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Personaggi

“Bei tempi quelli di Schicchi”, Eva Henger alla prima del film Diva Futura

Eva Henger a Venezia per la premiere di Diva Futura, quarto film italiano in concorso firmato da Giulia Louise Steigerwalt racconta l’epopea di Schicchi, Moana Pozzi e Cicciolina.

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    Alla Mostra del Cinema di Venezia, Eva Henger ha fatto il suo ritorno sul red carpet per la premiere di Diva Futura, il quarto film italiano in concorso, diretto da Giulia Louise Steigerwalt. Il film racconta l’epopea di Riccardo Schicchi, Cicciolina, Moana Pozzi ed Eva Henger, icone del cinema porno italiano degli anni ’80 e ’90. Ma non si tratta solo di pornografia. Queste figure avevano personalità ben definite e sogni molto più grandi, come quello di fare cinema d’autore o, nel caso di Cicciolina, entrare in politica con il “Partito dell’Amore”.

    Con leggerezza in cerca di fama e riconoscimenti

    Steigerwalt ha voluto ritrarre quel periodo con un tocco di leggerezza, mostrando come i protagonisti di quella scena cercassero fama e riconoscimento artistico. Era un’epoca in cui il porno era pop, non solo viscido o aggressivo, ma un fenomeno di costume che portò queste figure nelle case di milioni di italiani, anche grazie alla televisione.

    Molti sogni e ambizioni per Henger & Co.

    Nel film, Pietro Castellitto interpreta Schicchi, l’imprenditore che ha gestito queste personalità con un tocco di genialità e una sorta di innocenza adolescenziale. La storia viene narrata dal punto di vista della giovane segretaria dell’agenzia, interpretata da Barbara Ronchi. Entrambi gli attori hanno evidenziato come Schicchi, nonostante il mondo in cui si muoveva, avesse mantenuto una fedeltà a se stesso, e come le protagoniste del film fossero animate da sogni e ambizioni sorprendenti.

    Moana voleva fare il sindaco di Roma e il figlio di Eva veniva bullizzato

    Nel film Steigerwalt ha voluto far emergere il lato umano e personale di queste figure, spesso ridotte a icone mediatiche, scoprendo dettagli inediti come il desiderio di Moana Pozzi di diventare sindaco di Roma o le difficoltà affrontate dai figli delle protagoniste, come il figlio di Eva Henger, vittima di bullismo. Insomma con Diva Futura si apre una inedita finestra su quel periodo storico e cinematografico. Ne scaturisce un ritratto meno convenzionale del cinema porno italiano, in cui sogni e disillusioni si intrecciarono con la realtà di una rivoluzione culturale inaspettata.

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      Personaggi

      La moglie di Vannacci: “Non è razzista, lo sostengo in tutto”. Il ritratto di una famiglia pronta a trasferirsi a Bruxelles

      Tra dichiarazioni d’amore, aneddoti privati e difese accorate, Mihailescu racconta il loro legame, la visione comune del “mondo al contrario” e il possibile trasferimento per sostenere le ambizioni politiche di famiglia.

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        Camelia Mihailescu, moglie del generale Roberto Vannacci, non ha esitato a prendere posizione in difesa del marito durante un evento a Marina di Grosseto. L’occasione, organizzata per celebrare il passaggio del libro Il mondo al contrario da testo a movimento politico, ha visto Camelia parlare apertamente della loro vita privata e del rapporto con il controverso generale, ora eurodeputato leghista.

        “Assolutamente, condivido le idee di mio marito e lo sostengo”, ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Sera. Di origini romene, Camelia ha raccontato come abbia conosciuto il generale mentre lavorava nella casa editrice dell’accademia militare di Bucarest. “L’ho trovato modesto e riservato, ho saputo del suo dottorato solo tre anni dopo il matrimonio”, ha aggiunto con un sorriso.

        Una famiglia tra Italia e Bruxelles

        Sposati da 23 anni, i Vannacci vivono in Italia insieme alle due figlie, atlete di triathlon a livello agonistico. Con l’ncarico europeo del generale, la famiglia sta considerando un trasferimento a Bruxelles. “Andremo per il bene delle bambine, così potranno vedere il padre ogni giorno”, ha spiegato Camelia, sottolineando quanto sia importante per loro restare uniti come nucleo familiare.

