Viaggi
In auto o col camper tra i parchi europei più belli
Esplorare i parchi naturali d’Europa è un’esperienza unica che offre l’opportunità di riconnettersi con la natura e scoprire paesaggi mozzafiato. Scegliete una di queste destinazioni per la vostra prossima avventura e preparatevi a vivere momenti indimenticabili immersi nella bellezza naturale.

Se avete un camper questo articolo fa per voi. Ma anche se siete in auto e appartenete alla categoria dei girovaghi, curiosi e volete attraversare un pezzo d’Europa tra i parchi più stimolanti che riempiono il cuore e lo spirito, ecco dieci mete selezionate tra i parchi naturali più belli d’Europa. Scoprite luoghi unici, ancora poco conosciuti, per vivere un’avventura che si spera sempre sia indimenticabile per la sua bellezza, quantità di adrenalina che vi mette addosso e per quanto possa tenervi lontani dalle ansie quotidiane. E in più circondati dal verde (e dal blu).
Parco Nazionale Marino di Zante, Grecia
Il Parco Nazionale Marino di Zante è un vero gioiello del Mediterraneo. Estendendosi lungo la costa meridionale dell’isola, dal promontorio di Capo Marathia alla spiaggia di Gerakas, comprende spiagge, acque marine e gli isolotti di Marathonisi e Pelouso. Il simbolo del parco è la tartaruga Caretta caretta, una delle specie di tartaruga marina più affascinanti, che qui trova uno dei principali centri di nidificazione. Per esplorare al meglio il parco, prenotate un’escursione in barca autorizzata, che vi permetterà di fare soste per il bagno, visitare le grotte e osservare le tartarughe nel loro habitat naturale.
Parco Nazionale dei Monti Troodos, Cipro
Il Parco Nazionale dei Monti Troodos, situato nel cuore di Cipro, è un’affascinante area naturale che si sviluppa intorno al Monte Olimpo. Oltre alla ricca biodiversità, il parco offre la possibilità di abbinare avventura e cultura grazie alle antiche chiese bizantine con preziosi affreschi, dichiarate dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Qui, potrete ammirare anche il camaleonte mediterraneo, l’unica specie di camaleonte presente in Europa.
Parco Nazionale del Fiume Vjosa, Albania
Il Parco Nazionale del Fiume Vjosa, istituito nel 2023, è il primo parco nazionale fluviale selvaggio d’Europa. Situato nel cuore dell’Albania meridionale, il fiume Vjosa offre un ecosistema unico di biodiversità. Questo parco è un paradiso per gli amanti del turismo outdoor, con attività come rafting, trekking e avventure off-road in quad. Il Vjosa è il luogo ideale per chi cerca emozioni e bellezza naturale incontaminata.
Parco Nazionale del Durmitor, Montenegro
Il Parco Nazionale del Durmitor, situato nel Montenegro nord-occidentale, è un’area montuosa con numerosi picchi che superano i 2.300 metri. Delimitato dai fiumi Piva e Tara, è perfetto per gli amanti degli sport adrenalinici come il free climbing, l’arrampicata e il base jumping. L’attività più entusiasmante è il rafting lungo il Canyon di Tara, il canyon più profondo d’Europa.
Parco Nazionale del Triglav, Slovenia
Il Parco Nazionale del Triglav, l’unico parco nazionale sloveno, prende il nome dalla montagna più alta del Paese. Situato nelle Alpi Giulie orientali, il parco è un vero paradiso per gli appassionati di attività outdoor. Potrete fare escursioni a piedi, gite in bicicletta e rafting nelle acque cristalline del fiume Soca. Non perdete la cascata Pericnik, una delle più alte della Slovenia, e una nuotata nel lago Bohinj.
Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, Croazia
Il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice è il più famoso parco nazionale della Croazia e uno dei più belli d’Europa. Con i suoi 16 laghi dalle acque turchesi, azzurre e verdi, cascate e foreste incontaminate, è un vero spettacolo naturale. Inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’Unesco, il parco è ideale per passeggiate immersi nella natura. Visitate Plitvice fuori stagione per godere appieno della sua bellezza senza la folla di turisti.
Parco Nazionale Kalkalpen, Austria
Il Parco Nazionale Kalkalpen, la più vasta area boschiva dell’Austria, offre paesaggi misteriosi e affascinanti. Con le sue antiche e leggendarie faggete, dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, e la fauna selvatica che include caprioli, cervi e linci, è un luogo magico da esplorare. Il modo migliore per visitare il parco è a cavallo, seguendo i circa 300 km di percorsi equestri. Un motivo in più per visitare il Kalkaplen quest’estate è la sua vicinanza a Bad Ischl che, con la regione del Salzkammergut, è capitale europea della cultura 2024 con un ricco calendario di eventi, mostre e festival.
