Cinema
Pirati dei Caraibi: Margot Robbie protagonista, ma Johnny Depp tornerà come Jack Sparrow?
La saga dei Pirati dei Caraibi si prepara a un nuovo capitolo, ma i dettagli rimangono incerti. Mentre il ritorno di Johnny Depp come Jack Sparrow è ancora un’incognita, Margot Robbie potrebbe essere la nuova protagonista, trasformando la saga in un’avventura al femminile.
Il futuro della saga dei Pirati dei Caraibi continua a essere avvolto nel mistero, ma alcune nuove informazioni potrebbero gettare luce su quello che ci aspetta nel prossimo capitolo. Dopo il successo delle precedenti pellicole, il sesto film potrebbe segnare un cambiamento importante, con l’ingresso di Margot Robbie come protagonista e l’incertezza sul ritorno di Johnny Depp nel ruolo che lo ha reso celebre, quello di Capitan Jack Sparrow.
Secondo quanto riportato da World of Reel, la produzione del sesto capitolo potrebbe iniziare nella seconda metà del 2025.
Margot Robbie protagonista di un capitolo al femminile
Una delle principali novità è l’idea di un Pirati dei Caraibi con una protagonista al femminile, con Margot Robbie pronta a prendere il timone della nave. A confermare questa direzione è stato anche il produttore Jerry Bruckheimer, che in un’intervista con Entertainment Weekly ha dichiarato: «Ci sono due film diversi in preparazione. Speriamo di realizzarli entrambi, e penso che la Disney sia d’accordo nel voler realizzare anche quello con Margot Robbie».
Nonostante le difficoltà hanno segnato la carriera di Depp negli ultimi anni, c’era stato un forte desiderio da parte di alcuni membri della squadra di rivedere l’attore nel ruolo che lo ha reso una star globale. Jerry Bruckheimer, pur non confermando nulla, ha lasciato aperta una porta al ritorno di Depp. «Penso che ci sia ancora la possibilità di rivederlo nel ruolo», ha dichiarato, lasciando intendere che le trattative potrebbero non essere ancora concluse.
Tuttavia, con la Disney che ha preso le distanze dal suo protagonista, il ritorno di Depp potrebbe non essere così semplice come un ritorno in scena. L’attore è attualmente impegnato in nuovi progetti e la sua agenda potrebbe non coincidere con le necessità di un film che si sta preparando per la produzione.
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Cinema
Ridley Scott ci deve aver preso gusto: è già al lavoro sulla sceneggiatura del Gladiatore 3
Lo ha confermato ufficialmente il regista, che per questa treza parte si è ispirato ad un altro grande film della storia del cinema: il Padrino 2.
Per gli appassionati dei film storici – e sono tanti – la notizia è davvero una “bomba”: Il Gladiatore 3 è già in lavorazione, la saga iniziata nel 2000 regge assolutamente il passare del tempo ed ha conquistato, con il sequel attualmente nelle sale, anche l’interesse di un pubblico più giovane, che ai tempi di Russell Crowe guardava ancora i cartoni animati!
La Paramount non si pronuncia
Nonostante il budget costoso da 250 milioni di dollari, la seconda parte – che sta riscuotendo grandi apprezzamenti da più parti – non intende basarsi solo sul fatturato derivante dagli incassi cinematografici. Dovrà fare affidamento anche sul noleggio e sullo streaming per recuperare tutti i soldi dell’investimento. Nonostante questo… Ridley Scott ha ribadito che Il Gladiatore 3 si farà. E’ lui a confermare di aver cominciato a lavorare alla sceneggiatura, ispirata alla struttura de Il Padrino: Parte 2. Per il momento , la Paramount non si è ancora pronunciata sul futuro della saga, anche se le premesse per andare avanti paiono davvero concrete.
Il regista conferma
Durante una conferenza stampa, tenutasi in questi giorni, un giornalista ha chiesto al regista Scott notizie sull’attuale performance economica della seconda parte e se questa potrebbe avere un impatto sul progetto futuro: “Dato il rendimento che stiamo vedendo, ci sarà sicuramente un Gladiatore III” ha detto l’autore.
Il secondo episodio è costato tantissimo
In realtà, questo numero 2 riuscirà ad andare in attivo, sebbene gli incassi non stiano andando male. Attualmente la pellicola è a quota 320 milioni di dollari, probabilmente riuscendo a raggiungere una cifra intorno ai 500 milioni. Il problema risiede nel budget del film, che sarebbe di gran lunga superiore ai 300 milioni, soprattutto se ai costi di produzione si aggiungono anche le spese di marketing a cui un blockbuster deve necessariamente considerare.