        “Non è razzista”: la difesa di Camelia

        Camelia Mihailescu ha respinto con forza le accuse di razzismo rivolte al marito: “Chi lo accusa si sbaglia, evidentemente non lo conosce”. Ha anche commentato le sue personali affinità con il movimento ispirato al libro Il mondo al contrario, lamentando una perdita di valori in Italia rispetto alla Romania. “Anche io vedo il mondo al contrario,” ha dichiarato, pur mantenendo parole di affetto per l’Italia, che descrive come un Paese dalla cultura straordinaria.

        Appassionata di arte, Camelia ha recentemente visitato una mostra dedicata a Hokusai e assistito a un’opera al Teatro Verdi di Montecatini. Nonostante le polemiche, ha mostrato un lato più leggero, ironizzando sul calendario satirico ispirato al marito: “Piacerà anche a lui, ha un senso dell’umorismo molto sviluppato”.

        Il futuro del movimento politico

        Camelia ha concluso il suo intervento esprimendo piena fiducia nel progetto politico nato dal libro di Vannacci: “Se lui è contento, sono contenta anche io”. Per lei, il movimento rappresenta un’opportunità per portare benefici al Paese.

        Mentre il dibattito sul generale continua a polarizzare l’opinione pubblica, le parole di Camelia offrono uno spaccato personale su una famiglia che si prepara ad affrontare nuove sfide, tra ambizioni politiche e la volontà di restare unita.

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          Personaggi

          Matilda De Angelis, tra libertà, “palle” e un po’ di terapia: “Recitare mi libera da ogni vergogna”

          L’attrice 29enne non ha peli sulla lingua: dal nudo come “terapia” ai progetti scelti “per egoismo”. In un mondo di pressioni, la De Angelis tiene duro, anche se ogni tanto pensa a mollare i social.

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            Matilda De Angelis, 29 anni, carismatica e affermata a livello internazionale, è una di quelle attrici che non passa inosservata, non solo per il talento. Interprete dalla carriera fulminante, Matilda è diventata famosa non solo in Italia, ma anche all’estero, interpretando ruoli intensi e audaci come in The Undoing, dove ha recitato al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, e più recentemente in Citadel: Diana, il successo mondiale che l’ha portata sotto i riflettori. Ma oggi, ciò che la porta a fare parlare di sé non sono tanto le sue performance cinematografiche, quanto il rapporto disinvolto che ha col suo corpo e con la libertà di esprimersi.

            “Sono a mio agio con l’usare tutta me stessa nel lavoro,” racconta con una naturalezza che lascia a bocca aperta. Quando si parla di scene di nudo, Matilda non ha dubbi: “Recitare mi dà la libertà di non vergognarmi, è terapeutico,” afferma. Una sicurezza conquistata con fatica, che la vede serena nell’utilizzare anche il nudo come espressione artistica: “C’è uno scollamento tra chi sono io e chi sono quando recito,” continua. Il set per lei è un luogo protetto, dove la vergogna sembra non esistere, uno spazio che le consente di esplorare sfaccettature di sé stessa e dare vita a personaggi complessi e sfidanti.

            Ma la strada per arrivare a questa sicurezza non è stata semplice. “Ho dovuto lavorare su me stessa, anche in terapia,” racconta, riferendosi alle pressioni continue che il mondo dello spettacolo le ha rovesciato addosso. D’altronde, come lei stessa ammette, la vita sotto i riflettori può essere spietata, e le critiche, in un ambiente così esigente, non mancano mai. “Ho sempre dovuto lavorare per ingrossarmi le spalle… e, se posso dirlo, anche le palle!” aggiunge con una risata, rivelando un lato ironico e combattivo che ha imparato a sfruttare per mantenere la sua serenità.

            Parlando di sé, Matilda ammette che ogni progetto lo sceglie con una punta di “egoismo”: “Scelgo i progetti pensando ai cavoli miei,” afferma, senza mezzi termini. Per lei, ogni ruolo rappresenta un’opportunità di crescita, ma è lei stessa a decidere cosa fa davvero per lei. “Non voglio rimanere intrappolata in ruoli comodi o di routine, preferisco rischiare.” Così, tra scene di nudo, ruoli complessi e battute sul set, l’attrice si è costruita una carriera solida che, al di là di qualsiasi critica, le ha permesso di esprimere un’identità autentica e libera.

