Calcio
Messa, bandiere e applausi: il saluto del San Lorenzo al suo tifoso più illustre, Papa Francesco
Tra le maglie rossoblù e gli striscioni con il volto di Bergoglio, il San Lorenzo ha celebrato una messa in memoria del suo tifoso più celebre. “Ci ha insegnato che nessuna partita si vince da soli”, ha detto il sacerdote, commuovendo un oratorio gremito di emozione e gratitudine.
“Un grande che ha saputo essere piccolo”, così don Juan Pablo Sclippa ha definito Papa Francesco durante la messa organizzata dal San Lorenzo de Almagro, la squadra di cui Jorge Mario Bergoglio è stato tifoso per tutta la vita. Una celebrazione intima, carica di affetto, che si è tenuta nell’oratorio di San Antonio a Buenos Aires, il cuore spirituale della squadra, lo stesso luogo dove oltre un secolo fa don Lorenzo Massa fondò il club.
L’oratorio, piccolo e semplice, si è riempito mercoledì sera di maglie rossoblù, bandiere e fotografie del Papa argentino. Tifosi di ogni età si sono stretti attorno alla memoria di “il nostro tifoso più celebre”, come lo chiamano qui con orgoglio e tenerezza. Fra le panche, visi segnati dalla commozione, mani che stringono sciarpe e immagini, voci spezzate dall’emozione che cercano di ricordare l’esempio di un uomo che, anche da Pontefice, non ha mai dimenticato la sua squadra né i valori popolari che l’hanno cresciuto.
Andrea, 50 anni, tifosa da sempre, trattiene a stento le lacrime: «Sono di questo quartiere, ho sempre tifato San Lorenzo come tutta la mia famiglia. La morte del Papa mi ha toccato profondamente. Salutarlo qui, nella chiesa della nostra squadra, era il modo più intimo per dirgli addio. Per me lui era un vero esempio di fede vissuta».
Accanto a lei, Celia, 77 anni, si fa portavoce di un sentimento diffuso: «Il Papa ci ha rappresentato, è stato un grande uomo. L’Argentina non ha saputo capirlo abbastanza». Per molti, infatti, pesa ancora la scelta di Bergoglio di non tornare mai più nel suo Paese dopo l’elezione a Roma. Una decisione che ha sollevato polemiche e teorie, ma che in tanti leggono come la volontà di non farsi strumentalizzare politicamente.
Durante l’omelia, don Juan Pablo ha chiesto ai presenti quale fosse l’insegnamento più forte lasciato da Papa Francesco. Le risposte sono arrivate sincere e spontanee: «Prendersi cura degli altri», «rispetto», «mettersi in azione». Un coro semplice e potente, proprio come l’eredità di Francesco.
Il sacerdote ha ricordato il Papa come un uomo che ha raggiunto la vetta senza mai dimenticare le radici, capace di vivere la grandezza con l’umiltà dei piccoli. E ha citato una delle frasi che più raccontano Bergoglio: «Nessuna partita si vince da soli, e così anche nella vita: nessuno si salva da solo». A queste parole, l’oratorio si è sciolto in un lunghissimo applauso.
Oscar, 62 anni, storico “hincha” del San Lorenzo, sintetizza il sentimento della serata: «Era necessario omaggiare il nostro Bergoglio. Già da sacerdote si preoccupava per gli umili, per i deboli. Noi tifosi lo abbiamo sempre amato».
E Florencia, 33 anni, socia del club, conclude con un sorriso tra le lacrime: «Il Papa era tifoso come me, come la mia famiglia. Per noi ha significato tanto. E volevo salutarlo in un posto che ci unisce. Perché in fondo, anche nei sogni, si resta sempre parte della stessa squadra».
