Cucina
Ghiaccioli al kiwi, un gusto per l’estate!
I kiwi, con il loro sapore dolce e leggermente acidulo, sono un frutto ideale per realizzare dei ghiaccioli freschi e dissetanti. La loro polpa ricca di vitamina C e potassio li rende anche un’ottima fonte di nutrimento durante la stagione estiva.

L’estate è arrivata e con essa il caldo che toglie il fiato! Cosa c’è di meglio di un ghiacciolo al kiwi per rinfrescarsi e ricaricarsi di gusto? Un dessert semplice e veloce da preparare, perfetto per tutti a qualsiasi ora.
Ghiaccioli al kiwi
Ingredienti per 4 ghiaccioli
4 kiwi maturi
200 ml di acqua
50 g di zucchero semolato (facoltativo)
Succo di mezzo limone (facoltativo)
Attrezzatura
Frullatore
Stampini per ghiaccioli
Bastoncini per ghiaccioli
Procedimento
Sbuccia i kiwi e tagliali a pezzi. Frulla i kiwi con l’acqua fino a ottenere un composto liscio. Se il composto risulta troppo denso, aggiungi poca acqua per volta fino a raggiungere la consistenza desiderata. Aggiungi lo zucchero e il succo di limone e mescolare bene. Assaggia il composto e regola la quantità di zucchero a proprio gusto.
Versa il composto negli stampini per ghiaccioli fino a riempirli per circa 3/4. Inserisci i bastoncini per ghiaccioli e metti gli stampini in freezer per almeno 4 ore, o fino a completa congelazione. I ghiaccioli al kiwi si conservano in freezer per circa 2-3 settimane.
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Cucina
Carlo Cracco tra scontri, addii e nuovi inizi: il ristorante in Sardegna, la lite con Barbieri e l’amore per Rosa
Dal clamoroso addio a Masterchef dopo sei edizioni alle tensioni con Barbieri fino all’incontro con Rosa Fanti, madre dei suoi figli e partner nei progetti. Cracco riparte dalla Sardegna con un ristorante gourmet affacciato sul mare

Carlo Cracco non si ferma. Mentre la scena della cucina televisiva rallenta e la food mania mostra segni di stanchezza, lo chef stellato rilancia con un nuovo ristorante in Sardegna. Si tratta di un pop-up elegante ed esclusivo all’interno del prestigioso Forte Village di Santa Margherita di Pula: 40 coperti vista mare e un menù che racconta l’Italia costiera con accenti milanesi e vini romagnoli.
«È la prima volta che firmo un ristorante in Sardegna e ne sono felice», ha dichiarato Cracco a La Nuova Sardegna. Il progetto arriva dopo la stagione a Portofino e in attesa di una futura apertura a Roma, consolidando la presenza dello chef lontano dagli studi televisivi ma sempre sotto i riflettori.
Il nome di Cracco resta infatti legato a doppio filo a Masterchef, dove dal 2011 al 2017 ha condiviso il banco dei giudici con Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Proprio con quest’ultimo i rapporti non furono sempre sereni. «Una volta litigammo forte per un piatto di passatelli con le vongole», ha raccontato Barbieri, «ma dopo quindici minuti era tutto dimenticato». Un clima teso che, forse, ha contribuito alla scelta di Cracco di abbandonare il programma dopo sei stagioni. «Che due cog***ni», confessò lo chef a Fanpage. «Il mio mestiere non è ripetere, ma interpretare».
Dietro le scelte di Cracco c’è anche Rosa Fanti, sua moglie dal 2018, imprenditrice romagnola nel settore agricolo e vinicolo. I due si sono conosciuti nel 2008 durante un evento e non si sono più lasciati. «È venuto a casa mia con il piccione, ho pensato: se supera questa è fatta», ha raccontato lei con ironia. Da allora condividono la vita privata e quella professionale, tra figli, ristoranti e visioni comuni.
Cracco oggi è molto più di un volto televisivo: è un brand che torna a puntare sulla cucina vera, lontano dalle luci dei talent e più vicino al mare, dove ogni piatto ha ancora qualcosa da raccontare.
Cucina
Gli hamburger vegetali non convincono: il boom plant-based rallenta e perde terreno negli USA
Dopo anni di entusiasmo e miliardi di investimenti, il mercato delle alternative vegetali alla carne mostra segni di crisi. Vendite in calo, aziende in difficoltà e un consenso politico-culturale che spinge nella direzione opposta.