Prima di decidere si attende il responso finale da parte delle sale
Resta quindi da capire se la Paramount abbia itenzione di chiudere un occhio e dare comunque il via libera ad un ulteriore episodio film della saga, giustificando magari le spese folli come una naturale conseguenza degli scioperi che lo scorso hanno colpito Hollywood e non certo per colpa di Ridley Scott. Quasi sicuramente, per prendere una decisione, intenderà prima aspettare la fine dello sfruttamento nelle sale.
Terzo capitolo in modalità prequel?
L’ispirazione derivante dal Padrino 2 potrebbe far presupporre – per il terzo capitolo – ad un flashback sulla giovinezza di Massimo Decimo Meridio, prima di diventare comandante dell’esercito di Roma e successivamente schiavo.
Cinema
Enrico Vanzina: «Sordi, Boldi, Bellucci e Clint Eastwood: la mia vita è un film»
Tra litigi sul set, incontri con star hollywoodiane e una Monica Bellucci in veste di mediatrice, Enrico Vanzina celebra il cinema che fa ridere e la magia delle commedie italiane.
Enrico Vanzina, figura iconica del cinema italiano, torna sotto i riflettori con il suo nuovo libro “Noblesse oblige”, un romanzo umoristico che ricrea l’atmosfera delle commedie italiane degli anni Ottanta. In un’intervista al Corriere della Sera, il regista e sceneggiatore ha condiviso momenti indimenticabili della sua carriera, fatta di successi, risate e incontri unici.
Il bimbo Plasmon di Sordi
Tra i racconti più spassosi emerge quello sull’amicizia tra suo padre Stefano Vanzina (noto come Steno) e Alberto Sordi. Enrico ricorda come il grande attore romano rispondesse alle domande sul perché non avesse avuto figli: “Tirava fuori dal portafoglio la foto del bimbo Plasmon e diceva: ‘Ma chi glielo ha detto che non ne ho? Guardi qui che bel pacioccone’. Poi lo baciava gridando: ‘Bello de papà, quanto te voglio bene!’”.
Boldi tra i cactus
Un altro aneddoto riguarda un litigio sul set di “Sognando la California”, nel 1991. Massimo Boldi, offeso per un rimprovero di Carlo Vanzina, si allontanò a piedi nel deserto americano: “Camminò finché non diventò un puntino lontano tra i cactus. Poi si fermò e cominciò a gridare disperato: ‘Aiuto! Venite a prendermi’”. La tensione durò poco e il gruppo riprese a lavorare serenamente.
Il confronto con Clint Eastwood
Non mancano gli incontri hollywoodiani: durante il casting di “Miliardi” a Los Angeles, Enrico si trovò faccia a faccia con un furioso Clint Eastwood: “Avevo parcheggiato nella sua area riservata. Mi aspettava seduto sul cofano, con lo sguardo glaciale dell’ispettore Callaghan. ‘Questo spazio è mio’, ringhiò. Gli dissi: ‘Scusi, sono italiano, amico di Sergio Leone’. Fortunatamente, funzionò.”
Monica Bellucci e il dialetto umbro
Nel film “I mitici”, Monica Bellucci doveva recitare con un forte accento umbro, ma sorprendentemente non lo parlava: “L’abbiamo mandata da un coach esperto di umbro-marchigiano. Poi, per ringraziarci, ci aiutò a vendere le VHS del film: si presentò elegantissima a una cena con un potenziale cliente. Quando entrò, calò il silenzio. Ovviamente abbiamo piazzato le cassette.”
Un libro come un film comico
Enrico Vanzina descrive il suo nuovo romanzo come un omaggio alla commedia italiana: “‘Noblesse oblige’ è un film comico su carta, un viaggio nell’Italia del 1980, quando si andava al cinema a ridere dell’Italia stessa. Quel rito purtroppo si è perso, ma spero che questo libro restituisca un po’ di quella magia.”
Con una carriera ricca di successi, storie e incontri memorabili, Enrico Vanzina continua a reinventarsi, rimanendo fedele alla sua visione del cinema e della vita: un mix di leggerezza, ironia e un pizzico di nostalgia.
