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Calcio

Marina Rinaldi il primo mister ‘trans’ di una squadra maschile

Il nuovo allenatore del Baronissi Calcio 2010, Marina Rinaldi può vantare un curriculum ineccepibile avendo dimostrato in anni trascorsi sui campi di calcio grandi competenze calcistiche.

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    Il Baronissi Calcio 2010 aggiunge alla prima squadra e al settore giovanile una nuova squadra improntata alla linea verde allenata da Marina Rinaldi. La squadra B è iscritta al campionato provinciale di Terza Categoria. Un progetto sperimentale per un team con una età media dei tesserati inferiore ai 23 anni, giovani a cui offrire una grande opportunità. Un fiore all’occhiello per il presidente Tony Siniscalco. Ma soprattutto per mister Marina Rinaldi, esperto tecnico salernitano, che può vantare un curriculum ineccepibile avendo dimostrato in anni trascorsi sui campi di calcio grandi competenze calcistiche.

    Marina, la nuova allenatrice della squadra di Baronissi

    Dalla scalata fino al campionato di Promozione con l’Ogliarese fino all’ottenimento del patentino Uefa B. “Sono felice ed entusiasta di iniziare questa avventura a Baronissi, che rappresenta il luogo ideale per un allenatore per sentirsi a casa e vivere con libertà e passione i propri ideali sportivi“. Con l’ingresso del nuovo mister donna Marina Rinaldi si è aggiunta anche l’Ad Mimma Russo. Nella loro missione: portare la squadra a nuovi successi.

    Marina Rinaldi, è la prima allenatrice trans di calcio

    Questo suo stato in 20 anni di carriera non e le ha mai provocato discriminazioni. “Sono donna ma mi faccio chiamare mister nonostante sia diventata donna a tutti gli effetti undici anni fa. Mi ispiro a Davide Nicola per temperamento e mi piacerebbe conoscere Claudio Ranieri, il miglior allenatore italiano. E non lo dico solo per la sua signorilità: quest’anno a Roma sta facendo un altro miracolo“.

    Non mi piace stare al centro dell’attenzione mediatica

    La sua storia qualche anno fa fece un po’ di scalpore. Fu il primo allenatore transgender della storia del calcio. Era in panchina con la Salernitana femminile, dopo una gavetta tra squadre di quartiere sempre a Salerno dove è nata e cresciuta. “Avevo i giornalisti sotto casa. Non ero per nulla contenta di quella notorietà non richiesta. Non ero tagliata per stare al centro dell’attenzione mediatica“. Grazie al Baronissi ha superato i vent’anni di calcio. “Mi chiamano quando ci sono da risolvere problemi. Tant’è che mi chiamano “Nicolina”, per paragonarmi a Davide Nicola. E io cerco di farlo con il suo stesso temperamento“.

    Com’è cambiato il mondo del calcio dilettantistico in questi 20 anni?

    Per i dilettanti è migliorato. Ci sono strutture più attrezzate con tecnici preparatissimi sotto tutti i punti di vista. Insomma c’è più professionalità. Anche dal modo con cui questo settore mi ha accolto la dice lunga sulla crescita del mondo dilettantistico. Mai avuta nessuna discriminazione nel mondo del calcio. Il mondo dilettantistico è molto migliore di quello professionistico“.

    Cattolica praticante Marina va a messa tutte le settimane: magari il sabato se la domenica gioca la sua squadra e soprattutto cerca di trasmettere sani principi ai suoi giocatori da applicare sia sul campo sia fuori dal campo. “Si gioca bene solo se stiamo bene con noi stessi ha detto una volta Burdisso. E io per questo porto nel calcio la filosofia di Cristo. Perché sono convinta che un allenatore non debba insegnare solo dei moduli tattici, ma anche l’importanza di essere gli uni per gli altri, la lealtà e il rispetto degli avversari. Il suo debutto come allenatore la si deve proprio a tue preti don Michele Alfano e don Giuseppe Greco, i parroci di Rufoli e Ogliara, rioni di Salerno. “La mia città. Mi affidarono il San Michele, terza categoria“.

    Cosa ci farà Marina con il patentino Uefa B

    Significa che posso allenare fino alla serie D e presto mi metterò a studiare anche per ottenere quello Uefa A. Anche se al mondo professionistico preferirò sempre quello dei dilettanti. E in previsione ho anche un altro progetto.

    Ovvero?

    Ormai da due anni insegno ceramica in un istituto tecnico della provincia di Salerno. E vorrei laurearmi in scienze motorie: il mio sogno è insegnare educazione fisica, oltre che continuare col calcio.

