Lifestyle
La mamma non si tocca. O forse sì…
La mamma non si tocca. O forse sì è lo slogan creato da una agenzia di pubblicità per una serie di cartelloni da affiggere in alcune città italiane in occasione della Festa della Mamma. Censurati.
Recita così la campagna pubblicitaria cartellonistica ideata dalla Control, azienda nota per i preservativi ma che da qualche tempo realizza anche gadget e sex toy, per la Festa della Mamma. Sacrilegio. La mamma è sacra. Non si tocca. E soprattutto è vietato avere pensieri peccaminosi pensando alla sua proverbiale angelicità. E poi… dai va bene tutto ma non nel giorno della sua festa. Una festa nata nel 1933 come “Giornata della madre e del fanciullo e che dal 1950 si celebra la seconda domenica del mese di maggio. Il mese della Madonna.
E quindi?…
E quindi la campagna della Control è stata sospesa e bloccata. Peccato. Forse una occasione persa. Perché l’intenzione dell’azienda era quella di sradicare i tabù sulla sessualità femminile, in particolare delle madri. I sei cartelloni previsti che sarebbero dovuti apparire nei giorni scorsi non sono stati affissi nelle città. “Ma non ci fermiamo. Il piacere è un diritto di tutti“, sottolineano dall’agenzia Together di Roma che li ha ideati e pianificati.
È ancora scandaloso che una donna, madre, possa (e desideri) avere una vita sessuale attiva e soddisfacente?
È il messaggio lanciato dall’agenzia e che sta facendo discutere. Di fianco a un volto di donna ad occhi chiusi appare un dildo rosa e un sottotitolo che recita così: “Quest’anno falle un regalo che le farà davvero piacere”. Niente da fare il cartellone pubblicitario è stato ritenuto non idoneo. La ‘censura’ ha spinto l’azienda a convertire la campagna esclusivamente online. Ed è proprio sul web che è scattato il dibattito e si sono create le fazioni. Da una parte c’è chi grida al cattivo gusto, dall’altra c’è chi trova questa pubblicità innovativa e geniale. Nel complesso, spiegano quei discoli di Together, la maggioranza dei commenti è positiva. “I detrattori sono in maggior parte uomini e piuttosto retrogradi, con commenti che minacciano la sessualità femminile“.
“Un’idea originale, coraggiosa e sovversiva”
Sul web si trovano messaggi di questo tono: “Mi auguro che le mie figlie crescano con l’idea che anche quando saranno mamme possano usare un vibratore”, osserva una mamma. “Il piacere sessuale è sacrosanto anche per le mamme”. “Va superata l’idea di una mamma angelicata, senza desideri e che deve solo immolarsi ai suoi doveri di madre”, scrive un’altra utente del web.
Ma c’è chi dice no
Cattivo gusto, perversione, indecente sono alcune delle considerazioni più usate quasi sempre da parte di uomini. Anche molte donne sul web esprimono la loro contrarietà. “Che tristezza, penso meriteremmo più rispetto“. E c’è chi si chiede: ma che figlia o figlio regalerebbero un sex toy alla propria madre nel giorno della sua festa? Adducendo che…”La sessualità dei genitori non è di competenza dei figli”, e ancora “onestamente voi regalereste un vibratore a vostra madre?!” Scrive un’altra. E in effetti. Quando ero bambino ricordo che la domenica mattina accompagnato da mio padre si andava ad acquistare una rosa rossa che, allora, era venduta all’interno di in un cilindro trasparente di plastica tenuta da una cordicella.
Mamme e anche donne
Together ribadisce che il messaggio era rivolto alle mamme non ai figli con l’obiettivo di “sradicare la vergogna che ruota attorno alla sessualità femminile”. Per riportarla alla sua normalità e sradicare il pregiudizio. Anche le madri, ribadiscono dall’agenzia di pubblicità, devono e possono desiderare piacere. La campagna voleva “creare empatia e dare voce alle madri”, che sono donne con i propri desideri, esattamente come gli uomini.
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Lifestyle
Babbo Natale esiste? Quando i dubbi iniziano (davvero) e come parlarne senza rovinare la magia di dicembre
Prima o poi succede: tuo figlio chiede se Babbo Natale esiste davvero. Mentire o dire la verità? Per la pedagogista Elena Cortinovis, esperta di Disciplina dolce, non c’è un’età uguale per tutti: conta seguire i dubbi del bambino e non forzare né la magia né la rivelazione.
