Benessere
Qualche giorno in compagnia degli sciamani: rituali wellness per rigenerarsi
Il crescente successo dello sciamanesimo nel wellness deriva dall’approccio integrato alla salute di corpo e mente. I rituali sciamanici, come canti, danze, sonagli e l’uso di pietre ed erbe, migliorano l’energia personale e la comprensione di sé, interagendo con la sfera spirituale.

Gli sciamani, con i loro antichi riti, stanno trovando sempre più spazio nelle spa più lussuose del mondo, offrendo un’esperienza di benessere unica e profonda. Il neuroscienziato e psicologo Andrea Bariselli esplora gli effetti di queste pratiche sulla mente nel suo podcast “A Wild Mind“, spiegando come i rituali sciamanici influenzino positivamente il cervello, moderando le emozioni e migliorando i processi cerebrali.
Rinascita dello sciamanesimo
Il crescente successo dello sciamanesimo nel wellness deriva dall’approccio integrato alla salute di corpo e mente, come spiega Michael Nolte, direttore creativo di Beautystreams. I rituali sciamanici, come canti, danze, sonagli e l’uso di pietre ed erbe, migliorano l’energia personale e la comprensione di sé, interagendo con la sfera spirituale.
Rituali sciamanici nei resort di lusso
L’Anassa di Cipro offre sessioni di guarigione con la sciamana Triona Martin, mentre la Maroma Spa by Guerlain e la One&Only Mandarina in Messico propongono il temazcal, una sauna cerimoniale guidata da sciamani che utilizzano pietre vulcaniche, erbe indigene, infusi, vapori, tamburi e bagni purificatori in acqua fredda. Anna Bjurstam, wellness pioneer del gruppo alberghiero Six Senses, sottolinea l’importanza di connettersi con se stessi e il mondo circostante attraverso cerimonie come quella del fuoco.
Ma in Italia c’è ancora scetticismo
In Italia, la presenza di sciamani nelle spa è meno diffusa. I problemi ad accettare la loro presenta per prima cosa dipende dalla scarsa conoscenza dello sciamanesimo. E’ palpabile un maggiore scetticismo per la paura di perdere il controllo, di lasciarsi andare e scoprire parti di se che si vogliono tenere ancora nel nostro intimo e non fare emergere. Bariselli conclude che solo smettendo di giudicare il mondo, possiamo vedere attraverso un filtro magico e apprezzare il potere rigenerativo dei rituali sciamanici.
Ma che cos’è lo sciamanesimo?
E’ una pratica antichissima che mira al benessere totale dell’individuo, considerato un’armoniosa unione di corpo, mente e spirito. Questa metodologia permette di entrare in contatto con il sé divino, gli spiriti dei mondi e il cosmo. È la forma di spiritualità più antica del mondo e coinvolge lo studio e la pratica di tecniche che collegano la forza vitale dell’individuo con lo spirito di ogni altro essere o cosa, umani, animali, vegetali, minerali o entità spirituali, attraverso diversi mondi e dimensioni.
Lo sciamano è presente in tutte le culture del mondo
Il termine “sciamano” proviene da un’antica lingua siberiana e descrive persone che, in molte culture non occidentali, erano chiamate “stregoni”, “uomini di medicina”, “maghi”, “incantatori” e “veggenti”. Ma non tutti gli uomini di medicina o stregoni sono sciamani. Uno sciamano è un guaritore capace di entrare in stati alterati di coscienza per accedere a realtà nascoste, acquisire conoscenza e potere, e aiutare se stesso e gli altri. Funziona come un ponte tra realtà parallele, vedendo il mondo da diverse prospettive e insegnando agli altri a fare lo stesso, costruendo così una visione più completa della vita.
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Benessere
Quando il cibo fa paura: esplorando la neofobia alimentare

La neofobia alimentare è una tendenza diffusa a evitare cibi nuovi o sconosciuti, un fenomeno che si manifesta tanto nell’infanzia quanto nell’età adulta. Questo comportamento è spesso caratterizzato da una preferenza per cibi familiari e può generare ansia di fronte a nuovi alimenti.
