Bellezza
In inverno pelle secca o disidratata: come prendersene cura!
Il freddo induce i vasi sanguigni a restringersi, riducendo l’apporto di sangue alla pelle e rallentando la produzione di sebo, una sostanza naturale che idrata la pelle.

Con l’arrivo dell’inverno, la nostra pelle subisce un vero e proprio stress. Le basse temperature, il vento e l’aria secca degli ambienti riscaldati mettono a dura prova il nostro manto cutaneo, rendendolo più secco, ruvido e a volte screpolato.
La pelle secca è caratterizzata da una carenza di sebo, la sostanza oleosa prodotta naturalmente dalla pelle per mantenerla morbida ed elastica. Questo deficit si traduce in una serie di sintomi come: aspetto opaco e screpolato, tendenza alla desquamazione, prurito e irritazione, maggiore sensibilità al freddo e al caldo.
Può essere causata da fattori genetici, squilibri ormonali, condizioni mediche come la dermatite atopica, agenti esterni come clima freddo e secco, esposizione eccessiva al sole, uso di prodotti cosmetici aggressivi.
La cura drichiede l’utilizzo di prodotti idratanti e nutrienti che aiutino a ripristinare la barriera cutanea e a trattenere l’acqua all’interno della pelle. È importante scegliere prodotti delicati e non aggressivi, evitando quelli che contengono alcool o profumi.
Detergere il viso con un detergente delicato mattina e sera, applicare una crema idratante ricca due volte al giorno, utilizzare una maschera idratante a base di ingredienti naturali una o due volte alla settimana, bere molta acqua per mantenere la pelle idratata dall’interno, evitare l’esposizione eccessiva al sole e usare sempre una protezione solare adeguata
Caratteristiche
La pelle disidratata, invece, non ha carenza di sebo, ma bensì di acqua. Questo significa che la pelle appare: Tesa e secca al tatto, Spenta e stanca, con linee sottili più evidenti, più propensa a rughe e cedimenti.
Per idratare la pelle disidratata è fondamentale bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno.
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Piccolo vademecum su come proteggere i tatuaggi d’estate

Anche se i tatuaggi non contemplano stagioni… in estate è consigliato avere qualche accortezza in più per prendersene cura. Un concetto che è stato ribadito da alcuni esperti coinvolti nella Torino Tattoo Convention, una delle manifestazioni di settore più importanti d’Europa che dal 27 al 29 settembre ritorna. Con oltre 100.000 visitatori attesi all’ombra della Mole e 400 tatuatori provenienti da ogni parte del mondo.
Le domande classiche
Chi si è fatto un tatuaggio prima dell’estate, probabilmente si starà ponendo alcune domande. Del tipo… “Si può prendere il sole senza problemi?”, “L’acqua del mare può rovinarlo?”, “Quali prodotti è bene usare per evitare che il disegno si rovini?”.
Qualche regola di base
La prima indicazione è quella di far trascorrere almeno due settimane dal nuovo tatuaggio prima di esporlo ai raggi del sole, ma anche prima di farci il bagno al mare o in piscina (dove è presente il cloro), perché bisogna dare il tempo alla pelle di cicatrizzare. Anche sabbia, asciugamani e superfici ruvide con le quali possiamo entrare in contatto in spiaggia possono fungere da agente irritante.
Il sole diretto è dannoso… e doloroso
La pelle, in generale, va protetta dal sole per evitare le scottature. Sarebbe buona norma non prendere sole sul tatuaggio durante il primo mese, con attenzione particolare soprattutto nelle prime due settimane. Il tatuaggio eseguito di fresco è come fosse una cicatrice, infatti ogni volta che l’ago entra ed esce dalla pelle crea delle microlesioni. Se non prendere il sole sulle cicatrici o sulle ferite non ancora guarite è una cosa consigliata, la medesima accortezza va osservata sul tatuaggio. I raggi solari diretti del sole possono provocare anche dolore, rischiando sia in salute (con infezioni e irritazioni varie) ma anche danni estetici, con una cicatrizzazione non perfetta della zona interessata al tattoo.
Sfatiamo un luogo comune
C’è invece da sfatare una diceria: il sole non sbiadisce il tatuaggio. Può accadere però che i colori si modifichino a causa della melanina e che i tatuaggi con colori chiari, come il giallo o gli incarnati, sembrino ‘scomparire’ con l’abbronzatura. Questo più che altro perché la pelle si scurisce. Traquilli: quando si perde la tintarella tutto torna normale.
L’acqua dolce è un toccasana naturale
Se si prende il sole senza nessun genere di protezione per un lungo periodo il disegno può perdere nitidezza… ma una volta fatto il tatuaggio rimane e non si altera. Dopo una giornata al mare è consigliata una doccia di acqua dolce e l’applicazione di una buona crema idratante.
Qualche prodotto specifico consigliato
Nelle prime settimane di presenza del tatuaggio sulla vostra pelle, il burro di karité puro al 100% risulta essere un ottimo prodotto. Può risultare un po’ unto ma non macchia. Anche una buona crema lenitiva per neonati può andare bene, anche se non bisogna esagerare perché è molto grassa.
La crema solare solo dalle due settimane in poi
Ricordatevi che nelle due settimane post tatuaggio non va apposta la crema solare: a contatto con la ferita ci va solo il prodotto consigliato dal tatuatore per la relativa cicatrizzazione. Se dovete recarvi al mare con un tattoo appena fatto, copritelo con un tessuto. Dopo due settimane si può iniziare ad utilizzare mettere la crema solare, ma se si può evitare male non fa.
No a scrub e cerette
Anche quando la pelle risulterà cicatrizzata, è buona norma proteggerlo con un prodotto solare ad alto fattore protettivo (50 SPF). Dopo un tuffo in piscina è consigliato sempre sciacquarsi con acqua dolce. Nelle prime due settimane evitate scrub, cerette e l’utilizzo di rasoi. Indossate abiti di cotone ed evitate tessuti sintetici e abiti attillati. Fate lo stesso coi gioielli, se dovessero entrare in contatto con l’area tatuata.
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Sotto il sole d’agosto con la crema solare giusta. Ecco quale scegliere (e usare)
Dai prezzi alle etichette, ecco come orientarsi tra le creme solari dell’estate 2025 secondo Altroconsumo.