Prima o poi succede a tutti: tuo figlio ti guarda con occhi un po’ diversi dal solito e ti chiede: “Ma Babbo Natale esiste davvero?”. E tu resti lì, sospesa tra la voglia di proteggere ancora un po’ quella magia e la sensazione che stia arrivando una piccola svolta. Non è una tragedia, ma è una soglia emotiva: parla dell’infanzia che cambia passo e anche della nostra nostalgia.

Il punto di partenza è semplice: credere a Babbo Natale non è tempo perso. Elena Cortinovis, pedagogista e divulgatrice esperta in Disciplina dolce, lo dice chiaramente: “Il pensiero magico è quello che fa vivere il bambino in quel mondo in cui le renne possono volare, in cui i folletti sono magici, in cui le fatine esistono”. Non è ingenuità da sradicare, è una palestra di immaginazione e sicurezza emotiva.
I dubbi arrivano (di solito) tra i 7 e i 9 anni
A un certo punto spuntano le domande pratiche: “Come fa a visitare tutte le case in una notte?”, “Perché quello del centro commerciale sembra diverso?”, “Come entra se non abbiamo il camino?”. È il segnale che il pensiero diventa più logico, e i genitori spesso si sentono in trappola: reggere la favola o dire tutto?
Seguire il bambino, non la tabella delle età
Per Cortinovis la chiave è ascoltare e restituire la palla: “Chiediamo: Tu cosa ne pensi? Secondo te come fa?”. Niente “prove” costruite ad arte e niente strappi improvvisi. Alcuni bambini sono scettici già a 5 anni, altri a 9 ci credono ancora: non c’è un’età giusta uguale per tutti, c’è il vostro bambino con la sua sensibilità.
Quando arriva la verità, cambia solo il ruolo
Prima o poi la scoperta arriva: per maturità, per una frase a scuola, per un dettaglio che non torna. In quel momento si può spiegare che Babbo Natale è una storia che gli adulti raccontano per rendere il Natale speciale e che la magia non era nel personaggio, ma nell’amore e nella cura con cui si prepara quel giorno. E che, crescendo, si può diventare “custodi” di quella magia per i più piccoli.
E la nostalgia? Spesso è anche nostra
Cortinovis lo sottolinea: “In questo caso in realtà il problema è anche nostro”. Finché ci credono, restano piccoli. Quando smettono, siamo noi a dover accettare che lo sguardo cambia. Ma il Natale non sparisce: si trasforma, diventa più consapevole, magari più complice. E la domanda “esiste?” lascia spazio a un’altra, più interessante: come vogliamo raccontarlo, quest’anno?
Animali
Natale coi fiocchi… e con occhio ai nostri pelosetti! Le accortezze da tenere presente per fare felici anche loro
Luci scintillanti, pacchetti colorati e tanto buon cibo. Il Natale è magico per tutti, ma attenzione ai nostri amici a quattro zampe!
Il Natale è uno dei periodi più belli più belli dell’anno, ma per i nostri amici pelosetti può nascondere qualche insidia. Tra alberi di Natale, luci scintillanti e tavole imbandite, i nostri cani e gatti potrebbero trovarsi in situazioni un po’… pericolose! Ma niente paura, con qualche accortezza possiamo trasformare le feste in un momento di gioia anche per loro.
L’albero di Natale: un’attrazione irresistibile
L’albero di Natale è il simbolo delle feste, ma per i nostri amici a quattro zampe può rappresentare una vera e propria giungla da esplorare. In queste settimane sui social si sprecano i meme e i brevi video in cui cani e gatti di tutto il mondo sono alle prese con l’albero di Natale e le loro decorazioni. Per chi guarda il divertimento è assicurato un po’ meno per i loro proprietari. Bisogna fare molta attenzione alle palline di vetro. Per i nostri pelosetti sono dei giocattoli irresistibili, ma se si rompono possono causare ferite. Attenti anche all’ingestione di aghi che possono provocare problemi gastrointestinali. E naturalmente è sempre meglio ribadire che la dimensione dell’albero e la sua stabilità contano parecchio. Un albero non ben fissato potrebbe diventare un pericoloso ostacolo, soprattutto per i gatti arrampicatori.
E quindi che fare?
Si consiglia di utilizzare decorazioni infrangibili. Scegliere palline e addobbi in plastica o materiale atossico. Assicurarsi che l’albero sia ben ancorato al pavimento o al muro e, se possibile, conviene posizionare l’albero in una zona non accessibile agli animali.
Un altro elemento di cui tenere conto sono le luci e i cavi natalizi. Le luci scintillanti costituiscono una tentazione troppo grande un vero e proprio richiamo per i nostri amici curiosi. Mordicchiarli può provocare scosse elettriche o ustioni. Per ovviare a questo problema è consigliabile nascondere i cavi sotto tappeti o utilizzare guaine protettive. Inoltre meglio posiziona le luci in alto, fuori dalla portata degli animali.
