Curiosità
La classifica delle regioni italiane in cui si avvistano più UFO secondo le forze armate
L’Aeronautica militare tiene traccia degli avvistamenti di OVNI e può stabilire dove ce ne siano stati di più, dal 2001 al 2023.
Se vi capita di avvistare qualcosa di insolito nel cielo italiano, forse non sapete che è possibile segnalarlo alle forze armate tramite i Carabinieri. L’Aeronautica Militare, una delle branche delle forze armate italiane, ha attivato da anni un sistema per raccogliere segnalazioni di oggetti volanti non identificati (UFO), o come si dicono in inglese, UAP (Unidentified Aerial Phenomena). È sufficiente visitare il sito ufficiale dell’Aeronautica Militare, stampare e compilare un modulo disponibile online, quindi consegnarlo alla stazione dei Carabinieri più vicina.
Le funzioni dell’Aeronautica Militare in questo campo sono ben radicate sin dal 1978, un anno di picco per gli avvistamenti UFO in Italia che portò l’allora Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, a incaricare l’Aeronautica di raccogliere e verificare queste segnalazioni. Da allora, i cittadini italiani hanno avuto la possibilità di compilare e consegnare il modulo in caso di avvistamenti di UFO, contribuendo a una raccolta sistematica di dati.
Secondo quanto dichiarato dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore Aeronautica, ogni segnalazione di avvistamento di UFO viene sottoposta a un’indagine tecnica dettagliata. Se non è possibile identificare una causa naturale o tecnica, l’episodio viene classificato come avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato (OVNI).
In Italia, le segnalazioni di UFO variano significativamente per regione. Ecco una panoramica delle regioni italiane in cui si sono verificati più avvistamenti, basata sui dati raccolti dal 2001 al 2023:
- Campania: 16,3% del totale degli avvistamenti
- Lombardia: 14,5%
- Toscana: 12,8%
- Lazio: 10,5%
- Emilia Romagna: 8,7%
- Sicilia: 6,4%
- Veneto: 6%
- Friuli Venezia Giulia: 4,7%
- Puglia: 4,7%
- Piemonte: 4,7%
- Abruzzo: 2,3%
- Liguria: 2,3%
- Calabria: 2,3%
- Trentino Alto Adige: 1,7%
- Marche: 1,2%
- Basilicata: 0,6%
- Umbria: 0,6%
- Valle D’Aosta: 0%
- Molise: 0%
- Sardegna: 0%
Secondo i dati dell’Aeronautica Militare, il 2010 ha registrato il maggior numero di segnalazioni, con 27 avvistamenti, seguito da 14 nel 2022 e 11 nel 2021. Nel 2023, invece, sono stati segnalati solamente 3 avvistamenti.
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Curiosità
Galles: alla faccia dei ritardi nelle poste… una cartolina arriva dopo 100 anni!
Oltre 100 anni per consegnare una cartolina. Sembra la trama di un film, invece è successo davvero nel Galles. L’ha ricevuta, grazie ad una ricerca scatenatasi in rete, una pronipote della destinataria.
Qui in Italia i servizi postali funzionano e non funzionano, è cosa risaputa che tutti abbiamo almeno una volta sperimentata. Può volerci del tempo prima di ricevere un pacco, una lettera… anche se risulta difficile che una cartolina possa essere consegnata con oltre un secolo di ritardo. Eppure è successo!
Quando si dice “le poste lente”…
Dopo oltre 100 anni in Galles una cartolina è stata recapitata all’indirizzo indicato! Incuriosita dalla cosa, l’azienda che l’ha ricevuta ha avviato una ricerca per risalire ai parenti del destinatario.
I fatti
La Swansea Building Society ha ricevuto una cartolina datata inizio Novecento. A fare l’insolita scoperta sono stati i dipendenti della filiale di Cradock Street che hanno trovato nella cassetta postale aziendale un biglietto natalizio dal sapore decisamente vintage: spedito nel 1903, non era mai stato recapitato fino a oggi. A inviarla un uomo di nome Ewart, con destinataria una certa signorina Lydia Davis.
