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Spettacolo

«Rossella Brescia e Luciano Cannito si sono lasciati dopo 18 anni», gli indizi social

Rossella Brescia e Luciano Cannito hanno messo fine a una storia d’amore lunga più di 18 anni. La notizia della loro separazione è stata svelata durante una puntata di Gente di Mare, sconvolgendo i fan che avevano seguito la loro relazione solida e riservata. Scopri i dettagli di come questa coppia celebre ha gestito la crisi e cosa riserva il futuro per entrambi

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    “Rossella Brescia e Luciano Cannito, dopo più di 18 anni insieme, hanno annunciato la fine della loro lunga relazione, un evento che ha sorpreso molti, simile alla recente separazione di Clio MakeUp e suo marito. Durante una puntata di Gente di Mare, l’esperta di gossip Deianira ha rivelato la notizia, sottolineando la rottura tra la famosa conduttrice e il rinomato coreografo.

    Nonostante non ci siano conferme dirette al momento, la coppia sembrava essere in crisi già da qualche settimana, come suggerito dalle enigmatiche storie Instagram di Rossella Brescia. La situazione è diventata evidente quando ha pubblicato una storia con uno sfondo nero e la canzone “Quando finisce un amore” di Riccardo Cocciante. Questo gesto ha fatto pensare ai suoi follower che stesse alludendo alla fine della loro storia d’amore, che sembrava solida fino a poco tempo fa.

    Rossella Brescia e Luciano Cannito hanno sempre mantenuto la loro privacy, quindi il motivo esatto della separazione non è stato chiarito pubblicamente. Dopo l’annuncio, entrambi si sono concentrati sul lavoro e continuano a condividere le loro attività sui social media. Mentre Rossella ha recentemente assistito allo spettacolo teatrale di Eleonora Abbagnato alle Terme di Caracalla, Luciano è coinvolto nel nuovo musical di Rocky, con Pierpaolo Pretelli nel ruolo principale.”

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      Spettacolo

      Roberto Bolle ricorda le gemelle Kessler: un addio “di unione e amore” che commuove l’Italia

      Tra memoria, emozioni e riflessioni sulla propria carriera, Roberto Bolle omaggia le gemelle Kessler, celebra il valore immortale della fotografia e racconta la sfida quotidiana della danza, svelando anche qualche aneddoto personale.

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        Roberto Bolle ricorda le gemelle Kessler con una delicatezza rara, quella che appartiene solo a chi della grazia ha fatto un mestiere. Ospite di Radio2 Stai Serena con Serena Bortone e Massimo Cervelli, l’étoile della Scala di Milano ha voluto rendere omaggio alle due icone della televisione italiana, recentemente scomparse insieme. «Sono state grandi icone che hanno rappresentato un mondo», ha detto, sottolineando come, negli anni del boom, avessero portato «gioia, bellezza, leggerezza e novità» nelle case degli italiani.

        “La loro scelta ha colpito tutti”
        Bolle non nasconde la commozione pensando al loro ultimo gesto: «La scelta di andarsene insieme ha emozionato e colpito tutti: un atto estremo di unione, amore e condivisione fino all’ultimo che ammiro e rispetto. Ci vuole molta forza». Ricorda poi il tributo realizzato per loro a “Danza con me”, definendolo «un omaggio alla televisione degli anni ’60» e a un mondo che, dice, «sta sparendo».

        La fotografia come memoria del movimento
        In libreria con il volume fotografico Roberto Bolle, il ballerino ha raccontato la potenza delle immagini nel fermare ciò che, per natura, sfugge: «Quello che facciamo noi è effimero, un attimo. La fotografia rende immortale un gesto». Sfogliando il libro, ammette di essersi emozionato davanti alle immagini dei suoi diciotto anni: «I miei occhi, quell’innocenza… Era tutto l’inizio, e non sapevo ancora cosa sarebbe successo».

        Dalle prime scarpette al perfezionismo
        Le memorie scorrono fino al primo spettacolo, quando «persi una scarpetta» e l’esperienza non fu memorabile. Ma la danza, racconta, «ha sempre nutrito quella parte di bambino» che si rapporta al teatro con purezza. Eppure, dietro la poesia c’è disciplina ferrea: «Il lavoro con il corpo è estenuante e doloroso. Ogni giorno è una sfida. Le mie imperfezioni le nascondo il più possibile». E confessa anche la sua “concessione”: «Quando torno a casa da uno spettacolo ho bisogno di conforto e il cibo me lo dà. Mangio con piacere».

        Caravaggio, la Fondazione e la danza a scuola
        Tra tournée, nuovi progetti e impegni con la sua Fondazione, Bolle racconta con orgoglio i risultati ottenuti: «In alcune scuole medie si studia danza e movimento. Vedere i ragazzi approcciarsi al corpo è fondamentale». E non manca l’entusiasmo per Caravaggio, spettacolo che definisce «uno dei ruoli più belli, anche esteticamente, con le sue luci e ombre».

        “Ci vuole self control”
        Alla domanda su cosa lo irriti davvero, Bolle risponde senza esitazioni: «Le ingiustizie. Quando le persone riportano verità a metà per attaccare gratuitamente un’altra». Un episodio recente lo ha toccato profondamente: «Ci vuole molto self control, ma a volte è difficile».

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          Televisione

          Raimondo Todaro difende Barbara D’Urso: “Allo spareggio non era pronta, non doveva esserci”. E svela il retroscena

          Dopo Rossella Erra, anche Raimondo Todaro racconta cosa è accaduto davvero in studio: la D’Urso era prima in classifica grazie al tesoretto e non si aspettava affatto lo spareggio. Il ritiro di Francesca Fialdini ha cambiato le regole in corsa, creando il momento più caotico della puntata. Secondo Todaro, Barbara è stata “buttata in pista” senza preavviso e senza il look adatto.

