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Cinema

Cannes 2024: oltre ai divi sfila pure… un cane!

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    Vedere un quattrozampe transitare sul red carpet del Festival di Cannes accanto ai divi non è cosa da poco. Si chiama Messi ed è un border collie di 8 anni dagli occhi di ghiaccio, in grado di rubare la scena ai celebrati attori. Ma non solo. Messi, protagonista di Anatomia di una caduta, si trova sulla Croisette per un’inaspettata ragione.

    Un incarico speciale

    Nel film che lo vede nel cast ha “interpretato” Snoop e si trova a Cannes non solo per sfilare davanti ai flash. Avrà un incarico decisamente insolito nei giorni della kermesse: vediamo di cosa si tratta esattamente.

    Protagonista di una striscia su France 2

    Dopo aver calcato il tappeto rosso accanto a Meryl Streep, Jane Fonda ed Eva Green, Messi sarà protagonista di una striscia quotidiana della durata di un minuto trasmessa da France 2. Svelata quindi la ragione per la quale indossava un dispositivo luminoso, corredato di microfono e telecamera: il suo ‘punto di vista’ (o POV, come si dice oggi sui social ed anche in gergo cinematografico) sulle star diventerà una sorta di mini serie in otto episodi.

    Premiato con un ricnoscimento speciale

    Lui non è certo un esordiente del Festival di Cannes. La prestigiosa manifestazione d’oltralpe, dal 2001 ha mostrato di possedere uno speciale occhio di riguardo per i quattro zampe in veste di attori. Tanto da prevdere un premio a loro dedicato: il Palm Dog Award. E nel 2023 proprio Messi si è aggiudicato il riconoscimento, grazie al suo ruolo nel film diretto da Justine Triet. La pellicola ha vinto anche la Palma d’Oro e molti altri riconoscimenti, fra i quali l’Oscar per la Migliore Sceneggiatura Originale, il Golden Globe come Miglior Film Straniero e il David di Donatello come Miglior Film Internazionale.

    Il wikipedia di Messi

    8 anni di età, è stato adottato dalla sua padrona e addestratrice, Laura Martin Contini, quando era un cucciolo. Vive nei sobborghi di Parigi e, come era logico aspettarsi, il suo nome è ispirato all’universalmente noto calciatore. E’ stata un’idea dei figli della donna, sfegatati ammiratori del bomber argentino. Come capita anche agli esordienti umani, prima di arrivare al grande schermo, ha fatto la sua opportuna gavetta apparendo in spot pubbliciti e pure in qualche videoclip. Il ruolo di Snoop in Anatomia di una Caduta ha rappresentato la sua grande occasione, nel ruolo del cane guida di un giovane non vedente, interpretato da Milo Machado Graner.

    Talmente realistico da sembrare morto…

    In una scena del film il suo padroncino lo avvelena accidentalmente. Con un lungo addestramento quotidiano durato due mesi, Milo si è gradualmente abituato a non fare caso alle telecamere, risultanto perfettamente realistico. Una volta tanto si può esclamare “Che cane d’attore”, senza la preoccupazione di offendere qualcuno.

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      Cinema

      Sharon Stone: l’icona hollywoodiana cerca l’amore sui social

      La regina degli schermi ha deciso di cercare l’amore digitale, dimostrando che non è mai troppo tardi per lanciarsi in nuove avventure romantiche. Che sia un “match” perfetto o una serie di appuntamenti bizzarri, il diario amoroso digitale di Sharon Stone si annuncia già come una delle storie più intriganti di Hollywood. Stay tuned per il prossimo “swipe” epico!

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        Chi l’avrebbe mai detto? Sharon Stone, la regina delle scene hot di “Basic Instinct”, è ufficialmente in cerca di amore, e dove cerca? Su Tinder, ovviamente! A 67 anni, la diva ha annunciato al Times il suo desiderio di innamorarsi “al cento per cento” quest’anno. Un annuncio che ha fatto tremare persino il mondo digitale del dating!

