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Viaggi

Ottobre andiamo è tempo di… pensare alle vacanze del 2025. Di già…?

Con l’arrivo dell’autunno, si inizia a pensare alle vacanze del 2025. Se state cercando mete alternative, lontane dalle destinazioni tradizionali e affollate, ecco quello che fa per voi.

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    Dite la verità vi sembra un po’ troppo azzardato iniziare a pensare fin da ora alle vacanze estive del prossimo anno. Vero? Eppure c’è già chi lo fa. Con la collaborazione del motore di ricerca viaggi Skyscanner abbiamo selezionato alcune destinazioni più gettonate per la prossima estate.

    Le vacanze imperdibili del 2025

    Se per la prossima estate avete deciso che volete concedervi un viaggio da organizzare in una meta alternativo, lontano dalle destinazioni tradizionali e affollate, ecco una mini lista di destinazioni emergenti da non perdere. Questi luoghi, esotici e ricchi di fascino, promettono un’esperienza unica e fuori dal comune. Ecco le mete che dovreste considerare per il prossimo anno. Poi è chiaro mancano ancora molti mesi ma per ottenere passaggi aerei vantaggiosi e sconti su prenotazioni anticipate, vale la pena per lo meno farci un pensierino. Che dite?

    Siem Reap, perla della Cambogia

    Città in crescita del 384% nelle ricerche, Siem Reap offre un mix di cultura, storia e natura. Questa città, considerata la seconda delle Cambogia, è colorata e vivace, ricca di hotel e strutture turistiche adatte a tutti i budget. E’ famosa soprattutto per i Templi di Angkor l’antica capitale del grande Impero Khmer. Questa città è una culla di itinerari che possono essere fatti in barca o attraverso escursioni di trekking, la più bella sicuramente quella del Phnon Kulen National Park.

    Uyuni, il deserto di sale della Bolivia

    La località perfetta per chi vuole riconnettersi con la natura. Famosa per il Salar de Uyuni, che si trova ad un altezza di 3600 m di altitudine e ricopre ben 12 km di terra, è il più grande deserto di sale del mondo. Un paesaggio surreale punto di partenza per esplorare lagune colorate, geyser e imponenti formazioni rocciose.

    Okinawa, l’arcipelago con le acque più cristalline del Giappone

    L’arcipelago giapponese, con le sue spiagge mozzafiato e le acque cristalline, è l’ideale per un po’ di relax. L’arcipelago è formato da ben 160 isole tutte molto piccole delle quali solo 49 abitate. Le isole si dividono in tre gruppi. L’isola principale di Okinawa dove c’è Naha, il maggiore centro abitato; l’isola di Miyako e le piccole isole circostanti; e le Isole Yaeyama che includono Ishigaki, Iriomote e Taketomi. E’ un mix di bellezza naturale, storia e cucina, riconosciuta come una delle migliori del Giappone.

    Svolvær, in Norvegia per l’aurora boreale

    Se sognate di ammirare l’aurora boreale, Svolvær, uno dei centri più popolosi del paese, è la meta giusta. Situata nell’arcipelago delle Lofoten, questa località offre esperienze uniche immersi nella natura norvegese e un clima mite rispetto al resto del Nord. La cittadina molto suggestiva riesce con la atmosfera e la sua architettura a raccontare l’essenza della Norvegia, un Paese che deve essere avvicinato con calma e lentezza.

    Capo Verde mare, divertimento e cultura. Che volete di più?

    Un paradiso a sei ore di volo, Capo Verde è l’isola del mix perfetto tra mare, cultura e divertimento. L’arcipelago con dieci isole unisce influenze africane, portoghesi e brasiliane, offrendo un’esperienza unica per tutti i tipi di viaggiatori. Dai più pigri e meditativi a quelli in cerca di vita e sorprese.

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      Viaggi

      Hotel da sogno: dove il tempo non esiste

      Dalle Maldive a Capri, passando per Kyoto e il deserto dell’Oman, il 2025 consacra una nuova idea di ospitalità: esperienze che curano l’anima, architetture che respirano con il paesaggio e un lusso che non mostra, ma ascolta.

