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Personaggi

La Venier: “zia” d’Italia ma nonna appassionata per i suoi nipoti

Settimo anno consecutivo (e conclusivo) alla conduzione di Domenica In, il 16esimo in totale. Ma la sua vera passione, giura, è un’altra: i suoi adorati nipoti! Quando sto con loro, vivo una felicità totale”.

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    Non a caso ha voluto Renzo Arbore come ospite speciale la scorsa settimana, nella sua ultima conduzione a Domenica In. A parte gli ascolti che hanno funzionato come tutti speravano, l’avere uno dei suoi amori in studio ha assunto un significato speciale. Che dimostra come per Mara Venier gli affetti rivestano un ruolo speciale e primario nella sua vita, anche quando questa coincide con la professione di conduttrice tv. Intrecciando tv, vita, passioni, amori, passando con leggiadria dal marito, Nicola Carraro, a Renzo Arbore, che è stato suo compagno per molti anni.

    La salute degli occhi va molto meglio

    I recenti problemi all’occhio destro si stanno sistemando, lei afferma «Sto bene. L’occhio sta guarendo. Ho fatto tre interventi e ne dovrò fare altri due, ma va meglio col recupero della vista. Tutto è cominciato la sera del 15 luglio quando, guardando la tv, mi sono accorta di vedere lo schermo a metà: una parte appariva nera. La mattina dopo ho chiamato il mio oculista, il professor Andrea Cusumano, che mi ha ricevuto e mi ha portata subito in sala operatoria per un’emorragia molto importante alla retina. Sono stata operata il 16 e il 17 ero già sul set del film di Ferzan Ozptek. Non ho potuto raggiungere mio marito Nicola a Santo Domingo e ho passato il mese di agosto a Roma, in tranquilla solitudine».

    Neanche Baudo la batte

    Dopo un problema del genere una persona normale opta per il riposo. Mara no… ogni giorno lavora alla puntata domenicale della sua 16^cDomenica in, la 7^ consecutiva. E, a proposito di numeri, la Venier detienea il record di conduzione del varietà: Baudo è solo a quota 13.

    Lei si sente sempre la stessa

    «Sei anni fa, il mio ritorno a Domenica in è stato davvero casuale. lavoravo con Maria De Filippi a Tú sí que vales e la Rai mi richiamò dopo 13 anni di esilio. Ero stata allontanata perché dicevano che facevo parte di una televisione vecchia che non funzionava più. Ed eccomi ancora qua. Sono la stessa Mara che ha cominciato a lavorare a Domenica in 30 anni fa. Così nella nuova edizione si parte anche dalla storia del programma. E non mancano le novità: c’è anche un gioco telefonico. Ho voglia di ritrovare sintonia con il pubblico, con la gente. Questo è l’ultimo anno, non posso deluderlo. E sono molto emozionata».

    Non cambio idea, stavolta è l’ultima

    Anche se qualcuno pensa (e spera) che il discorso dell’addio al programma sia solo un modo per mantenere alta l’attenzione del pubblico, lei su questo è granitica: «Giuro: questa è proprio l’ultima. Ho fatto anche un po’ fatica a dire di sì quest’anno. Però è vero, Domenica in è il mio tallone d’Achille. Io non sono più giovanissima. Certo, il fatto che io sia ancora qua, in una televisione soprattutto maschilista, qualcosa rappresenta: questo programma al femminile è iniziato con me. Ed è stata condotto anche da Raffaella Carrà».

    Il marito la aspetta a Santo Domingo

    Suo marito, che trascorre parte dell’anno nella loro tenuta a Santo Domingo, le ripete sempre che deve riposarmi e godersi la vita, anche se comprende che per sua moglie il lavoro è importante. Lui è l’amore della mia vita. Ma ognuno mantiene i propri spazi. Lo hanno capito bene sei anni fa, quando hanno rischiato di separarsi».

    Domenica In è una potenza in fatto di promozione

    Da lei, a Domenica in, tutti fanno la fila per partecipare ad una puntata, conoscendo gli effetti promozionali e di visibilità che lo show garantisce. E negli ultimi anni il programma è cresciuto ancora di più da questo punto di vista. Se uno scrittore vi presenta un libro, tre ore dopo quel libro è già in classifica. Potere dei media, di certi media…

    Gli adorati nipoti

    Se su Sanremo tentenna, perchè una sua possibile, futura conduzione la metterebbe in uno stato d’ansia terribile… su una cosa è certissima al 100%: il primo posto nella sua personale graduatoria per i suoi nipoti, Giulio e Iaio. Il primo, figlio di Elisabetta, oggi ha 21 anni, il secondo, figlio di Paolo, 7. Quando riesce a trascorrere del tempo in loro compagnia la sua felicità è totale, assoluta. Core de zia, anzi… de nonna!

