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Fernanda Lessa, la caduta e la rinascita: «L’alcol era il mio rifugio, oggi sono grata per ogni boccone»

Da mille euro al giorno spesi in droghe a una nuova vita grazie al SerT e all’amore di Luca Zocchi. «Non esiste cura, ma si può smettere».

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    Fernanda Lessa, volto iconico della moda a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, ha raccontato il lato oscuro della sua carriera in un’intervista al Corriere della Sera. Sulle passerelle più prestigiose del mondo, da Milano a New York, appariva come un simbolo di perfezione. Ma dietro le quinte si consumava una battaglia personale fatta di alcol, droghe e solitudine. «Nel weekend mi sfondavo di alcol e droghe. Mi aiutavano a non sentire la solitudine, ad alleggerire il fardello dei miei problemi. Tra il 2000 e il 2008 sono arrivata a spendere anche mille euro al giorno per farmi. Mentre l’alcol non bastava mai. Una combo devastante», ha confessato.

    Fernanda ha descritto un ambiente della moda vizioso e pericoloso. «Negli anni Novanta pippavano in molte, anche di più. Era un modo per non mangiare e dimagrire. Poi si andava in palestra a sudare», ha spiegato. Nonostante i tentativi della sua agenzia di tenerla lontana dalle cattive compagnie, la modella si è lasciata trascinare dagli eventi, perdendo punti di riferimento e ritrovandosi completamente sola.

    La svolta è arrivata solo quando ha deciso di chiedere aiuto. «Mi sono affidata al SerT e al supporto psicologico. Pian piano ho iniziato a risalire. Il cibo, per me, è diventato un dono del cielo. Ho curato la mia alimentazione e scoperto l’importanza delle materie prime».

    Nella sua lotta contro l’alcolismo, Fernanda non ha nascosto le difficoltà e le ricadute: «Ho cominciato a bere a 14 anni. Arrivavo a consumare fino a tre bottiglie di alcol al giorno. È stato mostruoso perché non esiste cura: devi soltanto smettere». La sua salvezza è stata il marito Luca Zocchi: «Mi è sempre stato accanto, anche nei momenti peggiori. Gli devo tutto».

    Lessa ha poi ricordato come tutto sia iniziato con il bullismo subito a scuola: «Bere mi faceva sentire più bella, mi confondeva. Oggi riesco a guardare indietro e a sorridere, ma le ferite restano». Oggi Fernanda è consapevole e grata per la sua rinascita, un esempio per chi affronta lo stesso cammino verso la guarigione.

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      Personaggi

      Addio a Château Miraval: Angelina Jolie racconta il dolore dietro la tenuta contesa con Brad Pitt

      Nei nuovi documenti legali presentati a Los Angeles, Angelina Jolie parla di “luogo troppo doloroso” per lei e per i figli. Dopo la separazione, l’attrice ha ceduto tutto a Brad Pitt “senza alcun compenso”, sperando di mettere fine a un conflitto che, però, continua ancora oggi.

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      Château Miraval

        La storia dietro il rosato più celebre di Hollywood

        Il nome Château Miraval è noto agli appassionati di vino per il suo pregiato rosato provenzale, ma pochi ricordano che dietro quel marchio si nasconde una delle vicende più tormentate di Hollywood. La tenuta, situata a Correns, nel sud della Francia, era stata acquistata nel 2011 da Brad Pitt e Angelina Jolie per circa 25 milioni di euro. Lì la coppia si sposò nel 2014, trasformando il castello in un rifugio familiare e nella sede della produzione del celebre vino Miraval Rosé.

        Oggi, però, quel luogo che un tempo rappresentava l’amore e la stabilità della famiglia Jolie-Pitt è diventato simbolo di una frattura insanabile.

        “Non siamo mai più tornati lì”: il racconto di Angelina Jolie

        In nuovi documenti depositati presso la Corte Superiore della Contea di Los Angeles, Angelina Jolie, 50 anni, ha spiegato di aver lasciato a Brad Pitt, 61, il controllo totale di Château Miraval e delle altre proprietà comuni, “senza ricevere alcun compenso”. Un gesto, spiega l’attrice, dettato dalla volontà di “evitare ulteriori conflitti” e proteggere i figli dopo “un periodo difficile e traumatico”.

        “Da allora io e i bambini non abbiamo più messo piede nella proprietà, troppo legata a ricordi dolorosi”, ha scritto Jolie, riferendosi agli eventi che portarono alla separazione nel 2016. Dopo il divorzio, l’attrice ha scelto di trasferirsi in una nuova casa a Los Angeles, volutamente vicina a quella dell’ex marito, per mantenere un equilibrio familiare.

