Italia
Scegli il tuo sponsor! Pompe funebri o pornostar?
Il mondo degli sponsor nel calcio è un terreno fertile per la creatività e, talvolta, per l’inusuale. Diverse squadre di calcio hanno stretto accordi con sponsor insoliti, creando maglie che hanno suscitato reazioni diverse tra i tifosi e il pubblico in generale.
Il mondo degli sponsor nel calcio è un terreno fertile per la creatività e, talvolta, per l’inusuale. Diverse squadre di calcio hanno stretto accordi con sponsor insoliti, creando maglie che hanno suscitato reazioni diverse tra i tifosi e il pubblico in generale. L’Athletic Club Palermo, squadra di calcio che milita nell’Eccellenza siciliana, ha deciso di mettere sulle maglie il logo di una società che recensisce le squillo di lusso.
Escort Advisor come sponsor
L’Escort Advisor, il primo sito di recensioni di escort di lusso in Europa, ha deciso di sponsorizzare l’Athletic Club Palermo, una squadra di calcio siciliana. Questo accordo, denominato “Sponsorizza passioni”, ha attirato l’attenzione grazie alla sua inusuale combinazione tra il mondo del calcio e quello delle escort di lusso.
PornHub e Lena Nitro
Altre squadre, come i Rutherford Raiders negli Stati Uniti e l’Oberwürzbach in Germania, hanno avuto sponsorizzazioni da parte di PornHub e della pornostar tedesca Lena Nitro rispettivamente. Anche se queste sponsorizzazioni hanno suscitato scalpore e controversie, hanno dimostrato di essere efficaci dal punto di vista pubblicitario.
Voukefalas e Soula
In Grecia, il Voukefalas ha ricevuto il sostegno di “Soula“, il logo di un noto bordello locale. Nonostante le polemiche, lo sponsor rimase visibile sulle maglie per diversi mesi, aiutando la squadra a superare problemi finanziari
Paliopyrgos ha come sponsor un’azienda di pompe funebri
Il Paliopyrgos, sempre in Grecia, ha ricevuto il sostegno di un’impresa di pompe funebri locale. Questa insolita sponsorizzazione ha attirato l’attenzione, ma ha anche garantito alla squadra di coprire le spese di gestione per tutto l’anno.
Questi sono solo alcuni esempi delle sponsorizzazioni insolite nel mondo del calcio, che dimostrano quanto il mondo dello sport possa essere vario e imprevedibile quando si tratta di trovare finanziatori.
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Italia
Il cardinale Zuppi “in pattuglia” con i carabinieri: gli auguri ironici alla radio nella notte di Natale e la battuta su Betlemme che fa sorridere l’Italia
Un gesto simbolico, semplice e umano: il cardinale Matteo Zuppi ha voluto trascorrere parte della notte di Natale accanto ai carabinieri impegnati nel servizio notturno. Collegato via radio, ha inviato un messaggio di vicinanza e un augurio sincero, stemperando la tensione con una battuta su Betlemme e i pastori che ha fatto sorridere tutti.
Il Natale è fatto anche di piccoli gesti che raccontano molto più di mille discorsi ufficiali. E quello del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e figura centrale della Chiesa italiana, è uno di quei gesti destinati a restare impressi. Durante la notte di Natale, Zuppi è salito su un’auto di servizio dei carabinieri per portare un pensiero e un sorriso a chi, mentre il Paese festeggia, continua a lavorare per garantire sicurezza e tranquillità.
Un augurio “in diretta radio” per chi lavora mentre tutti festeggiano
Utilizzando la radio di bordo dell’auto, il cardinale ha voluto rivolgere i suoi auguri ai militari in servizio. Un modo diretto, caldo, quasi familiare per raggiungere chi in quella notte non era in chiesa davanti a un presepe, ma in strada, tra controlli e pattugliamenti. Parole semplici, senza retorica, che hanno rafforzato quella sensazione di comunità che il Natale dovrebbe sempre evocare.
La battuta su Betlemme che strappa un sorriso
Poi, l’ironia che spesso accompagna Zuppi anche nei momenti istituzionali. Con tono leggero, il cardinale ha detto: «Pare che ci sia un assembramento di pastori a Betlemme, però tranquilli, non c’è bisogno di intervenire». Una battuta intelligente, capace di stemperare la solennità del momento, ricordando che la storia del Natale nasce proprio da una notte come quella, tra veglia, attesa e presenze silenziose.
