Spettacolo
la Lucarelli non perdona: “Chiara Ferragni? Influencer morta!”
La penna graffiante di Selvaggia Lucarelli non risparmia nessuno, e questa volta è Chiara Ferragni a finire nel mirino. Secondo Lucarelli, l’era della Ferragni come influencer di successo è giunta al termine.

Continua senza sosta la campagna di demolizione di Chiara Ferragni e Fedez da parte di Selvaggia Lucarelli. La giornalista, fresca di uscita con il suo libro ‘Il vaso di Pandoro’, non ha perso l’occasione per lanciare frecciate anche in TV. Durante il suo intervento su La7 a Piazzapulita, la penna graffiante ha sparato a zero sugli ormai “FerragnEX”.
Selvaggia Lucarelli affonda Chiara Ferragni
Nel corso della puntata, parlando con Corrado Formigli, la Lucarelli non ha fatto sconti ai Ferragnez. “Credi che Chiara Ferragni non tornerà a galla sui social, non potrà fare questo lavoro in futuro?”, ha chiesto il conduttore. La risposta di Selvaggia è stata tagliente: “Intanto mi verrebbe da dire… quale lavoro, Corrado? Io credo una cosa, che Chiara Ferragni non abbia ancora realizzato che Chiara Ferragni (inteso come personaggio dei social e influencer) è morta, nel senso che quella che esisteva prima non potrà esistere mai più. Lei dovrebbe ripartire da zero, non può pensare di recuperare, diciamo così, il suo ruolo sui social come era prima”.
“Mai più come prima”
Il concetto, espresso con forza in diretta TV, è stato poi dettagliato ulteriormente: “Io quando penso a lei, penso ad una sorta di prestigiatore, di mago che è sul palco. Sta facendo una magia, incanta tutti per due, quattro ore, tutti le credono, tutti credono a quello che sta facendo. Ad un certo punto si scopre la doppia cucitura della manica, il doppiofondo del cilindro e s’intravede la carta o il topolino”, ha proseguito la Lucarelli. “Non puoi più chiedere al tuo pubblico di continuare a crederti e andare avanti con il tuo numero come se niente fosse. Devi cambiare numero. Io credo che lei non possa più fare l’influencer come l’ha fatta prima, ma, naturalmente, non credo che non abbia una seconda opportunità. Tra l’altro credo che disponga di molti soldi, quindi possa gestirli in molti modi, può fare l’imprenditrice molto bene”.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Musica
Roger Waters attacca Ozzy Osbourne, il figlio Jack replica: “Mio padre aveva ragione, sei sempre stato uno stronzo”
In un’intervista a The Independent UK, Waters ha definito irrilevante il rocker morto lo scorso 22 luglio. Jack Osbourne ha replicato su Instagram con parole durissime, accusandolo di cercare visibilità insultando suo padre. Il botta e risposta accende il dibattito sull’eredità del “Prince of Darkness”.

Uno scontro frontale tra icone, o meglio, tra eredità musicali che non si incontreranno mai. A pochi giorni dalla morte di Ozzy Osbourne, scomparso il 22 luglio, Roger Waters ha deciso di esprimere un giudizio senza appello sul “Prince of Darkness”. Intervistato da The Independent UK, l’ex Pink Floyd ha liquidato il cantante dei Black Sabbath con poche, caustiche parole: «Ozzy Osbourne, che è appena morto, che Dio lo benedica nello stato in cui è stato per tutta la sua vita. Non lo sapremo mai. La musica, non ne ho idea. Non me ne frega un cazzo».
Waters ha rincarato la dose, dichiarando: «Non mi interessa dei Black Sabbath, non mi sono mai interessati. Non ho alcun interesse a mordere teste di polli o qualunque cosa facciano. Non me ne può fregare di meno». Un’affermazione che ha ferito i fan e che non poteva restare senza replica.
A rispondere ci ha pensato Jack Osbourne, figlio di Ozzy, che su Instagram ha pubblicato un messaggio infuocato: «Hey Roger Waters, vaffan… L’unico modo in cui sembri ottenere attenzione, ormai, è vomitando stronzate sulla stampa. Mio padre ha sempre pensato che fossi uno stronzo, grazie per averglielo confermato».
Parole dure, che hanno subito acceso il dibattito sui social. Da un lato, i sostenitori dei Pink Floyd hanno difeso la libertà di Waters di esprimere un giudizio personale. Dall’altro, i fan di Osbourne hanno visto nell’intervista un gesto gratuito e irrispettoso nei confronti di una leggenda appena scomparsa.
Per i critici musicali, lo scontro riflette due mondi inconciliabili: l’universo psichedelico e concettuale dei Pink Floyd e l’estetica cupa e teatrale dell’heavy metal dei Black Sabbath. Ciò che appare certo è che la figura di Ozzy, a dispetto delle critiche, resta centrale nell’immaginario rock, tanto che anche una polemica postuma è bastata a rimetterlo al centro del dibattito.
Jack, con la sua replica, ha trasformato lo sgarbo in un affare familiare e mediatico. Perché nell’universo metal, la difesa dell’onore conta tanto quanto un riff immortale.
Musica
Jovanotti riceve il Pegaso d’Oro: “Guardo alla Sumud Flotilla e al sogno di pace a Gaza”
Dalle radici toscane ai nuovi orizzonti: Jovanotti ha ringraziato per il premio raccontando il legame con la sua terra e lanciando un messaggio di fiducia per la flottiglia che parte verso Gaza, invocando cessate il fuoco e convivenza pacifica.

