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Italia

Eredità Losito: il testamento è un falso? Tarallo nella bufera

Una superperizia riapre il caso sulla morte dello sceneggiatore. Un’eredità da 5 milioni, documenti contraffatti e sospetti sul re della fiction Alberto Tarallo.

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    Il testamento è falso“»”. Non ha dubbi Ilaria Gozzi, perita calligrafa incaricata di esaminare le 13 righe scritte a mano su un foglio A4, attribuite a Teodosio Losito e presentate quasi sei anni fa dal produttore Alberto Tarallo. Secondo la perita, il documento, con cui Losito avrebbe nominato Tarallo erede universale, sarebbe un’imitazione maldestra della scrittura dello sceneggiatore defunto. Sebbene non venga indicato chi possa essere l’autore del falso, le conclusioni della perizia potrebbero pesare sull’esito del processo contro Tarallo. Il motivo? Falso in atto pubblico e rimettere in discussione l’intera eredità, stimata in oltre 5 milioni di euro.

    L’ultimo falso a Zagarolo

    Questa è solo l’ultima svolta di una vicenda complessa e controversa, che da anni ruota intorno alla “piccola Hollywood” di Zagarolo, nella villa dove Tarallo e Losito vivevano e lavoravano. Qui, per oltre due decenni, il marchio Ares ha prodotto decine di fiction di successo per Mediaset, come Caterina e le sue figlie, L’onore e il rispetto e Il bello delle donne, contribuendo a lanciare numerosi attori oggi celebri.

    La crisi e la tragedia personale

    Dopo il 2016, il vento per Ares cambiò. La società, travolta da difficoltà economiche, chiuse con conti in rosso di un milione di euro, un dato insignificante rispetto agli introiti passati ma sufficiente a piegare Teodosio Losito, che rappresentava l’anima creativa della coppia. Nel tentativo di ricominciare, Losito si trasferì a Milano, acquistando un loft sui Navigli. Tuttavia, l’8 gennaio 2019, fu trovato morto nella villa di Zagarolo, impiccato a un termosifone.

    Le circostanze della sua morte, subito archiviata come suicidio senza autopsia, sollevarono dubbi che emersero nel 2020 durante il Grande Fratello Vip. Alcuni ex attori Ares, Adua del Vesco e Massimiliano Morra, accennarono a retroscena inquietanti, spingendo Giuseppe Losito, fratello dello sceneggiatore, a richiedere chiarezza. Tra i punti oscuri sollevati c’erano lo spostamento del corpo prima dell’arrivo dei carabinieri, l’assenza di un’autopsia e la decisione di cremare il cadavere, eliminando ogni possibile traccia.

    Perizie e scontri in aula

    Le indagini iniziali, pur ascoltando numerosi testimoni – tra cui Gabriel Garko, Manuela Arcuri, Nancy Brilli ed Eva Grimaldi – non portarono a prove concrete, portando all’archiviazione del fascicolo per istigazione al suicidio. Tarallo, rimasto in disparte, si era poi difeso pubblicamente nel 2021 a Non è l’Arena, leggendo commosso alcune lettere d’amore attribuite a Losito. Quella che sembrava la fine del caso si rivelò invece l’inizio di una nuova fase. Il pubblico ministero Carlo Villani fece sequestrare le lettere e il testamento, sottoponendoli a perizie che ne decretarono la contraffazione. Tarallo, sostenuto da una controperizia, ottenne inizialmente ragione dal tribunale del Riesame. Tuttavia, una nuova superperizia ha ribaltato il verdetto, confermando la falsità dei documenti e riaprendo la questione dell’eredità, che potrebbe ora passare al fratello di Losito.

    Sviluppi imprevedibili

    Nel frattempo, i beni dell’eredità, incluse proprietà a New York, Milano e Trastevere, sono stati già alienati. Il processo riprenderà il 5 febbraio 2025, quando verranno discussi i nuovi elementi emersi. Il caso rimane intriso di ombre, tra documenti contestati, legami personali e una tragica morte che solleva ancora molti interrogativi.

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      Cronaca

      Spese veterinarie nel 730, quanto puoi detrarre

      Portare in detrazione le spese veterinarie è un’opportunità importante per chi ama e si prende cura dei propri animali, ma è fondamentale conoscere bene i requisiti e le modalità per poter usufruire di queste agevolazioni fiscali.

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        Le spese veterinarie possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, ma non tutte le spese sostenute rientrano nelle agevolazioni. Vediamo insieme i dettagli su cosa è detraibile e quali sono le esclusioni.

