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Televisione

Debora Massari: per noi la pasticceria è un affare di famiglia

Quando a Masterchef si parla di dolci, c’è un solo uomo al comando: Iginio Massari. Ma negli anni anche sua figlia Debora si è ritagliata la sua fetta di popolarità.

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    Anche per questa edizione di Masterchef è arrivata la prova più temuta dagli aspiranti chef: quella che riguarda la nobile e complessa arte della pasticceria. Nel segno della tradizione del seguitissimo cooking show in onda su Sky, a giudicare la prova è stato Iginio Massari, il Maestro dei Maestri Pasticceri Italiani. Anche stavolta in compagnia della figlia Debora, negli anni diventata altrettanto nota al pubblico di Masterchef.

    Il suo contributo alla crescita del brand

    La donna è apparsa per la prima volta in tv nel 2018 al fianco del padre Iginio Massari nella trasmissione The sweetman celebrities. Ha anche un fratello maggiore, Nicola, che lavora come lei per l’azienda di famiglia. Lei ci è entrata dopo uno stage in Bauli previsto dal suo corso di laurea, contribuendo in maniera concreta al successo del nome di papà, lavorando allo sviluppo del brand. Ha introdotto l’e-commerce e innovato il brand, contribuendo alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. Nel 2019 è entrata nell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani e oggi è membro del consiglio d’amministrazione della Iginio Massari Srl. Dello sviluppo che l’azienda ha subito: «Mio padre non aveva ancora popolarità, ma era riconosciuto come il numero uno. Ho visto in lui la possibilità di trasformarlo in una marca, una firma», ha dichiarato in un’intervista a Forbes nel 2021.

    Figlia d’arte, con annessi e connessi

    Lavorare con cotanto padre lo ha spiegato nella medesima sede: «Non è mai semplice, cerchiamo di tenere separate le sfere private e personali. Mio padre si aspetta il massimo e io offro il massimo». Infine, a proposito del suo cognome “pesante” ha detto: «Dalla figlia di Massari tutti si aspettano tanto: a livello personale può essere un limite portare questo cognome, per l’azienda è un vantaggio».

    Qualcosa su di lei

    Nata nel 1975, a partire dal 2000 ha assunto un ruolo chiave nell’azienda di famiglia. Docente alla 24Ore Business School e influencer nel settore della pasticceria, con oltre 660mila follower su Instagram, nel 2022 è stata inserita da Forbes tra le 100 donne di maggior successo in Italia. Nel 2023 ha fatto la sua prima apparizione al fianco del padre nella cucina di Masterchef, trasformandosi successivamente in una presenza costante nelle successive edizioni. Appassionata di sport (soprattutto di tennis, tifando naturalmente per Sinner), ha studiato danza per 16 anni e tutt’ora pubblica sul suo profilo Instagram i suoi allenamenti. Tanto che i follower la invocano a gran voce come prossima concorrente di Ballando con le Stelle. Potrebbe essere un buon spunto che la Carlucci farebbe bene a tenere in considerazione… se non l’ha già fatto!

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      Televisione

      Beppe Convertini lancia il gossip a Ballando con le Stelle: “Andrea Delogu e Nikita Perotti si amano, si vede!”

      Il commento di Convertini accende i riflettori sulla sintonia tra la conduttrice e il suo maestro di ballo Nikita Perotti. Un’intesa che per molti va ben oltre la pista. La reazione di Delogu su X? Una sola emoji, ma più eloquente di mille parole.

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        Un colpo di scena in pieno stile Ballando con le Stelle. A scatenarlo, stavolta, è Beppe Convertini, che nel corso della puntata ha pronunciato una frase destinata a far discutere: «Guardate che sono una bella coppia loro due. Si vede proprio che si amano, ragazzi, è evidente! Ma poi anche quando ballano… il loro ballo è sublime, si nota la passione».

        Il riferimento è chiarissimo: Andrea Delogu e il suo maestro Nikita Perotti, una delle coppie più affiatate di questa edizione, protagonisti di esibizioni sempre intense e cariche di energia. La battuta di Convertini, però, ha fatto il giro dello studio come una scintilla, accendendo immediatamente il gossip.

        Il pubblico ha reagito con un misto di risate e applausi, mentre la Delogu ha sfoderato il suo sorriso ironico, lo stesso con cui da settimane risponde alle allusioni sulla sua presunta intesa con Nikita. Ma stavolta la conduttrice ha preferito spostare il campo di battaglia sui social: su X (Twitter) ha pubblicato un’unica emoji — una faccina che alza gli occhi al cielo —, sufficiente per dire tutto senza aggiungere una parola.

        Una risposta che ha immediatamente fatto impazzire i follower, divisi tra chi prende sul serio le parole di Convertini e chi le archivia come una semplice provocazione da salotto televisivo. Eppure, la complicità tra Andrea e Nikita è sotto gli occhi di tutti: sguardi intensi, risate fuori copione, mani che si cercano anche dopo la musica.

        In molti giurano che tra i due ci sia solo un’amicizia profonda, nata tra prove e coreografie, ma il gossip corre più veloce dei passi di tango. E se Convertini ha voluto scherzare, di certo ha colto nel segno: il suo commento ha regalato a Ballando con le Stelle un nuovo tormentone e alla coppia Delogu–Perotti un’attenzione ancora maggiore.

        Che sia solo sintonia artistica o qualcosa di più, poco importa: la loro danza, fatta di ritmo, emozione e complicità, continua a far parlare il pubblico. Anche quando il ballo è finito.

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          Televisione

          Il Mostro di Firenze arriva su Netflix: la serie di Stefano Sollima che divide tra fascino e disorientamento

          Dopo il passaggio a Venezia, Il Mostro approda su Netflix e spiazza: Sollima e Fasoli ricostruiscono gli albori dell’inchiesta in un’Italia contadina e patriarcale, dove il male si annida nella paura e nei silenzi. Nessun colpevole certo, solo un Paese che continua a interrogarsi.

