Sport
Difficoltà, riflessioni e il ritorno in campo. Jannik Sinner si racconta
l numero uno del tennis mondiale si racconta in una lunga intervista al Tg1, parlando dei momenti in cui ha pensato di lasciare lo sport, della squalifica per doping e della sua vita a Monte Carlo. Ora è pronto a tornare a competere e a lasciarsi alle spalle le polemiche.

Jannik Sinner si è raccontato in una lunga intervista al Tg1 con il direttore Gian Marco Chiocci e ha toccato diversi temi della sua carriera e della sua vita. Ha mostrato un lato più umano e vulnerabile che non aveva mai avuto modo di raccontare rispetto alla sua solita immagine di atleta impeccabile. Sinner ha parlato di momenti di grande difficoltà che lo hanno segnato, rivelando di aver pensato seriamente di abbandonare il tennis.
Voleva abbandonare la carriera
Prima degli Australian Open era in un momento di forte crisi, non si sentiva a suo agio, percepiva gli sguardi degli altri giocatori in modo diverso e ha ammesso che quel periodo lo aveva portato a valutare l’idea di lasciare il mondo del tennis. Ha raccontato di come fosse pesante vivere lo sport in quel modo, di sentirsi estraneo rispetto all’ambiente che lo circondava. Insomma ha attraversato proprio un momento buio che gli ha fatto riflettere sul senso della sua carriera e sul futuro.
L’inconspevolezza del clostebol
Il tema centrale dell’intervista è stato senza dubbio il caso di doping che lo ha coinvolto. Sinner ha spiegato di essere stato trattato come tutti gli altri atleti, che i protocolli sono uguali per tutti e che non ha ricevuto favoritismi, anzi, ha dichiarato di essere stato sottoposto a controlli ancora più stringenti rispetto ad altri. Jannik ha raccontato di aver appreso della contaminazione da clostebol in modo del tutto inatteso tanto che all’inizio non riusciva a capire cosa fosse successo e ha dovuto accettare una realtà che non gli apparteneva. Ha spiegato che sapeva subito dove fosse avvenuta la contaminazione, ma ha vissuto con grande difficoltà i tre mesi di squalifica perché sentiva di non aver fatto nulla di sbagliato.
E’ stato il suo avvocato Jamie Singer a fargli capire cosa avrebbe rischiato e quali sarebbero state le conseguenze nel caso in cui avesse contestato in modo errato la decisione. Nonostante le polemiche e le critiche ricevute, ha sottolineato di essere consapevole di ciò che ha vissuto e di non avere alcun rimpianto
La residenza a Monte Carlo? Al diavolo le male lingue
Su un altro tema piuttosto discusso, quello del suo trasferimento a Monte Carlo, ha spiegato che non è stata una scelta legata alla tassazione ma alla sua necessità di avere un posto dove potersi allenare al meglio. Nel Principato, dove le persone lo riconoscono ma non sono invadenti, il Sinner si sente come a casa. E ha aggiunto “Monte Carlo è perfetta per un tennista perché ci sono campi di tutti i tipi, palestre eccellenti, un clima favorevole e tanti giocatori con cui allenarsi“. Per lui è semplicemente il luogo ideale in cui vivere e lavorare, nonostante tutto. Sinner non ha perso la determinazione e la voglia di tornare in campo, è pronto a lasciarsi alle spalle le polemiche e a concentrarsi sui prossimi tornei come gli Internazionali di Roma iniziati il 29 aprile.
La nuova consapevolezza di Sinner
Sa bene che la sua stagione è ancora lunga e che ha molto da dimostrare, il suo obiettivo è chiaro, tornare a competere ai massimi livelli e continuare a crescere come atleta. Dopo mesi difficili e una pausa forzata, il numero uno del tennis mondiale è determinato a riprendere il suo posto sul campo. Ma soprattutto a dimostrare di essere ancora il campione che tutti conoscono.
