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Calcio

Siamo messi male. Il sistema calcio è da riformare

Arrigo Sacchi è deluso e amareggiato. Come milioni di italiani, che sabato hanno assistito a una delle peggiori partite della storia azzurra. Per l’eliminazione, ma soprattutto per lo spirito inesistente di una squadra arresasi già prima di giocare.

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    Sulla figuraccia della squadra italiana ai Campionati europei di calcio contro la Svizzera si è espresso anche Arrigo Sacchi. Il sistema calcio è da riformare, dice. Di lui ci ricordiamo soprattutto il periodo nel quale era allenatore del Milan di Silvio Berlusconi. Un’avventura che iniziò con il campionato 1987/88. L’allora neopresidente milanista, decise di chiamarlo sulla panchina dei rossoneri dopo l’ottima prova del Parma (allora in serie B), contro il Milan di Liedholm in Coppa Italia. Con i rossoneri Arrigo ha vinto tutto. O quasi. Dallo scudetto nel 1987/88, (arriverà terzo nel 1988/89, secondo nel 1989/90 e nel 1990/91), alla Supercoppa Italiana (1989), dalle due Coppe dei Campioni (1988/89 e 1989/90) alle due Coppe Intercontinentali (1989 e 1990), alle due Supercoppe Europee (1989 e 1990).

    E’ stato anche Ct della Nazionale

    Poi gli arrivò tra le mani la Nazionale. Siamo nel 1991 subentra ad Azeglio Vicini come commissario tecnico portando l’Italia ai Mondiali USA del 1994 e ottenendo il secondo posto dietro il Brasile. Nel 1995 guida l’Italia alla qualificazione per la fase finale dell’Europeo ’96. Il suo ultimo incarico è ancora a Parma che lo aveva lanciato come allenatore. Ma alla fine lascia per il troppo stress. Per l’eliminazione dell’Italia agli Europei è furioso. Reputa che i giocatori non hanno dato niente, che manchino di un’etica per una sconfitta ottenuta senza dignità e orgoglio…

    Siamo messi molto male

    Siamo messi male“, dice. Molto male. Perché puoi non essere un campione, ma devi dare tutto, continua a ribadire. E invece secondo Arrigo questi giocatori non hanno dato niente. Sacchi è deluso e amareggiato. Come milioni di italiani, che sabato hanno assistito a una delle peggiori partite della storia azzurra. Se la prende soprattutto per il modo in cui la Nazionale è stata eliminata, ma soprattutto per lo spirito inesistente “di una squadra arresasi già prima di giocare“.

    Un messaggio per il Paese

    Una sconfitta deludente e inaccettabile aggiunge Sacchi che rincara la dose “Si può anche perdere, ma lo si può fare con dignità ed orgoglio“. Secondo l’ex Ct la Nazionale ha il dovere di mandare un messaggio che va oltre il calcio, a tutto il Paese.

    Ma sarà colpa di Spalletti?

    Secondo il Sacchi pensiero l’attuale Ct ha le sue colpe, questo è sicuro, perché tutti sono responsabili. Dare la colpa solo a lui è semplice. Si pensa di risolvere tutto trovando un unico responsabile, con una tipica soluzione all’italiana. E a Spalletti, Sacchi consiglia di fare tesoro degli errori. Ora dovrebbe puntare solo su calciatori che ritiene ideali alle sue idee di gioco. Dovrebbe andare avanti per persuasione e percussione, con un progetto definito e senza paure. Prima di tutto, spiega Sacchi “(…)deve puntare su uomini giusti, con valori morali solidi. Occorrono ragazzi affidabili e intelligenti. Siamo messi male, servono scelte forti e coraggiose“(…).

    Un sistema da riformare

    Secondo l’allenatore il nostro principale problema dipende dal fatto che siamo una società vecchia e il calcio rispecchia il Paese. Servirebbe un rinnovamento vero e totale, dice. Essere rimasti fuori dal mondiale per due volte avrebbe dovuto portare a riflessioni profonde. “Poi però non abbiamo fatto niente”. E sottolinea che in Germania hanno 24 centri federali. In Francia 16. La Svizzera 3. E In Italia? “Uno solo“, dice sconsolato. Un centro costruito nel 1957. Senza strutture non c’è progettualità, aggiunge. “Senza progettualità non c’è crescita“.

    Tutto sale dal basso e poi va su

    Quando nel 2010 è entrato nella Figc come coordinatore tecnico, ricorda che a ogni partita contro i ragazzini svizzeri l’Italia prendeva 3-4 gol. Decise di andare in Svizzera per cercare di capire le origini di quelle vittorie. E delle nostre sconfitte. Lì si rese conto che da noi si facevano due giorni di allenamento sempre di corsa. Loro, invece, avendo tre centri federali che raccoglievano ragazzi nel raggio di un ottantina di km, potevano permettersi di lavorare per intere settimane. “È così che si cresce“.

