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Beauty

Capelli al sole? Ecco come proteggerli (senza sembrare uscita da un film degli anni ’90)

L’estate è nemica della chioma. Il sole li scolorisce, il mare li secca, la piscina li sfibra. Ma con qualche accorgimento – e i prodotti giusti – i tuoi capelli possono uscire indenni dalla stagione più temuta (per la testa). E no, non serve nascondersi sotto un cappello tutto il giorno

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    I capelli, si sa, non amano l’estate. Tra raggi UV, salsedine e cloro, la chioma esce dalla stagione più bella dell’anno con doppie punte, nodi da tragedia greca e un effetto paglia degno di un film apocalittico. Ma basta qualche gesto mirato per evitare il disastro (e il taglio drastico di settembre).

    Primo nemico: il sole. Proprio come la pelle, anche i capelli vanno protetti dai raggi UV. Il che non significa indossare un casco integrale, ma dotarsi di un buon prodotto con filtro solare. Esistono spray leggeri e invisibili da vaporizzare prima dell’esposizione, anche più volte al giorno.

    Secondo nemico: l’acqua salata (o clorata). L’ideale è bagnare i capelli con acqua dolce prima di tuffarsi. I capelli, già saturi d’acqua, assorbiranno meno sale o cloro. Dopo il bagno, una doccia rapida aiuta a sciacquare tutto via. Non sembra, ma fa la differenza.

    Terzo passaggio fondamentale: la detersione. In estate, meglio usare shampoo delicati, da alternare a un cowash (balsamo lavante) se i lavaggi sono frequenti. Mai dimenticare il balsamo – o meglio ancora – una maschera idratante, almeno due volte a settimana.

    Un consiglio da backstage: evita piastre, ferri e brushing. Il calore aggiunto è un colpo di grazia per capelli già stressati. Lascia asciugare all’aria e prova intrecci morbidi, chignon destrutturati, onde naturali. Sarai anche trendy, oltre che protetta.

    Infine, l’alimentazione. Frutta, verdura e tanta acqua: la salute dei capelli inizia anche da lì.

    Il tuo parrucchiere ti ringrazierà. E magari, stavolta, eviterai la frangetta riparatrice di settembre.

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      Benessere

      Attacchi di panico: riconoscerli, affrontarli e prevenirli

      Gli esperti spiegano come distinguere l’attacco di panico da altre crisi d’ansia e quali strategie adottare per gestirlo. Dal respiro controllato al supporto psicologico, fino a uno stile di vita equilibrato: ecco le armi per riprendere il controllo.

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      Attacchi di panico

        Un cuore che batte all’impazzata, la sensazione di non riuscire a respirare, un’ondata di paura incontrollabile. Sono alcuni dei segnali tipici dell’attacco di panico, un disturbo d’ansia che può colpire all’improvviso e paralizzare chi ne soffre. In media dura tra i 20 e i 30 minuti, ma la percezione soggettiva è spesso quella di un tempo infinito. A differenza della crisi d’angoscia acuta, che si manifesta con sintomi più intensi e numerosi. L’attacco di panico si caratterizza per la rapidità con cui emerge e per l’effetto destabilizzante.

        Tra le manifestazioni più comuni compaiono palpitazioni, dolore o fastidio al petto, vertigini, nausea, vampate di calore, tremori e la sensazione di soffocamento. Sintomi che possono ricordare altre condizioni, come la spasmofilia, che però si diagnostica attraverso un elettromiogramma. Non stupisce quindi che, durante un episodio, molti temano di essere vittima di un infarto o di perdere completamente il controllo.

        Gli specialisti sottolineano però che l’attacco, pur essendo spaventoso, non mette in pericolo la vita e può essere gestito con alcune tecniche mirate. Prima di tutto è utile allontanarsi dal contesto che genera ansia – un luogo affollato, un mezzo di trasporto, una situazione percepita come insicura – e cercare un ambiente tranquillo in cui attendere la fine della crisi. Se si è in auto, meglio fermarsi e non ripartire finché i sintomi non si attenuano.

        Fondamentale anche concentrarsi sul respiro. L’iperventilazione è una reazione tipica durante l’attacco e rischia di amplificare la paura. Respirare lentamente, con la bocca chiusa e usando il diaframma, aiuta a ristabilire un ritmo più regolare. Un altro accorgimento è osservare l’orologio: il tempo oggettivo aiuta a ricordare che la crisi dura pochi minuti, non ore, e sposta l’attenzione dai sintomi a un dato concreto.

        Non meno importante il ruolo delle relazioni. Essere accompagnati da una persona cara o chiedere supporto in caso di bisogno può ridurre l’ansia e dare la sensazione di non affrontare tutto da soli. Alcuni trovano utile focalizzarsi su immagini positive, su ricordi felici o immaginare un luogo rilassante, per distrarre la mente dal vortice di pensieri negativi.