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Calcio
Cassano e il conto stellare: “475 dollari per una pizza? Neanche fosse Cannavacciuolo!”
L’ex fantasista racconta la sua disavventura gastronomica a New York, tra antipasti, una pizza e una mancia che ha fatto infuriare il campione.

Durante un recente soggiorno a New York con la famiglia, Antonio Cassano è tornato a far parlare di sé, ma questa volta non per il calcio. Ospite della diretta streaming Viva el Futbol insieme a Lele Adani e Nicola Ventola, l’ex attaccante ha raccontato un episodio che lo ha visto protagonista in un ristorante della Grande Mela. Il racconto, come sempre colorito e pieno di ironia, ha fatto il giro del web, diventando virale.
Cassano e un conto salato
Cassano ha spiegato di aver ordinato un pasto semplice quattro antipasti e una pizza da condividere con la moglie Carolina e i due figli. Un pranzo veloce, considerando che con i bambini non si riesce a stare seduti più di dieci minuti. Ma il conto, arrivato a ben 475 dollari, lo ha lasciato senza parole. “Se pago 500 euro da Cannavacciuolo, che è un fuoriclasse, lo faccio volentieri. Ma lì non ne valeva nemmeno la metà,” ha commentato, sottolineando che l’esperienza culinaria non era affatto memorabile.
“Gallagher’s è il ristorante giusto!!!” Parole sue…
Il momento di tensione è arrivato quando il cameriere gli ha fatto notare la mancia suggerita del 20%, pari a circa 80 euro, indicata in basso sullo scontrino. Cassano, già infastidito dal conto, ha risposto senza mezzi termini: “Col c**o che te li lascio, decido io!”. Alla fine, ha raccontato di non aver lasciato neppure i 25 dollari inizialmente previsti come mancia, ribadendo che non si sentiva obbligato a farlo. Nonostante l’episodio spiacevole, Cassano ha trovato un ristorante che lo ha conquistato durante il suo soggiorno a New York: Gallagher’s. “Carne spettacolare, lì paghi e ti alzi soddisfatto,” ha dichiarato, facendo un netto confronto con il locale “misterioso” che, a suo dire, voleva approfittarsi del suo conto. Insomma il Cassano di sempre…
Tennis
Sinner colpisce anche fuori dal campo: Lara Leito è la nuova fiamma?
Durante lo stop per squalifica, il campione azzurro ha trovato il tempo per un nuovo amore: la fortunata sarebbe Lara Leito, 31 anni, ex del premio Oscar Adrien Brody. “Chi” pubblica foto inequivocabili: i due insieme, sorridenti e inseparabili, all’uscita dal Country Club di Montecarlo. Kalinskaya, ormai, è solo un ricordo.

Altro che Clostebol: il vero colpo di scena per Jannik Sinner arriva dal Principato.
Secondo quanto anticipato dal settimanale Chi, il tennista azzurro avrebbe una nuova fiamma, e non una qualsiasi. Si tratta della modella russa Lara Leito, 31 anni, già nota alle cronache rosa per le sue storie con Adrien Brody (con cui ha fatto coppia fissa per 7 anni) e con l’attore francese Olivier Martinez.
La frequentazione sarebbe cominciata proprio durante lo stop di tre mesi seguito alla squalifica per il caso Clostebol. Lontano dai campi ma non dai riflettori, Sinner avrebbe trovato conforto nel glamour monegasco, dove Leito risiede stabilmente, tra locali esclusivi, vernissage e cocktail ad alta quota.
Ma c’è di più. I due, entrambi residenti a Montecarlo, sono stati visti insieme al Country Club dove Sinner si sta allenando in vista del ritorno previsto per gli Internazionali d’Italia. E secondo le indiscrezioni raccolte da Chi, la modella avrebbe già stretto confidenza con il team tecnico del tennista. Un dettaglio che, nel linguaggio del gossip, vale come una dichiarazione ufficiale.