Vicinanza, simboli e realtà quotidiana
Il gesto non è solo una curiosità natalizia, ma anche un modo per sottolineare il ruolo di chi lavora nelle festività, dalle forze dell’ordine al personale sanitario, dai volontari ai servizi pubblici. Un segno di attenzione che diventa messaggio civile e umano: dietro le divise ci sono persone, con il loro senso del dovere e con il bisogno di sentirsi ringraziate.
Il Natale del cardinale Zuppi, allora, ha avuto il rumore lieve di una radio di servizio e il sorriso di chi, per una notte, si è sentito visto e considerato. Un augurio che ha attraversato la città, arrivando dritto a destinazione.
Italia
Sciopero nazionale del 12 dicembre: l’Italia si ferma per 24 ore
I sindacati proclamano una giornata di protesta in tutto il Paese: trasporti, scuole, servizi e amministrazioni coinvolti, con fasce di garanzia e possibili ripercussioni per cittadini e viaggiatori.
Oggi, venerdì 12 dicembre 2025 l’Italia sarà protagonista di una ampia giornata di sciopero nazionale, proclamata dalla principale confederazione sindacale del Paese. La mobilitazione – che durerà per l’intera giornata lavorativa – è stata lanciata in opposizione alla Legge di Bilancio 2026, giudicata dai sindacati «iniqua e insufficiente nel rispondere ai problemi sociali ed economici» che interessano lavoratori e pensionati.
Le ragioni della protesta
La principale organizzatrice della mobilitazione, la CGIL, ha ribadito che lo sciopero nasce dall’insoddisfazione per le scelte economiche del governo. Secondo il segretario generale del sindacato, le attuali misure di bilancio non migliorano il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, non affrontano l’aumento dell’età pensionabile e non investono adeguatamente in servizi pubblici essenziali come sanità e istruzione.
La protesta – che coinvolge sia il settore pubblico sia quello privato – vuole anche richiamare l’attenzione sulla necessità di aumentare risorse per il rinnovo contrattuale e la tutela del lavoro stabile, con richieste di politiche fiscali più eque e di maggiore investimento nei settori produttivi.
Cosa si ferma
Lo sciopero nazionale del 12 dicembre non riguarda un solo comparto: a essere coinvolti sono trasporti, scuola, servizi pubblici e settori privati. Le ripercussioni più evidenti si prevedono nel trasporto pubblico e ferroviario, con possibili cancellazioni o variazioni di orario di treni regionali, suburbani e collegamenti aeroportuali. Per il trasporto ferroviario l’azione è programmata dalle 00:01 alle 21:00 della giornata, con servizi garantiti solo nelle fasce orarie previste per legge.
Anche il personale degli autobus aderirà allo sciopero: i mezzi pubblici urbani e extraurbani potrebbero subire modifiche o cancellazioni al di fuori delle fasce garantite, complicando gli spostamenti nelle principali città.
Nel settore scolastico, oltre alla protesta generale, è stata confermata anche una adesione regionale degli istituti in Calabria, con possibili chiusure o interruzioni dell’attività nel comparto educativo locale.
Fasce di garanzia e servizi essenziali
La legge italiana prevede che, anche in caso di sciopero, vengano assicurati servizi minimi essenziali per evitare pericoli per l’incolumità e la salute dei cittadini. Nel trasporto pubblico, ad esempio, i periodi di maggiore affluenza – tipicamente tra la mattina e la prima serata – dovrebbero vedere in servizio un numero minimo di corse o mezzi. Tuttavia, al di fuori di queste fasce, la partecipazione alla protesta potrebbe comportare interruzioni o disservizi significativi.
Manifestazioni e iniziative territoriali
Oltre alla semplice astensione dal lavoro, lo sciopero del 12 dicembre è accompagnato da manifestazioni e cortei in diverse città italiane, con la partecipazione di lavoratori, studenti e rappresentanti sociali. Tra le richieste emerse dalle piazze figurano maggiore equità fiscale, tutela del lavoro dipendente, contrasto alla precarietà e investimenti in servizi pubblici.
