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Spettacolo

la Lucarelli non perdona: “Chiara Ferragni? Influencer morta!”

La penna graffiante di Selvaggia Lucarelli non risparmia nessuno, e questa volta è Chiara Ferragni a finire nel mirino. Secondo Lucarelli, l’era della Ferragni come influencer di successo è giunta al termine.

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    Continua senza sosta la campagna di demolizione di Chiara Ferragni e Fedez da parte di Selvaggia Lucarelli. La giornalista, fresca di uscita con il suo libro ‘Il vaso di Pandoro’, non ha perso l’occasione per lanciare frecciate anche in TV. Durante il suo intervento su La7 a Piazzapulita, la penna graffiante ha sparato a zero sugli ormai “FerragnEX”.

    Selvaggia Lucarelli affonda Chiara Ferragni

    Nel corso della puntata, parlando con Corrado Formigli, la Lucarelli non ha fatto sconti ai Ferragnez. “Credi che Chiara Ferragni non tornerà a galla sui social, non potrà fare questo lavoro in futuro?”, ha chiesto il conduttore. La risposta di Selvaggia è stata tagliente: “Intanto mi verrebbe da dire… quale lavoro, Corrado? Io credo una cosa, che Chiara Ferragni non abbia ancora realizzato che Chiara Ferragni (inteso come personaggio dei social e influencer) è morta, nel senso che quella che esisteva prima non potrà esistere mai più. Lei dovrebbe ripartire da zero, non può pensare di recuperare, diciamo così, il suo ruolo sui social come era prima”.

    “Mai più come prima”

    Il concetto, espresso con forza in diretta TV, è stato poi dettagliato ulteriormente: “Io quando penso a lei, penso ad una sorta di prestigiatore, di mago che è sul palco. Sta facendo una magia, incanta tutti per due, quattro ore, tutti le credono, tutti credono a quello che sta facendo. Ad un certo punto si scopre la doppia cucitura della manica, il doppiofondo del cilindro e s’intravede la carta o il topolino”, ha proseguito la Lucarelli. “Non puoi più chiedere al tuo pubblico di continuare a crederti e andare avanti con il tuo numero come se niente fosse. Devi cambiare numero. Io credo che lei non possa più fare l’influencer come l’ha fatta prima, ma, naturalmente, non credo che non abbia una seconda opportunità. Tra l’altro credo che disponga di molti soldi, quindi possa gestirli in molti modi, può fare l’imprenditrice molto bene”.

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      Musica

      Patty Pravo si confessa: “Io e Riccardo Fogli? Non sono assolutamente la Yoko Ono italiana!”

      La liaison con Riccardo Fogli è cosa nota… ma la Pravo rispedisce al mittente le accuse di essere stata lei la causa della rottura di lui con i Pooh.

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        Finalmente sono stati svelati i retroscena dell’abbandono dei Pooh da parte di Riccardo Fogli. O almeno questa è la versione di Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. Che ha risposto per le rime all’ex fidanzato e collega. Non sentendosi minimamente responsabile della crisi che portò il suo ex ad abbandonare la band, nel 1973.

        La versione di Fogli davanti a Mara Venier

        Vediamo prima cos’aveva affermato Fogli durante un’intervista in tema. Il cantante toscano aveva dichiarato: “È successo che io mi ero fidanzato con Nicoletta, Patty Pravo. La storia iniziò quando io ero ancora sposato con Viola Valentino, e le prime settimane abbiamo fatto tutto di nascosto. Poi iniziarono a uscire i primi articoli. Né io né Nicoletta parlavamo con la stampa ovviamente, ma poi la questione divenne una cosa sempre più grande e grave. Viola mi cacciò di casa. E Patty era una donna troppo nota, stava diventando troppo invadente per il gruppo. La verità è che molto amichevolmente con tanto affetto i miei migliori amici mi hanno detto questa faccenda si complica si parla di te e di Nicoletta, si mescola questa cosa e non va bene mi è stato chiesto che cosa decidi?”.

        Ha fatto tutto lui, io non c’entro nulla

        Trascorre un po’ di tempo e la Pravo replica in questo modo: “Non c’entro niente con il suo abbandono. Anzi, mi sarebbe piaciuto fosse rimasto. Era un gruppo meraviglioso, che faceva pezzi bellissimi. Perché avrei dovuto dirgli di andarsene? Ipotizzo che all’origine dell’addio ci fosse un desiderio di intraprendere una carriera solista. Ha deciso lui”. Ammettendo sul finale di trasmissione “Io non sono una ragazza fedelissima” in merito alla separazione con Fogli, con il quale si sposò simbolicamente in Scozia nell’anno nel quale lasciò la band di Facchinetti e compagni.