Le foto che compariranno sul numero in edicola il 30 aprile non lasciano spazio a dubbi: Jannik e Lara escono insieme dal club, salgono a bordo della fiammante Audi RS6 ABT Legacy Edition di lui, e si dirigono verso il centro. Qui, sotto gli occhi attenti dei fotografi, sarebbe scattato anche un bacio, chiudendo il cerchio del “c’è del tenero”.
Chi è Lara Leito?
Oltre alla bellezza da copertina, Lara ha dalla sua anche un curriculum insospettabile: laureata in Economia Aziendale con master a Berkeley, è seguitissima su Instagram (oltre 300mila follower) e presenza fissa tra eventi di moda e gala internazionali. Non esattamente il tipo da starlette usa-e-getta. E nemmeno il tipo che passa inosservata.
Con questa nuova frequentazione, si può considerare ufficialmente chiusa la parentesi con la collega russa Anna Kalinskaya, con cui Sinner era stato legato per quasi un anno. Il gelo tra i due era nell’aria da tempo, ma ora arriva la conferma: è Lara la donna che sorride accanto a Jannik mentre lui tenta il ritorno da protagonista.
Resta da capire se si tratta di una passione passeggera o del primo vero amore da copertina per il campione altoatesino. Ma per ora, tra motori di lusso, allenamenti sotto il sole e tenerezze rubate tra le vie di Montecarlo, una cosa è certa: Jannik non è mai stato così… al centro del campo.
Sport
Honda mette all’asta parti del motore della monoposto di Ayrton Senna
Per aumentare la visibilità del marchio, Honda ha deciso di mettere all’asta parti autentiche della McLaren-Honda MP4/5B usata da Ayrton Senna nel 1990. Il pilota vinse con la scuderia giapponese tre titoli mondiali, diventando un’icona immortale della Formula 1.

Pezzi di storia a disposizione del miglior offerente.
Honda ha annunciato che metterà all’asta componenti originali del motore della monoposto guidata da Ayrton Senna nel campionato del mondo di Formula 1 del 1990, uno degli anni più iconici della carriera del pilota brasiliano.
L’iniziativa si terrà negli Stati Uniti, nell’ambito della Monterey Car Week di agosto, evento tra i più prestigiosi nel panorama internazionale delle auto d’epoca e da collezione. Alcuni accessori saranno anche disponibili online, con prezzi di partenza di alcune migliaia di yen.
Il progetto, oltre al valore storico e simbolico, ha anche uno scopo strategico. Honda punta infatti a rilanciare l’identità del marchio tra gli appassionati di motorsport, offrendo non solo oggetti da collezione, ma reliquie cariche di significato e memoria sportiva.
Ayrton Senna, considerato da molti il più grande pilota di tutti i tempi, vinse il suo primo titolo mondiale nel 1988 proprio con la McLaren motorizzata Honda, e successivamente trionfò ancora nel 1990 e nel 1991, sempre alla guida delle leggendarie monoposto progettate a Woking e spinte dal propulsore giapponese.
Durante una recente conferenza stampa a Tokyo, il presidente di Honda Racing, Koji Watanabe, ha dichiarato che l’azienda sta valutando anche la vendita di interi motori e vetture complete appartenute al passato glorioso del marchio. “Pensiamo che gli appassionati che danno valore alle storie che si celano dietro i motori, le carrozzerie o le parti delle vetture saranno interessati ad acquistarle”, ha spiegato, lasciando intendere che altre aste potrebbero seguire.
Per Honda, che conserva gelosamente molti dei veicoli da competizione nel proprio museo aziendale, si tratta di un passaggio simbolico, quasi una consegna pubblica della memoria ai fan, per rafforzare la connessione tra il glorioso passato e le nuove generazioni di tifosi.
E per chi ama la Formula 1, non è solo un affare da collezione: è un’occasione unica per possedere un frammento del mito di Ayrton Senna.
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