Impatto sui cittadini e sui viaggi
Già nelle ore precedenti alla data dello sciopero numerose compagnie ferroviarie e di trasporto pubblico locale hanno invitato i passeggeri a verificare gli orari aggiornati e a prevedere tempi di viaggio più lunghi o soluzioni alternative. Anche chi deve raggiungere aeroporti tramite treni regionali o navette è stato invitato a considerare bus sostitutivi o trasferimenti privati.
Per chi lavora nel settore pubblico o privato, aderire alla protesta sarà una scelta individuale: la legge garantisce il diritto di sciopero, ma prevede anche che i datori di lavoro applichino correttamente le normative sugli adeguamenti retributivi e sulle trattenute per le ore non lavorate.
Un momento di confronto
Lo sciopero nazionale del 12 dicembre si inserisce in un clima di confronto serrato tra parti sociali e governo sulle scelte economiche che caratterizzeranno i prossimi anni. Al di là delle adesioni, l’iniziativa rappresenta una piattaforma per discutere di salari, pensioni e condizioni di lavoro, temi che restano al centro del dibattito pubblico italiano alla fine del 2025.
Italia
Perché l’8 dicembre l’Italia si ferma davvero: la verità sull’Immacolata
In Italia l’8 dicembre è un giorno di festa nazionale e segna l’inizio delle celebrazioni natalizie. Ma qual è l’origine di questa ricorrenza e perché è così importante per la tradizione cattolica?
L’8 dicembre, ogni anno, l’Italia si ferma. Le scuole chiudono, molti uffici restano serrati e le città si riempiono di luci e decorazioni: per molti è l’inizio “ufficiale” del Natale. Ma questa festività, riconosciuta come giorno festivo nazionale, ha una storia molto più profonda che affonda le radici nella teologia cristiana.
Il significato religioso dell’Immacolata Concezione
Contrariamente a un equivoco comune, questa festa non riguarda il concepimento di Gesù, bensì quello di Maria. La dottrina cattolica afferma che la madre di Cristo sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante della sua esistenza. Una credenza presente nel cristianesimo da secoli, ma che divenne verità di fede soltanto il 8 dicembre 1854, quando Papa Pio IX proclamò solennemente il dogma con la bolla Ineffabilis Deus.
Questa convinzione attribuisce a Maria un ruolo unico nel disegno di salvezza: essere un grembo “puro”, pronto ad accogliere il Figlio di Dio. È per questo che l’Immacolata è tra le feste mariane più sentite e celebrate in tutto il mondo cattolico.
Una tradizione popolare radicatissima
Nel corso del tempo la festa è uscita dalle sole mura ecclesiastiche per diventare un appuntamento amato dalla comunità civile. In Italia, grazie alla forte tradizione cattolica, l’Immacolata è riconosciuta come festività nazionale: una giornata di pausa che coincide con la voglia di prepararsi al Natale.
In moltissime famiglie si approfitta dell’8 dicembre per fare l’albero di Natale e addobbare la casa: un rituale che, pur non avendo origini religiose, è entrato a pieno titolo nella tradizione del Paese. Nelle piazze più importanti vengono accese le luminarie, e nelle parrocchie si inaugurano presepi e mercatini.
A Roma, ogni anno, il Papa rende omaggio alla statua della Vergine in Piazza di Spagna, un gesto di devozione che si ripete dal 1953 e che attira fedeli e curiosi da tutto il mondo. In molte città italiane si svolgono processioni, incontri di preghiera e celebrazioni comunitarie.
La festa che unisce fede e identità culturale
L’Immacolata Concezione rappresenta un crocevia tra patrimonio religioso e costume sociale: per chi crede, è la celebrazione della purezza e dell’amore materno; per tutti gli altri, è l’occasione per vivere una giornata di tradizioni, in famiglia o con gli amici, alle porte del Natale.
In un mondo che corre veloce, l’8 dicembre ci ricorda l’importanza della memoria collettiva e dei simboli condivisi. Perché, al di là della fede personale, questa data continua ad essere un momento di unione: un punto di partenza per entrare nel clima natalizio, con quel mix di sacralità, festa e calore che da sempre contraddistingue la cultura italiana.
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