        Un gesto d’amore trasformato in battaglia legale

        Se il divorzio tra i due attori si è formalmente concluso nel 2022, la disputa su Miraval è ancora aperta. Nel 2021 Jolie ha venduto la sua quota della tenuta alla società Tenute del Mondo, divisione vitivinicola del gruppo Stoli. Brad Pitt ha reagito presentando una causa nel febbraio 2022, sostenendo che la vendita violasse un accordo informale secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto cedere la propria parte senza il consenso dell’altro.

        La risposta di Jolie non si è fatta attendere: nel settembre dello stesso anno, l’attrice ha controquerelato Pitt, accusandolo di condurre “una guerra vendicativa” nei suoi confronti. Secondo il suo team legale, la vendita era stata necessaria proprio perché l’attore avrebbe ostacolato la gestione economica della tenuta e impedito alla ex moglie di ottenere liquidità.

        Fonti vicine a Pitt hanno replicato che “la questione è puramente commerciale e non ha nulla a che vedere con il divorzio”, definendo “sfortunato ma prevedibile” che l’attrice leghi la disputa a vicende personali.

        Un castello pieno di ricordi

        “Quella tenuta era un punto focale della nostra vita familiare”, scrive Jolie nei documenti. Lì la coppia aveva scelto di celebrare le nozze, e nella stessa casa l’attrice trascorse parte della gravidanza dei gemelli Knox e Vivienne. “Lasciare all’improvviso quel luogo è stato straziante, soprattutto per i bambini, che hanno visto svanire la quotidianità costruita in anni di serenità.”

        Oggi Château Miraval continua a produrre il suo vino di punta sotto la gestione di Pitt e dei partner francesi, ottenendo riconoscimenti internazionali e vendendo milioni di bottiglie l’anno. Ma per Angelina Jolie, quella proprietà resta “un capitolo chiuso”, simbolo di un amore finito e di una ferita ancora aperta.

        Dal vino al passato: il sapore amaro di Miraval

        Se per il pubblico Miraval Rosé è diventato sinonimo di eleganza e savoir-faire, per i suoi ex proprietari è ormai il ricordo di una vita condivisa e di un sogno interrotto. “Avere una rottura così improvvisa con la mia casa e i miei ricordi è stato doloroso”, conclude Jolie. “Ma a volte, per proteggere se stessi e i propri figli, bisogna trovare il coraggio di lasciar andare.”

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          Giorgia Palmas e Filippo Magnini: nuovo nido a Milano nel quartiere San Siro

          Dopo anni trascorsi in zona Sempione, la coppia sceglie un ambiente più sereno per la famiglia. La casa è vuota, luminosa e con terrazza panoramica: parquet chiaro, camino e l’intervento dell’architetta Raffaella Razzini per trasformarla nel loro rifugio ideale

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            È arrivato il momento di una vera svolta per Giorgia Palmas e Filippo Magnini. Dopo anni trascorsi nel vivace quartiere Sempione di Milano, hanno deciso di trasferirsi nella tranquilla zona San Siro. Più adatta alle esigenze delle loro due figlie: Mia, di 4 anni, e Sofia, 16, nata dalla precedente relazione della showgirl con Davide Bombardini.

            «Casa nuova, che emozione», ha scritto Giorgia sui social, accompagnando gli scatti della nuova abitazione ancora vuota, con le chiavi appena ricevute. Nelle foto, la coppia appare sorridente e complici mentre ammirano dal terrazzo un panorama luminoso sulla città. La casa, con pareti bianche, parquet chiaro e un caminetto, è in attesa di essere arredata. L’interior designer Raffaella Razzini è stata incaricata di trasformarla in un ambiente “magico”, come anticipato da Palmas nei suoi post.

            La scelta del quartiere emerge da una logica familiare riflessa anche nelle parole di Magnini: «Abbiamo comprato casa, ma decide tutto Giorgia» — ha scherzato — spiegando che San Siro è “una zona più adatta alle nostre figlie” per la sua tranquillità rispetto alla vivace Sempione.

            Dal punto di vista architettonico, l’appartamento offre ampi spazi ancora spogli ma luminosi, con un grande soggiorno su cui si affaccia una terrazzino panoramico. Il parquet chiaro e le pareti neutre rappresentano una tela bianca a disposizione del nuovo design. Il camino, già installato, promette calore e convivialità per le future occasioni familiari.

            Prima del trasferimento, la coppia aveva abitato in Sempione in un appartamento dallo stile moderno e curato, tra carta da parati a righe, divani scuri e cornici bianche: un riflesso del gusto personale di Giorgia Palmas, amante dell’equilibrio tra ordine formale e comfort domestico.

            Con il trasloco ufficialmente alle spalle, la coppia vive questo passaggio come una rinascita: una nuova casa da riempire di ricordi quotidiani, risate familiari e momenti autentici. Il trasferimento a San Siro non è solo una scelta logistico-residenziale, ma uno stile di vita che privilegia spazi più ampi, calma e sicurezza per i bambini — elementi che entrambi considerano prioritari.