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      Hotel da sogno

        C’è un tipo di lusso che non si misura in stelle, ma in silenzi. In quegli hotel dove l’orologio sembra smettere di ticchettare e ogni gesto, anche il più semplice, assume la grazia di un rituale. Sono i nuovi resort del 2025, pensati per restituire la cosa più preziosa che ci sia: il tempo.

        Alle Maldive, ad esempio, il concetto di ospitalità si dissolve nel mare. Le ville sull’acqua del Soneva Fushi o del Patina Maldives sono rifugi di luce e legno, dove la tecnologia scompare dietro la quiete del blu. Non si viene per ostentare, ma per ascoltare il suono dell’oceano, per camminare a piedi nudi e ricordarsi che esistere è un verbo lento.

        A Capri, il nuovo Hotel La Palma, riaperto dopo un restauro firmato Oetker Collection, riscrive la dolce vita in chiave contemporanea: meno lusso di facciata, più arte dell’accoglienza. Ogni stanza profuma di agrumi e lino, ogni terrazza racconta un tramonto diverso. Il tempo qui si misura in luce, non in minuti.

        Dall’altra parte del mondo, a Kyoto, il Aman Kyoto sembra uscito da un sogno zen. Le camere sono immerse tra aceri e muschi, i bagni termali sono templi di vapore, e il silenzio diventa parte dell’arredamento. È il Giappone più autentico, quello che insegna che la perfezione nasce dall’imperfezione.

        Nel deserto dell’Oman, infine, il Alila Jabal Akhdar offre un lusso fatto di pietra e orizzonte. Di notte, il cielo si riempie di stelle e sembra di essere tornati alle origini del mondo. Qui l’esperienza è primordiale: l’acqua che scorre, il vento che modella le rocce, il corpo che si riappropria del respiro.

        Ovunque, il nuovo lusso dell’hôtellerie si misura così: non più nel possesso, ma nella presenza. Niente più frenesia, niente più check-in ansiosi o itinerari forzati. Solo un invito a restare, a vivere ogni minuto come se fosse infinito.

        Perché nei veri hotel da sogno non si viaggia per arrivare, ma per dimenticare di essere partiti.

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          Viaggi

          Dieci viaggi d’autunno tra i colori del foliage in Italia: dove vivere lo spettacolo della natura che cambia

          Il foliage è la stagione più fotografata dell’anno: un invito a rallentare e riscoprire il lato poetico dei viaggi. Ecco dieci mete italiane dove l’autunno mostra la sua bellezza più autentica.

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            Il viaggio tra i colori d’autunno comincia nel Trentino-Alto Adige, tra le Dolomiti di Funes e i boschi di larici che diventano dorati come fiamme. Nei boschi del Lago di Tovel, le montagne si specchiano su acque color smeraldo, creando uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia. Scendendo verso la Val di Non e la Val di Fassa, le passeggiate tra i meleti e i sentieri di montagna offrono viste spettacolari. Anche in Lombardia, il Parco delle Orobie e il Lago di Como diventano scenari ideali per trekking e fotografie.

            Centro: colline e borghi d’oro

            Nel cuore dell’Italia il foliage ha toni più morbidi ma altrettanto magici. In Toscana, i filari di vigneti del Chianti e della Val d’Orcia si accendono di sfumature che vanno dall’ambra al cremisi. Anche l’Umbria regala scorci indimenticabili tra Spoleto, Assisi e i boschi del Monte Subasio, dove i faggi e i lecci si tingono di rosso e arancio. Nel Lazio, i Monti Simbruini e il Lago di Vico diventano mete ideali per chi ama camminare tra i sentieri ricoperti di foglie.

            Sud e isole: l’autunno che non ti aspetti

            Il foliage sorprende anche dove il mare è protagonista. In Campania, il Parco del Matese e l’Alta Irpinia mostrano un autunno spettacolare, tra castagneti e faggete secolari. In Calabria, l’altopiano della Sila si trasforma in una tavolozza infinita di colori, mentre in Sicilia, sull’Etna, le betulle bianche e i boschi di querce disegnano contrasti che sembrano dipinti. Persino in Sardegna, tra il Gennargentu e il Supramonte, i boschi si infiammano di tonalità calde e dorate.