Con l’arrivo dell’estate, la domanda è sempre la stessa: quale crema solare scegliere? Tra scaffali sempre più affollati e prezzi che oscillano dai 10 ai 30 euro (e oltre), trovare il prodotto giusto può sembrare un’impresa. Ma niente panico: Altroconsumo ha testato 36 referenze con SPF 30 o superiore, valutandole per efficacia, impatto ambientale, etichetta e ingredienti. Il risultato? Solo il 25% ha ottenuto un punteggio pari o superiore a 70 su 100, indice di ottima qualità. Sul podio troviamo il fluido corpo di Kiko (73/100), seguito da Eucerin, Angstrom, Delice Solaire e Collistar (72/100). Il miglior rapporto qualità-prezzo? Il gel di Eucerin, che costa circa 14 euro per 200 ml.
Ma come si sceglie una buona crema solare?
Prima di tutto, occhio all’SPF: per la maggior parte delle persone, un fattore 30 è sufficiente, ma chi ha la pelle molto chiara o si espone a lungo dovrebbe optare per un SPF 50 o superiore. Leggere l’etichetta è fondamentale: deve indicare chiaramente la protezione contro UVA e UVB, la resistenza all’acqua e l’assenza di ingredienti controversi. E poi c’è l’uso corretto, spesso sottovalutato. La crema va applicata almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione, in quantità generose (circa 30 ml per il corpo di un adulto), e riapplicata ogni due ore o dopo ogni bagno.
Attenzione anche ai flop
Secondo Altroconsumo, due prodotti non mantengono le promesse indicate in etichetta. L’olio spray Coccobello di Bilboa (16/100) e la crema viso vellutata di Vichy (12/100) offrono una protezione inferiore rispetto a quella dichiarata.
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E se la più bella del mondo venisse dall’Italia?
Si chiama Sofia Viola, ha 21 anni, originaria di Pozzuoli, è la nuova Miss Mondo Italia. Con una bellezza dal fascino mediterraneo e una storia familiare legata ai concorsi, rappresenterà il Paese alla finale internazionale. Dedicata nel nome a Sophia Loren, la giovane modella incarna eleganza, passione e determinazione.

Sofia Viola è stata incoronata Miss Mondo Italia 2025 nella suggestiva cornice di Gallipoli, superando altre 30 concorrenti e conquistando la giuria con il suo portamento elegante, il sorriso solare e una determinazione fuori dal comune. Ventunenne di Pozzuoli, porta con sé un nome che è già una dichiarazione d’intenti: Sofia, come omaggio a Sophia Loren, mito del cinema italiano e sua musa ispiratrice. “È da sempre il mio modello. La sua forza e il suo stile mi accompagnano ogni giorno”, ha dichiarato emozionata subito dopo la proclamazione.
Bellezza nel DNA: una tradizione di famiglia
La vittoria di Sofia non è solo un traguardo personale, ma anche il proseguimento di una tradizione familiare. La sua passione per i concorsi di bellezza è eredità della madre e della nonna, Rita Sicilia, incoronata Miss Campi Flegrei nel 1967. Un filo rosa che unisce tre generazioni, rendendo la vittoria ancora più speciale. Dopo il titolo di Miss Campania nel 2023, Sofia ha continuato a farsi notare per stile, grazia e presenza scenica, fino a conquistare la fascia nazionale.
Un talento autentico: non solo bellezza, ma anche impegno e valori
Alta 175 cm, occhi e capelli castani, Sofia Viola non è solo un volto incantevole. La sua personalità è ricca e poliedrica: appassionata di pallavolo, equitazione e nuoto, ama la letteratura, la fotografia e la musica di Marco Mengoni. È anche molto attiva nel sociale: dal 2023 è madrina della FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), promuovendo l’importanza della donazione volontaria. “Lavorerò al massimo per far risplendere la bellezza italiana nel mondo”, ha promesso con entusiasmo.
Podio con uno sguardo al futuro
Insieme a Sofia, sul podio sono salite anche Gloria Pelari (seconda classificata, Lombardia) ed Elena Colizzi (terza, Puglia). La finale mondiale di Miss World vedrà la Viola rappresentare l’Italia con il suo stile raffinato e il fascino tipicamente mediterraneo, nella speranza di migliorare l’ottimo risultato dello scorso anno, quando Lucrezia Mangilli arrivò nella top 20.
Un sogno che profuma di Sud e determinazione
Sofia Viola è la perfetta ambasciatrice di un’Italia giovane, fiera e piena di sogni. La sua storia è fatta di radici solide, ispirazioni forti e una visione chiara: “Provo una felicità immensa, ma anche un profondo senso di responsabilità. Sarò me stessa, con cuore e autenticità”. La sua corsa verso il titolo mondiale è appena iniziata, ma l’Italia ha già trovato la sua regina.
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