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Gossip

Francesco Totti e Ilary Blasi, confesso che ho molto tradito

Il 31 maggio si prospetta come una giornata decisiva per il destino di questa coppia iconica. E mentre il pubblico si prepara a scrutare ogni mossa sul palcoscenico del tribunale, ci chiediamo: chi sarà il vincitore di questa battaglia?

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    La guerra delle corna tra Francesco Totti e Ilary Blasi sembra essere la telenovela più avvincente del decennio. Questa saga, che si trascina ormai da oltre un anno sulle pagine dei giornali di gossip, sembra non avere fine. E la battaglia legale che si preannuncia per il 31 maggio promette di essere lo spettacolo più atteso della stagione.

    La contesa si accenderà quando entrambe le parti depositeranno l’elenco dei testimoni, pronti a far luce sulle cause della fine del matrimonio. E l’elenco è tutto tranne che noioso: amici, presunti amanti e figure di spicco del mondo televisivo si preparano a salire sul palco dei testimoni per raccontare la loro versione dei fatti.

    Il pupone non risparmia colpi bassi: oltre al personal trainer di Ilary, Cristiano Iovino, Francesco Totti sembra puntare tutte le sue carte sulla testimonianza dell’ex capo delle risorse artistiche di Mediaset, Giorgio Restelli. Ma cosa avrà da dire Restelli su questa saga familiare che ha tenuto col fiato sospeso l’Italia intera?

    La battaglia legale non è solo una questione di divisione dei beni e di risarcimenti finanziari, ma è diventata una vera e propria lotta per la reputazione. Entrambe le parti cercano di dimostrare di essere state tradite per prime, cercando di mettere l’altra sulla graticola delle colpe.

    Le voci su una presunta scappatella di Ilary con Cristiano Iovino hanno aggiunto benzina sul fuoco di questa controversia, mentre rumori di presunti tradimenti da parte del pupone durante i vent’anni di matrimonio gettano ulteriori ombre sulle vicende private della coppia.

    Ma la vera bomba è il cosiddetto “super testimone” chiamato da Francesco Totti: Giorgio Restelli, dirigente Mediaset delle risorse artistiche. Che ruolo avrà questo personaggio di rilievo in questa intricata vicenda? Restelli, con la sua esperienza nel mondo della televisione, potrebbe essere la chiave per svelare gli intricati dettagli di questa guerra delle corna.

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      Reali

      Principe Harry, 41 anni tra missione in Ucraina e riflessioni personali: “Sono felice della mia vita”

      Il duca di Sussex ha trascorso il compleanno a Kiev durante una visita segreta legata agli Invictus Games. Tra l’incontro con i veterani, la memoria di Lady Diana e un possibile colloquio con Zelensky, Harry parla anche del suo rapporto con il Regno Unito e con la famiglia reale.

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      Principe Harry, 41 anni tra missione in Ucraina e riflessioni personali: “Sono felice della mia vita”

        Il principe ha infatti scelto di trascorrere questa ricorrenza in Ucraina, dove è arrivato venerdì scorso con una missione riservata. Subito dopo aver passato quattro giorni a Londra con re Carlo. A Kiev, accompagnato dal team della Fondazione Invictus, ha incontrato veterani e visitato luoghi simbolici del conflitto, trattenendo a fatica le lacrime davanti al memoriale delle vittime.

        In un colloquio con The Guardian, Harry ha spiegato di sentirsi sereno con se stesso. «Ho la coscienza pulita e sono felice della vita che conduco. Quest’anno tornerò più spesso a casa, perché ho sempre amato il Regno Unito e lo amerò sempre». Parole che lasciano intravedere un clima di riavvicinamento alla famiglia reale dopo l’incontro privato di 54 minuti avuto con il padre a Londra.