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          Televisione

          Lucarelli contro Fagnani: “Belve” non le piace, forse perché al posto suo c’è un’altra

          La giornalista del Fatto Quotidiano demolisce Francesca Fagnani, accusandola di spocchia e ambizione smodata. Ma sui social rimbalza una vecchia analisi: il vero problema, forse, è che quel programma lo avrebbe voluto condurre lei.

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            Volano gli stracci una recente puntata de Il Sottosopra, il podcast quotidiano di Selvaggia Lucarelli. Tema del giorno: Francesca Fagnani e il suo programma Belve. Un titolo volutamente ambiguo – “Perché non mi piace Belve. E perché sì” – e undici minuti in cui la giudice di Ballando con le Stelle si scaglia con particolare ferocia contro il format di Rai 2 e soprattutto contro chi lo conduce.

            Al netto di alcune critiche sensate all’ultima edizione – che in effetti qualche scivolone l’ha collezionato – la sensazione è che la Lucarelli più che recensire, stia elaborando un torto personale: quello di non essere stata chiamata alla guida di un format che avrebbe potuto cucirsi addosso come un guanto.

            E allora giù stilettate. A partire dai costi del programma, che secondo la giornalista sfiorerebbero i 300mila euro a puntata, una cifra importante per una produzione esterna alla Rai. Il tutto per un risultato Auditel inizialmente sottotono, risalito solo nelle ultime settimane. Ma la vera stoccata arriva quando si parla della conduttrice: “Di davvero feroce, in Belve, c’è solo l’ambizione di chi lo conduce. Fagnani non mira a un programma godibile ma a uno notiziabile. L’intervistato? Un pretesto. Non c’è ritratto, non c’è profondità”.

            Una critica dura, ma anche poco fondata. Perché è evidente che ogni programma televisivo – e da sempre, ben prima dell’era social – nasca con l’aspirazione di far parlare di sé. Che si tratti di reality, dating show o varietà, la parola d’ordine è una: notiziabilità. Vale per Belve, certo, ma vale anche per BellaMà, dove Annalisa Minetti si trasforma in Jill Cooper e Pierluigi Diaco fa le bizze con gli autori. Eppure nessuno si straccia le vesti.

            Dare per scontato che l’intervistato non emerga a Belve è, semplicemente, falso. Per quanto alcuni temi siano già noti, la narrazione riesce spesso a restituire uno sguardo nuovo. Si prenda il caso di Bianca Balti: nota alle cronache per il suo passato militante, certo, ma il modo in cui si è raccontata nello studio della Fagnani ha colpito e sorpreso. O almeno, chi ha voluto ascoltare.

            Pretendere che il pubblico conosca già la storia di ogni personaggio intervistato è ingenuo. E sostenere che Belve non sia all’altezza del suo presunto predecessore, Le invasioni barbariche, solo perché la conduttrice ci mette troppo ego, è un’altra forzatura. Ogni programma ha il proprio stile, e spesso questo stile coincide – anzi, deve coincidere – con la personalità di chi lo conduce. Come non pensare, per esempio, a Paolo Bonolis? O a Maria De Filippi?

            La verità è che Selvaggia Lucarelli non è nuova a uscite simili. Già durante l’ultima edizione del Festival di Sanremo aveva scelto un silenzio eloquente sull’intervento di Francesca Fagnani all’Ariston, che invece aveva messo d’accordo quasi tutti.

            Oggi rincara la dose: “Nessuno la critica perché ha molti amici tra colleghi e social”. Una frase che, detta da una che nel mondo dei social ci naviga da anni con gran profitto, suona più come uno sfogo che come una riflessione.

            Per quanto si possa discutere di alcune scelte editoriali, Belve resta un programma solido, con un’identità precisa e una buona resa televisiva. Funziona, insomma. Ed è forse questo a bruciare di più.

            Lucarelli ha costruito nel tempo un personaggio solido: polemica, affilata, trasversale. Dal gossip alle inchieste, dalle raccolte fondi al costume, non c’è tema che non abbia affrontato con piglio da pasionaria. Ha guadagnato così visibilità e ruoli fissi in tv, soprattutto a Ballando con le Stelle, dove siede da otto stagioni con la consueta aria da outsider scomoda.

