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Tennis

La notte brava di Carlos Alcaraz a New York: dopo il trionfo contro Sinner: modelle mozzafiato e una misteriosa compagna

Il nuovo numero uno del tennis mondiale si è scatenato al club più esclusivo di Manhattan, tra champagne e selfie da star. Critiche per i bagordi? Alcaraz non si scompone: “Ho 22 anni, chi non si è divertito a quell’età?”.

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    Appena 24 ore dopo aver battuto Jannik Sinner nella finale degli US Open e aver riconquistato lo scettro di numero uno del mondo, Carlos Alcaraz ha dimostrato che la sua voglia di vincere non si ferma ai campi da tennis. La sua seconda partita si è giocata a Manhattan, sotto le luci del Chez Margaux, club super esclusivo riservato ai soci, dove ha organizzato una cena con trenta amici, invitato dal proprietario Michael Cayre.

    Il clima da celebrazione è subito esploso in festa quando il campione spagnolo si è spostato all’afterparty ufficiale degli US Open, organizzato da Raising Cane’s. Stavolta a fare gli onori di casa c’era il fondatore Todd Graves, che non ha resistito a condividere su Instagram gli scatti con Alcaraz e gli altri ospiti illustri. Perché non era una festa qualsiasi: al tavolo e in pista c’erano star hollywoodiane come Jamie Foxx, la rapper Cardi B, l’attrice Lupita Nyong’o e una batteria di modelle pronte a fare da cornice al nuovo re del tennis. Tra loro spiccavano i nomi di Brianna Bardhi e Tika Camaj, già protagoniste di foto che hanno fatto il giro dei social.

    Champagne, musica e selfie hanno fatto da cornice a una serata che qualcuno ha bollato come “eccessiva”. Ma Alcaraz, a cui l’etichetta di ragazzo prodigio non ha mai tolto la naturalezza, ha risposto senza giri di parole: «È vero, mi piace godermi la vita. Ma a chi non piace? Chi non si è divertito a 22 anni?».

    E mentre l’eco dei festeggiamenti attraversava i tabloid di mezzo mondo, un dettaglio ha acceso la curiosità dei fan: il campione è stato visto lasciare il locale a bordo di un SUV insieme a una donna misteriosa. Nessun nome, nessuna conferma, solo l’immagine di un ritorno a casa che alimenta il gossip.

    Sul fronte sentimentale, Alcaraz ha chiarito di recente al Sunday Times: «Sono single. Sto cercando qualcuno. Per un tennista può essere difficile incontrare la persona giusta perché sei sempre in viaggio». Dichiarazioni che non hanno fatto altro che moltiplicare le speculazioni su chi fosse la “compagna di ritorno” dopo la notte newyorchese.

    Tra un trofeo, un afterparty da star e un futuro tutto da scrivere, il murciano dimostra di avere già la stoffa del campione globale: talento sul campo, carisma fuori. E anche un pizzico di mistero che non guasta mai.

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      Tennis

      Sinner e Alcaraz, dopo la finale di New York la rivalità riparte: la colazione con Laila, l’analisi lucida di Jannik e l’ossessione vincente di Carlitos

      Il 22enne spagnolo ha vinto sei Slam, l’altoatesino quattro. A Shanghai saranno le teste di serie numero 1 e 2: il tennis universale dei due predestinati annulla le differenze tra superfici e accende la sfida più appassionante del circuito.

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        Il giorno dopo l’Us Open, il sole è sorto anche su Manhattan. Carlos Alcaraz e Aryna Sabalenka hanno presidiato i morning show, mentre Jannik Sinner ha scelto la colazione con Laila nella suite del Baccarat Hotel per metabolizzare la sconfitta e meditare vendetta sportiva. L’ennesimo capitolo di una rivalità che ormai trascende i confini del tennis.

        Alcaraz e Sinner hanno vinto dieci Slam in due, sei lo spagnolo, quattro l’italiano. Hanno dimostrato che le superfici non contano più: terra, erba o cemento sono diventati playground per un tennis universale. A Parigi ha vinto Carlitos, a Londra Jannik, a New York ancora lo spagnolo. Una filastrocca che cancella la vecchia epoca dei Big Three e che sembra destinata a ripetersi.

        La finale americana ha messo in luce le difficoltà di Sinner, che ha analizzato la sconfitta con lucidità. «Sono stato troppo prevedibile: lui ha cambiato il gioco, io no. Ho variato poco tutto il torneo. Pochi drop shot, poco serve and volley… e mi sono fatto trovare impreparato», ha ammesso. Poi l’autocritica: «Il servizio non era al top, è tutto il torneo che ci litigo. In risposta ho fatto poco. Ma sono un solido fondocampista, so di essere un buon tennista. Voglio diventare migliore, a costo di subire qualche sconfitta in più. Mi allenerò in modo diverso». Con un sorriso ha aggiunto: «Cambierò un paio di dettagli del servizio: certo non diventerò mancino… Né sarò mai Carlos. Sarò sempre me stesso ma voglio spingermi fuori dalla comfort zone».