Sembrava la rivoluzione alimentare del futuro, e invece la parabola degli hamburger plant-based si sta trasformando in un caso di studio sull’instabilità delle mode alimentari. Negli Stati Uniti, principale mercato di riferimento per il settore, le vendite dei sostituti vegetali della carne sono crollate del 17% nel 2024, confermando un trend negativo già iniziato due anni prima. Rispetto al 2022, i consumatori americani hanno speso 75 milioni di dollari in meno in prodotti plant-based.
Un colpo durissimo per aziende come Beyond Meat e Impossible Foods, che nel giro di pochi anni erano diventate simboli della “carne del futuro”. La prima, quotata in Borsa con una valutazione da 10 miliardi di dollari, oggi ha perso il 97% del valore azionario, tagliato centinaia di posti di lavoro e ridotto drasticamente le previsioni di crescita. Impossible, intanto, valuta l’introduzione di prodotti “ibridi”, che mescolino proteine animali e vegetali, segno che il target non sono i vegetariani ma i carnivori disposti – forse – a ridurre i consumi.
Dal boom alla battuta d’arresto
La promessa era chiara: prodotti simili alla carne per gusto e consistenza, capaci di attrarre non solo chi segue diete vegetali, ma soprattutto il grande pubblico. Eppure, a distanza di pochi anni, l’effetto sorpresa sembra esaurito. Gli USA, che da soli rappresentano una fetta decisiva del mercato, non hanno ridotto i consumi di carne. Anzi: secondo dati dell’industria zootecnica, la quota di americani intenzionati a diminuire la carne è calata del 20% rispetto al 2020.
Ad aggravare la crisi c’è stato anche il ritiro di big dell’alimentare come Unilever e Nestlé, che avevano investito inizialmente nel settore ma che oggi preferiscono uscire dal business. E lo scorso agosto è arrivata la liquidazione di Neat Burger, catena di fast food vegani sostenuta da Lewis Hamilton e Leonardo DiCaprio.
Il peso della contro-narrazione
Perché le alternative vegetali non sfondano? Un fattore decisivo è la reazione dell’industria della carne, che ha costruito una campagna comunicativa efficace per bollare i prodotti plant-based come alimenti “ultra-processati”, poco salutari e privi di autenticità. Una narrativa amplificata dai social e dalla politica: negli USA, il ritorno a slogan come “Make America Healthy Again” ha rafforzato la retorica carnivora, con influencer che definiscono gli hamburger vegetali “spazzatura” e politici che esaltano apertamente il consumo di carne come simbolo identitario.
Le contromisure dei produttori
Ethan Brown, CEO di Beyond, ha riconosciuto la fase critica: «Non è il nostro momento. Il consumo di carne cresce, la cultura politica è diversa. L’industria avversaria ha fatto un lavoro magistrale». Per reagire, l’azienda ha scelto di togliere la parola “meat” dal nome, diventando semplicemente Beyond, e di lanciare nuovi prodotti a base di fave e proteine vegetali che non cercano più di imitare bistecche o pollo.
Impossible, invece, punta a un compromesso: non un’alternativa radicale ma un affiancamento, pensato per chi vuole ridurre senza rinunciare del tutto.
Un futuro incerto
Al momento, le proteine vegetali rappresentano solo l’1% del mercato della carne negli Stati Uniti. Lontanissimo dall’obiettivo iniziale: guidare una transizione alimentare globale per ridurre emissioni, allevamenti intensivi e sprechi. Ma il settore non è destinato a sparire: molti analisti ritengono che, superata la fase della “bolla”, le aziende più solide sapranno reinventarsi con prodotti meno legati alla moda e più a uno stile alimentare integrato.
Per ora, però, la sfida plant-based alla carne resta in salita.
Cucina
Risotto ai funghi, prelibatezza d’autunno. Come farne uno perfetto in tre varianti golose!
Dal sapore cremoso e delicato, il risotto ai funghi è uno dei grandi protagonisti della cucina italiana. Segui la nostra guida per preparare un risotto perfetto e scopri le diverse varianti che lo rendono un piatto sempre diverso e sorprendente.

