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Cucina

Ortica: l’ingrediente segreto per la tua cucina, bellezza e benessere

Ricca di vitamine e minerali, l’ortica si rivela un alleato prezioso per la nostra dieta, il benessere e la cura della pelle e dei capelli. Dai piatti gourmet ai rimedi beauty fai-da-te, ecco come sfruttarla al meglio.

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    L’ortica è una pianta spesso sottovalutata, conosciuta più per la sua capacità di “pungere” che per i suoi incredibili benefici. In realtà, l’ortica è un vero superfood e un alleato potente in cucina, nei trattamenti di bellezza e per il benessere. Ricca di proprietà nutritive, l’ortica può essere integrata nella nostra vita quotidiana per migliorare la salute, curare la pelle e rinforzare i capelli. Scopriamo insieme come.

    Ortica in cucina: un superfood dalle mille virtù

    L’ortica è ricca di vitamine A, C, K, nonché di ferro, calcio e magnesio. Per questo è un alimento prezioso da integrare nella nostra dieta. Le foglie, una volta cotte, perdono il loro effetto urticante e possono essere utilizzate in moltissime ricette. Un classico della cucina italiana è la zuppa di ortiche, un piatto caldo e nutriente perfetto per l’autunno. Ma l’ortica può essere anche protagonista di risotti, frittate e persino pasta fresca: l’impasto diventa verde brillante e arricchito di nutrienti.

    Per chi cerca un’idea più innovativa, provate a creare pesto di ortica: basta sostituire la pianta al basilico per ottenere una salsa dal sapore delicato e leggermente pungente, ottima per condire la pasta o accompagnare crostini e formaggi freschi.

    Benessere e salute: proprietà terapeutiche dell’ortica

    L’ortica non è solo buona in cucina, ma offre numerosi benefici per il nostro corpo. Questa pianta è conosciuta da secoli per le sue proprietà depurative e disintossicanti. Un tè di ortica, preparato con le sue foglie essiccate, aiuta a depurare i reni, favorendo la diuresi e aiutando a eliminare le tossine accumulate nel corpo. È anche un potente antinfiammatorio naturale, utile per combattere le infiammazioni articolari o muscolari.

    Essendo ricca di ferro, è un ottimo rimedio naturale per chi soffre di anemia o ha bisogno di un boost di energia. L’ortica è anche conosciuta per i suoi effetti benefici sull’apparato respiratorio: aiuta a combattere allergie e disturbi come la rinite.

    Beauty: ortica per la pelle e i capelli

    Nel mondo della bellezza, l’ortica è un segreto ben custodito. Grazie alle sue proprietà astringenti e purificanti, l’ortica è perfetta per chi ha la pelle grassa o soggetta ad acne. Preparare una maschera viso all’ortica è semplice: basta mescolare foglie di ortica essiccate e polverizzate con yogurt naturale per ottenere un trattamento detox che purifica e tonifica la pelle.

    Ma i benefici dell’ortica non finiscono qui: è anche un toccasana per i capelli. Le foglie di ortica possono essere utilizzate per creare un infuso rinforzante che aiuta a combattere la caduta dei capelli e stimola la ricrescita. Massaggiando il cuoio capelluto con un decotto di ortica, si favorisce la circolazione sanguigna e si riduce l’eccesso di sebo, prevenendo così la forfora. Inoltre, l’ortica è perfetta per chi desidera dare una marcia in più ai capelli opachi e indeboliti.

    In conclusione, l’ortica è un ingrediente sorprendente che, grazie alle sue proprietà curative e nutritive, trova un posto speciale nella cucina, nella cura della bellezza e nel benessere.

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      Cucina

      Gambero Rosso sceglie Lapprodo di Vibo Marina per quattro puntate dello show “Com’è profondo il mare”

      Le telecamere di Gambero Rosso TV raccontano l’eccellenza enogastronomica calabrese in quattro puntate speciali dedicate al mare, ai prodotti locali e alle storie di chi li custodisce.

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        Il Gambero Rosso sbarca a Vibo Marina e lo fa scegliendo uno dei templi della cucina calabrese: Lapprodo. Sarà questo il cuore operativo di quattro puntate speciali di “Com’è profondo il mare”, la serie televisiva che andrà in onda su Sky, sul canale Gambero Rosso TV e sul digitale terrestre. Una vetrina prestigiosa che accende i riflettori sulla Calabria più autentica, trasformandola in protagonista di un racconto nazionale e internazionale.

        La scelta del Gambero Rosso non è casuale. La redazione della celebre guida, dopo un’accurata selezione tra decine di proposte provenienti da tutta Italia, ha puntato sul ristorante vibonese per la qualità della proposta gastronomica, la cura nella valorizzazione del territorio e la capacità di raccontare le storie che si nascondono dietro ogni piatto.

        Determinante, in questo percorso, il lavoro del direttore della struttura Francesco Iellamo, che ha seguito passo passo tutte le fasi progettuali: «Abbiamo lavorato con pazienza, dedizione e tanta fiducia – racconta – per costruire un progetto che fosse più di semplice visibilità. Volevamo un racconto capace di portare la nostra terra nelle case degli italiani. Oggi possiamo dire di aver centrato un traguardo importante, e siamo pronti a puntare ancora più in alto».

        La serie sarà condotta dallo chef stellato Gianfranco Pascucci, volto amatissimo della cucina di mare, capace di trasformare ogni ricetta in un viaggio tra tradizione e creatività. Nei quattro episodi la provincia di Vibo Valentia si mostrerà in tutta la sua ricchezza gastronomica: il mare come cuore pulsante, i prodotti locali come protagonisti e le storie di chi mantiene viva una tradizione che profuma di salsedine e memoria.