        Scandali, matrimoni, e ora… Tinder!

        Dopo scandali sensazionali, due matrimoni e decenni sul grande schermo, Sharon Stone decide di abbandonare la sua comfort zone e tuffarsi nel selvaggio mondo del dating online. Su Tinder! Sì, avete letto bene, su quella app dove potenziali cuori infranti si incontrano con un semplice “swipe.”

        Amore, arte e una sincera confessione

        Mentre prepara una mostra d’arte a Berlino, la Stone rivela il suo desiderio di innamorarsi, ma non prima di lanciarsi in un’estenuante sessione di pittura. “Sto cadendo a pezzi”, scherza, mostrando che anche le icone di Hollywood affrontano le sfide della vita amorosa come noi comuni mortali.

        Canzoni, romanzi e… suore?

        Oltre a essere un’attrice straordinaria, Sharon Stone è un’artista poliedrica. Sta scrivendo canzoni, e addirittura un romanzo sulle suore! “Sono un’artista internazionale e la mia arte può prendere tante forme diverse”, dichiara, dando un tocco di ironia alla sua creatività senza limiti.

        Tinder Tales

        La diva alla ricerca dell’amore digitale: Le esperienze di Stone su Tinder? Un misto di risate e orrori. Dal cattivo ragazzo con la fedina penale sporca al romantico dipendente dall’eroina, Sharon ha incontrato di tutto. Ma il Covid ha scompigliato anche le storie più promettenti: “Sono stata una specie di terapista per loro,” racconta con uno scintillio di saggezza.

        Svelarsi senza filtro: In un mondo dominato da filtri Instagram, Stone si presenta al Times senza trucco e con i capelli grigi. “Sto cadendo a pezzi,” confessa. La sua onestà sulla sua vita amorosa aggiunge un tocco di umanità all’icona di Hollywood, dimostrando che la ricerca dell’amore è universale. E così, mentre il mondo si chiede chi sarà il fortunato a conquistare il cuore di Sharon Stone su Tinder, noi restiamo con il fiato sospeso.

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          Cinema

          Matthew McConaughey e la pausa dalla recitazione: il motivo dietro i sei anni lontano dal set

          Dal memoir ai film d’animazione, fino alla riscoperta dell’amore per la recitazione: McConaughey spiega cosa lo ha spinto a prendersi una lunga pausa e cosa lo ha riportato sul set.

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            Dopo sei anni di assenza, Matthew McConaughey è pronto a tornare sul grande schermo con The Rivals of Amziah King, un crime thriller diretto da Andrew Patterson e ambientato nel mondo dell’apicoltura. L’attore ha confessato a Variety di aver provato un certo nervosismo il primo giorno di riprese, dopo un lungo periodo lontano dai set cinematografici. Ma cosa ha fatto in tutto questo tempo?

            Lontano dai riflettori di Hollywood, McConaughey ha dedicato gli ultimi anni a scrivere il suo memoir Greenlights, a doppiare personaggi nei film d’animazione come Sing 2 e, soprattutto, a trascorrere più tempo con la sua famiglia. “Avevo bisogno di scrivere la mia storia, di dirigere la mia storia sulla pagina”, ha spiegato, sottolineando il bisogno di prendersi una pausa per ritrovare un senso di autenticità.

            Ma poi è arrivata la sceneggiatura di The Rivals of Amziah King, e qualcosa è cambiato. Il film racconta la storia di un carismatico proprietario di un’azienda di miele in Oklahoma e del suo rapporto con il figlio adottivo. “Non è il posto in cui sono cresciuto, ma conosco questi luoghi e questi personaggi”, ha spiegato l’attore. “Questa comunità del sud-est dell’Oklahoma conosce la Costituzione, conosce le proprie regole e non cerca l’approvazione del mondo. Li capisco”.