            La struttura è pronta, ora aspetta di diventare vera casa. Il terrazzo panoramico e l’ambiente interno sono pronti ad accogliere una vita piena di emozioni. Con le chiavi in mano, Giorgia e Filippo hanno iniziato un nuovo capitolo: più sereno, più familiare, pronto a crescere insieme alla loro famiglia.

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              Demi Moore, il ritorno della frangia che fa tendenza: l’icona di Hollywood riscrive il suo stile con Gucci

              Dal set del cortometraggio The Tiger alla passerella digitale di Instagram, Demi Moore mostra come un semplice cambio di taglio possa diventare un manifesto di eleganza e libertà. La frangia torna protagonista, ma con un tocco moderno e sofisticato.

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                Nuovo taglio, stesso fascino intramontabile. Demi Moore torna a stupire, trasformando un gesto di stile in una dichiarazione d’identità. A 61 anni, l’attrice e produttrice americana – indimenticata protagonista di film cult come Ghost, Proposta indecente e Striptease – ha sfoggiato su Instagram un nuovo look che ha immediatamente conquistato il web: una frangia sottile e leggera, un richiamo nostalgico ma rivisitato in chiave contemporanea al personaggio di Erin Grant, interpretato nel 1996.

                «Frangetta – grazie a @gucci per avermi permesso di riportarla in auge per la prima volta dai tempi del cinema!», ha scritto Demi nella didascalia del post, che in poche ore ha raccolto centinaia di migliaia di like e commenti entusiasti.

                Un taglio con una storia

                La frangia di Demi Moore non è solo un dettaglio estetico, ma un simbolo di rinascita e continuità. Il nuovo taglio è stato realizzato da Dimitris Giannetos, hairstylist delle star, in collaborazione con Demna, direttore creativo di Gucci, per il cortometraggio The Tiger, diretto dalla stessa maison di moda italiana.

                Nel corto, Moore interpreta Barbara, un’ereditiera divisa tra il suo ruolo di madre e quello di icona pubblica del brand. Al suo fianco, un cast d’eccezione: Keke Palmer, Elliot Page e Edward Norton. Un progetto che fonde cinema, arte e moda, nel quale il look diventa parte integrante della narrazione.

                «L’idea delle Gucci Bangs è nata da Demna, che ha sempre un’intuizione visionaria su come fondere eleganza e personalità», ha raccontato Giannetos su Instagram. «Con Demi abbiamo cercato una frangia moderna ma dal taglio morbido, che incorniciasse il viso senza appesantirlo, donando un equilibrio tra forza e grazia».

                Il risultato è un look sofisticato, lineare e dinamico, che richiama le icone anni ’90 ma parla il linguaggio del presente.

                Il web la incorona regina di stile

                Basta un taglio per scatenare l’ammirazione dei fan: «Non invecchia mai!», «Una bellezza senza tempo», «Lezione di stile assoluta». Sono solo alcuni dei commenti che hanno invaso i social dopo la pubblicazione delle immagini.

                In effetti, Demi Moore continua a incarnare un modello di eleganza naturale e audacia estetica. Lontana da ogni cliché, preferisce reinventarsi attraverso piccoli gesti, senza mai snaturare la sua identità. «La bellezza», ha dichiarato in un’intervista recente, «è qualcosa che si costruisce nel tempo, imparando ad accettarsi. Il segreto è la curiosità verso sé stessi».

                Una carriera all’insegna della trasformazione

                Dagli anni Ottanta a oggi, Demi Moore ha attraversato il cinema e la cultura popolare con una capacità rara di adattarsi ai tempi, senza mai perdere autenticità. Da eroina romantica in Ghost a simbolo di emancipazione femminile in Soldato Jane, fino alle collaborazioni artistiche e imprenditoriali nel mondo della moda e del benessere, la sua immagine è sempre stata in movimento.

                Il nuovo look rappresenta un ulteriore capitolo di questa evoluzione: non un semplice ritorno al passato, ma un modo per celebrare la continuità tra le epoche della propria vita. La frangia, segno distintivo del personaggio di Striptease, diventa oggi emblema di maturità e libertà espressiva.

                Eleganza senza età

                Con The Tiger, Demi Moore consolida il suo legame con Gucci, iniziato anni fa come musa e testimonial. La scelta di riaffidarsi al brand per un cambiamento estetico così visibile è un segnale chiaro: l’età non è un limite, ma una nuova fase da vivere con fiducia e stile.

                E se i social la osannano, il messaggio che arriva è potente: la femminilità non è fatta di nostalgia, ma di evoluzione. Demi Moore, ancora una volta, lo dimostra con semplicità disarmante: basta una frangia per sentirsi nuovi, senza mai smettere di essere sé stessi.

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