Cinema
Film di Natale 2024: dall’animazione per i più piccoli ai grandi ritorni, ecco i titoli imperdibili
Dall’animazione Il Grande Natale degli Animali al Leone d’Oro di Pedro Almodóvar, passando per Ozpetek, Pieraccioni, e il classico restaurato Una poltrona per due. Un mese ricco di emozioni e magia
Dicembre porta con sé la magia del Natale e, come ogni anno, una lunga lista di film che promettono di accendere le feste. Tra novità, grandi ritorni e pellicole d’autore, le sale cinematografiche si preparano a soddisfare tutti i gusti. Ecco una panoramica dei titoli più attesi.
Dal Natale degli animali al Leone d’Oro di Almodóvar
Ad aprire la stagione, il 5 dicembre, è Il Grande Natale degli Animali, un viaggio animato in cinque storie dedicate ai più piccoli e firmato da sei registe internazionali: Caroline Attia Lariviere, Ceylan Beyoglu, Olesya Shchukina, Haruna Kishi, Camille Almeras e Natalia Chernysheva.
Sempre il 5 dicembre arriva in sala La stanza accanto, il primo film in lingua inglese di Pedro Almodóvar. Con Julianne Moore e Tilda Swinton nei panni di due amiche che rinsaldano il loro legame dopo anni di lontananza, il film ha già conquistato il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia e promette di emozionare il pubblico.
Remake, commedie e body-swap
Peter Chelsom (Shall We Dance?) firma il remake americano della commedia italiana Improvvisamente Natale (2022). Il film, intitolato Ops! È già Natale, vede Danny DeVito nei panni di un intraprendente nonno, ruolo che in Italia fu di Diego Abatantuono.
Alessandro Genovesi si cimenta invece nei body-swap movie con Una famiglia sottosopra, dove Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta e tre giovani attori vivono l’esperienza di trovarsi nei panni di un altro membro della famiglia, affrontando dinamiche comiche e riflessioni.
Per gli amanti del cinema classico, il 9 dicembre torna nelle sale, in versione restaurata, il superclassico natalizio Una poltrona per due di John Landis (1983) con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, imperdibile per chi vuole riscoprire un evergreen delle feste.
Supereroi e cattivoni
L’11 dicembre è il turno di Kraven – Il cacciatore di J.C. Chandor, che racconta la storia di Sergei Kravinoff, uno dei cattivi più iconici dell’universo di Spider-Man. Aaron Taylor-Johnson interpreta il protagonista, affiancato da Russell Crowe nel ruolo del padre Nikolai, in un racconto che mescola caccia, vendetta e azione mozzafiato.
Il 12 dicembre arriva invece Cattivissimi a Natale, con Luì e Sofì (Me Contro Te), alle prese con
un elfo dispettoso e un piano da sventare, in una pellicola pensata per il pubblico più giovane.
Fra arte, politica e nostalgia
Il 19 dicembre debutta Conclave di Edward Berger, tratto dal romanzo di Robert Harris. Ralph Fiennes interpreta il cardinale Thomas Lawrence, coinvolto nei giochi di potere per l’elezione del nuovo pontefice. Lo stesso giorno arriva nelle sale Diamanti di Ferzan Ozpetek, con un cast tutto al femminile che include Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Geppi Cucciari, Elena Sofia Ricci e Milena Vukotic. Il film intreccia storie tra presente e passato, in una sartoria cinematografica degli anni ’70.
Sempre il 19 dicembre Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni dividono la scena in Io e te dobbiamo parlare, commedia che li vede nei panni di due agenti di polizia fuori dal comune. Lo stesso giorno esce Mufasa – Il re Leone, diretto dal premio Oscar Barry Jenkins, che racconta la storia del padre di Simba, il futuro re della savana.
Il gran finale con i cinepanettoni, vecchi e nuovi
Dal 23 dicembre Christian De Sica, Lillo Petrolo e Isabella Ferrari portano nelle sale Cortina Express, una commedia natalizia diretta da Eros Puglielli. Il mese si chiude con il ritorno di Vacanze di Natale 90, restaurato in 4K, un classico intramontabile del cinema italiano.
E con l’arrivo del 2025 si riaccende la corsa agli Oscar. Pablo Larrain presenta Maria, con Angelina Jolie nei panni di Maria Callas, mentre Fausto Brizzi porta sul grande schermo Dove osano le cicogne, una commedia romantica che esplora il desiderio di genitorialità in chiave leggera ma toccante.
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