            E a proposito di critiche, Matilda ha dovuto affrontare anche quelle legate alla sua immagine. Non ha mai nascosto di aver sofferto di acne, e sui social ne aveva parlato apertamente per sensibilizzare i suoi fan. Ma l’ondata di hater non si è fatta attendere: molti l’hanno attaccata proprio su questo aspetto, rendendo il suo rapporto con i social ancora più complicato. “L’acne mi ha fatto dannare e soffrire,” racconta, ma oggi è convinta che parlarne sia stata la scelta giusta. Tuttavia, la vicenda ha contribuito a prendere una decisione importante: ridurre la sua presenza online. “Meglio confrontarsi con le persone nel mondo reale. Non voglio essere alla mercé di tutti e farmi avvelenare la vita,” confessa.

            Nel mondo delle stelle, dove ogni dettaglio è esaminato al microscopio, Matilda De Angelis ha trovato il suo equilibrio. Si è costruita una corazza, tra uno scatto d’ira verso i social e un’invidiabile nonchalance sul set. E, nel frattempo, continua a scegliere ruoli che la rispecchiano e la rappresentano, senza filtri. Chi la conosce bene sa che Matilda non è il tipo che si nasconde dietro un’immagine perfetta: è autentica, diretta e, soprattutto, totalmente libera.

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              Raffaella Fico e la rinascita dopo il dolore e le battaglie: l’ex gieffina si racconta

              Raffaella Fico torna sotto i riflettori, ospite da Caterina Balivo, per raccontare il suo percorso tra successi, sfide personali e una nuova carriera. Dagli esordi al Grande Fratello alla battaglia per il riconoscimento della figlia Pia, passando per la perdita dei genitori e le sue storie d’amore travagliate, la showgirl napoletana condivide una vita piena di colpi di scena e rinascite

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                Raffaella Fico è tornata a raccontarsi. L’ex gieffina, conosciuta per il suo passato da showgirl e per le numerose vicende personali che hanno spesso occupato le pagine della cronaca rosa, ha condiviso momenti toccanti della sua vita, segnati da dolori profondi e battaglie personali.

                Durante l’intervista, Raffaella ha parlato della tragica perdita dei genitori, un dolore che ha segnato profondamente la sua esistenza. Il papà Alfonso è scomparso nel 2012, ma è stata la morte improvvisa della madre Antonietta, avvenuta nel 2020, a lasciare un vuoto ancora più grande. “I miei genitori purtroppo non li ho più,” ha rivelato con voce tremante. “Papà è mancato tempo fa; mamma due anni e mezzo fa. È stato un colpo durissimo, un dolore che ancora porto dentro di me.”

                Non meno intensa è stata la battaglia legale con Mario Balotelli, il padre della sua figlia Pia, per il riconoscimento della paternità. “Quando ho scoperto di essere incinta, Mario non voleva crederci,” ha raccontato. “Gli ho detto che aspettavo un bambino, ma lui non ha voluto riconoscerla subito. È stato necessario un test del DNA per provare che Pia era sua figlia. Solo allora ha accettato le sue responsabilità.” Una vicenda che ha segnato profondamente la showgirl, ma che oggi si è risolta con una ritrovata serenità nei rapporti familiari.

                Durante l’intervista, la Fico ha anche riflettuto sulla sua carriera e sulle scelte fatte in passato. “Guardando indietro, ci sono cose che avrei voluto fare diversamente,” ha ammesso. “Ma ogni esperienza, anche la più dolorosa, mi ha insegnato qualcosa. Oggi sono una donna diversa, più consapevole e forte.”

                Oltre a parlare delle sue sfide personali, Raffaella ha condiviso anche i suoi progetti futuri. “La mia carriera ha attraversato alti e bassi, ma non ho mai smesso di lottare per realizzare i miei sogni,” ha concluso. “Oggi mi sento pronta a nuove sfide e a vivere appieno la mia vita, per me stessa e per mia figlia Pia.”

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