Con il supporto dei social
Il responsabile marketing e comunicazioni per la Swansea Building Society, con grande stupore, è stato il primo a mettere le mani sulla cartolina. Avviando incuriosito una ricerca per risalire ai discendenti di Lydia Davis. La notizia del sorprendente recapito è stata diffusa sui social, chiedendo l’aiuto di tutti gli aspiranti investigatori sul web.
Il misterioso testo della cartolina
Il signor Ewart – il mittente – comunicava a Lydia di avere un “paio” di non si sa che cosa e di cavarsela bene, avendo anche 10 scellini in tasca. Nel salutarla, la pregava di estendere i saluti a Gilbert e John con affetto. Il passaparola in rete ha naturalmente scatenato l’interesse generale, scoprendo che ai tempi Lydia aveva circa 16 anni, viveva all’indirizzo indicato assieme al padre John, alla madre Maria e ai suoi fratelli e sorelle.
Il ritiro da parte di una parente
La notizia, ad un certo punto, grazie alla viralità di Internet, è giunta infine ad una donnadonna di nome Helen Roberts, che ha dichiarato di essere imparentata con Lydia, essendo una sua pronipote.
Rimane un mistero
Nonostante l’immane ritardo, tutto è bene ciò che finisce bene. Rimane solo da capire come mai questa cartolina sia stata consegnata solamente oggi. L’ufficio della Royal Mail ha ipotizzato che sia stata reinserita nel sistema postale inglese dopo essere ricomparsa misteriosamente. L’importante è che la consegna sia finalmente avvenuta e stavolta, più che mail, l’appellativo di “snail mail” (posta lumana) per la posta tradizionale è più che giustificato.
Curiosità
Game of Thrones va all’asta. Vuoi la spada di Jon Snow? Prepara il portafoglio!
Game of Thrones: all’asta oltre 2.000 cimeli iconici per appassionati e collezionisti della serie.
Cinque anni dopo la fine dell’ultima stagione di Game of Thrones, i fan hanno l’opportunità di portarsi a casa un pezzo della storia della serie. Più di 2.000 oggetti di scena, costumi e decorazioni del set sono stati messi all’asta da Heritage Auctions, un’occasione irripetibile per i collezionisti e gli appassionati. Ma quali sono i pezzi più ambiti e quanto costano?
Un tesoro per i collezionisti: dalla spada di Jon Snow all’abito di Daenerys
Heritage Auctions, in collaborazione con HBO, ha curato una selezione di cimeli che spaziano dalle armi più iconiche alle armature e agli abiti che hanno contribuito a rendere celebre Game of Thrones. Per i collezionisti, questo è il momento ideale per mettere le mani su oggetti che hanno fatto la storia di una delle serie più popolari al mondo.
Un Lungo Artiglio da 24 mila euro prezzo base d’asta
Tra i pezzi più desiderati c’è sicuramente Lungo Artiglio, la celebre spada di Jon Snow. Utilizzata da Kit Harington nella sesta stagione, questa spada ha un pomo a forma di testa di lupo, simbolo della Casa Stark, e occhi decorati con finti rubini. Il prezzo di partenza? Ben 26.000 dollari (circa 23.535 euro), una cifra che attualmente rende l’oggetto il più costoso dell’asta.
L’abito di Daenerys e l’armatura di Jaime: prezzi pazzi per rari pezzi di storia
Un altro pezzo ambito è l’abito finale di Daenerys Targaryen, indossato da Emilia Clarke nel drammatico epilogo del personaggio. Il vestito, con dettagli in pelle che richiamano le scaglie di drago, parte da 15.000 dollari (circa 13.590 euro), e rappresenta uno dei costumi più riconoscibili dell’intera serie.
Non da meno è l’armatura di Jaime Lannister
Indossata da Nikolaj Coster-Waldau nella quarta stagione questo costume, completo di spada Oathkeeper e con il sigillo della Guardia Reale stampato sulla corazza, parte da 20.000 dollari (circa 18.105 euro). Un vero e proprio capolavoro per i collezionisti di oggetti legati alle grandi saghe fantasy.