        Accanto a Lapprodo, ci sarà spazio anche per altre eccellenze del territorio, selezionate in queste settimane dal team del Gambero Rosso. Tra i nomi già confermati spicca l’elisir China Barbieri, un liquore storico e identitario, simbolo di un saper fare che resiste al tempo e che racchiude nel bicchiere l’anima calabrese.

        Il progetto promette di offrire un ritratto autentico e coinvolgente della Calabria, tra artigianato, sapori intensi e paesaggi che parlano da soli. Una regione che, tra cucina e cultura, dimostra di saper conquistare anche il palato e gli occhi del grande pubblico televisivo.

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          Mozzarella a chi scusa? Ecco tutto quello che non sai su un grande formaggio italiano

          Alcuni consigli per godere appieno della qualità e del sapore autentico della mozzarella, regina indiscussa della tavola italiana.

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            Raccontare la mozzarella a noi italiani sembra proprio scoprire l’acqua calda. Che ti racconti… Si è detto di tutto su questo prodotto tipicamente nostrano. Tutti la utilizziamo nei modi più svariati, a secondo dei nostri gusti personali. Anche se la mozzarella, sia di bufala che vaccina, è un prodotto pregiato che richiede alcune accortezze per essere gustato al meglio. Ci sono diversi modi per consumarla e per conservarla alcuni dei quali sono capaci di esaltarne il sapore e la consistenza.

            Quanti tipi di mozzarella conosci?

            Mozzarella di bufala

            E’ la più famosa – a volte a torto – per il suo gusto ricco e cremoso. La mozzarella di bufala campana è la più celebre, protetta dal marchio DOP, viene prodotta principalmente nel Casertano e nel Beneventano, nel Cilento ma anche in alcune aree del Lazio, Molise e Puglia.

            Mozzarella fiordilatte

            Ottenuta da latte vaccino, è prodotta in varie regioni italiane. Tra le eccellenze, la mozzarella di Agerola e quella di Gioia del Colle, l’unica fiordilatte a marchio DOP.

            Ma come la conservi?

            La mozzarella fresca, non refrigerata, deve essere conservata a temperatura ambiente, tra i 10 e i 15 gradi. È fondamentale consumarla entro due giorni dalla produzione per apprezzarne al massimo il sapore e la consistenza. Non va mai conservata in frigorifero, poiché il freddo altera la struttura e il gusto del prodotto. Dopo aver aperto la confezione, è consigliabile mantenere la mozzarella nel suo liquido di governo, in una zuppiera e lontano dalla luce diretta del sole.

            Che fai una caprese, la metti sulla pizza o te le magi a morsi…?

            Contrariamente a quanto si pensa non è solo un prodotto estivo. Se servita a temperatura ambiente, è perfetta anche nei mesi più freddi. Per apprezzarne il gusto pieno, è meglio consumarla al naturale o con abbinamenti semplici. Per esempio si sposa bene con il prosciutto crudo o nella classica insalata caprese. Per quest’ultima, il fiordilatte è da preferire a quella di bufala per la sua consistenza più compatta e il minor rilascio di liquido. Se invece si utilizza la mozzarella in ricette come paste al forno o fritture, è importante considerare la quantità di liquido che può rilasciare. In questi casi, il fiordilatte, con la sua pasta più asciutta, è spesso una scelta migliore rispetto alla mozzarella di bufala.

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              Il polpettone: tradizione e gusto a ogni boccone!

              Nato come piatto di recupero per utilizzare gli avanzi di carne e pane, si è evoluto in un simbolo di convivialità e sapore familiare. Ogni regione d’Italia vanta la propria versione, arricchita da ingredienti tipici locali, ma la base resta sempre la carne.

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                Il polpettone offre infinite possibilità di personalizzazione. Può essere farcito con formaggi filanti, uova sode o verdure grigliate per creare strati di sapore e consistenze diverse. Inoltre, si può sperimentare con diverse tipologie di carne o creare versioni vegetariane usando legumi e cereali.

                Polpettone di pollo con piselli e prosciutto
                Ingredienti
                500 g di pollo macinato
                100 g di prosciutto cotto a fettine sfilacciate
                100 g di piselli precotti
                1 uovo
                50 g di pangrattato
                50 g di parmigiano grattugiato
                Un pezzetto di aglio tritato
                2 cucchiai di prezzemolo tritato
                Olio extravergine di oliva q.b.
                Sale e pepe q.b.

                Procedimento

                In una ciotola capiente, unisci il pollo macinato, il prosciutto cotto, i piselli, l’uovo, il pangrattato, il parmigiano, il prezzemolo e l’aglio. Mescola bene con le mani o con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiusta di sale e pepe.

                Su un foglio di carta da forno, versa l’impasto e modellalo in forma di cilindro, compattandolo bene. Avvolgi il polpettone nella carta da forno, sigillando bene i bordi. Cuoci in forno a 175 gradi per circa 30 minuti. Dopo 30 minuti, apri la carta da forno e spennella il polpettone con un po’ di olio d’oliva. Continua la cottura per altri 20-30 minuti, o fino a quando il polpettone è ben dorato e cotto internamente.

                Una volta cotto, lascia riposare il polpettone per 10 minuti prima di affettarlo. Questo aiuta a mantenere la forma e permette ai succhi di redistribuirsi.

                Taglia il polpettone a fette e servi caldo, accompagnato da contorni a piacere come purè di patate, insalata mista o verdure grigliate.

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