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Personaggi e interviste

Lavorare con Nuti nel 1994? Oggi verrebbe denunciato. I ricordi del set di Chiara Caselli

Alcuni ricordi particolari di Chiara Caselli legate a situazioni che, in seguito, avrebbero fatto nascere il movimento #MeToo”. Con l’attore-regista toscano scomparso nel 2023 ma non solo…

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    La pellicole in lavorazione era OcchioPinocchio. L’attrice Chiara Caselli, che faceva parte del cast, in una recente intervista al Corriere della Sera ne svela alcuni dettagli imbarazzanti. Ora 57enne, ebbe il suo momento d’oro negli anni Novanta. A 19 anni iniziò la carriera nel cinema, scappando di casa per affrancarsi da una famiglia catto-comunista bolognese. L’incontro con Francesco Nuti avvenne nel 1994, proprio sul set di OcchioPinocchio. Anche se si trattò di una clamoroso fiasco, sia al botteghino che da parte della critica che lo stroncò severamente. : un film che si rivelò un enorme fiasco critico e commerciale.

    Un elegante riserbo per chi non c’è più, che lascia intendere molto

    Ma il dettaglio particolare non fu il fallimento come prodotto cinematografico, almeno non per lei. Che la ricorda invece come un’esperienza che la devastò dal punti di vista umano. Oggi, in un mondo in cui la mentalità rispetto agli abusi è profondamente diversa, Nuti avrebbe avuto una denuncia per il suo comportamento. All’epoca dei fatti la Caselli aveva 26 anni, era giovane. E visto che l’attore-regista nel frattempo è scomparso… lei preferisce tacere elegantemente.

    Incontrò anche Weinstein

    La ragazza di allora ebbe anche un altro incontro particolare, quello con il potente produttore americano Harvey Weinstein, condannato a 16 anni di carcere per violenze sessuali, il personaggio dal quale è partito in movimento #MeToo. Anche se in questo caso lei afferma che “Non ci provò, se è quello che volete sapere”. Lui la notò nel film corale di Marco Tullio Giordana La domenica specialmente e la convocò per un provino per Pulp Fiction. Le battute gliele consegnò direttamente Quentin Tarantino, il regista della pellicola che in seguito sarebbe diventata un vero e proprio cult. Alla fine lei non venne scelta ma al suo posto fu scritturata Maria de Medeiros. A Weinstein, in seguito, la Caselli mandò il suo primo cortometraggio come regista, Per sempre, che racconta la fuga d’amore di due bambini. Lui le rispose che avrebbe provato a sondare l’interesse di qualche amico a Hollywood per un’eventuale candidatura agli Oscar. Non successe nulla.

    Tutti i registi la volevano nuda

    Con Liliana Cavani riuscì a realizzare Dove siete? Io sono qui, film che la portò ad entrare nel cast di Al di là delle nuvole di Michelangelo Antonioni e Garage Olimpo di Marco Bechis. I registi le chiedevano sempre di spogliarsi e di recitare in scene difficili. “Il mio corpo è un personaggio: se c’era necessità, nessun problema”, dichiara oggi.

    Imbarazzata anche da Antonioni

    Con Keanu Reeves in Belli e dannati di Gus Van Sant recitò nuda a 23 anni, non provando nessun imbarazzo. Anche perchè il suo partner, “bello e sicuro di sé” ebbe un atteggiamento estremamente professionale nei suoi confronti. “Invece fui in forte imbarazzo, mi spiace dirlo ma è così, con Michelangelo Antonioni, in Al di là delle nuvole“, aggiunge l’attrice. Era il 1995, l’ultimo film del maestro ferrarese che di lì a poco si sarebbe ritirato dalle scene. Vedevo un uomo, in quelle condizioni fisiche così precarie, attaccato alle attrici, filmava i nostri corpi con una certa morbosità. Per fortuna sua moglie Enrica e Wim Wenders, che collaborava, ebbero cura di me.

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      Personaggi e interviste

      Victoria De Angelis lancia una frecciata a Damiano David: «Mi sono dovuta abituare a essere da sola, ma mi diverto anche così»

      Prima volava da un continente all’altro con i Maneskin, ora continua a farlo, ma dietro la console. Victoria De Angelis, tra set esclusivi e libertà ritrovata, racconta la sua nuova vita lontana dalla band, la gestione della popolarità e la sua visione dell’amore.