Fattori che influenzano la neofobia alimentare
La neofobia alimentare può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l’educazione alimentare ricevuta durante l’infanzia e le esperienze passate con cibi nuovi. La predisposizione genetica può anche giocare un ruolo significativo. Alcune ricerche suggeriscono che questo problema possa essere correlato a una maggiore selettività alimentare e a una minore varietà nella dieta, con possibili implicazioni per la nutrizione e la salute.
Strategie per affrontarla
Per superare la neofobia alimentare, è importante esporre gradualmente le persone a una vasta gamma di cibi e incoraggiarle a sperimentare nuovi sapori e alimenti. Questo può avvenire attraverso l’introduzione graduale di nuovi cibi nella dieta e coinvolgendo le persone nella preparazione dei pasti. Rendere l’esperienza alimentare più divertente e piacevole può contribuire a ridurre l’ansia associata ai nuovi cibi. Se siete alla ricerca di modi per affrontare la neofobia alimentare, esplorare nuove ricette potrebbe essere un ottimo punto di partenza.
L’Importanza della consulenza professionale
In alcuni casi, potrebbe essere utile consultare un dietologo o uno psicologo per affrontare questo problema in modo più mirato. Questi professionisti possono fornire supporto e strategie specifiche per aiutare le persone a superare le loro paure e adottare una dieta più varia ed equilibrata.
La comprensione della neofobia alimentare e l’adozione di approcci mirati per affrontarla possono contribuire a promuovere una dieta più varia e nutriente, migliorando così la salute e il benessere complessivo.
Benessere
Contraccettivo sottocutaneo: una scelta moderna tra vantaggi e rischi
Piccolo, discreto ed efficace fino a tre anni: l’impianto sottocutaneo è tra i metodi anticoncezionali più innovativi e discussi. Ma non mancano dubbi ed effetti collaterali che spingono le donne a informarsi sempre meglio prima della scelta.

Negli ultimi anni, il contraccettivo sottocutaneo è diventato una delle alternative più richieste da chi cerca una protezione sicura e a lungo termine dalle gravidanze indesiderate. Si tratta di un piccolo bastoncino flessibile, grande quanto un fiammifero, che viene inserito sotto la pelle del braccio e rilascia gradualmente un ormone progestinico. La sua efficacia è molto alta, vicina al 99%, e la durata fino a tre anni rappresenta un vantaggio notevole per chi non vuole ricordarsi ogni giorno la pillola.
Come funziona
Il dispositivo rilascia un ormone che impedisce l’ovulazione e rende più difficile il passaggio degli spermatozoi. L’inserimento avviene con una semplice procedura ambulatoriale, effettuata dal ginecologo, e non richiede anestesia generale. Una volta applicato, la donna può svolgere normalmente le sue attività quotidiane.
I pro: efficacia e praticità
Il principale punto di forza dell’impianto sottocutaneo è la sua efficacia. Diversamente dalla pillola, non dipende dalla memoria quotidiana né da eventuali episodi di vomito o diarrea che ne ridurrebbero l’assorbimento. Inoltre, non interferisce con i rapporti sessuali e rimane invisibile all’esterno, caratteristica apprezzata da chi cerca discrezione.
Altro vantaggio: può essere rimosso in qualsiasi momento, con un rapido intervento, e la fertilità torna generalmente a livelli normali nel giro di poche settimane.
I contro: irregolarità e possibili effetti collaterali
Non mancano però gli aspetti negativi. Molte donne segnalano la comparsa di cicli mestruali irregolari, con sanguinamenti frequenti o, al contrario, lunghi periodi di assenza del ciclo. Altri effetti collaterali possibili sono mal di testa, variazioni di peso, acne, tensione mammaria e cambiamenti dell’umore. In alcuni casi, il punto di inserimento può dare fastidio o infiammarsi.
Un ulteriore limite è che, pur proteggendo da gravidanze indesiderate, l’impianto non difende dalle malattie sessualmente trasmissibili: per questo gli specialisti raccomandano di associare il preservativo nei rapporti occasionali.