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      Calcio

      Paulo Dybala sempre più lontano dalla Roma: la suocera Catherine Fulop parla senza filtri, “Oriana vuole andare via, si sente sola nella capitale”.

      Catherine Fulop racconta il momento delicato della figlia e svela che la separazione tra Paulo Dybala e la Roma sarebbe in agenda per giugno. Oriana, incinta del primo figlio, soffre la lontananza dagli amici e la mancanza di una rete affettiva. Intanto il rinnovo con il club giallorosso resta lontano e il futuro dell’argentino resta più aperto che mai.

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        Non è un momento semplice per Paulo Dybala, né sul piano sportivo né su quello personale. A riaccendere un dibattito già acceso da tempo sul futuro dell’argentino è arrivata la voce di chi, nella vita privata del campione, conta eccome: Catherine Fulop, madre di Oriana Sabatini e futura nonna del bambino che nascerà a marzo. Le sue parole, pronunciate durante un intervento televisivo, hanno confermato qualcosa che nell’ambiente si mormorava da settimane: la famiglia Dybala guarda sempre più spesso oltre Roma.

        La confessione della suocera: solitudine, nostalgia, voglia di cambiare
        Fulop è stata diretta, senza filtri. Ha raccontato che Oriana “rompe le scatole per andare via”, spiegando che a Roma si sente sola e che il trasferimento di Leandro Paredes e della moglie Cami, con cui passava gran parte del tempo libero, ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Prima c’erano pigiama party, giornate condivise, una rete di affetto quotidiano. Ora, inevitabilmente, pesa la solitudine. Un sentimento umano, amplificato dalla gravidanza e dalla distanza dalle radici familiari.

        Un addio che non sarà immediato, ma il segnale è chiaro
        Nella stessa intervista, la madre di Oriana ha però chiarito un punto fondamentale: se addio sarà, non sarà adesso. La possibile separazione tra Dybala e la Roma – ha detto – sarebbe prevista per giugno. Nessuna frattura immediata, nessuna fuga: solo la prospettiva di una scelta da affrontare quando la famiglia avrà trovato un nuovo equilibrio, con la nascita del primo figlio prevista per marzo. Catherine Fulop, intanto, ha già in mano il biglietto per Roma: a gennaio sarà accanto alla figlia per accompagnarla in uno dei momenti più importanti della vita.

        Contratto, futuro e ipotesi: cosa può succedere a fine stagione
        Sul fronte sportivo, la situazione non è meno complessa. Il contratto di Dybala con la Roma scade nel 2026, ma il rinnovo non è all’orizzonte e la proprietà americana non sembra intenzionata, al momento, ad andare avanti su quella strada. Il futuro resta aperto a molte opzioni: il ritorno in Argentina, l’ipotesi di un nuovo progetto in Europa o persino la tentazione araba, che già in estate aveva flirtato con l’argentino.

        In mezzo, c’è una vita che cambia: una paternità imminente, una compagna che cerca serenità, una città che ama Dybala ma che forse non basta più a trattenerlo. Le parole di Catherine Fulop non sono solo gossip, ma il riflesso di un equilibrio delicato tra lavoro, affetti e scelte di vita.

        Per ora, l’unica certezza è che Roma resta presente, ma il domani guarda altrove. E il futuro di Paulo Dybala potrebbe scriversi lontano dall’Olimpico, insieme alla sua famiglia.

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          Calcio

          Morata e Alice Campello, nuove voci di crisi: il calciatore smentisce tutto e rassicura “giurando praticamente sui figli”

          Alvaro Morata interviene sulle indiscrezioni riguardo a una presunta nuova crisi con la moglie Alice Campello. La giornalista Alexia Rivas racconta di aver parlato direttamente con il calciatore, che avrebbe negato qualsiasi infedeltà, assicurando che non c’è “nessun terzo coinvolto”. Una smentita netta, definita da Rivas come “un giuramento fatto praticamente sui suoi figli”.

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            La coppia Morata-Campello è tornata al centro del gossip internazionale, complice l’ennesimo giro di voci su una crisi che non trova conferme dirette. A riaccendere il caso è stata la giornalista spagnola Alexia Rivas, che ha raccontato di aver parlato personalmente con Alvaro Morata per fare chiarezza. E le parole del calciatore non lasciano spazio a interpretazioni: per lui non c’è nessuno scandalo da proteggere.

            La smentita arriva dalla Spagna
            Rivas ha spiegato che Morata le avrebbe garantito che non esiste alcun terzo incomodo. Niente tradimenti, nessuna infedeltà, nessun segreto inconfessabile. Solo malintesi amplificati dal ritmo vorticoso dei social e dal fascino che la loro storia d’amore esercita da anni sul pubblico. La frase che ha colpito di più è però un’altra: il calciatore avrebbe giurato “praticamente sui figli” la totale infondatezza dei rumors.