        Quando spetta la detrazione

        La detrazione spetta a chi detiene legalmente animali per compagnia o per attività sportiva registrati e ha effettuato pagamenti per:

        Prestazioni professionali veterinarie.
        Acquisto di medicinali.
        Analisi di laboratorio e interventi in cliniche veterinarie.
        Acquisto di farmaci senza obbligo di prescrizione medica effettuato online presso farmacie ed esercizi commerciali autorizzati.

        Cosa non puoi detrarre

        Non sono detraibili le somme spese per l’acquisto dei mangimi speciali destinati ad animali di compagnia (anche se prescritti dal veterinario). Le spese effettuate per animali utilizzati in ambito agricolo o commerciale. Le spese per animali allevati a scopo riproduttivo o alimentare

        Quanto si può scaricare

        Rispetto ad altri bonus fiscali, questa detrazione prevede sia un massimale di spesa che una franchigia minima. L’importo massimo delle spese su cui è possibile calcolare la detrazione è di 550 euro, mentre la franchigia minima è di 129,11 euro. Il contribuente può beneficiare fino a un massimo di 79,96 euro (appunto il 19% di 420,89 euro). Se la spesa è superiore al massimale, si potrà detrarre solo la parte sotto i 550 euro. Se è invece inferiore alla franchigia, non sarà possibile ottenere la detrazione. Se si sono spese nel corso del 2024 circa 500 euro tra veterinario e medicine, si avrà come imponibile 370,89 euro. Applicando l’aliquota del 19%, si ottiene 70,46 euro. Pertanto, la spesa effettiva è di 429,54 euro. Invece, se si spende 1000 euro, spetterà a prescindere solo 79,96 euro, pertanto la spesa finale è di 920,04 euro.

        Come ottenere il rimborso

        Per ottenere il rimborso Irpef, non è necessario conservare la prescrizione medica. È sufficiente presentare una autocertificazione dichiarante che l’animale è legalmente detenuto a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, uno scontrino parlante per l’acquisto di farmaci, contenente informazioni dettagliate su natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati, oltre al codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa. Inoltre la fattura del veterinario per prestazioni professionali, la ricevute fiscali o documenti commerciali comprovanti l’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili per prestazioni non erogate da strutture pubbliche o private accreditate.

        Attenzione valgono solo ricevute di pagamenti solo elettronici

        I pagamenti devono essere effettuati tramite carta di debito o credito, bollettino postale/MAV/PagoPA, Iban bancario e devono essere documentati attraverso la relativa ricevuta di versamento.

        Quali sono gli obblighi dei veterinari

        I veterinari devono comunicare al sistema TS i dati relativi alle spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno precedente, ammesse al beneficio della detrazione fiscale. Nella dichiarazione precompilata dell’Agenzia delle Entrate, sono incluse anche le spese per l’acquisto di farmaci veterinari. E inoltre le spese relative a prestazioni veterinarie comunicate dagli iscritti agli albi professionali dei veterinari riguardanti animali da compagnia o per la pratica sportiva.

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          Italia

          Milano: in Consiglio Regionale Luca Marrelli invoca maggior sostegno alle forze dell’ordine

          Milano, vibrante e cosmopolita metropoli, negli ultimi anni ha visto crescere la percezione di insicurezza tra i suoi cittadini. E’ allarme nell’opinione pubblica che mette sotto pressione le istituzioni. Cosa si può fare per migliorare la situazione?

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            Nel capoluogo lombardo esiste da tempo un’emergenza sotto agli occhi di tutti. La cronaca locale si riempie a cadenza praticamente quotidiana di episodi di criminalità, da rapine agd aggressioni di vario tipo, arrivando fino agli stupri. La città è sotto assedio, con un fulcro altamente pericoloso situato nei pressi della Stazione Centrale.

            La criminalità continua a crescere: lo testimoniano i dati

            Milano purtroppo continua a confermarsi la città meno sicura d’Italia, il per nulla gratificante primato è certificato dall’Indice della Criminalità pubblicato dal Sole 24 Ore. Il dato 2023 contemplava oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti, confermando il capoluogo lombardo con il maggior numero di reati denunciati d’Italia. A seguire Roma e Firenze. I dati disponibili più recenti, aggiornati a poche settimane fa, parlano in generale di un incremento della criminalità negli ultimi tre mesi, con il timore condiviso dalla maggior parte dei cittadini nei confronti di furti e vandalismi. In aumento il livello di corruzione e concussione, con la gente sempre più restia a vivere la città dopo il tardo pomeriggio.