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        Victoria De Angelis non è più “solo” la bassista dei Maneskin. Dopo anni di tour mondiali con la band che ha conquistato il rock, oggi ha scelto una strada parallela: quella della musica elettronica. La vediamo meno con il basso in mano e più dietro una console, con il ritmo che le scorre nelle vene in un modo nuovo.

        «Sto facendo un tour e lo adoro, mi sto divertendo tantissimo. È così diverso da ciò cui sono abituata, una boccata d’aria fresca, molto stimolante», ha confessato sulle pagine di Cosmopolitan. Eppure, separarsi – anche se solo temporaneamente – dai compagni di sempre, Damiano, Ethan e Thomas, non è stato facile: «Da sola si sente più pressione e all’inizio ero un po’ nervosa. Con la band siamo molto legati, quindi mi sono dovuta abituare anche a viaggiare da sola. Ma mi diverto molto anche così».

        Un addio? No, piuttosto una parentesi personale, una nuova sfida. Oggi Victoria è più libera, più sicura di sé, più innamorata della musica – e non solo quella rock.

        La fama? «Non mi interessa»

        A 25 anni (che compirà il prossimo aprile), Victoria De Angelis è una star, ma senza quelle manie da diva che spesso arrivano con il successo. «Come gestisco la fama? Personalmente non mi piacciono le celebrità che vanno nei club, super sicure di sé per farsi vedere. Io esco semplicemente con i miei amici a Roma, cammino per strada, non mi interessa. A volte cerco di vestirmi in modo discreto e se qualcuno dice: “Ehi, sembri Victoria”, faccio finta di non crederci e lo prendo come un complimento. A volte si incontra qualcuno di scortese, ma in generale mi fa piacere se la gente mi riconosce».

        Insomma, nessuna posa da rockstar, nessuna patina da inarrivabile: Victoria è rimasta la stessa, anche se oggi le luci dei riflettori la inseguono in ogni angolo del mondo.

        Amore e libertà

        Se sulla carriera si sbottona senza problemi, sulla vita privata Victoria preferisce restare più riservata. Sappiamo che da oltre un anno è legata alla modella Luna Passos, conosciuta ai tempi dei Maneskin, ma i dettagli restano privati. Su una cosa, però, non ha mai avuto dubbi: l’importanza della libertà. «Mi vesto come voglio e sono aperta sulla mia sessualità, cerco anche attraverso la mia musica di trasmettere un messaggio positivo di libertà, accettazione e empowerment».

        Senza etichette, senza limiti. Proprio come la sua musica.

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          Personaggi e interviste

          Ilary Blasi torna in TV: al timone del nuovo reality game di Canale 5, “The Couple”. Ne vedreremo delle belle

          La conduttrice romana guiderà un format innovativo che mescola strategie, emozioni e dinamiche di coppia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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            Dopo un periodo di lontananza dai riflettori, Ilary Blasi si prepara a fare il suo grande ritorno su Canale 5 con la conduzione di un nuovo reality game intitolato “The Couple”. Mediaset ha anticipato le indiscrezioni su un format inedito che punta a unire competizione e dinamiche relazionali. Nel corso del programma, coppie composte non solo da fidanzati o coniugi, ma anche da amici, parenti, colleghi e persino storici antagonisti, saranno costrette a una convivenza forzata. La sfida per i partecipanti sarà difendere un importante montepremi attraverso prove fisiche e psicologiche, ma anche con strategie e tattiche per contrastare gli avversari. Sarà il pubblico, tramite il televoto, a decretare la coppia vincitrice.

            Ma che cos’è The Couple? Un mix tra reality storici

            “The Couple” si presenta come un progetto che combina le caratteristiche di diversi format di successo. L’elemento strategico richiama “La Talpa”, mentre le dinamiche emotive evocano “Temptation Island” e “Grande Fratello”. Anche la componente delle sfide fisiche e la convivenza forzata strizzano l’occhio all’intramontabile format come “Pechino Express”. Questa volta Mediaset sembra aver fatto tesoro di uno degli errori che portarono al flop de “La Talpa”: l’assenza di dirette e il focus su contenuti digitali. Messaggio ricevuto. L’obiettivo questa volta è quello di tornare a una trasmissione in diretta con il coinvolgimento del pubblico in studio.

