il divorzio da Francesco Totti. Secondo Il Messaggero, l’udienza che potrebbe chiudere una volta per tutte la separazione è stata fissata per il 21 marzo. Restano da definire diversi aspetti economici, tra cui l’assegno di mantenimento che l’ex capitano della Roma dovrà corrispondere alla futura signora Muller. Questioni delicate che arriveranno sul tavolo del giudice proprio a pochi mesi dal matrimonio.
La relazione tra Ilary e Bastian
Il legame tra Blasi e Muller, nato dopo la fine del matrimonio con Totti, è sempre stato raccontato come solido e lontano dai riflettori. Viaggi, vita privata protetta, zero sovraesposizione. Una storia che, passo dopo passo, ha portato alla decisione di convolare a nozze con un rito civile sobrio ma simbolico, segno di un equilibrio ritrovato.
E Totti? Una vita che va in un’altra direzione
Nel frattempo Francesco Totti continua la relazione con Noemi Bocchi, che procede senza scossoni. I due sono alle prese con un trasloco forzato: problemi con il proprietario dell’abitazione ai Parioli hanno reso necessario trovare una nuova sistemazione. Quanto al matrimonio, per ora non è nell’aria.
Ilary e Bastian, invece, sembrano avere le idee molto chiare: chiuse le questioni legali, a giugno arriverà quel sì che sancirà ufficialmente l’inizio della loro nuova vita insieme.
Tennis
Jannik Sinner fugge per una vacanza segreta con Laila Hasanovic, ma la meta viene svelata da un selfie in volo con Zverev alle Maldive
La coppia si è imbarcata pochi giorni dopo il trionfo alle ATP Finals, con una tabella di marcia blindata. L’incontro fortuito con Alexander Zverev però ha reso pubblica la destinazione. E ora i fan commentano.
Per Jannik Sinner è arrivato il momento di fermarsi. Dopo settimane scandite da match ad alta tensione, la vittoria alle ATP Finals e un calendario diventato un mosaico di impegni, il tennista ha salutato l’Italia per una vacanza lontano da tutto insieme alla fidanzata Laila Hasanovic. L’intenzione era quella di svanire dai radar, prima un passaggio rilassato nelle case dell’anima – Montecarlo e Sesto – poi l’imbarco verso un luogo “imprecisato”, da custodire gelosamente. Ma il piano di riserbo è saltato nel giro di poche ore.
La fuga che non doveva avere testimoni
Lunedì mattina, a bordo del volo intercontinentale, accade l’imprevisto: Sinner sale sull’aereo e trova seduto poche file davanti Alexander Zverev. Per pura coincidenza, il numero 2 e il numero 3 del tennis mondiale sono diretti nella stessa identica destinazione vacanziera. Il selfie postato dal tedesco non lascia spazio a dubbi. “Immagino sia periodo di Maldive per tutti, eh?”, scrive, con un sorriso complice e un Jannik immobile accanto. Bastano quelle parole e l’immagine diventa virale.
La coppia e la discrezione che non funziona mai
Sinner e Laila Hasanovic sono tra le coppie più osservate del momento. La modella danese lo ha accompagnato dall’estate in silenzio e senza mai sottrarsi alla promessa più difficile di tutte: quella dell’invisibilità. Niente baci pubblici, niente spettacolo fuori stagione, niente sovraesposizione. Sui social una sola traccia, pochi dettagli, qualche scatto calibrato dal box e una riservatezza mai realmente scalfita. Finora.
L’effetto post-Finals e il messaggio per la Davis
Nel frattempo Jannik ha trovato il tempo di celebrare chi è rimasto. Sul suo profilo Instagram poche ore prima della partenza ha salutato i compagni impegnati nella Coppa Davis. “Complimenti per questa vittoria incredibile”, ha scritto, rilanciando le immagini della squadra trionfante. Un gesto sintetico, rapido, asciutto. Proprio come il suo stile.
Il viaggio dopo l’impresa
Ora il tennis si allontana per qualche giorno. Il mare, il silenzio e una parentesi fuori dal mondo sembrano la ricompensa naturale dopo una stagione che ha cambiato tutto: la percezione internazionale, le aspettative, il peso sulle spalle. Forse cercava l’anonimato. Ha trovato, come sempre, un’istantanea.
Sport
Il miracolo di Aonishiki: l’atleta ucraino che fugge dalla guerra e conquista il torneo di sumo più prestigioso del Giappone
Ha lasciato il Paese a causa dell’invasione russa, ha ricominciato in Germania e poi ha deciso di raggiungere il Giappone da solo. In finale ha battuto Hoshoryu, leggenda mongola del dohyo: ora il mondo del sumo parla solo di lui.
Ha appena 21 anni ma sta riscrivendo la storia del sumo. Danylo Yavhusishyn, conosciuto sul ring con il nome da combattimento Aonishiki, ha conquistato il Grand Sumo Tournament di novembre, una delle manifestazioni più prestigiose e seguite della disciplina. La notizia, rilanciata in queste ore dalla CNN e confermata dalla NHK, ha scatenato un’eco internazionale.




La finale contro Hoshoryu
Il confronto decisivo ha avuto il sapore dell’impresa. Aonishiki ha avuto la meglio su Hoshoryu, campione affermato e dominatore della scena mongola. Un risultato che ha sorpreso anche i veterani del settore, abituati a vedere i lottatori stranieri impiegare anni prima di arrivare ai vertici.
L’infanzia in Ucraina e la fuga dalla guerra
Nato e cresciuto in Ucraina, Yavhusishyn ha iniziato con il wrestling e il judo da bambino, prima di avvicinarsi al sumo intorno ai sette anni. Con l’inizio del conflitto, la sua vita è stata stravolta: il trasferimento in Germania con la famiglia, l’abbandono della sua palestra, la necessità di reinventarsi. Poi la decisione più difficile: partire da solo per il Giappone, a soli diciotto anni, per tentare la carriera professionale.
Ora il Giappone lo osserva
Il successo di Aonishiki ha spinto l’organo di governo del sumo a convocare una riunione straordinaria per valutare un possibile avanzamento al rango di Ozeki, il secondo più alto della disciplina. Sarebbe la consacrazione definitiva.
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