            L’intervento del Consigliere Marrelli

            Su questo macro argomento è intervenuto il Consigliere Luca Marrelli, nell’ambito di alcune mozioni – discusse in Consiglio Regionale – sulla sicurezza e il sostegno alle forze dell’ordine in seguito a una serie di inaccettabili violenze e oltraggi. Dichiara Marrelli: “È necessario superare le generalizzazioni e concentrarci sui fatti. I responsabili di questi crimini sono criminali, indipendentemente dalla loro nazionalità. Per combattere l’insicurezza abbiamo bisogno di un approccio più coordinato e incisivo, che coinvolga tutte le istituzioni a livello locale e nazionale”.

            Un tristissimo primato

            Marrelli ha ribadito con forza quello che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti: Milano è una città tutt’altro che sicura. Detiene il poco invidiabile primato per scippi, rapine, furti, borseggi che incidono profondamente sulla percezione di insicurezza. Sempre secondo Marrelli, l’amministrazione di centrosinistra non ha chiaro il problema, mentre il sindaco Sala tace o omette di commentare aspetti scomodi – ma reali – per la metropoli da lui amministrata.

            Parola d’ordine: legalità

            Per costruire un futuro positivo, soprattutto per i giovani, l’indicazione del Consigliere Regionale Marrelli è quella di partire prioritariamente da legalità e sicurezza. Fondamentale una maggiore sinergia tra vari enti, perché il controllo del territorio non può appartenere solo allo Stato centrale ma deve necessariamente impegnare anche i poteri locali. Tutto questo attraverso una politica più attenta e rigorosa, che necessita di una responsabilità condivisa.

            Un grazie particolare a chi sta in prima linea

            La “ricetta” per una Milano migliore passa attraverso una condanna ferma e decisa contro i delinquenti che distruggono arredi urbani, vetrine ed automobili, che aggrediscono le forze dell’ordine, realtà a cui Marrelli ha testimoniato infine totale vicinanza, solidarietà e affetto ringraziandole per quello che fanno ogni giorno per tutelare i milanesi.

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              Italia

              L’Avvocato Davide Rossi è il nuovo Presidente della FIPI

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                La FIPI, associazione culturale promotrice del Forum Internazionale per la Proprietà Intellettuale è lieta di annunciare la nomina del nuovo Presidente e dei nuovi
                Vicepresidenti, a seguito delle recenti elezioni tenutesi durante l’assemblea annuale della
                federazione.

                Scelto dall’assemblea

                Il nuovo Presidente della FIPI è Davide Rossi, avvocato attivo in Italia e sullo scenario europeo
                con incarichi per enti e imprese multinazionali, è stato presidente dell’Univideo, vicepresidente
                di Confindustria Cultura e membro del Comitato per la proprietà intellettuale della Presidenza
                del Consiglio. Attualmente Davide Rossi è componente della Giunta di Confcommercio
                Impresa Cultura Italia e del Comitato Proprietà Intellettuale della Camera di Commercio
                Americana in Italia.

                La sua prima dichiarazione

                “Sono onorato di assumere questo ruolo nella FIPI alla quale ho aderito da alcuni anni e sono
                entusiasta di lavorare con tutti gli associati per contribuire alla difesa non solo dei diritti di
                proprietà intellettuale ma anche del concetto stesso di difesa della creatività”. Il Presidente sarà affiancato nel ruolo di Vicepresidenti da due professionisti con profili pienamente complementari: l’avv. Margherita Fimmanò – esperta di diritto d’autore con particolare riferimento al settore dei media e dello spettacolo, con focus particolare sulle opere audiovisive, scripted e non scripted, “live action” e di animazione – che seguirà i profili più squisitamente giuridici e il Dott. Piercarlo Borgogelli – imprenditore da sempre attivo nello scenario milanese nei settori della Comunicazione, della Moda e della Pubblicità al quale sono affidati i profili legati alla ideazione e messa in opera delle manifestazioni pubbliche della associazione. Farà parte della giunta della FIPI anche il past president Dott. Tino Cennamo al quale sono
                andati i più sentiti ringraziamenti della Assemblea per i molti e importanti risultati ottenuti nel
                corso del mandato appena concluso.

                Di cosa si occupa la FIPI

                La Federazione Internazionale della Proprietà Intellettuale (FIPI) è un’organizzazione dedicata
                alla promozione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale in tutto il mondo. Fondata nel
                1990, la FIPI lavora a stretto contatto con governi, industrie e altre organizzazioni per garantire
                che i diritti di proprietà intellettuale siano rispettati e valorizzati.

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