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Politica

Clamoroso! Si dimette Francesco Spano, Capo di Gabinetto del ministro Giuli: scandalo e pressioni da Palazzo Chigi

Le dimissioni arrivano dopo intense pressioni politiche e una tempesta mediatica: il marito di Spano, l’avvocato Marco Carnabuci, avrebbe ricevuto un incarico retribuito dal Maxxi durante la gestione Giuli. Sgradevoli attacchi personali e tensioni politiche sembrano aver accelerato la sua uscita di scena.

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    Dopo appena dieci giorni dalla nomina, Francesco Spano, capo di gabinetto del Ministero della Cultura, ha rassegnato le dimissioni. L’annuncio ufficiale è arrivato tramite una nota diffusa dal Ministero, che ha reso pubblica la lettera indirizzata al ministro Alessandro Giuli. Nel testo, Spano si dice costretto a fare un passo indietro a causa di un “contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali” che gli impedisce di mantenere “la serenità di pensiero necessaria per svolgere il ruolo”. Ma dietro queste parole, c’è molto di più. E quando si parla di sgradevoli attacchi personali, il pensiero corre immediatamente a quelle famigerate chat di Fratelli d’Italia dove lo stesso Spano veniva insultato con epiteti omofobi, definito addirittura “pederasta”. Un clima che, evidentemente, è diventato insostenibile.

    Il pressing da Palazzo Chigi

    Da ore circolavano rumors su un forsennato pressing partito dai piani alti di Palazzo Chigi, diretto proprio al ministro Alessandro Giuli, affinché Spano si dimettesse. E il motivo di questa pressione? L’imminente messa in onda di un servizio esplosivo di Report, previsto per la prossima domenica, che promette di portare alla luce torbidi intrecci di potere che coinvolgono non solo Spano, ma anche “alte cariche di Fratelli d’Italia”. Lo stesso Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, aveva annunciato che nel mirino delle indagini giornalistiche ci sarebbe il legame tra Spano e il marito, l’avvocato Marco Carnabuci. Un legame non solo sentimentale, ma anche professionale.

    Il nodo delle consulenze: il ruolo del marito

    Secondo quanto ricostruito da Repubblica, la vicenda tocca Spano molto da vicino. Quando era segretario generale del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (Maxxi), confermato dall’allora neo-presidente Alessandro Giuli nell’autunno del 2022, Spano avrebbe arruolato tra i collaboratori retribuiti il proprio marito, l’avvocato Marco Carnabuci. La cosa di per sé non sarebbe scandalosa, se non fosse che a marzo del 2023, Carnabuci è stato nuovamente reclutato come consulente specialistico del Maxxi con un compenso di 14 mila euro trimestrali per la predisposizione del MOG (Modello Organizzazione di Gestione).

    La situazione diventa particolarmente delicata perché il rapporto tra Spano e Giuli è molto stretto, tanto da far supporre che il ministro non solo fosse a conoscenza del legame tra Spano e Carnabuci, ma che avesse deciso di “coprire” questa vicenda. Ecco che l’affermazione di Ranucci suona più che plausibile: “Si tratta di un caso simile, per modalità operative, al caso Boccia”.

    Le polemiche dentro Fratelli d’Italia: Spano bersaglio di attacchi omofobi

    Non è tutto. A peggiorare ulteriormente il quadro ci sono le aspre polemiche interne a Fratelli d’Italia, che hanno visto Spano oggetto di attacchi omofobi. In una chat di circa 200 membri di FdI, tra cui nomi di spicco come Arianna Meloni, il coordinatore del IX Municipio di Roma, Fabrizio Busnengo, si è lasciato andare a insulti irripetibili nei confronti di Spano, definendolo un “pederasta” e criticando le sue “ignobili posizioni” sui temi LGBTQ+. Il messaggio ha scatenato un’ondata di sdegno, ma è solo con la reprimenda del coordinatore romano di FdI, Marco Perissa, che Busnengo è stato rimosso dalla chat, per poi dimettersi poche ore dopo.

    L’effetto Report e il ruolo di Ranucci

    Il servizio di Report ha sollevato un polverone ancor prima di andare in onda. Tanto che le pressioni su Giuli e Spano si sono fatte insostenibili. Sigfrido Ranucci, intervistato da Un Giorno da Pecora, ha confermato che la puntata di domenica tratterà di due casi distinti, entrambi legati al Ministero della Cultura. Il caso Spano sembra solo il primo atto di uno scandalo ben più ampio che potrebbe far tremare le fondamenta del ministero.