        La missione segreta a Kiev

        La visita in Ucraina è rimasta sotto stretta riservatezza fino all’arrivo del principe. Immortalato dalle immagini diffuse dalle ferrovie ucraine mentre indossava la divisa degli Invictus Games. Il suo itinerario ha incluso il Museo di Storia nazionale, un incontro con circa 200 veterani e un colloquio con la premier Yulia Svyrydenko. Non è stata confermata né smentita invece un’eventuale stretta di mano con il presidente Volodymyr Zelensky. Grande sostenitore degli Invictus, ma fonti locali hanno lasciato intendere che un incontro possa essere avvenuto lontano dai riflettori.

        Harry ha ribadito l’impegno della sua fondazione nel creare progetti di riabilitazione anche in Ucraina: «Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo impedire che le persone diventino insensibili ai suoi effetti».

        Il legame con Lady Diana e l’impegno umanitario

        Il duca di Sussex ha rinnovato anche il legame con Halo Trust, la ong che si occupa di sminamento e che fu sostenuta dalla principessa Diana nel 1997 durante la storica visita in Angola. «All’inizio del conflitto Harry ha incontrato i nostri colleghi ucraini e ci ha dato un grande sostegno», ha ricordato il generale James Cowan, direttore dell’organizzazione. L’associazione ha disinnescato oltre 100mila mine dal 1994 e resta un simbolo della continuità tra l’impegno di Diana e quello del figlio.

        Nei giorni precedenti alla trasferta ucraina, Harry aveva visitato a Londra l’Imperial College, dove vengono curati bambini feriti nei conflitti di Gaza e Ucraina, devolvendo una donazione di 500mila dollari.

        Vita privata e sport come sfogo

        Lontano dal solo ruolo istituzionale, Harry ha anche condiviso aspetti più personali. Ha raccontato di sfogarsi con la boxe, di non amare la bicicletta e di sentirsi appagato dalla vita accanto a Meghan Markle, smentendo così le voci di crisi. «Sono felice con me stesso, e questo per me è ciò che conta di più», ha sottolineato.

        La missione a Kiev è nata anche da un incontro casuale a New York con Olga Rudnieva, direttrice del Superhumans Trauma Centre di Leopoli, che cura soldati amputati. «Mi ha detto che il gesto più utile sarebbe stato venire di persona. Ho parlato con Meghan e con il governo britannico, poi è arrivato l’invito ufficiale dell’Ucraina», ha spiegato.

        Un compleanno dal significato simbolico

        Il compleanno in terra di guerra conferma l’immagine di Harry come membro dei Windsor più legato all’azione sul campo, forte anche delle due missioni militari svolte in Afghanistan. Con il sostegno al popolo ucraino, il principe intende dare continuità alla memoria di sua madre e, al tempo stesso, mostrare un volto della monarchia che guarda all’impegno umanitario e alla solidarietà internazionale.

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          Gossip

          Rocío Muñoz Morales rompe il silenzio: «Ho scelto di tacere per proteggere le mie figlie, la verità la conosciamo io e Raoul»

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            In un clima di rumore e dichiarazioni incrociate, Rocío Muñoz Morales ha scelto di rispondere con calma e misura alle parole del suo ex compagno Raoul Bova. Lo ha fatto a Napoli, durante la presentazione del nuovo programma di Rai2 Freeze – Chi sta fermo vince!, che condurrà dal 16 settembre accanto a Nicola Savino.

            Sorridente ma visibilmente emozionata, l’attrice ha sottolineato quanto il lavoro rappresenti per lei un’ancora in questo momento delicato: «La televisione e l’intrattenimento sono il mio lavoro, sono vitamina insieme con le mie due meravigliose figlie Luna e Alma. Questo progetto è un regalo che mi riempie il cuore e mi fa sorridere non in maniera superficiale. Mi sta facendo bene».

            La replica, inevitabile, è arrivata quando le è stato chiesto un commento sull’intervista che Bova ha rilasciato a Verissimo: «Ho fatto una scelta molto ponderata: il silenzio. Voglio tutelare la cosa più preziosa che ho nella vita, che sono le mie figlie, e continuerò a seguire questa strada che è quella che sento mia».