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            A La Volta Buona continua il dibattito sulla serata più chiacchierata di Ballando con le Stelle, quella in cui Barbara D’Urso è stata chiamata allo spareggio nonostante fosse prima in classifica. Dopo la difesa appassionata di Rossella Erra, arriva anche quella di Raimondo Todaro, che ha deciso di spiegare in diretta cosa è accaduto dietro le quinte.

            “Non se lo aspettava proprio”
            Todaro va dritto al punto: «Ve lo dico io cosa è successo. Lei non si aspettava lo spareggio». E in effetti era difficile immaginarlo: Barbara aveva appena ricevuto il tesoretto da Alberto Matano e da Rossella Erra, risultando prima in classifica. Nella logica storica del programma, lo spareggio serve a determinare l’eliminato della serata. Nessuno, tantomeno lei, pensava di rientrare in pista.

            Il ritiro della Fialdini ha ribaltato tutto
            Secondo Todaro, la spiegazione sta nel ritiro improvviso di Francesca Fialdini. «Essendosi ritirata, non hanno eliminato un’altra coppia», chiarisce. Tradotto: la produzione ha mantenuto uno spareggio “tecnico”, ma non per l’eliminazione — come avviene di solito — bensì per decretare il migliore. Una scelta insolita che ha colto Barbara completamente di sorpresa.

            “Non aveva il look adatto per ballare”
            Il ballerino aggiunge un dettaglio significativo: «La d’Urso non aveva il look adatto per ballare». Ed è qui che si capisce la portata dell’imprevisto. In un programma costruito su coreografie preparate, abiti studiati e tempi rigidissimi, ritrovarsi improvvisamente chiamati in pista senza nulla di pronto è un salto nel vuoto. E infatti i social si sono incendiati, parlando di “figuraccia non sua”, “scelta assurda della produzione” e “momento televisivo caotico”.

            La difesa della squadra e il ruolo di Barbara
            La D’Urso, dal canto suo, ha mantenuto il sangue freddo. Ha ballato con un look da giuria, non da gara, cercando di gestire una situazione al limite del surreale. La produzione non ha rilasciato commenti ufficiali, ma la solidarietà arrivata dagli addetti ai lavori fa capire che, almeno nel backstage, tutti hanno percepito quanto il momento fosse anomalo.

            E mentre Ballando continua la sua corsa, quello spareggio resta uno dei casi più discussi della stagione: un pasticcio in diretta che, per una volta, ha messo d’accordo giudici, opinionisti e colleghi. Barbara, ancora una volta, al centro della scena. Anche quando non era previsto.

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              Personaggi e interviste

              Cristina Plevani si riprende la sua storia: “Ho vinto due reality, perché dovrei vergognarmene? Nella prossima vita proverò col Nobel”

              Cristina Plevani, oggi voce fissa del Grande Fratello, racconta senza filtri il suo rapporto altalenante con il passato televisivo: per anni ha cercato di distanziarsi dall’etichetta, poi la svolta. “Ho vinto due reality, perché vergognarmi? In questa vita mi tengo il mio nome nella storia dei reality, nella prossima punterò al Nobel”. Un messaggio di autoironia, maturità e riconciliazione con sé stessa.

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                Cristina Plevani non è più solo “quella del reality”: è la donna che finalmente sceglie di dirlo ad alta voce, senza esitazioni, senza parentesi mentali, senza quel pudore che per anni l’ha frenata. Oggi, da opinionista del Grande Fratello, firma un post che è quasi un manifesto: ironico, diretto, liberatorio. «Sì, sono quella del reality. Anzi no: sono Cristina del Grande Fratello e Cristina dell’Isola dei Famosi. E li ho vinti entrambi».

                Un’etichetta che per anni ha pesato
                La Plevani racconta di aver vissuto per molto tempo una relazione complicata con la sua stessa identità pubblica. «A fasi alterne ero Cristina del… e altre volte volevo essere solo Cristina», scrive. Una sorta di oscillazione emotiva che nasceva dal bisogno di affrancarsi da un ruolo che, negli anni Duemila, era diventato quasi un marchio, un’etichetta totalizzante. «Come se giudicassi me stessa. E l’ho fatto».

                Il ribaltamento: “Perché dovrei vergognarmi?”
                Poi arriva la riflessione che segna il cambio di passo: «Ma cazzo, perché vergognarmi di aver vinto due reality? A distanza di 25 anni, tra l’altro». Una frase che ha il suono di una presa di posizione definitiva. Come se quel passato che per tanto tempo è stato un peso fosse diventato finalmente un pezzo di storia personale da portare con orgoglio.

                La battuta cult: “Nella prossima vita vincerò il Nobel”
                Come spesso accade con Cristina, il tutto si chiude con una battuta che è già diventata virale. «Nella prossima vita cercherò di vincere il Nobel, in questa mi limito ad avere il mio nome nella storia dei reality». Autoironia perfetta, consapevolezza piena, la capacità di ridere con — e non di — se stessa.

                Cristina oggi: un ruolo nuovo, la stessa autenticità
                Oggi la Plevani è una delle voci più apprezzate del Grande Fratello: diretta, concreta, senza fronzoli. Il pubblico ritrova in lei la sincerità dei primi reality, quella spontaneità che ha contribuito a renderla iconica. E questo nuovo racconto di sé stessa è una conferma: Cristina non ha più bisogno di scegliere tra “la del reality” e “solo Cristina”.
                È entrambe. E, per la prima volta, lo dice con orgoglio.

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