Parco Nazionale della Bialowieza, Polonia
Il Parco Nazionale della Bialowieza, al confine tra Polonia e Bielorussia, è una delle aree verdi più antiche d’Europa. Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è la casa del più grande branco di bisonti europei. Per visitare il parco, è necessario richiedere un permesso speciale o essere accompagnati da guide autorizzate. Le visite sono organizzate a piedi, in bicicletta o in calesse.
Parco Nazionale Hoge Kempen, Belgio
Nel Belgio orientale, il Parco Nazionale Hoge Kempen è una riserva naturale incontaminata di 12.000 ettari. Con foreste di pini, dune di sabbia e specchi d’acqua, è il luogo ideale per una full immersion nella natura. Esplorate il parco a piedi, in bicicletta o a cavallo, per vivere un’esperienza unica lontano dalle folle turistiche.
Parco Nazionale di Thy, Danimarca
Il Parco Nazionale di Thy, sulla costa occidentale dello Jutland in Danimarca, è caratterizzato da dune incontaminate, foreste di conifere e villaggi tradizionali. È il luogo ideale per avvistare cervi, foche, aquile dalla coda bianca e gru. Visitate il villaggio di Stenbjerg per un’esperienza di pesca con guide locali, o recatevi a Klitmoller, noto come Cold Hawaii, per lezioni di surf e kitesurf nel Mare del Nord.
Qualche curiosità
Il 24 maggio 1909 in Svezia fu istituita la prima area protetta europea, allora solo un continente. Per ricordare il “primo parco”, EUROPARC ha lanciato la Giornata Europea dei Parchi. Un’iniziativa che mira ad avvicinare le persone alla natura, a riconnettersi con l’ambiente e ad andare alla scoperta dei parchi nazionali d’Europa.




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Viaggi
Guida pratica al galateo dei ristoranti giapponesi: contanti, fumo e niente tovaglioli
Ecco una guida essenziale per chi desidera mangiare nei ristoranti di Tokyo, dalla scelta dei locali al pagamento, senza dimenticare il galateo giapponese. Tutto ciò che serve sapere per vivere un’esperienza autentica nel Paese del Sol Levante.

I ristoranti giapponesi sono un’esperienza unica che va ben oltre il sushi. Tokyo, con i suoi 80.000 ristoranti, offre una varietà incredibile di scelte, dagli izakaya ai sunakku bar. Ecco alcuni consigli pratici per vivere serenamente la tua esperienza gastronomica in Giappone, soprattutto a Tokyo.
La scelta del ristorante
Tokyo è la città con la maggiore quantità di ristoranti al mondo, circa 80.000, con una varietà che riflette la sua vastità. La maggior parte dei ristoranti si specializza in un piatto specifico, come gli izakaya dove il cibo accompagna i drink. La città offre una vasta gamma di opzioni, dai locali di ramen ai sushi bar, fino ai baracchini di street food.
Prezzi sorprendentemente accessibili
Il Giappone può essere sorprendentemente economico. Con lo yen in svalutazione, un piatto semplice in un ristorante medio-basso costa tra 800 e 1.500 yen (meno di 10 euro). Anche il sushi, considerato un lusso, ha un prezzo accessibile: circa 4.000 yen (25 euro) per un piatto di 15 pezzi. Le birre medie costano generalmente 500 yen (3 euro).
Contanti e pagamenti
In Giappone l’uso del contante è molto diffuso. Molti ristoranti, soprattutto nei food district come i vicoli di Omoide Yokocho a Shinjuku, accettano solo pagamenti in contanti, rifiutando quelli elettronici.
La lingua inglese
Pochi giapponesi parlano inglese fluentemente. Fortunatamente, le foto dei piatti e le riproduzioni in plastica aiutano a scegliere cosa ordinare. Alcuni ristoranti utilizzano tabelloni elettronici per le ordinazioni, dove si paga in anticipo e si riceve un bigliettino da consegnare al cameriere.
Strade e quartieri specializzati
Tokyo ha quartieri specializzati in determinati piatti. Per esempio, la Ramen Street si trova nei sotterranei della Tokyo Station, mentre per il pesce fresco si va nei dintorni del vecchio mercato di Tsukiji.
Mance e servizio
In Giappone, le mance non sono necessarie e possono essere considerate offensive. Il servizio e il coperto non sono mai addebitati, salvo eccezioni come nel Golden Gai vicino a Shinjuku, dove alcuni locali prevedono un “cover charge”.
Tovaglioli
I tovaglioli sono rari nei ristoranti giapponesi. Viene fornita una salvietta umidificata all’inizio del pasto e minuscoli tovaglioli imbustati nei dispenser.