Il fascino del collezionismo: perché i cimeli di serie TV sono così ambiti?
Il collezionismo di cimeli di serie televisive come Game of Thrones è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, soprattutto per serie che hanno avuto un impatto culturale globale. Per molti fan, possedere un oggetto originale utilizzato sul set rappresenta un modo per mantenere vivo il legame con lo show e con i personaggi che hanno amato. Inoltre, questi oggetti diventano veri e propri investimenti, il cui valore tende ad aumentare nel tempo.
Occasione unica e irripetibile
Per i collezionisti di Game of Thrones, questa asta rappresenta un’occasione unica. Che si tratti di una spada, di un’armatura o di un abito, ogni cimelio porta con sé una parte del mondo di Westeros. E, considerando l’enorme popolarità della serie, è probabile che i prezzi di vendita supereranno di gran lunga le stime iniziali.
Curiosità
Riaccendete la torcia olimpica, ci sono le Olimpiadi delle Drag Queen!
Competizione, glamour e creatività: RuPaul lancia il mondiale delle drag queen, dove tra paillettes e eyeliner si celebra la diversità. Nehellenia, la drag queen italiana, si racconta e svela i retroscena della sua partecipazione internazionale.
Il mondo delle drag queen sta vivendo un momento di straordinaria visibilità grazie a “RuPaul’s Drag Race Global All Stars”, una competizione che potremmo definire le “Olimpiadi del drag”. Lanciato il 20 settembre su Paramount+, il programma mette in gara 12 drag queen provenienti da altrettante nazioni, che si sfidano in una serie di prove spettacolari. Ogni venerdì va in onda un nuovo episodio dei 12 previsti, con un cast internazionale che non passa certo inosservato, tra abiti appariscenti, trucco estremo e personalità esplosive.
Nehellenia, drag queen italiana
Tra le protagoniste spicca Nehellenia, drag queen italiana interpretata da Emanuele Aruta, romano di nascita e artista per vocazione. La sua avventura nel mondo delle drag è iniziata, come spesso accade, per caso: “Ho iniziato 12 anni fa per una scommessa,” racconta l’artista, “eravamo in un bar dove c’era un concorso drag. Io, spavaldo, ho detto che avrei saputo farlo meglio di tutti. I miei amici mi hanno sfidato, mi sono iscritto… ed è iniziata la mia carriera”.
Rappresentare l’Italia è stato un onore
Dopo aver partecipato alla seconda stagione di Drag Race Italia nel 2022, la chiamata per la versione globale è stata una grande opportunità: “Rappresentare l’Italia è stato un onore, ma anche una responsabilità,” confessa Aruta, “ogni mattina mi svegliavo due ore prima per studiare inglese. Era una delle cose che mi bloccavano di più, ma ho dato il massimo.”
La competizione, soprattutto negli Stati Uniti, è dura e agguerrita: “In America c’è questa idea di ‘morte tua, vita mia’, non è qualcosa che appartiene a noi italiani,” rivela l’artista, “ma è stato stimolante. Ho cercato di dimostrare che con gentilezza e coraggio si può andare avanti, nonostante tutto.”
Uno dei momenti più emozionanti per Nehellenia è stato incontrare la “regina di tutte le drag queen,” RuPaul, la leggenda che ha portato la cultura drag sotto i riflettori internazionali. “Grazie al suo programma, la comunità queer e non solo ha iniziato a capire di più su questo mondo,” spiega Aruta. “12 anni fa, chi faceva la drag veniva spesso visto come problematico, ma ora il pubblico ha capito che è solo una forma d’arte.”
In un mondo dove le drag queen sono diventate ambasciatrici di creatività e inclusività, RuPaul’s Drag Race Global All Stars rappresenta una celebrazione della diversità e del talento, e Nehellenia è pronta a brillare con tutta la sua luce.
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