Con l’arrivo dell’autunno, uno dei piatti più amati e richiesti sulle tavole italiane è il risotto ai funghi. Una preparazione che riesce a racchiudere tutti i sapori e i profumi del bosco, coniugando la cremosità del riso con l’intensità dei funghi. Il risotto ai funghi può essere preparato in molte varianti, dalle più classiche a quelle arricchite con ingredienti come salsiccia, pancetta o zafferano, per un risultato che conquisterà anche i palati più esigenti.
La base per un risotto perfetto: consigli generali
Prima di entrare nel dettaglio delle ricette, è importante conoscere alcuni segreti per ottenere un risotto cremoso e saporito:
- Scegliere il riso giusto:
Per un risotto perfetto è fondamentale usare un riso adatto, come il Carnaroli o il Vialone Nano. Questi tipi di riso hanno un’ottima capacità di rilasciare amido, rendendo il risotto cremoso senza aggiungere panna o altri addensanti. - Il brodo:
Il brodo è un elemento chiave per il risotto. Deve essere caldo e preparato preferibilmente con verdure fresche. Per un risotto ai funghi, un brodo vegetale è perfetto, ma puoi anche usare un brodo di carne se preferisci un sapore più deciso. - La mantecatura:
La fase finale, quella della mantecatura, è cruciale per ottenere un risotto morbido e cremoso. Usa burro freddo e parmigiano grattugiato per mantecare il risotto a fuoco spento e fai riposare il tutto per un paio di minuti prima di servire.

1. Risotto con porcini, salsiccia e zafferano
Questa variante del risotto ai funghi combina l’aroma terroso dei porcini con la sapidità della salsiccia e il tocco prezioso dello zafferano.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 g di riso Carnaroli
- 200 g di funghi porcini freschi (o surgelati)
- 150 g di salsiccia
- 1 bustina di zafferano
- 1 l di brodo vegetale
- 1 scalogno
- 40 g di burro
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 60 g di parmigiano reggiano grattugiato
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
Procedimento:
- Pulire i porcini e tagliarli a fettine. Sbriciolare la salsiccia e rosolarla in una padella con un filo d’olio fino a doratura. Aggiungere i funghi e cuocere per circa 5 minuti.
- In una casseruola, soffriggere lo scalogno tritato con un po’ di olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
- Una volta evaporato l’alcol, cominciare ad aggiungere il brodo caldo, un mestolo alla volta, mescolando continuamente. A metà cottura, unire i funghi e la salsiccia.
- Sciogliere lo zafferano in un po’ di brodo e aggiungerlo al risotto verso la fine della cottura.
- Quando il riso è cotto al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Lasciare riposare un paio di minuti prima di servire.

2. Risotto con finferli e pancetta croccante
I finferli, conosciuti anche come gallinacci, hanno un sapore più delicato rispetto ai porcini, e si abbinano perfettamente alla pancetta croccante per una versione sfiziosa del risotto ai funghi.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 g di riso Carnaroli
- 250 g di finferli
- 100 g di pancetta affumicata a cubetti
- 1 l di brodo vegetale
- 1 cipolla bianca
- 50 g di burro
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
Procedimento:
- Pulire i finferli e tagliarli a pezzi. In una padella, far rosolare la pancetta fino a renderla croccante. Togliere la pancetta e, nella stessa padella, cuocere i funghi finferli per circa 10 minuti.
- In una casseruola, soffriggere la cipolla tritata con un po’ d’olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
- Aggiungere il brodo caldo poco alla volta, mescolando continuamente. A metà cottura, unire i finferli.
- Quando il riso è al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Aggiungere la pancetta croccante e mescolare delicatamente. Lasciare riposare un minuto prima di servire.

3. Risotto ai funghi classico
La versione classica del risotto ai funghi è semplice e deliziosa, perfetta per chi ama il sapore autentico dei funghi senza aggiunte. Per questa ricetta si possono usare sia porcini freschi che un mix di funghi secchi e freschi.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 g di riso Carnaroli
- 300 g di funghi porcini freschi o un mix di funghi
- 1 l di brodo vegetale
- 1 scalogno
- 50 g di burro
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Prezzemolo fresco tritato per guarnire
Procedimento:
- Pulire i funghi e tagliarli a fettine. In una padella, cuocere i funghi con un filo d’olio per circa 10 minuti, fino a quando risultano dorati.
- In una casseruola, soffriggere lo scalogno tritato con un po’ d’olio. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti, sfumando poi con il vino bianco.
- Aggiungere il brodo caldo poco alla volta, mescolando costantemente. A metà cottura, unire i funghi.
- Quando il riso è cotto al dente, spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Guarnire con una spolverata di prezzemolo fresco prima di servire.
Avvertenze e consigli finali
Per tutte le versioni del risotto ai funghi, è importante prestare attenzione alla cottura del riso: deve essere al dente e ben mantecato, mai troppo asciutto né eccessivamente liquido. Il risotto perfetto deve essere cremoso e fluido, in grado di “muoversi” leggermente nel piatto.
Ricorda inoltre di usare sempre funghi freschi di qualità o secchi ben reidratati, per garantire un sapore autentico e intenso.
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