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            Non è un true crime come gli altri. Con Il Mostro, Stefano Sollima riscrive le regole del genere portando su Netflix un racconto che non vuole scioccare, ma scavare. Quattro episodi lenti, tesi, immersi in un’Italia rurale e superstiziosa, dove la violenza non è spettacolo ma abitudine. Insieme a Leonardo Fasoli, già partner di Gomorra e Suburra, Sollima affronta la “pista sarda”, la prima e più controversa ipotesi investigativa del caso del Mostro di Firenze.

            Siamo nel 1968, tra le campagne toscane. Una coppia viene uccisa con una Beretta calibro 22: è il primo tassello di una lunga scia di sangue che durerà quasi vent’anni. La serie ricostruisce l’ambiente che circondò gli indagati di allora — Stefano e Giovanni Mele, Francesco e Salvatore Vinci — uomini segnati da povertà, religiosità primitiva e misoginia. Non ci sono detective eroi né serial killer cinematografici, ma un Paese impaurito che cerca un colpevole per non guardarsi dentro.

            Sollima rinuncia ai colpi di scena e sceglie una messa in scena asciutta, quasi documentaria. La macchina da presa osserva, non giudica. I delitti avvengono fuori campo, mentre la tensione cresce nei silenzi, nei volti segnati, nei dialoghi sospesi. La Toscana contadina diventa un microcosmo di sospetto e superstizione: un luogo dove il patriarcato è norma e la violenza domestica, più che reato, consuetudine.

            Il rigore storico è garantito dal consulente Francesco Cappelletti: fascicoli giudiziari, dialetti, costumi e perfino le divise d’epoca vengono riprodotti con precisione maniacale. Ma la fedeltà ai fatti è solo il punto di partenza. Sollima costruisce un racconto che è anche una riflessione sulla natura del male e sulla fragilità delle verità processuali. Ogni episodio offre un nuovo punto di vista, e ogni certezza si dissolve.

            «Il mostro potrebbe essere chiunque», ha dichiarato il regista. E in effetti la serie non cerca un colpevole, ma un senso. Il finale lascia aperta la porta a una seconda stagione: un’inquadratura fugace mostra Pietro Pacciani, preludio alla fase più nota del caso.

            L’operazione divide. I critici esaltano la fotografia livida e la scrittura densa; parte del pubblico fatica ad accettare il ritmo ipnotico e l’assenza di emozioni forti. Ma Il Mostro non vuole intrattenere: vuole inquietare. E ci riesce, trasformando un fatto di cronaca in una parabola sul bisogno collettivo di trovare un colpevole — anche quando il vero mostro, forse, è lo sguardo con cui continuiamo a cercarlo.

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              Televisione

              Carlo Conti pensa al colpo grosso per Sanremo 2026: Samira Lui in pole per affiancarlo sul palco dell’Ariston

              Secondo le indiscrezioni di Santo Pirrotta, Conti starebbe puntando su Samira Lui per portare freschezza e glamour a Sanremo 2026. Un ritorno in grande stile, dopo l’esperienza di Tale e Quale Show. Intanto circolano i primi nomi dei Big in gara.

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                Carlo Conti è pronto a sparigliare le carte per Sanremo 2026. Dopo aver annunciato che sarà di nuovo al timone del Festival, il conduttore starebbe lavorando a una co-conduzione che promette di far parlare. Il nome che circola con insistenza è quello di Samira Lui, protagonista de La Ruota della Fortuna al fianco di Gerry Scotti, oggi uno dei volti più amati della nuova televisione pop.

                A lanciare l’indiscrezione è il giornalista Santo Pirrotta, che su Vanity Fair ha parlato di un “fan d’eccezione” per la showgirl: «Si sussurra che il lungimirante Carlo Conti punti al colpo grosso: averla accanto sul palco del Festival di Sanremo 2026». Secondo Pirrotta, tra i due ci sarebbe già un ottimo rapporto. Samira, infatti, ha partecipato nel 2022 a Tale e Quale Show, conquistando pubblico e giuria con le sue doti canore e di ballo.

                Classe 1998, friulana con origini senegalesi, Samira Lui è diventata in pochi anni un volto simbolo della nuova generazione televisiva italiana: eleganza, ironia e una naturale capacità di stare davanti alle telecamere. Il suo approdo sul palco dell’Ariston sarebbe un passo decisivo per consacrarla come una delle nuove icone dello spettacolo italiano.

                Intanto, Conti continua a lavorare in gran segreto sul cast dei Big in gara. Le voci si moltiplicano: tra i nomi più chiacchierati ci sono Emma, reduce dal successo della hit Brutta storia, Angelina Mango, Tiziano Ferro in un inedito duetto con Madame, e ancora Arisa, Malika Ayane, Serena Brancale e Chiara Galiazzo. Non mancano le sorprese: si parla anche di un possibile ritorno di Fedez, stavolta al fianco di Marco Masini, e dell’ingresso in gara di Tommy Cash, artista rivelazione dell’anno.

                Tra i veterani, invece, circolano i nomi di Michele Zarrillo, Fausto Leali, Enrico Ruggeri, Donatella Rettore e Patty Pravo, pronta — si dice — a un nuovo colpo di teatro.

                Sul fronte ufficiale, Carlo Conti mantiene il riserbo ma ha ammesso che la selezione dei Big lo sta facendo “perdere il sonno”. Se le indiscrezioni su Samira Lui fossero confermate, la prossima edizione del Festival potrebbe unire tradizione e modernità con una coppia destinata a riscrivere la storia di Sanremo.

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