Acqua e alcol
L’acqua viene servita gratuitamente e in quantità desiderata. Le bevande alcoliche, come la birra locale (Sapporo, Asahi, Kirin) e il sake, sono le opzioni più comuni. Il sake offre una varietà sorprendente e vale la pena esplorarla.
Fumo nei locali
Contrariamente al divieto di fumare per strada e nei luoghi pubblici, molti ristoranti permettono di fumare all’interno. I locali che consentono il fumo sono spesso piccoli e segnalati da cartelli “smoking allowed”.
Questi consigli ti aiuteranno a orientarti nei ristoranti di Tokyo, rendendo la tua esperienza culinaria più piacevole e autentica. Buon appetito!
Viaggi
Uno splendido soggiorno in economia? Scopri la meta migliore in Europa
Viaggiare con soddisfazione senza spendere un capitale, in una località dove non venire letteralmente sommersi da orde di turisti è possibile. Segui le proposte del nostro daily magazine: oggi andiamo in Moldavia!

E’ vero che le vacanze estive sono finite da pochissimo per la maggioranza degli italiani… ma chissà perchè il pensiero di tutti va sempre verso il relax e lo svago che il turismo è in grado di regalare… Non c’è soddisfazione più grande di andare in vacanza in una nuova località bellissima, affascinante, magari in cui non siamo mai stati e in cui non ci siano troppi turisti. E, cosa più importante… il più possibile economica.
Cercando sul web, frequentando i forum di viaggi e… leggendo LaCity Mag
Le mete con queste specifiche caratteristiche non sono poi così comuni. Anzi… le località con pochi turisti spesso si rivelano esclusive e molto costose. In altri la meta economica e rilassante ma, proprio per questo, tende a non offrire nessuna emozione particolare… che noia! Ma con un po’ di buona volontà, di curiosità – e , perchè no, leggendo anche il nostro magazine – trovare un nuovo posto per le vacanze con tutti questi pregi è fattibile. Oggi vi proponiamo una delle città più belle ed economiche di tutta Europa!
Per risparmiare bisogna guardare verso Est
Prima di farlo è opportuno sottolineare un presupposto: l’ovest del nostro continente è già molto turistico, difficile trovare mete “inesplorate” in Italia, Spagna, Francia o Portogallo. Per evitare la calca dei turisti – sia estivi che nel periodo natalizio che si avvicina – il consiglio è di volgere lo sguardo a est. Alcuni paesi dell’est Europa e dell’Asia (anche per vicende storiche e politiche molto note) non vantavano nessun flusso turistico fino a pochi decenni fa. E per questo alcune città rappresentano un territorio “vergine”, inesplorato ed economicamente appetibile.
La nostra proposta si chiama… Chisinau
La capitale della Moldavia Chisinau è una città piena di storia, di bellezze architettoniche e culturali e con un fermento di eventi, non solo estivi, davvero ragguardevole. Visitarla d’estate è ideale: le temperature sono in genere più temperate di quelle italiane, i turisti scarseggiano e non si trova neanche troppo distante dall’Italia. In qualche ora di volo la si raggiunge (i collegamenti stanno progressivamente aumentando).
Impatto turistico bassissimo
La Moldavia è il Paese europeo con il minor impatto turistico. Forse anche per questo motivo si viene accolti con curiosità e autentica ospitalità. I locali si mostrano sempre ben felici di aiutare i forestieri, finendo così spesso per trascorrere del tempo con loro e permettendo un coinvolgente interscambio di culture.
L’etimologia del nome
L’origine del nome Chisinau viene attribuita alla coesione di due parole dell’antico moldavo: chișla nouă ossia “sorgente nuova”. Secondo una delle varie leggende locali, la sorgente d’acqua fu trovata da alcuni monaci ortodossi che nei suoi pressi costruirono una chiesa. La presenza della sorgente sarebbe stata poi l’incentivo alla fondazione del centro abitato.
Cosa mangiare
La cucina moldava è davvero squisita – aspetto che noi italiani in viaggio amiamo molto – e risente molto di influenze diverse: turche, russe, ucraine, greche, ebraiche e tedesche. E ai palati curiosi si rivela sorprendente per varietà degli alimenti, senza dimenticare l’ottimo vino locale. Anche perchè – lo sanno in pochi – la Moldavia è uno dei più grandi produttori ed esportatori di vino. I piatti da assaggiare almeno una volta sono:
Sarmale: foglie di cavolo ripiene di carne macinata
Placinta: si tratta di un piccolo fagottino di sfoglia riempito con formaggio fresco, patate e cavolo
Mamaliga: è la loro polenta tradizionale di granoturco, spesso servita con spezzatino di carne o brasati
Branza: un formaggio che assomiglia alla nostra ricotta
Cappuccio di Guguza: il miglior dessert locale, una torta a base di panna, ciliegie e scaglie di cioccolato
Alcune cose da vedere (e fotografare)
Arco di Trionfo – Eretto nel 1840 per volontà di Pavel Fiodorov per celebrare la vittoria dell’Impero Zarista sugli Ottomani nella guerra russo-turca. E’ uno dei simboli della città.