            Un viaggio nel foliage è un modo per fermarsi, respirare e ricordare che la bellezza — a volte — si trova semplicemente in una foglia che cade.

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              Viaggi

              Il labirinto più grande del mondo si trova in Italia nella Food Valley parmigiana

              Il Labirinto del Masone grazie alla visione di Franco Maria Ricci, punto di riferimento per i viaggiatori e gli amanti della cultura, dimostra che perdersi, a volte, è il primo passo per ritrovarsi.

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                A Fontanellato, nel cuore della Food Valley parmigiana, ci puoi andare per diversi motivi. Alcuni dei quali legati alla tradizione culinaria parmigiana. Numerose le sue eccellenze gastronomiche come i salumi (Prosciutto di Parma e Culatello), il Parmigiano Reggiano e la pasta fresca ripiena, come i tortelli di zucca o di erbette. E invece il comune in provincia di Parma è noto soprattutto per la sua vicinanza al Labirinto del Masone. Non lo conoscete? Con una superficie di sette ettari e 300mila piante di bambù, questo dedalo straordinario detiene il titolo di labirinto più grande del mondo. La sua creazione è frutto della visione di Franco Maria Ricci, celebre collezionista d’arte, editore e bibliofilo.

                L’ispirazione e la creazione del Labirinto

                L’idea del Labirinto del Masone nasce da una promessa che Ricci fece allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato dalla simbologia dei labirinti e dalla loro valenza filosofica. Concepito come un viaggio simbolico e spirituale, il progetto fu realizzato nel 2015, entrando a far parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli. La struttura richiama elementi di vari periodi storici. La pianta quadrata omaggia i labirinti romani, le spire richiamano il dedalo di Creta, mentre il perimetro a forma di stella s’ispira alle geometrie rinascimentali.

                Cosa aspettarsi

                Tra le numerose particolarità del Labirinto di Masone è la sua forma a dedalo di bambu. Il labirinto, infatti, è costruito interamente con piante di bambù alte fino a 15 metri, appartenenti a diverse specie. Percorrerlo può richiedere fino a un’ora, e segnali numerati posizionati lungo il percorso aiutano i visitatori a orientarsi. Al cuore del labirinto si apre una piazza di 2.000 metri quadrati, progettata dall’architetto Pier Carlo Bontempi. Qui si svolgono eventi culturali, concerti e manifestazioni. Al suo interno è sita anche una cappella a forma di piramide. Una cappella che rappresenta la dimensione spirituale del labirinto, sottolineandone il significato simbolico. Inoltre si puà visitare un Museo e una collezioni d’arte. Si tratta di un’area di 5.000 metri quadrati che ospita 500 opere d’arte che spaziano dal Cinquecento al Novecento, inclusi capolavori di Antonio Ligabue, parte della collezione personale di Franco Maria Ricci.

                Un filo di Arianna che collegare i labirinti iconici nel mondo

                Se quello di Masone è considerato il più grande labirinto al mondo quello di Hampton Court, Inghilterra Creato nel 1690 nei giardini di Hampton Court Palace, è uno dei più antichi permanenti d’Europa. È famoso per le sue siepi di tasso e i sentieri tortuosi. Dole Plantation Maze, alle Hawaii negli Stati Uniti è realizzato con piante di ananas e copre oltre 12.000 metri quadrati per celebrare l’agricoltura locale. Sempre in Inghilterra Longleat Hedge Maze, situato nel parco di Longleat House, è formato da oltre 16.000 siepi di tasso. È noto per il percorso complesso e per la torre centrale con vista panoramica sullo stesso labirinto. Andrássy Castle Maze in Ungheria è l’unico labirinto europeo sotterraneo. Sviluppato in un sistema di grotte, offre percorsi emozionanti con installazioni luminose e artistiche. E per finire torniamo a Villa Pisani Maze, situato a Stra, vicino Venezia, dove è possibile visitare un labirinto settecentesco con siepi di bosso, celebre per la torretta centrale sormontata da una statua della dea Minerva.

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