    Le dimissioni: una mossa inevitabile

    Alla fine, la decisione di Francesco Spano di dimettersi appare come una mossa inevitabile. Forse dettata dall’imminente tempesta mediatica, forse da un clima politico ormai insostenibile, reso ancora più tossico dalle accuse personali e dai conflitti di interessi. Con le dimissioni, Spano spera forse di allontanare i riflettori da sé, ma difficilmente riuscirà a sfuggire al servizio di Report e alle indagini che potrebbero seguire.

    Il Ministro Giuli, intanto, si trova ora in una posizione delicata. Le dimissioni di Spano aprono una crepa nella sua gestione e gettano un’ombra sull’intero Ministero della Cultura. Cosa emergerà ancora? Le inchieste giornalistiche potrebbero solo essere l’inizio di uno scandalo che minaccia di allargarsi a macchia d’olio, coinvolgendo altre “alte cariche” di Fratelli d’Italia.

    Conclusione? È solo l’inizio di una lunga e calda stagione politica, con Report pronto a gettare benzina sul fuoco.

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      Politica

      Matteo Salvini compra casa a Roma: nuovo appartamento mentre cresce l’attesa per le nozze con Francesca

      La coppia, insieme dal 2019, convive già a Roma ma continua a smentire nozze imminenti. Intanto Francesca, 32 anni, produttrice cinematografica e social media manager, resta la presenza più costante nella vita del ministro. Salvini, dopo la rottura con Elisa Isoardi, ha trovato stabilità e complicità al suo fianco.

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        Un appartamento nuovo, in una delle zone più prestigiose di Roma, a pochi passi dalla Farnesina. Matteo Salvini ha scelto di investire nella Capitale, segno che la sua vita privata e politica continua a gravitare intorno alla città. Con lui, come sempre, c’è Francesca Verdini, la compagna che dal 2019 è al suo fianco e che molti vedono già in abito bianco, nonostante le continue smentite del ministro su un matrimonio imminente.

        Francesca Verdini, nata a Firenze il 27 luglio 1992, è la figlia dell’ex parlamentare Denis Verdini e di Simonetta Fossombroni. Cresciuta soprattutto con il padre, ha due fratelli più grandi, Tommaso e Diletta. A 18 anni si è trasferita a Roma per studiare alla Luiss, dove si è laureata in Economia e Direzione di Imprese. Proprio il giorno della laurea aveva dedicato parole sentite ai genitori, agli amici e a Matteo: «Sono stati i fari, i remi e la nave nel mio maremoto».

        Il sogno di Francesca è sempre stato il cinema: nel 2017 ha fondato la società di produzione La Casa Rossa, di cui detiene il 95%. Parallelamente lavora a Mediaset come social media manager di Forum, continuando a muoversi tra televisione e cinema.

        L’incontro con Salvini, allora vicepremier nel governo gialloverde, è avvenuto poco dopo la rottura del leader leghista con Elisa Isoardi. Da quel momento la relazione è diventata stabile: Francesca ha costruito un rapporto sereno anche con i figli del compagno e la coppia è apparsa spesso insieme in pubblico, senza mai nascondersi.

        Il nuovo appartamento romano si aggiunge alle tappe di un percorso di coppia che ha resistito agli scandali politici e familiari. Il fratello di Francesca, Tommaso, è stato coinvolto nell’inchiesta Anas e ha patteggiato due anni per le vicende legate alle commesse pubbliche, ma lei ha sempre preferito restare lontana dalle polemiche. Oggi la figlia di Denis Verdini è la presenza discreta e costante accanto al ministro, tra un impegno politico e un set cinematografico. Le nozze, per ora, restano un’ipotesi. Ma l’acquisto della nuova casa conferma che la coppia guarda avanti.

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          Politica

          Andrea Giambruno e Federica Bianco, amore (quasi) segreto: lei pubblica i selfie di coppia, poi li cancella su “invito” del giornalista

          Due foto, stesso amore, due stagioni diverse. Federica Bianco rompe il silenzio e mostra per la prima volta la relazione con Andrea Giambruno, ma il giornalista le chiede di rimuovere tutto: “Pressioni professionali e familiari dietro la scelta del silenzio”.