Una scelta personale da valutare con il medico
Gli esperti sottolineano l’importanza di un colloquio approfondito con il ginecologo prima di procedere. Non tutte le donne reagiscono allo stesso modo al rilascio ormonale: per alcune l’impianto è la soluzione ideale, per altre può rivelarsi poco tollerabile. L’età, la storia clinica e le eventuali patologie devono essere valutate con attenzione.
Un alleato moderno, ma non universale
Il contraccettivo sottocutaneo rappresenta senza dubbio un progresso nella pianificazione familiare: comodo, sicuro e duraturo. Tuttavia, non è privo di criticità e non può essere considerato la scelta giusta per tutte. La decisione finale deve sempre passare attraverso una corretta informazione e una consulenza medica personalizzata, per bilanciare benefici e rischi.
Benessere
Domare la fame nervosa: 6 strategie smart per vincere!
Provare fame è un segnale fisiologico naturale del corpo umano. Ma se questo bisogno persistesse in modo eccessivo, potrebbe indicare che stiamo attraversando un periodo di stress, o che la nostra alimentazione non è equilibrata.

La fame nervosa è quella sensazione di desiderio irrefrenabile di mangiare, spesso scatenata da emozioni negative come lo stress, l’ansia o la noia. È diversa dalla fame fisiologica, che è il modo naturale del corpo di segnalare la necessità di nutrirsi. Affrontare la fame nervosa può essere una sfida, ma con le giuste strategie è possibile vincere questa battaglia e ristabilire un rapporto sano con il cibo.
Affrontare questo disturbo e risolverlo richiede impegno, pazienza e auto-compassione. Con la consapevolezza delle proprie emozioni, il sostegno di chi ti circonda e l’adozione di abitudini alimentari e stili di vita sani, è possibile superare questa sfida e ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo. Ricorda che sei più forte di quanto pensi e che meriti di vivere una vita sana e felice.
Come si capisce se abbiamo la fame nervosa
La fame nervosa è un fenomeno complesso che coinvolge sia fattori emotivi sia fisici. Le persone spesso ricorrono al cibo come mezzo per gestire lo stress o per trovare conforto nelle situazioni difficili. Ma questo comportamento può diventare dannoso se porta a eccessi alimentari non controllati o a scelte alimentari poco salutari.
Pratica il mindful eating
Il primo passo per affrontare la fame nervosa è capire quali situazioni o emozioni la scatenano. Tenere un diario alimentare e annotare quando si prova fame nervosa può aiutare a individuare i pattern e le cause sottostanti.
Il mindful eating, o “mangiare consapevolmente”, è un approccio al cibo che si concentra sull’essere presenti e consapevoli quando si mangia e cosa si mangia. Invece di mangiare in modo automatico o distratto, il mindful eating incoraggia le persone a prestare attenzione a ciò che mangiano, ai segnali di fame e sazietà del proprio corpo e alle sensazioni fisiche e emotive associate al cibo.
Sviluppa nuove abitudini
Trova modi alternativi per gestire lo stress o l’ansia senza ricorrere al cibo. Attività come lo yoga, la meditazione, l’esercizio fisico o la lettura possono aiutare a distrarre la mente e a ridurre la voglia di mangiare emotivamente.
Mangia consapevolmente
Mangia gustando ogni boccone e ascoltando i segnali di sazietà del tuo corpo. Questo può aiutarti a ridurre il desiderio di mangiare in modo compulsivo anche se non hai più fame.
Fai scorte di snack salutari
Assicurati di avere a disposizione cibi nutrienti e salutari quando ti colpisce la fame nervosa. Frutta, verdura, noci e semi sono ottime opzioni per placare la fame e fornire al corpo nutrienti essenziali.
Chiedi supporto
Parla con un amico, un familiare o un professionista della salute mentale se stai lottando contro la fame nervosa. Ricevere sostegno e comprensione può aiutarti a superare le sfide e a sviluppare strategie efficaci.
Sii gentile con te stesso
Accetta che avrai alti e bassi nel tuo percorso per affrontare la fame nervosa. Sii gentile con te stesso e ricorda che ogni piccolo passo avanti è un successo da celebrare.
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