    Quanto pesa avere troppi stranieri nel nostro campionato?

    Secondo Arrigo il problema non sono gli stranieri, ma gli stranieri mediocri che sottraggono spazio ai giovani italiani senza accrescere il livello, anzi abbassandolo. Basta rileggere la storia, suggerisce. Infatti secondo Arrigo ogni volta che si è favorita l’invasione di giocatori dall’estero, l’Italia è andata in difficoltà. E per finire Sacchi elogia alcuni allenatori che secondo lui stanno tracciando una strada, attraverso il gioco. Tipi come Gasperini, Sarri, Italiano, De Zerbi sanno guardare al futuro. Secondo l’ex allenatore è necessario formare i maestri, soprattutto nei settori giovanili, nelle scuole calcio. “Altrimenti“, aggiunge, “succede come contro la Svizzera professionisti strapagati che non sanno cosa fare col pallone tra i piedi“.

    Che fare quindi per ribaltare questa triste situazione?

    Semplice, risponde “giocare di squadra. Solo così si vince“.

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      Calcio

      Altro che rottura: Alice Campello spiega perché Morata non era al matrimonio in Spagna

      Alice Campello non chiarisce la situazione con Alvaro Morata e reagisce duramente a un commento social che ironizza sull’assenza del marito da una festa in Spagna. L’influencer risponde citando l’impegno calcistico dell’attaccante: “Morata not found? Partita found”. La crisi resta oggetto di voci e interpretazioni.

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        Alice Campello torna al centro dell’attenzione social senza sciogliere il nodo più atteso: quello sulla presunta rottura con Alvaro Morata. L’imprenditrice e influencer ha condiviso alcune immagini scattate in Spagna durante il matrimonio di una sua amica, una serata elegante, tra sorrisi e abiti da cerimonia. Ma a catturare l’attenzione dei follower non sono state le foto in sé, quanto un’assenza evidente: quella del marito.

        Il commento che accende la miccia
        Tra i tanti messaggi comparsi sotto il post, uno in particolare ha fatto esplodere la polemica: “Morata not found!”. Una battuta che ha trovato eco immediata tra gli utenti e che ha trasformato un semplice post in un nuovo capitolo del gossip sulla coppia. Per molti, quella frase è sembrata una conferma indiretta delle voci di crisi che da giorni circolano online.

        La risposta secca di Alice Campello
        Alice non è rimasta in silenzio. Anzi, ha risposto in modo diretto e visibilmente infastidito: «A prescindere da tutto, prima di scrivere questo commento inutile, controlla se c’erano partite ieri. Partita found. Che stiamo bene o stiamo male Morata sarebbe stato not found comunque». Un chiarimento che mette al centro l’impegno sportivo dell’attaccante, impegnato nello stesso momento nella partita contro l’Inter.

        Crisi smentita o solo difesa d’ufficio?
        La replica di Alice non smentisce apertamente la rottura, ma punta a ridimensionare le interpretazioni costruite attorno a un singolo dettaglio. Il fatto che Morata non fosse presente a un matrimonio, spiega lei, non può essere automaticamente letto come un segnale di crisi, perché l’assenza era legata a un impegno professionale. Ma il dubbio resta, alimentato proprio dal fatto che non sia arrivata alcuna dichiarazione definitiva sullo stato della relazione.

        Il clima sui social resta teso
        I commenti continuano a moltiplicarsi, tra chi difende Alice e chi continua a leggere segnali nascosti in ogni gesto. La coppia, abituata da anni all’attenzione mediatica, si trova ancora una volta sotto la lente del pubblico, con ogni post che diventa materia da decifrare.

        Un equilibrio ancora da chiarire
        Per ora, l’unica certezza è lo scontro diretto tra Alice e i follower più insistenti. La situazione con Morata resta sospesa tra smentite indirette, silenzi e interpretazioni. E come spesso accade, sono proprio i social a fare da palco principale a una storia che, per ora, continua a restare senza una versione definitiva.

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          Calcio

          Francesco Totti debutta come giudice a “Tali e Quali”: la trattativa è chiusa e l’ex capitano registra la sua prima puntata negli Studi Dear

          L’ex numero 10 della Roma ha preso parte alla seconda puntata di “Tali e Quali”, registrata negli Studi Dear. Un cachet di primissimo livello e un ruolo pensato per accompagnare il passaggio di testimone con Carlo Conti, quarto giudice al debutto per favorire la staffetta con Savino. Una presenza che promette colpi di scena.

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            Francesco Totti torna in tv, questa volta in un ruolo del tutto nuovo. La voce circolava da giorni, accennata da L’Espresso, ma ora è ufficiale: la trattativa è andata in porto e l’ex capitano della Roma ha registrato la sua prima partecipazione a Tali e Quali, lo spin off del celebre show di imitazioni.