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            Due selfie identici, una storia d’amore che scotta. Federica Bianco, la “beauty coach” pugliese che da oltre un anno fa coppia fissa con Andrea Giambruno, è uscita allo scoperto sui social. Per la prima volta ha pubblicato due foto insieme al giornalista Mediaset, ex compagno della premier Giorgia Meloni, e padre di sua figlia Ginevra.

            Le immagini, dolci e coordinate, raccontavano molto più di mille parole: stessa posa, sguardi sorridenti, lei truccata appena, lui rilassato. Una foto estiva, con un chiaro riferimento alle vacanze in Puglia — la terra d’origine di Federica — e un’altra più recente, dal tono autunnale. In poche ore il post ha fatto il giro dei social, scatenando curiosità e commenti.

            Poi, improvvisamente, tutto è scomparso. Le foto sono state cancellate, come se non fossero mai esistite. Secondo quanto riportato da Oggi, a chiedere la rimozione sarebbe stato proprio Giambruno, “su invito” legato a motivazioni professionali e — si sussurra — anche familiari.

            Negli ultimi mesi, infatti, il giornalista ha ricevuto una sola direttiva: mantenere il massimo riserbo sulla sua vita privata. Dopo le polemiche seguite alla fine della relazione con la presidente del Consiglio, Giambruno si prepara al rientro alla conduzione di un telegiornale Mediaset, e la parola d’ordine è discrezione assoluta.

            Federica, che in passato era stata legata al leghista Andrea Crippa (oggi compagno di Anna Falchi), ha accettato di fare un passo indietro. La “rivelazione” romantica è durata solo poche ore, ma ha confermato quello che da tempo si sussurrava: tra i due, l’intesa è solida e lontana dai riflettori.

            Lui preferisce la riservatezza, lei la spontaneità dei social. Due mondi diversi, che per un momento si sono incontrati in un post destinato a sparire — ma non a passare inosservato.

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              Politica

              Giambruno torna in tv, ma in versione ridotta: niente “Studio Aperto”, condurrà il Tgcom24 da Roma

              Andrea Giambruno non ripartirà da Studio Aperto come previsto. I vertici del Biscione hanno scelto una soluzione più prudente: la conduzione del Tgcom24 nella sede romana, lontano dai riflettori e dal clima più politico del Tg4. Una mossa di basso profilo, con debutto previsto tra novembre e dicembre, per evitare scivoloni e garantire un rientro “blindato”.

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                Per il suo ritorno in video, Andrea Giambruno non avrà il traino del pubblico di Italia 1 né l’impatto di un grande telegiornale. Dopo settimane di ipotesi, Mediaset ha deciso: l’ex compagno della premier Giorgia Meloni tornerà in onda su Tgcom24, il canale all news del gruppo. Un ritorno sì, ma in formato ridotto.

                In un primo momento sembrava tutto pronto per la sua conduzione a Studio Aperto, testata più leggera e meno esposta del Tg4, ma la direzione generale ha preferito cambiare rotta. Troppo alto, evidentemente, il rischio mediatico di un rientro in prima linea dopo le polemiche che lo avevano travolto un anno fa. Meglio optare per una soluzione “di servizio”: pochi spettatori, orari flessibili e un ambiente più controllato.

                La scelta di Roma non è casuale. Allontanare Giambruno dalla sede milanese di Cologno Monzese significa ridurre al minimo il rischio di interferenze e curiosità indesiderate. A Roma, la redazione del Tgcom24 lavora su palinsesti informativi più asciutti e con minori pressioni di audience: il terreno ideale per un rientro graduale.

                Secondo fonti interne, il debutto dovrebbe avvenire tra novembre e dicembre. Una ripartenza “soft”, con un incarico da conduttore di turno e nessuna esposizione editoriale diretta. Tradotto: non potrà scegliere i servizi, non interverrà in scaletta e non firmerà commenti. Una presenza, insomma, più formale che sostanziale.

                Giambruno, 43 anni, era rimasto lontano dagli schermi dopo il ciclone mediatico seguito alla diffusione dei fuorionda di Striscia la Notizia. Da allora, si è tenuto ai margini, lavorando dietro le quinte e mantenendo un profilo riservato. Ora, con la cautela che a Cologno definiscono “di protocollo”, potrà tornare in onda, ma senza clamore.

                Nel frattempo, nessuna dichiarazione ufficiale da parte di Mediaset. Solo un dato è certo: il ritorno sarà sotto tono. Nessun annuncio, nessuna conferenza stampa, nessuna fanfara. Per Andrea Giambruno, la vera notizia è che, stavolta, non dovrà fare notizia.

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