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Calcio
China Suárez racconta l’incontro segreto con Mauro Icardi nel 2021: “Mi ha scritto ‘Quella tua bocca…’. È stato qualcosa di un altro mondo”
China Suárez svela nuovi dettagli sul suo incontro con Mauro Icardi nel 2021: messaggi espliciti, un’attrazione improvvisa e una notte a Parigi mentre il calciatore era ancora legato a Wanda Nara. Poi il gelo per tre anni, fino alla ripresa dei contatti dopo la separazione definitiva tra Wanda e Mauro. Dichiarazioni destinare a riaccendere il caso.
China Suárez torna a parlare della storia che, nel 2021, ha fatto tremare metà dell’America Latina: il suo incontro a Parigi con Mauro Icardi. All’epoca il calciatore era ancora sposato con Wanda Nara e il presunto tradimento aveva scatenato un terremoto mediatico. Oggi l’attrice conferma ogni passaggio, aggiungendo dettagli che riaccendono la curiosità del gossip internazionale.
Il messaggio che ha riaperto tutto
«Quello che è successo con Mauro è stato inspiegabile, come qualcosa di un altro mondo», racconta China, che ricorda con precisione il momento esatto in cui Icardi le ha scritto. «Mi ha mandato un messaggio in un periodo in cui ero praticamente morta. All’improvviso mi arriva: “Quella tua bocca…”». Una frase che lei definisce “ossessione”: «Ha una fissa per la mia bocca».
L’incontro a Parigi e la sorpresa per Mauro
China racconta anche la prima volta in cui l’ha visto dal vivo, a Parigi, quando Mauro giocava ancora nel PSG. «Non sapevo fosse così alto, mi ha scioccato», confessa. L’incontro sfociò in una notte d’amore che, a detta dell’attrice, li travolse entrambi. Ma subito dopo, silenzio totale.
Tre anni senza contatti
Dopo quella parentesi, tra i due è calato un distacco completo. Nessun messaggio, nessun tentativo di riallacciare i rapporti. Tutto è rimasto sospeso per tre anni, mentre il ciclone mediatico investiva soprattutto Wanda Nara, che allora affrontava l’ennesima crisi coniugale.
Il riavvicinamento dopo la fine del matrimonio
A rompere il silenzio è stato Mauro, solo dopo la separazione definitiva da Wanda. China conferma che è stato lui a cercarla, a distanza di anni, quando ormai le loro vite sembravano corre su binari paralleli. Oggi il loro rapporto non è chiaro, ma il racconto dell’attrice basta a far tornare il caso sotto i riflettori.
Una storia che pensavamo archiviata, e che invece — complici rivelazioni schiette e un passato che non smette di bruciare — promette di riscrivere un nuovo capitolo del triangolo più famoso degli ultimi anni.
Calcio
Ilary Blasi pronta a sposare Bastian Muller: nozze civili a giugno lontano da Roma mentre con Totti il divorzio
Ilary Blasi dirà sì a Bastian Muller a giugno con una cerimonia lontana dalla Capitale, forse in Costiera o in Germania. Ma prima, il 21 marzo, affronterà l’udienza cruciale del divorzio da Totti, che dovrà definire l’assegno di mantenimento. Intanto l’ex calciatore prosegue la relazione con Noemi Bocchi, alle prese con un trasloco forzato dai Parioli.
Ilary Blasi è pronta a voltare pagina definitivamente, sul piano sentimentale e su quello legale. Dopo tre anni al fianco dell’imprenditore tedesco Bastian Muller, la conduttrice ha fissato la data delle nozze: il matrimonio si terrà a giugno, con rito civile e lontano da Roma. La location resta ancora un piccolo mistero — si parla della Costiera, ma anche della Germania — e il Corriere dello Sport conferma che i preparativi sono già iniziati.
Le nozze e il divorzio che avanza
Prima del nuovo sì, però, c’è un capitolo ancora aperto: il divorzio da Francesco Totti. Secondo Il Messaggero, l’udienza che potrebbe chiudere una volta per tutte la separazione è stata fissata per il 21 marzo. Restano da definire diversi aspetti economici, tra cui l’assegno di mantenimento che l’ex capitano della Roma dovrà corrispondere alla futura signora Muller. Questioni delicate che arriveranno sul tavolo del giudice proprio a pochi mesi dal matrimonio.