C’è commozione vera nelle parole di Lorenzo Jovanotti. Il cantante ha ricevuto a Firenze il Pegaso d’Oro, il riconoscimento più prestigioso della Regione Toscana, e non ha nascosto l’emozione: «Oggi la Regione Toscana mi ha conferito il suo riconoscimento più prestigioso, il mitico, anzi mitologico Pegaso d’Oro. L’ho ricevuto dalle mani del presidente Eugenio Giani e poi mi sono anche commosso parlando di quello che mi lega a questa parte di mondo che amo… Grazie gente!».
Il premio, istituito per celebrare personalità che hanno dato lustro alla Toscana e all’Italia, gli è stato consegnato con le motivazioni lette da Enzo Brogi, amico di lunga data di Jovanotti. «Le motivazioni del premio mi onorano e mi motivano a continuare a navigare verso nuovi mondi», ha aggiunto il cantante, legando il riconoscimento a una spinta a guardare avanti, a sperimentare e a costruire nuove connessioni culturali e umane.
La Toscana, per Jovanotti, è più di una radice geografica: è la culla di una parte essenziale della sua identità, quella che lo ha formato prima come ragazzo di Cortona e poi come artista capace di portare nel mondo la propria visione musicale.
Non solo celebrazione personale. Nel suo intervento Jovanotti ha voluto anche parlare di attualità internazionale, citando la Sumud Flotilla, la flottiglia di barche che sta salpando verso Gaza con l’obiettivo di chiedere il cessate il fuoco e aprire uno spiraglio di pace. «Ripongo grandi speranze nella possibilità che questa flottiglia di tante barche che stanno partendo ottenga il risultato che tutti ci auguriamo: il cessate il fuoco e una tregua che apra la possibilità a una futura convivenza pacifica in quella terra», ha dichiarato.
Un passaggio che ha colpito l’aula, spostando lo sguardo dalla Toscana al Mediterraneo, dal riconoscimento personale alla speranza collettiva. Perché, come ha ricordato Jovanotti, i simboli contano: un premio che celebra l’impegno culturale può diventare anche il veicolo di un messaggio politico, di un invito a immaginare un mondo diverso.
Alla fine della cerimonia, il cantante ha salutato con la consueta energia, ringraziando i presenti e i tanti fan che lo hanno seguito anche a distanza. Una giornata che lo lega ancora di più alla sua terra, ma che conferma la sua vocazione internazionale: radici profonde e orizzonti larghi, proprio come il volo del Pegaso che oggi porta il suo nome.
Televisione
Ascolti tv, Gerry Scotti porta a casa il primo round: La Ruota della fortuna supera Affari tuoi di De Martino
La sfida più attesa dell’autunno televisivo si apre con il sorpasso di Scotti, che piazza oltre 4,5 milioni di spettatori. Stefano De Martino parte in calo rispetto ai numeri record dello scorso anno, ma la stagione è lunga e la partita resta aperta.

La prima sfida d’autunno tra colossi dell’access prime time ha un vincitore: Gerry Scotti. La sua Ruota della fortuna, tornata su Canale 5 in versione aggiornata, ha battuto la nuova edizione di Affari tuoi, affidata a Stefano De Martino su Rai 1. Il verdetto parla chiaro: 4.514.000 spettatori e il 24,17% di share per Scotti, contro i 4.222.000 spettatori e il 22,6% conquistati dal gioco dei pacchi.
Un testa a testa che segna il primo round di una sfida destinata a infiammare la stagione. Nei 35 minuti di sovrapposizione diretta, dalle 20.49 alle 21.25, il programma di De Martino ha registrato 4.210.000 spettatori con il 22,35%, mentre quello di Scotti si è fermato a 4.120.000 spettatori e al 21,87%. Ma nel conteggio finale, la spunta Canale 5.
Per De Martino, che l’anno scorso aveva riportato Affari tuoi a vette vicine al 30% di share, il ritorno segna un calo di oltre dieci punti rispetto alla media della stagione passata. Anche Scotti, però, deve registrare un piccolo passo indietro: reduce dall’estate con ascolti vicini al 30%, ha perso circa cinque punti percentuali rispetto alla settimana scorsa.
La sensazione è che la partita sia solo all’inizio. Il pubblico di Rai 1 deve riabituarsi alla nuova conduzione di De Martino, reduce dalla tournée teatrale appena conclusa, mentre Scotti gioca sulla forza di un format storico e di un traino estivo consolidato.
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