        Dall’altra parte, Alcaraz ha confermato la sua capacità di adattarsi a qualsiasi condizione. «Riprendermi la vetta del ranking era uno degli obiettivi stagionali», ha spiegato. Il suo coach Juan Carlos Ferrero ha raccontato come lo spagnolo abbia lavorato in modo maniacale dopo la finale di Wimbledon: «Ha passato due settimane a curare solo i dettagli che pensava gli sarebbero serviti contro Sinner». Ossessione pura, trasformata in vittoria.

        Il futuro immediato li vedrà di nuovo protagonisti in Asia: Sinner a Pechino, Alcaraz a Tokyo, poi entrambi a Shanghai, teste di serie numero 1 e 2. La rivalità è destinata a crescere, perché a differenza del passato non ci sono più superfici da dividere ma solo una sfida continua. «Non sono una macchina, posso sbagliare anch’io», ha detto Jannik. E Carlitos ha risposto con i fatti: a New York ha dimostrato di non arrendersi mai.

        Il tennis, con loro, è già entrato in una nuova era.

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          Tennis

          Sinner innamorato, gelato da un chilo con Laila Hasanovic: la storia d’amore del numero 1 del tennis sboccia a Montecarlo

          Pistacchio e amarena, sempre e solo quelli: così Sinner si concede un vizio con la nuova fidanzata. A svelare il lato più quotidiano del numero uno è Nicoletta, titolare della gelateria “Santo Gelato”. Tra vaschette extralarge, inglese come lingua di coppia e la discrezione dei monegaschi, ecco i retroscena di un amore che ha trovato casa all’ombra del Principato.

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            Un chilo di gelato, alla faccia della dieta da campione. Jannik Sinner e Laila Hasanovic vivono il loro amore a Montecarlo, e la prova che la storia sia ormai ufficiale arriva dal racconto di chi li vede passare sotto casa. «Abitano qui vicino, nel quartiere La Condamine. Vengono spesso e sono gentili, educati, molto innamorati», spiega Nicoletta, che con il marito Roberto gestisce la gelateria “Santo Gelato”.

            Un luogo che per i due innamorati è diventato punto di riferimento. La modella danese di origini bosniache, ex di Mick Schumacher, e il numero uno del tennis mondiale si presentano senza clamori, prendono posto e ordinano. Sempre gli stessi gusti. «Sinner assaggia, ma poi sceglie pistacchio e amarena. Ha una passione per quei due. L’ultima volta, a inizio agosto, sono venuti insieme e hanno preso una vaschetta da un chilo», racconta la gelataia.

            Montecarlo, del resto, è il posto ideale per una coppia che non cerca riflettori. «Nessuno li disturba. Qui la gente non chiede foto e non fa domande. Quando la vaschetta era pronta, hanno pagato e sono tornati a casa». Tra loro parlano in inglese, mai in italiano: dettaglio che conferma quanto Sinner tenga a preservare un legame personale costruito fuori dal campo da tennis.

            La Condamine è un quartiere vivace, con il mercato mattutino e le abitudini di una comunità che non si lascia impressionare dalle star. Anche per questo, Nicoletta non si è mai fatta un selfie con la coppia. «Siamo discreti», precisa. E se Sinner mostra di avere ancora da imparare sul fronte della simpatia, il paragone con un altro cliente celebre resta inevitabile: Rafael Nadal. «Era incontenibile, voleva perfino entrare in laboratorio per imparare a fare il gelato. Un altro così non ci sarà mai più».

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              Tennis

              Sinner gioca scoperto: sullo sfondo dell’iPhone spunta Laila Hasanovic, l’ex del figlio di Schumacher

              Bastava una telecamera dall’alto degli US Open per far cadere il muro di silenzio: la foto di Laila sul cellulare di Jannik conferma la liaison. E la love story con la ex di Mick Schumacher diventa improvvisamente ufficiale.

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                Un rovescio, un diritto e poi lo zoom assassino della regia americana. Una telecamera inquadra dall’alto Jannik Sinner, seduto in panchina durante gli US Open. Tutto normale, se non fosse per il dettaglio che ha incendiato i social: lo sfondo dell’iPhone del campione. Non un paesaggio, non una palla da tennis, ma il volto sorridente di Laila Hasanovic.

                E così, senza bisogno di comunicati né paparazzi appostati tra Montecarlo e Formentera, arriva la conferma della love story che già circolava sottotraccia. La top model danese, 23 anni, è l’ex fidanzata di Mick Schumacher, figlio del leggendario Michael. Ora, invece, è lei la protagonista del cuore del numero uno italiano.

                La liaison era già stata sussurrata da mesi: avvistamenti incrociati, cene monegasche, like strategici su Instagram. Ma Sinner, come sempre, aveva dribblato con il suo stile glaciale, la solita frase fatta: «Voglio parlare solo di tennis». Stavolta, però, è stato il suo stesso smartphone a tradirlo, trasformando la privacy in breaking news.

                Che sia un gesto voluto o una distrazione da principiante dei gossip, poco importa: lo scatto con Laila campeggia ora ovunque. «Game, set, match», titolano i tabloid danesi, mentre in Italia il pubblico si divide tra chi tifa per la nuova coppia e chi rimpiange la riservatezza del campione di Sesto Pusteria.

                Di sicuro Sinner ha scelto di scendere in campo anche fuori dal circuito: Laila non è un flirt qualsiasi, ma un nome già abituato ai riflettori internazionali. Con buona pace di Mick Schumacher, che deve incassare il colpo.

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