            Alice Campello nell’occhio del ciclone
            Ogni volta che si parla di loro, il nome di Alice Campello finisce inevitabilmente al centro dell’attenzione. Influencer amatissima, madre dei loro quattro bambini, icona fashion su entrambe le sponde del Mediterraneo: è facile capire perché il pubblico segua ogni aggiornamento sulla coppia con un misto di curiosità e apprensione. Ma anche questa volta, almeno per ora, tutto sembra ridursi a un polverone social.

            Una coppia abituata ai riflettori
            Morata e Campello non sono nuovi a voci di crisi, spesso poi rientrate nel giro di poche ore. Fa parte del gioco quando si è una delle coppie più esposte del calcio europeo. Ma la smentita così netta, così personale, aggiunge un tassello importante: il calciatore vuole chiudere la questione prima che si trasformi nell’ennesimo caso mediatico incontrollabile.

            Il pubblico resta in attesa
            Nonostante la smentita, il chiacchiericcio non si placa. I fan continuano a scandagliare ogni dettaglio, ogni gesto sui social, ogni like mancato o post cancellato. È il destino delle coppie celebri: anche quando dicono “va tutto bene”, la rete vuole sempre un capitolo in più. Per ora, l’unica verità ufficiale resta quella raccontata da Morata: nessuna crisi, nessun tradimento, nessun terzo coinvolto.

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              Calcio

              Georgina Rodriguez tra oro e diamanti: look da oltre 120 mila euro a Riyadh

              Sempre più regina del lusso, Georgina Rodriguez sfoggia a Riyadh un look curato nei minimi dettagli, tra abiti firmati e una collezione di gioielli dal valore esorbitante. Il collier di Pasquale Bruni costa 27.300 euro, il bracciale 43.200 e gli anelli superano i 30 mila. Il totale? Oltre 120 mila euro di puro scintillio.

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                Per Georgina Rodriguez, lusso e brillantezza non sono un semplice sfizio, ma uno stile di vita. La compagna di Cristiano Ronaldo, star del reality Soy Georgina, continua a sfoggiare outfit da capogiro, in cui nulla è lasciato al caso. Dalle borse introvabili agli abiti delle maison più prestigiose, ogni suo look è una dichiarazione di esclusività. Ma è sui gioielli che l’influencer e modella non sembra proprio voler fare economia.

                Le ultime foto postate sui social arrivano da Riyadh, dove Georgina vive con la sua famiglia da quando Ronaldo si è trasferito all’Al-Nassr. Per l’occasione, ha indossato un elegante abitino Saint Laurent, una pelliccia Louis Vuitton e décolleté Le Silla con tacco a spillo. Immancabile la sua adorata Hermès Kelly, una delle tante della sua collezione esclusiva che include pezzi rari come la Birkin Nilo Crocodile, realizzata in pellame di coccodrillo albino e tempestata di 245 diamanti, dal valore di quasi 300 mila euro.

                A spiccare, però, sono i suoi gioielli firmati Pasquale Bruni, brand italiano di alta gioielleria con cui Georgina ha un legame speciale. Scelta come volto della campagna dedicata ai Paesi del Golfo, l’influencer sfoggia spesso le creazioni della maison, proprio come accaduto alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, dove aveva indossato pezzi dal valore complessivo di 200 mila euro.

                Nel suo ultimo look, il collier della collezione Giardini Segreti, in oro rosa 18 kt con diamanti bianchi e champagne, costa ben 27.300 euro. Il bracciale rigido Aleluià, in oro e diamanti, ha un valore ancora più alto: 43.200 euro. Sulle dita brillano diversi anelli dal design floreale: il più vistoso, che avvolge il dito con due fiori tempestati di diamanti, costa 24.400 euro, mentre un altro, più delicato, con pietre solo lungo i bordi, vale 7.390 euro. Gli orecchini abbinati, anch’essi della linea Giardini Segreti, costano 18.170 euro, mentre un ulteriore anello della stessa collezione completa il set.

                In totale, l’outfit di Georgina Rodriguez sfiora i 120 mila euro solo in gioielli. Per chi è abituata a collezionare pezzi unici e a farsi immortalare in scenari da favola tra yacht, red carpet e shopping sfrenato, non è certo una novità. Ma la domanda sorge spontanea: si può mai uscire di casa senza una fortuna addosso? Per Georgina, evidentemente, la risposta è no.

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