Le piante natalizie: attenzione al veleno!
Sia la Stella di Natale che il vischio, l’agrifoglio sono tutte piante bellissime, ma molto tossiche per i nostri amici a quattro zampe. La soluzione farà storcere il naso a molti: utilizzate piante finte. Sono un’alternativa sicura e altrettanto bella. E se proprio non volete circondarvi di plastica almeno posizionate le piante vere in luoghi fuori dalla portata degli animali.
Il cibo: un pericolo nascosto
Le tavole imbandite di Natale sono piene di leccornie, ma molte di queste sono dannose per i nostri amici a quattro zampe ad iniziare dal cioccolato che contiene teobromina, tossica per cani e gatti. Non parliamo di uvetta e uva che possono causare insufficienza renale, o delle ossa rotte che possono scheggiarsi e, se ingerite, provocare ferite interne. Durante le feste ma in generale è meglio evitare di dare cibo agli animali senza il consenso del veterinario. E se per la cena della vigilia e il pranzo di Natale non volete rompimenti la soluzione definitiva è quella di mettere il vostro animale domestico in un’altra stanza. Per una volta che sarà mai…!
Stress e rumori: un mix esplosivo per i nostri pelosetti
Le feste natalizie sono piene di ospiti, rumori e cambiamenti nella routine quotidiana. Tutto questo può stressare i nostri animali. Tutto l’anno. Bisognerebbe crea un angolo tranquillo dove il vostro animale possa rifugiarsi e soprattutto cercare di mantenere una routine il più possibile regolare.
Cucina
Tronchetto di Natale: la ricetta del dolce simbolo delle feste
Dalla storia del “bûche de Noël” alla preparazione passo dopo passo: ingredienti, consigli e procedimento per portare in tavola un dessert scenografico e irresistibile.
Il tronchetto di Natale, conosciuto anche come bûche de Noël, è uno dei dolci più iconici delle festività. Nato in Francia alla fine dell’Ottocento, prende ispirazione da un’antica usanza contadina: bruciare un grande ceppo di legno nel camino come augurio di prosperità per il nuovo anno. Con il tempo, quel simbolo si è trasformato in un dessert che richiama la forma del tronco, decorato per ricordare la corteccia e i nodi del legno.
Oggi il tronchetto è preparato in moltissime varianti, ma la versione più diffusa resta quella a base di pan di Spagna arrotolato e farcito con crema al cioccolato, perfetta per concludere il pranzo di Natale con un tocco scenografico.
Ingredienti (per 8-10 persone)
Per il pan di Spagna:
- 4 uova medie
- 120 g di zucchero
- 100 g di farina 00
- 20 g di cacao amaro in polvere
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per la farcitura e la copertura:
- 250 ml di panna fresca da montare
- 200 g di cioccolato fondente
- 30 g di burro
Per decorare (facoltativo):
- zucchero a velo
- ribes, mirtilli o decorazioni natalizie in zucchero
Procedimento
Per prima cosa si prepara il pan di Spagna. Montate le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche fino a ottenere un composto chiaro, gonfio e spumoso. Aggiungete la vaniglia, poi incorporate delicatamente la farina setacciata insieme al cacao, mescolando dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto.
Versate il composto su una teglia rettangolare rivestita di carta forno, livellandolo con una spatola. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180 °C per circa 10-12 minuti. Una volta cotto, sfornate il pan di Spagna e rovesciatelo ancora caldo su un canovaccio leggermente umido. Arrotolatelo delicatamente su se stesso e lasciatelo raffreddare: questo passaggio eviterà che si rompa in seguito.
Nel frattempo preparate la crema al cioccolato. Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde, poi unite il burro e mescolate fino a ottenere una crema liscia. Montate la panna ben fredda e incorporatene una parte al cioccolato per ottenere una farcitura morbida.
Srotolate il pan di Spagna, farcitelo con la crema e arrotolatelo nuovamente con attenzione. Rivestite l’esterno con la crema rimasta, creando delle striature con una forchetta per simulare la corteccia del legno.
Il tocco finale
Trasferite il tronchetto su un piatto da portata e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un’ora. Prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo per un effetto “neve” e decorate a piacere.
Il risultato è un dolce elegante ma accessibile, capace di unire tradizione, gusto e atmosfera natalizia. Un classico che, ogni anno, riesce a mettere d’accordo tutti, grandi e piccoli, attorno alla tavola delle feste.
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