        La prevenzione è altrettanto cruciale. Attività fisica regolare, tecniche di rilassamento e una routine equilibrata tra sonno e alimentazione riducono il rischio di ricadute. Al contrario, il consumo di alcol, cannabis o alcune sostanze stimolanti può diventare un fattore scatenante.

        Quando gli episodi diventano ricorrenti o troppo invalidanti, è raccomandata la consulenza di uno psicologo o di uno psichiatra. Le terapie comportamentali e cognitive hanno dimostrato una particolare efficacia nel fornire strumenti pratici per gestire l’ansia e ridurre la frequenza degli attacchi.

        Gli attacchi di panico, spiegano gli esperti, non vanno banalizzati né demonizzati: sono un campanello d’allarme che invita a rallentare e ad ascoltare il proprio corpo e la propria mente. Affrontarli significa anche imparare a prendersi cura di sé, trasformando un’esperienza traumatica in un’occasione di crescita personale.

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          Beauty

          Occhiaie addio? Mettici il cetriolo (ma con stile)

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            È lì nel frigo, silenzioso e sottovalutato, ma quando ti svegli con le borse sotto gli occhi che sembrano bagagli a mano, lui è sempre pronto. Il cetriolo. Verde, fresco, ricco d’acqua e completamente innocente. E, soprattutto, funziona.

            La classica immagine da spa casalinga – due fette di cetriolo sugli occhi e via, relax – non è solo un meme in accappatoio. Il cetriolo è davvero un piccolo elisir contro gonfiore, occhiaie e stanchezza. Merito del suo alto contenuto di vitamina C, potassio e acido caffeico, che aiutano a decongestionare, rassodare e schiarire la zona perioculare.

            Il rimedio express

            Prendi un cetriolo bio, mettilo in frigo per almeno un’ora. Taglia due fettine spesse mezzo centimetro, adagiale sugli occhi chiusi, sdraiati (meglio se al buio o con una musica rilassante) e resta lì dieci minuti. Quando le togli, lo sguardo è più aperto, lo zigomo più definito, il viso meno spento.

            Bonus tip: il succo

            Se vuoi fare le cose in grande, grattugia il cetriolo e filtra il succo. Conservalo in frigo in un boccettino di vetro: al mattino, tampona con un dischetto imbevuto nella zona contorno occhi. Effetto “ghiaccio botanico” garantito, ma senza shock termico.

            Ancora meglio con…

            Un cucchiaio freddo appoggiato prima del cetriolo (per un’azione vasocostrittiva più intensa)
            Un pizzico di gel d’aloe da applicare subito dopo
            Un auto-massaggio con le dita, dall’interno verso l’esterno dell’occhio, per riattivare il microcircolo

            Perché ok la genetica, ok le notti brave, ok la primavera che ci scombina gli ormoni. Ma almeno il cetriolo, lasciacelo.

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              Belle come la Hunziker: imperativo rimettersi in forma dopo i 40

              Chi ha detto che la mezza età segna la fine della forma fisica? Un nuovo studio condotto su oltre 11.000 donne australiane e pubblicato su “Plos Medicine” smentisce questo diffuso pregiudizio. La ricerca, durata oltre vent’anni, rivela che i 40 anni rappresentano un’opportunità ideale per investire nel proprio benessere, dimostrando che è possibile tornare in forma e migliorare la propria salute anche dopo aver superato questo traguardo.

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                I ricercatori australiani hanno seguito per oltre due decenni un ampio gruppo di donne di età compresa tra i 47 e i 52 anni, sottoponendole a regolari controlli medici. I risultati dello studio sono stati sorprendenti: le donne che si dedicavano ad almeno 150 minuti di attività fisica a settimana presentavano un rischio significativamente inferiore di sviluppare malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.

                La mezza età? Un’opportunità per il benessere
                Lo studio sottolinea come la mezza età rappresenti un momento cruciale per la salute. È in questa fase della vita, infatti, che si possono porre le basi per un invecchiamento sano e attivo. L’attività fisica regolare, oltre a prevenire le malattie, aiuta a migliorare la qualità del sonno, a ridurre lo stress e a mantenere un peso sano.

                Quali sono i benefici dell’attività fisica
                L’esercizio fisico regolare aiuta a prevenire o ritardare l’insorgenza di malattie come diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro, inoltre stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche che migliorano l’umore e riducono lo stress. Fare, dunque, movimento aiuta a sentirsi più energici e vitali.

                Lo studio australiano ci ricorda che non è mai troppo tardi per prenderci cura di noi stessi e del nostro benessere. Investire in attività fisica, anche a partire dalla mezza età, è un regalo che facciamo al nostro corpo e alla nostra mente.

                Cover foto. Michelle Hunziker 47 anni IG

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