La relazione tra Ilary e Bastian
Il legame tra Blasi e Muller, nato dopo la fine del matrimonio con Totti, è sempre stato raccontato come solido e lontano dai riflettori. Viaggi, vita privata protetta, zero sovraesposizione. Una storia che, passo dopo passo, ha portato alla decisione di convolare a nozze con un rito civile sobrio ma simbolico, segno di un equilibrio ritrovato.
E Totti? Una vita che va in un’altra direzione
Nel frattempo Francesco Totti continua la relazione con Noemi Bocchi, che procede senza scossoni. I due sono alle prese con un trasloco forzato: problemi con il proprietario dell’abitazione ai Parioli hanno reso necessario trovare una nuova sistemazione. Quanto al matrimonio, per ora non è nell’aria.
Ilary e Bastian, invece, sembrano avere le idee molto chiare: chiuse le questioni legali, a giugno arriverà quel sì che sancirà ufficialmente l’inizio della loro nuova vita insieme.
Calcio
Totti riscrive la storia di “6 Unica!”, ma spunta la gelosia di Noemi: il retroscena che nessuno aspettava
Francesco Totti, in un’intervista con Luca Toni per Prime Video Sport, ha rivelato che la storica maglia “6 Unica!” mostrata dopo il derby del 2002 non era indirizzata a Ilary Blasi, come si è sempre creduto, ma ai tifosi della Curva Sud. Una versione che arriva inaspettata e che, secondo indiscrezioni raccolte da Oggi, affonderebbe le radici nella gelosia di Noemi Bocchi: pare che il Capitano non possa nemmeno nominare Ilary senza scatenare tensioni nella sua attuale compagna.
Ventidue anni dopo, Francesco Totti decide di riscrivere una delle pagine più note della sua vita pubblica. La maglia con la scritta “6 Unica!”, mostrata alla Curva dopo il suo gol nel derby del 10 marzo 2002, è un pezzo di storia del calcio italiano. Per decenni tutti — tifosi, cronisti, addetti ai lavori — l’hanno letta come una dedica romantica per Ilary Blasi, allora presente in tribuna e all’inizio della storia d’amore più chiacchierata della Capitale. E invece no.
Nell’intervista a Prime Video Sport con Luca Toni, il Capitano spiazza tutti: «La frase era dedicata alla Curva Sud, non a Ilary». Detto così, con la sua classica naturalezza, come se stesse parlando di un rigore sbagliato. Una correzione tardiva, certo, ma talmente netta da riaccendere ogni teoria possibile. Perché solo oggi? Perché cambiare versione dopo due decenni di mitologia giallorossa?
Secondo quanto trapela da ambienti vicini alla coppia, una risposta ci sarebbe eccome. E avrebbe un nome ben preciso: Noemi Bocchi. La compagna di Totti, raccontano fonti consultate da Oggi, non gradirebbe nemmeno un accenno all’ex moglie. Neppure un ricordo, neppure una citazione legata alla carriera del Capitano. La gelosia sarebbe tale che perfino il nome “Ilary” sarebbe diventato un tabù familiare.
In questo clima, la famosa dedica del derby del 2002 è tornata a galla proprio nel momento meno opportuno. Così Totti, forse per quieto vivere, forse per una nuova lettura degli eventi, ha preferito cambiare narrazione. Non una bugia, non un dietrofront calcolato — almeno ufficialmente — ma una “versione alternativa” che rimette al centro i tifosi e alleggerisce il peso emotivo di un ricordo legato al passato sentimentale.
Il risultato? Un’intera generazione di romanisti che si ritrova a rimettere in discussione un simbolo, e il gossip che torna a mordere. Perché quando si parla di Totti, Ilary e Noemi, nulla è mai davvero semplice. E basta una maglia, anche a distanza di vent’anni, per rimettere tutto in gioco.
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