            Una linea netta, senza strappi né attacchi diretti, ma con la volontà di mettere i paletti. «Dal punto di vista umano quello che dovevo dire lo ha detto il mio avvocato. Io ho detto la verità come faccio sempre e continuerò a farlo. Il mio non parlare non è perché mi devo nascondere dietro un dito; è semplicemente perché adesso la priorità sono le mie figlie».

            Poi la frase che chiarisce tutto: «La verità la conosco io molto bene, ma la sa anche Raoul. Lui ha deciso di parlare, io preferisco non farlo. È libero di dire quello che vuole».

            Accanto al dolore, Rocío rivendica però anche la capacità di guardare avanti: «Sto attraversando un momento difficile, non lo nego. Ma stanno succedendo anche tante cose belle e me le godo fino in fondo».

            Con queste parole, la conduttrice ha scelto di sottrarsi al gioco del ping pong mediatico, trasformando il palcoscenico di un lancio televisivo in occasione per ribadire una priorità semplice: proteggere Luna e Alma, lontano dalle polemiche.

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              Luigi Punzo, il fidanzato di Samira Lui: dal lusso internazionale al sogno di un matrimonio con Gerry Scotti

              Il 27enne napoletano lavora nell’élite del turismo di lusso e vive a Milano con la co-conduttrice de “La Ruota della Fortuna”. Un amore discreto ma solido, nato su un set fotografico, che oggi guarda al futuro e sogna le nozze con la benedizione di Gerry Scotti.

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                Luigi Punzo non è un volto televisivo, ma il suo nome ha iniziato a circolare da quando il cuore di Samira Lui – co-conduttrice accanto a Gerry Scotti a La Ruota della Fortuna – batte per lui. Ventisette anni, napoletano, ha scelto un mestiere insolito e affascinante: è concierge di lusso, un lavoro che lo porta a organizzare esperienze esclusive per clienti vip, dalle vacanze su yacht privati al noleggio di jet e ville spettacolari.

                La sua quotidianità scorre tra destinazioni da cartolina: Capri, Porto Cervo, Formentera, Mykonos, Saint-Tropez. Milano è la base, ma i social raccontano uno stile di vita internazionale, fatto di alberghi iconici e tramonti sul mare. Sul suo profilo Instagram, che conta quasi 20mila follower, compaiono foto che mescolano viaggi di lavoro e momenti privati. Tra questi, non mancano gli scatti con Samira, con la quale forma una coppia stabile e riservata.

                Il loro incontro sembra uscito da una sceneggiatura romantica. Era il 2018, entrambi impegnati come modelli su un set fotografico per abiti da sposi. «È stato amore a prima vista», ha confessato Luigi in una rara apparizione televisiva a Verissimo. Samira, dal canto suo, lo descrive come «una persona rara», capace di comprenderla al volo e di strapparle un sorriso senza bisogno di parole. Un legame autentico, fatto di rispetto e complicità, che entrambi difendono con discrezione.

                Oggi la coppia vive a Milano e guarda al futuro con progetti chiari. Samira ha confidato di sognare una famiglia e un matrimonio tradizionale, ma solo quando ci saranno «casa, serenità e salute». Luigi condivide lo stesso desiderio, convinto che le fondamenta siano indispensabili prima del grande passo. Tra i sogni, anche un’idea che li fa sorridere: coinvolgere Gerry Scotti, mentore e amico televisivo di Samira, nel giorno delle nozze. «Sarebbe divertente se fosse lui a sposarci», ha scherzato la conduttrice.

                In un panorama mediatico dove spesso prevalgono storie lampo, quella tra Luigi Punzo e Samira Lui si distingue per la normalità e la solidità. Niente gossip forzati, niente clamori: solo la scelta di camminare insieme, costruendo un futuro che unisce lusso e semplicità, ribalta e quotidianità.

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