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      Personaggi

      Amanda Lear torna a parlare di Dalí: «Era innamorato pazzo di me, ma non poteva soddisfarmi né aiutarmi»

      Amanda Lear riporta alla luce aneddoti del suo legame con Salvador Dalí: un rapporto fatto di ossessioni eleganti, formalità infinite e confessioni inattese. «Mi adorava, ma restava prigioniero della religione e della moglie», racconta la musa, che svela come il pittore vivesse in un tempo tutto suo, tra aristocratici immaginari, tabù cattolici e il rifiuto categorico che lei fosse vista come un’amante.

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        Amanda Lear non smette mai di ritornare sul suo capitolo più iconico: Salvador Dalí. E questa volta lo fa con una serie di pillole che riportano il pubblico direttamente negli anni in cui la diva era la musa più misteriosa d’Europa. «Dalí era innamorato pazzo di me», dice, con quella naturalezza che solo lei può permettersi. Un innamoramento strano, quasi metafisico, perché il pittore sapeva perfettamente di non poterla “soddisfare”, come confessa Amanda con un sorriso tagliente.

        Un amore fuori dal tempo
        Lear racconta un Dalí che parlava e si muoveva come un aristocratico del Settecento. «A lui piacevano le contesse, le principesse», spiegando come il maestro avesse un’attrazione quasi teatrale per tutto ciò che odorava di nobiltà. Il rapporto tra loro era intimo ma formalissimo: «Ci siamo sempre dati del lei», rivela, come se anche nella privacy ci fosse una scenografia da rispettare.

        Cattolico, geloso e rigidissimo
        La diva rivela un tratto meno noto dell’artista: la sua religiosità. «Era religiosissimo, tradizionale. Non eravamo sposati e non gli piaceva l’idea che si pensasse fossi la sua amante». Un’improvvisa pruderie che stride con l’immagine del genio eccentrico e libertino che il mondo conosce. Dalí, invece, con Amanda si muoveva come un uomo d’altri tempi, timoroso del giudizio e legato a un rigore quasi clericale.

        La verità su soldi, gelosie e limiti
        Lear aggiunge un dettaglio che colpisce: «Sapeva che non avevo soldi, ma mi diceva: “Piccola Amanda, vorrei aiutarla, ma non posso. Ho una moglie e sono cattolico”». Una frase che vale più di mille biografie, perché mostra un Dalí incapace di rompere la gabbia delle proprie regole. Un uomo combattuto tra fascinazione e moralismi, tra la sua musa e Gala, la compagna di una vita.

        E Amanda, ancora una volta, glielo perdona con eleganza.

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          Personaggi

          Joe Bastianich: “Da povero e ciccione a imprenditore con tremila dipendenti. La fame era vera, ma mi ha dato la spinta”

          Ristoratore, musicista, personaggio tv e ora protagonista di uno spettacolo autobiografico, Joe Bastianich ripercorre il suo cammino dal Queens a New York: “Consegnavo giornali per nove dollari a settimana. Abbiamo scongelato tonnellate di alette di pollo, ma quella fame mi ha insegnato tutto”.

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            “Da piccolo mi snobbavano perché povero, sfigato e ciccione. A scuola mi indicavano come quello che portava a merenda gli avanzi della cena. Quella rabbia ce l’ho ancora dentro.” Così Joe Bastianich racconta la sua infanzia nel Queens, nel nuovo spettacolo Money – Il bilancio di una vita, in scena al Teatro Carcano di Milano. “La fame a casa era vera, eravamo i migranti poveri. Ogni giorno c’era gente che guardava i miei dall’alto in basso e ci diceva: ‘Valete meno di noi’.”

            Le origini della fame

            Figlio di emigrati friulani, Bastianich non dimentica gli anni in cui la famiglia serviva piatti italiani in un ristorante di periferia. “Abbiamo scongelato tonnellate di alette di pollo, non potevamo permetterci di meglio. Poi i miei sono riusciti a spostarsi a Manhattan e da lì è iniziata la scalata.” Già a dieci anni consegnava giornali per nove dollari a settimana, poi lavorò in un panificio: “Arrivai a guadagnare 18 dollari. Non mi vergogno, anzi: è lì che ho imparato il valore del lavoro.”