            La decisione di tornare al cinema è stata naturale, ma al tempo stesso illuminante. “Mi sono ricordato un paio di cose”, ha rivelato McConaughey. “La prima è che amo davvero recitare. La seconda è che, ehi, McConaughey, sei dannatamente bravo in questo. E la terza è che recitare è per me una vacanza”. Con “vacanza”, l’attore intende un momento in cui può concentrarsi solo sul suo lavoro, senza dover dividere le energie tra mille impegni. “Quando esco di casa la mattina, mia moglie mi dice: ‘Vai a fare del tuo meglio. Ho i bambini, stiamo bene’. Questa è una vacanza, perché mi permette di focalizzarmi completamente sul mio personaggio”.

            McConaughey è convinto che l’esperienza della scrittura lo abbia reso un attore migliore. “Il libro era estremamente onesto e mi ha costretto a essere onesto con me stesso. Mi ha aiutato a chiarire pensieri su cui riflettevo da 35 anni, e questo mi ha dato più sicurezza. Ora ho meno da nascondere e questo mi rende più autentico anche come attore”.

            Il ritorno alla recitazione, quindi, non è solo un ritorno alla sua carriera, ma un ritorno a sé stesso. Con The Rivals of Amziah King, McConaughey si riafferma come uno degli attori più carismatici di Hollywood, pronto a riconquistare il pubblico con un’interpretazione intensa e autentica.

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              Trump e il piano per Hollywood: “La riporterò all’età dell’oro”. Voight, Gibson e Stallone i suoi ambasciatori

              Donald Trump vuole rimettere mano a Hollywood. E, in perfetto stile trumpiano, lo fa con un proclama roboante: l’industria cinematografica americana è “grande ma travagliata”, ha perso terreno a favore di altri paesi, e serve un rilancio epico. Il piano? Tre ambasciatori speciali direttamente dal gotha del cinema action e conservatore: Jon Voight, Mel Gibson e Sylvester Stallone.

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                L’annuncio è arrivato su Truth Social, con il consueto tono magniloquente: “Questi tre talenti saranno i miei occhi e le mie orecchie, farò quello che suggeriscono. Hollywood tornerà più grande e forte di prima!” Un endorsement che trasforma tre stelle in emissari personali del presidente eletto, con il compito di riportare l’industria americana ai fasti del passato.

                Hollywood made in Trump

                Che il presidente abbia un conto aperto con il mondo dello spettacolo non è un segreto. La mecca del cinema, roccaforte liberal, non ha mai nascosto la sua ostilità nei suoi confronti. Lui, da parte sua, ha sempre ricambiato con accuse di “decadenza”, “woke culture” e “declino economico”. Ora, con Voight, Gibson e Stallone, prova a mettere un piede dentro il sistema.

                L’idea di Trump è chiara: Hollywood deve tornare “americana” e smetterla di perdere colpi rispetto ai concorrenti esteri. Secondo il tycoon, negli ultimi anni l’industria ha ceduto troppo spazio a produzioni straniere, compromettendo il primato a stelle e strisce. E chi meglio di tre veterani dell’action per invertire la rotta?

                Oscar a rischio dopo il disastro

                Intanto, mentre Trump pianifica il futuro di Hollywood, il presente resta incerto. Il devastante incendio che ha colpito la città ha lasciato un bilancio tragico, con morti e migliaia di sfollati. E ora la notte degli Oscar, prevista per il 2 marzo, è appesa a un filo.

                L’Academy resiste, ma il Sun ricorda che un eventuale annullamento sarebbe un evento senza precedenti in 100 anni di storia. Nel frattempo, secondo il Drudge Report, c’è già un “piano B”: un’edizione ridotta e all’aperto, come accadde nel primo anno di pandemia.

                Uno scenario che si scontra con la grandiosa visione trumpiana: mentre il tycoon sogna di riportare Hollywood all’età dell’oro, la realtà impone scelte ben più drammatiche.

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