            Ma quando si è trattato di ideare un talk d’interviste “feroci”, la scelta non è caduta su di lei. Hanno scelto un’altra. E questo, si sa, può far rosicare chiunque. Anche il più puro di cuore. Figuriamoci Selvaggia Lucarelli.

            Immaginiamola, dunque, in uno studio a intervistare i suoi “nemici” storici: Morgan, Cruciani, Scanzi, Max Giusti. Un talk pepato e acido non sarebbe stato fuori dalle sue corde. Anzi. Ma sarebbe stato altrettanto efficace sul piano mediatico?

            Difficile a dirsi. Quel che è certo è che Francesca Fagnani, con uno stile tutto suo e una rete che l’ha sostenuta fin dal primo minuto, è riuscita a fare di Belve un piccolo caso editoriale. Il curriculum aiuta, ma nel mondo dell’immagine serve anche un po’ di grazia. E, come dimostra il successo del programma, anche il pubblico l’ha riconosciuta.

            Forse, allora, non è Belve a non piacere alla Lucarelli. Forse il problema è che, per una volta, la belva non è lei.

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              Personaggi e interviste

              La classifica sexy di Gwyneth Paltrow: “Ecco chi era il mio miglior amante fra le lenzuola”

              Gwyneth Paltrow rompe il silenzio su Brad Pitt e Ben Affleck con rivelazioni piccanti che stanno facendo il giro del web. In un’intervista esplosiva, l’attrice ha confessato chi, tra i due celebri ex, è stato il migliore a letto… e chi la faceva ridere di più. Un tuffo nel passato sentimentale di una delle star più chiacchierate di Hollywood.

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                La popolare attrice è in vena di confessioni piccanti di questi tempi: “Con Brad chimica esplosiva, ma Ben era… tecnico” Nel corso di una nuova intervista al popolarissimo podcast Call Her Daddy, Gwyneth Paltrow ha alzato il velo su uno degli argomenti più chiacchierati dai fan: i suoi ex fidanzati più famosi, Brad Pitt e Ben Affleck. L’attrice premio Oscar non si è tirata indietro e ha risposto senza imbarazzo alla domanda da un milione di click: chi era il migliore a letto?

                Chimica contro tecnica

                La risposta è stata sorprendentemente dettagliata. «Con Brad Pitt c’era una chimica pazzesca, quasi elettrica», ha detto sorridendo. Ma poi ha aggiunto: «Ben Affleck era tecnicamente perfetto. Sapeva esattamente cosa fare». Due stili diversi, insomma, ma entrambi indimenticabili per motivi molto diversi.

                Pitt: l’amore travolgente degli anni ’90

                Gwyneth e Brad si sono conosciuti sul set di Seven nel 1994, e per qualche anno hanno rappresentato la coppia d’oro di Hollywood. Un amore romantico e passionale, culminato in un fidanzamento ufficiale. «Ero molto innamorata», ha confessato Paltrow. «Ma eravamo troppo giovani». Nonostante la rottura, tra i due è rimasto un forte affetto e rispetto reciproco

                Affleck: fascino e ironia sotto le lenzuola

                Dopo Brad, è arrivato Ben. La loro relazione è durata dal 1997 al 2000, e Gwyneth ha ammesso che con lui c’era un’alchimia molto diversa. «Mi faceva ridere come nessun altro», ha detto. «Ben era un ragazzo brillante, spiritoso e molto… preciso». Un commento che ha scatenato una marea di reazioni sui social, tra fan divertiti e gossip in fermento.

                Gwyneth oggi: tra successo, famiglia e sincerità disarmante

                Oggi l’attrice è sposata con il produttore Brad Falchuk e vive una vita lontana dai riflettori più scandalistici. Eppure, quando decide di parlare del suo passato, lo fa con una sincerità che sorprende. Le sue rivelazioni non sono mai gratuite: «Non ho nulla da nascondere. Ho vissuto amori intensi, e sono grata per ognuno di loro». Le sue parole non sono solo gossip da tabloid. Sono anche un esempio di come una donna possa parlare apertamente della propria sessualità e delle sue esperienze senza vergogna. In un mondo che ancora stigmatizza la libertà femminile, Gwyneth riesce a trasformare ogni intervista in una lezione di autenticità.

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