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Spettacolo

La Perfidia serpeggia su LaC Tv

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    Che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene? Ve lo ricordate questo divertentissimo titolo – altrimenti detto FF.SS. – diretto nel 1983 da quel geniaccio di Renzo Arbore? Una pellicola ricca di apparizioni di personaggi famosi: oltre al già citato Arbore, anche De Crescenzo, Benigni, Pippo Baudo, Isabella Biagini, Gianni Boncompagni e tanti altri.

    Smarrimento generale

    Sarà anche il titolo della puntata di domani sera del talk Perfidia, in onda su LaC Tv alle 21:30, condotto dall’esperta Antonella Grippo. Che darà spazio e voce ad un tema di palpabile attualità: gli italiani e la loro attuale incapacità nel ricoscersi attraverso le scelte dei partiti per i quali avevano votato nella consultazione elettorale delle Politiche del 2022.

    Dove vedere Perfidia

    Appuntamento a domani alle 21:30, su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre. In alternativa in onda al medesimo orario sui canali 411 TivùSat e 820 Sky, senza dimenticare le piattaforme web del network LaC. Tutte le puntate saranno poi successivamente rese disponibili su LaC Play, un modo comodissimo per recuperare quello che eventualmente vi sarete persi del palinsesto del canale.

    Gli argomenti di domani sera

    Un discorso che vale sia per la coalizione di governo che per quella di opposizione, senza distinzioni di casacca. La distanza tra le promesse e la realtà dei fatti sembra ormai essere abissale. E per questo motivo il fantasma dell’astensionismo torna ad agitare i Palazzi, in prossimità delle consultazioni Europee. L’esodo dalle urne rappresenta indifferenza o dissenso organizzato, forte e assertivo? Nel corso della puntata, verrà dato ampio spazio anche agli scenari internazionali di guerra e alle lotte intestine tra i partiti. Sia dal campo (non più largo) di Schlein e Conte ai dissidi interni nell’asse Lega – Fratelli d’Italia. Insomma… tante carne al fuoco, con una sana dose di… perfidia! D’altronde, come diceva l’attrice Joan Collins… “Nella vita è necessaria un po’ di perfidia per chi voglia avere successo“.

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      Cinema

      Il calendario dell’avvento di Gwyneth Paltrow? Tra corde bondage e oro 24 carati, il Natale più hot di sempre

      Gwyneth Paltrow lancia la sua versione del calendario dell’avvento, pensata per chi vuole accendere le feste con sensualità e ironia. Dalle corde bondage alle manette dorate, fino al vibratore a cinque velocità: un mix di erotismo e design firmato Kiki de Montparnasse.

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        Altro che cioccolatini o cosmetici: il calendario dell’avvento di Gwyneth Paltrow è un viaggio nei piaceri del corpo. Nella sua Pleasure Seeker’s Gift Guide, pubblicata sul sito di lifestyle Goop, l’attrice premio Oscar propone un Natale decisamente fuori dagli schemi, con 24 sorprese ad alto tasso erotico e altrettanto alto di prezzo.

        Il Natale secondo Goop

        Il cofanetto, che rientra tra i consigli per gli acquisti natalizi più discussi del web, è una vera e propria mini “stanza dei giochi”. Dentro si trovano corde bondage di sei metri, manette placcate in oro, vibratori a cinque velocità e lingerie di lusso firmata Kiki de Montparnasse, marchio cult del piacere raffinato.

        Lusso, ironia e libertà

        Non è la prima volta che la Paltrow usa il Natale per provocare. Dopo la “candela che profuma come la mia vagina” e le guide al discoppiamento consapevole, la star di Hollywood rilancia la sua visione del benessere sensuale: senza tabù, ma con molto stile.

        Un investimento (più che un regalo)

        Il prezzo non è per tutti, ma il messaggio sì: godersi le feste può essere un’arte. E se c’è qualcuno che sa trasformare l’erotismo in business, quella è Gwyneth Paltrow, regina indiscussa del lusso consapevole.

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          Cinema

          Il Natale politicamente scorretto del film “Una poltrona per due”

          Il miope atteggiamento di un certo tipo di revisionismo prende di mira anche un classicone natalizio, che rappresenta un appuntamento fisso del pubblico davanti alla tv, durante le feste. In questo 2024 anche per tre giorni al cinema, in versione restaurata.

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            Per molti sta diventando un’ossessione… questa ricerca spasmodica di un orientamento ideologico, di un atteggiamento sociale nell’evitare l’offesa – ma anche solo lo svantaggio – verso determinate categorie di persone o verso un ideale, un concetto specifico. Un’attività che sembra appassionare molti e che, in tutta franchezza, sembra averci davvero preso la mano…

            Un appuntamento imperdibile, come la tombolata con i nonni

            Anche il Natale non sfugge a questa tendenza. Mentre in tv impazzano gli spot su pandori e panettoni e spopolano le pellicole natalizie, in molti ne aspettano una in particolare: Una poltrona per due di John Landis, con Eddie Murphy e Dan Aykroyd. Un film che, alla pari solo de La vita è meravigliosa di Frank Capra, riesce immediatamente a creare la magica atmosfera che tutti ricercano nelle festività natalizie. Si tratta, da anni, di un imperdibile appuntamento per gli italiani, che il 24 sera all’unisono sintonizzano gli apparecchi televisivi su Italia 1 per la puntuale messa in onda della pellicola, uscita per la prima volta nelle sale nel 1983.