            La registrazione è avvenuta negli Studi Dear, dove Totti ha vestito i panni del quarto giudice per la seconda puntata. Un ruolo di peso, soprattutto perché arriva in una fase particolare del programma: quello della staffetta tra Nicola Savino, padrone di casa, e Carlo Conti, che appare come quarto giudice al debutto proprio per accompagnare questo passaggio.

            Totti, giudice speciale per una puntata speciale
            La scelta di coinvolgere Totti non è casuale. Il pubblico televisivo lo ama da sempre e la sua autoironia è uno degli ingredienti che da anni lo rende un personaggio trasversale, perfetto per un format che gioca sul talento, sulla leggerezza e sulla capacità di sorridere. Il suo arrivo a Tali e Quali ha acceso immediatamente la curiosità degli addetti ai lavori e dei fan dello show.

            Secondo quanto trapelato, il cachet concordato è di primissimo livello, coerente con lo status di una star popolare capace di portare pubblico anche fuori dal campo. La presenza di Totti nella seconda puntata promette un mix esplosivo di spontanea comicità romana, giudizi ironici e quel modo unico di stare in video che il pubblico italiano conosce bene.

            Una staffetta che cambia gli equilibri del programma
            Nicola Savino continua a guidare la versione “nip” del format, mentre Carlo Conti — volto storico di Tale e Quale Show — appare qui come giudice al debutto, ruolo pensato per facilitare la transizione tra i due progetti e garantire continuità. La puntata con Totti diventa così un tassello chiave di questa nuova fase, un episodio che unisce volti, stili e pubblici diversi.

            Per ora la partecipazione dell’ex capitano è prevista solo per questa puntata, ma l’accoglienza del pubblico potrebbe aprire scenari futuri, come spesso accade quando un personaggio così iconico entra nel meccanismo di uno show molto seguito.

            Francesco Totti giudice, dunque. Non un’imitazione, ma un’altra delle sue metamorfosi televisive. E stavolta niente gol, niente palloni, niente derby: solo talento, risate e la Roma nel cuore.

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              Calcio

              China Suárez racconta l’incontro segreto con Mauro Icardi nel 2021: “Mi ha scritto ‘Quella tua bocca…’. È stato qualcosa di un altro mondo”

              China Suárez svela nuovi dettagli sul suo incontro con Mauro Icardi nel 2021: messaggi espliciti, un’attrazione improvvisa e una notte a Parigi mentre il calciatore era ancora legato a Wanda Nara. Poi il gelo per tre anni, fino alla ripresa dei contatti dopo la separazione definitiva tra Wanda e Mauro. Dichiarazioni destinare a riaccendere il caso.

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                China Suárez torna a parlare della storia che, nel 2021, ha fatto tremare metà dell’America Latina: il suo incontro a Parigi con Mauro Icardi. All’epoca il calciatore era ancora sposato con Wanda Nara e il presunto tradimento aveva scatenato un terremoto mediatico. Oggi l’attrice conferma ogni passaggio, aggiungendo dettagli che riaccendono la curiosità del gossip internazionale.

                Il messaggio che ha riaperto tutto
                «Quello che è successo con Mauro è stato inspiegabile, come qualcosa di un altro mondo», racconta China, che ricorda con precisione il momento esatto in cui Icardi le ha scritto. «Mi ha mandato un messaggio in un periodo in cui ero praticamente morta. All’improvviso mi arriva: “Quella tua bocca…”». Una frase che lei definisce “ossessione”: «Ha una fissa per la mia bocca».

                L’incontro a Parigi e la sorpresa per Mauro
                China racconta anche la prima volta in cui l’ha visto dal vivo, a Parigi, quando Mauro giocava ancora nel PSG. «Non sapevo fosse così alto, mi ha scioccato», confessa. L’incontro sfociò in una notte d’amore che, a detta dell’attrice, li travolse entrambi. Ma subito dopo, silenzio totale.

                Tre anni senza contatti
                Dopo quella parentesi, tra i due è calato un distacco completo. Nessun messaggio, nessun tentativo di riallacciare i rapporti. Tutto è rimasto sospeso per tre anni, mentre il ciclone mediatico investiva soprattutto Wanda Nara, che allora affrontava l’ennesima crisi coniugale.

                Il riavvicinamento dopo la fine del matrimonio
                A rompere il silenzio è stato Mauro, solo dopo la separazione definitiva da Wanda. China conferma che è stato lui a cercarla, a distanza di anni, quando ormai le loro vite sembravano corre su binari paralleli. Oggi il loro rapporto non è chiaro, ma il racconto dell’attrice basta a far tornare il caso sotto i riflettori.

                Una storia che pensavamo archiviata, e che invece — complici rivelazioni schiette e un passato che non smette di bruciare — promette di riscrivere un nuovo capitolo del triangolo più famoso degli ultimi anni.

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