            Dal Queens ai riflettori

            Oggi Bastianich guida più di venti ristoranti nel mondo, ha tremila dipendenti e una serie di aziende tra Stati Uniti e Italia. “Le opportunità che ho avuto io le offro anche agli altri. Mi arrabbio quando vedo chi tratta male i camerieri: mi ricorda quando lo facevano con me.”

            La vita oltre il business

            In tv, da Masterchef alle Iene, non ha mai nascosto le sue esperienze più forti. “Negli anni Ottanta tutti si drogavano: io ho provato per moda, ma ho capito presto che era una forma di autodistruzione. Ho smesso quando ho capito che la mia vera droga era il palco.” Poi l’esperienza mistica con l’ayahuasca in Perù: “È stata pazzesca, mi ha aiutato a conoscermi e ho pure smesso di fumare. Non è per tutti, ma se usata nel modo giusto può aprirti la mente.”

            Oggi, tra una chitarra e un investimento, Joe si gode la sua rinascita. “Money per me non è solo denaro. È tutto ciò che ho guadagnato, perso e imparato nella vita. E ogni tanto guardo indietro, al ragazzo con gli avanzi del giorno prima, e gli dico: ne è valsa la pena.”

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              Personaggi

              Sara Tommasi ricompare con un post surreale sdraiata sul letto in impermeabile animalier e calze nere tira in ballo la Canalis

              Ogni tanto Sara Tommasi riappare con post imprevedibili e irresistibilmente spontanei. L’ultimo: una foto in cui è distesa sul letto, calze nere, impermeabile animalier e una didascalia che ha già fatto storia. Tra ironia, tenerezza e meme, il suo ritorno social diventa virale in poche ore.

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                Quando Sara Tommasi decide di fare capolino sui social, il risultato è sempre lo stesso: il web si ferma un attimo, guarda, sorride e ricondivide. L’ultimo episodio arriva direttamente da Facebook, dove la showgirl è tornata con uno scatto talmente improbabile da trasformarsi in un piccolo cult istantaneo.

                Lo scatto che manda in tilt Facebook
                La foto è semplice, quasi casalinga: Sara è sdraiata sul letto, avvolta in un impermeabile animalier lucido, alle gambe un paio di calze nere che sembrano uscite da un servizio fotografico degli anni Duemila. Ma è la didascalia a far esplodere tutto: «Non sembro la Canalis». Nessun punto di domanda, nessuna ironia dichiarata, solo un confronto impossibile che ha acceso like, commenti e una pioggia di meme.

                La spontaneità che conquista sempre
                Negli ultimi anni la Tommasi ha ridotto drasticamente le sue apparizioni mediatiche, ma quando ricompare lo fa con una sincerità che buca lo schermo. La sua presenza sui social è un mix di ingenuità, autoironia involontaria e lampi di surrealismo che ricordano i primi tempi del web. È proprio questa spontaneità, così lontana dalle pose costruite da influencer e celebrity, a renderla ancora un personaggio amatissimo.

                L’effetto nostalgia: un ritorno che fa parlare
                Il post ha subito scatenato la nostalgia dei fan, che ricordano gli anni in cui Sara Tommasi era ovunque: tv, cinema, gossip, serate, copertine. Oggi appare completamente diversa, più defilata, più domestica, con un look che oscilla tra il vintage e l’improvvisato. Ma c’è un filo rosso che non cambia: quella capacità di catturare l’attenzione anche con una sola frase improbabile.

                “Non sembro la Canalis”: frase destinata a diventare tormentone
                Tra i commenti spunta di tutto: chi ride, chi la incoraggia, chi cita la mitica Elisabetta Canalis come se fosse una categoria estetica a sé. E il fatto che Sara abbia scritto la frase senza interrogativo — come un’affermazione solenne, definitiva, quasi filosofica — rende il tutto ancora più spiazzante.

                In un mondo in cui i social sono pieni di filtri, strategie e post studiati a tavolino, Sara Tommasi arriva, posta una foto in impermeabile leopardato e lascia tutti senza parole. Alla fine, il suo segreto è quello di sempre: essere totalmente imprevedibile. E per questo, irresistibile.

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