            Tutte le “colpe” della pellicola

            Mentre la cronaca quotidianamente ci offre innumerevoli spunti per scrivere articoli intelligenti, uno di recente (pubblicato su un noto mensile italiano), sottolineava come inspiegabile che “un titolo tanto osteggiato (e a ragione) negli ultimi anni abbia addirittura la possibilità di venir proiettato in tv ogni Natale, soprattutto dopo i dibattiti che si è portato dietro in tempi recenti”. Le colpe del film sarebbero svariate: razzismo, la cosiddetta N-word, blackface, donne che vengono rappresentate come oggetti…

            Non è la prima volta, in passato se la presero pure con l’elefantino Dumbo

            Ma la vera onta del film in questione sarebbe quella di essere stato girato all’inizio degli anni Ottanta, quando vigeva una diversa comicità e sensibilità. La follia di questa idea non è nuova: nel 2021 alcuni benpensanti provarono a proporre la censura per cartoni animati come Peter Pan e Dumbo, film come Via col vento e American Beauty, addirittura libri scritti da autori del calibro di Jules Verne, Ian Flemig e Agatha Christie.

            La follia della cancel culture

            E’ il risultato di una cancel culture imperante che tenta in ogni modo (e a volte ci riesce pure) di proporre un revisionismo storico su tutto… o quasi. Una deriva che, anche in questo 2024 agli sgoccioli, appare quantomeno anacronistica. Nell’articolo sopracitato ci si indigna per la blackface di Dan Aykroyd, sottolineando come “non faccia più ridere”. L’autrice del pezzo si preoccupa di consigliare: “Servirebbe parlarne e rifletterci sopra per sì, contestualizzarlo, ma soprattutto per non tirarsi indietro quando c’è da indicare ciò che conteneva (e contiene) di inopportuno. Un’avvertenza affinché non si riproduca un simile linguaggi”.

            Ma davvero qualcuno ritiene lo spettatore medio così stupido?

            Partendo quindi dal presupposto che lo spettatore medio sia totalmente incapace di distinguere ciò che è adeguato da ciò che non lo è. Un concetto sorprendentemente sciocco, come quando ci viene spiegato che i film sui serial killer rappresentano storie di fantasia, dalle quali non si deve prendere esempio!

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              Musica

              Dieci canzoni per accendere lo spirito delle feste: la playlist perfetta per il Natale

              Una selezione di canzoni che mescola tradizione e modernità, ideali per riempire la casa di atmosfera natalizia, accompagnare una cena, un viaggio o semplicemente una serata di relax.

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              la playlist perfetta per il Natale

                Quando si avvicina dicembre, una delle prime cose che facciamo per entrare nello spirito delle feste è cercare la musica giusta. Le canzoni natalizie hanno un potere unico: riportano alla mente ricordi, rituali familiari e sensazioni di calore che nessun’altra colonna sonora sa evocare. Preparare una playlist, dunque, è quasi un gesto rituale. Ma quali brani scegliere per creare l’atmosfera perfetta?

                Dai classici americani alle hit internazionali più recenti, alcune canzoni sono diventate veri e propri pilastri del Natale contemporaneo. Molte di esse, infatti, registrano ogni anno nuovi record di ascolti, segno che la tradizione musicale legata alle feste è viva e continua a rinnovarsi.

                1. “All I Want for Christmas Is You” – Mariah Carey

                Pubblicata nel 1994, è ancora oggi uno dei brani più ascoltati al mondo durante il periodo natalizio, tanto da raggiungere spesso la vetta delle classifiche internazionali.

                2. “Last Christmas” – Wham!

                Un altro evergreen, uscito nel 1984 e rimasto uno dei simboli più pop del Natale. La sua melodia malinconica ma irresistibile è ormai immancabile in ogni playlist.

                3. “It’s the Most Wonderful Time of the Year” – Andy Williams

                Classico del 1963, richiama in pochi secondi tutto ciò che associamo alle feste: luci, riunioni familiari e gioia condivisa.

                4. “Jingle Bell Rock” – Bobby Helms

                Vivace e immediatamente riconoscibile, dal 1957 è la scelta perfetta per dare una spinta di energia ai momenti di festa.

                5. “Santa Tell Me” – Ariana Grande

                Tra le hit natalizie moderne più amate, uscita nel 2014, unisce pop contemporaneo e atmosfera brillante, diventando rapidamente un nuovo classico.

                6. “Rockin’ Around the Christmas Tree” – Brenda Lee

                Registrata quando Brenda Lee aveva solo 13 anni (1958), è tornata in auge negli ultimi anni grazie ai social e alle playlist digitali.

                7. “Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” – Dean Martin

                Una delle melodie più iconiche legate all’inverno: romantica, rilassante e perfetta come sottofondo per una serata in casa.

                8. “Feliz Navidad” – José Feliciano

                Brano del 1970 diffusissimo a livello globale, unisce lingua inglese e spagnola e porta con sé un’energia contagiosa.

                9. “Underneath the Tree” – Kelly Clarkson

                Pubblicata nel 2013, è considerata una delle migliori canzoni natalizie degli ultimi anni, grazie alla sua produzione brillante e alla voce potente della cantante.

                10. “White Christmas” – Bing Crosby

                È il singolo più venduto di sempre nella storia della musica (dato Guinness World Records). Un capolavoro intramontabile che chiude la playlist con eleganza.

                Questa selezione unisce stili diversi e decenni lontani, dimostrando quanto la musica natalizia riesca a superare il passare del tempo mantenendo intatto il suo fascino.

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