Piazza delle parate
Parcul Catedralei – Si tratta del parco cittadino più amato dagli abitanti di Chisinau, che vengono qui per riposare sulle panchine, fare jogging, far giocare i bambini o comprare fiori nelle bancarelle. Al suo centro sorge la Cattedrale della Natività del Signore, una piccola cattedrale ortodossa dagli interni riccamente rifiniti con legno intarsiato e affreschi.
Museo Nazionale storico ed archeologico – Piccolo ma molto interessante, soprattutto la sezione dedicata al dominio stalinista. Prezzo d’ingresso… 3 euro!
La statua di Stefan cel Mare – Realizzata fondendo 6 grandi cannoni ottomani e progettato dal Bernardazzi (l’onnipresente architetto della città).
Parco Stefan cel Mare – I giardini adiacenti alla statua di Stefan cel Mare sono simmetrici e in perfetto stile sovietico, vi si possono ammirare i busti delle principali figure della letteratura romena e moldava e dei leader politici.
Teatro dell’opera e del balletto
Viaggi
Dove siete stati in vacanza? Per il 60% degli italiani la risposta è… da nessuna parte
Più della metà dei nostri connazionali non può godere delle meritate ferie. Motivo? E’ facile immaginarlo, visti i tempi…

Il dato è di quelli che fanno riflettere. E si tratta di una tendenza che non riguarda solo il nostro Paese ma l’Europa intera: sono i numeri preoccupanti che risultano dal report di Eurostat dopo la fine di agosto.
Lontano da casa? No, grazie
Agosto è il mese in cui la maggior parte delle persone parte per le vacanze estive, ma quest’anno a poter partire sono stati in pochi, almeno qui da noi: poco più del 40%. Dei quali circa la metà si è dovuta accontentare di un viaggio di 3-5 giorni, all’insegna del risparmio. Che le vacanze costino sempre di più è sotto gli occhi di tutti, il report di Eurostat intitolato “Incapacità di permettersi una settimana all’anno di vacanza lontano da casa” lo conferma.
C’è chi sta peggio di noi
Un documento che ha analizzato i dati del 2023, dove si poteva osservare come in Europa il 25% della popolazione non può permettersi di pagare per viaggiare una settimana all’anno. A confronto della media europea, l’Italia si trovava leggermente al di sopra, con la percentuale di famiglie che non possono permettersi nemmeno una vacanza l’anno. Sebbene la nostra rappresenti una situazione negativa, c’è pure chi sta peggio…
Dannata inflazione
Circa il 25% dei lavoratori non è in grado di poter pagare una settimana di vacanza lontano da casa, neanche solo una volta l’anno. Il motivo è principalmente il generale aumento dei prezzi causato dall’inflazione. Un elemento che riguarda non solo il mondo dei viaggi ma ogni singolo aspetto della vita quotidiana. Giocoforza le famiglie europee hanno dovuto darsi delle priorità.
Anche Grecia e Romania messe male
Nell’UE il Paese che negli ultimi anni ha visto crescere maggiormente la percentuale di povertà in vacanza è la Francia, che però rimane ancora al di sotto della media europea. A superarla di molto sono Grecia e Romania dove, rispettivamente, rimangono a casa il 40% e il 55% delle famiglie. In una situazione simile a quella di casa nostra sono Spagna e il Portogallo, dove circa 1 famiglia su 3 non riesce più a partire per le ferie. Questa estate il trend delle famiglie che non sono partite affatto è salito vertiginosamente, tenendo conto che i fortunati si sono comunque dovuti accontentare di ridurre i giorni di vacanza. O, in alternativa, cercare soluzioni di tutti i tipi per risparmiare durante il viaggio. Come venire ospitati da parenti e amici
I dati principali in sintesi
Sui viaggi degli italiani nel 2024, ci aggiorna Federconsumatori:
solo poco più del 40% degli italiani è partito per le vacanze;
una vacanza al mare costa circa il 10% in più rispetto al 2023;
la montagna ha visto un rincaro del 4% rispetto allo scorso anno;
le sistemazioni in hotel costano il 17% più del 2023;
i prezzi dei trasporti sono aumentati del 14% rispetto allo scorso anno.
Chi, nonostante tutto, non si è arreso a rimanere a casa… ha scelto il cosiddetto turismo di prossimità. Ma quelle belle estati di tanto tempo fa, costituite da un intero mese spaparanzati al sole?!? Bei ricordi, solo ricordi…
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