            Quando andrà in onda?

            La data ufficiale non è ancora stata comunicata, le prime prove si svolgeranno il prossimo mese di marzo. Ma il debutto sembra previsto per l’autunno, dopo l’impegno estivo di Ilary Blasi con “Battiti Live”. L’intento è offrire un contenuto innovativo per svecchiare il palinsesto di Canale 5. Tra i protagonisti ci saranno anche personaggi noti mischiati con persone comuni. Tutti rigorosamente in coppia, gli uni contro gli altri armati per vincere e difendere un ricco montepremi. Riuscirà Ilary Blasi a portare il successo sperato?

            La carriera di Ilary Blasi? Una certezza…

            Ilary Blasi ha esordito nel mondo dello spettacolo già da giovanissima come “letterina” nel celebre programma “Passaparola”. Quindi ha consolidato la sua carriera come conduttrice televisiva di successo, guidando programmi iconici come “Le Iene” e il reality show “L’Isola dei Famosi”. Nota anche per la sua eleganza e carisma, Ilary ha saputo conquistare il pubblico con uno stile fresco e diretto. Dopo una pausa seguita alla separazione dall’ex calciatore Francesco Totti, Ilary si prepara quindi a una nuova avventura professionale che potrebbe segnare un ulteriore passo avanti nella sua già brillante carriera.

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              Massimo Boldi si racconta: “Vendevo Buondì Motta, non abbiamo mai litigato con De Sica. Ornella Muti? La più bella di sempre”

              Dalla gavetta come batterista e autista ai trionfi al cinema con Christian De Sica, passando per il mito della bellezza italiana Ornella Muti: Massimo Boldi ripercorre la sua vita e una carriera che ha segnato la commedia italiana

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                Massimo Boldi, classe 1945, festeggia gli 80 anni e si apre in un’intervista condividendo ricordi di una giovinezza segnata da sacrifici e difficoltà economiche. Prima di diventare uno dei volti più amati della commedia italiana, Boldi racconta: “Per arrotondare facevo l’autista e vendevo Buondì Motta a Varese. Partivo con il furgone carico di 20 pezzi, ma io e i miei fratelli ne abbiamo mangiati tantissimi. Alcune volte c’era solo quello in casa”.

                Le difficoltà economiche erano tangibili: “Nella casa di Milano non pagavamo l’affitto e ci sfrattarono. Finimmo nelle ‘case minime’ di via della Chiesa Rossa, con noi c’erano anche delinquenti. Mia mamma preparava le pietanze con un fornelletto a spirito”.

                Accanto a lui, un sostegno fondamentale: “All’inizio mi aiutava la mia adorata Marisa, che era farmacista mentre io facevo il batterista. Lavoravamo a orari opposti e ci lasciavamo bigliettini per comunicare”.

                Il rapporto con Christian De Sica e il mito dei cinepanettoni

                Impossibile parlare di Boldi senza menzionare il sodalizio artistico con Christian De Sica, con cui ha formato una delle coppie più celebri del cinema italiano. “Christian è un gentleman. Abbiamo creato un genere che ancora resiste. Chi dice che abbiamo litigato mente: è impossibile discutere con lui”, afferma l’attore, spegnendo definitivamente le voci su presunti dissapori tra i due.

                “Può avere un momento d’ira, ma gli passa subito. Gli voglio bene. Le nostre famiglie si frequentano, e ci diamo appuntamento ogni 5 gennaio per festeggiare il suo compleanno”.

                I due hanno fatto la storia del cinepanettone, un genere spesso criticato ma capace di radunare milioni di spettatori al cinema, raccontando con ironia le contraddizioni e i vizi degli italiani.

                Ornella Muti: la diva indimenticabile

                Infine, Boldi non nasconde il suo debole per Ornella Muti, che definisce senza esitazione “la più bella”. Racconta un episodio rimasto indelebile nella sua memoria: “Conservo ancora un biglietto da 10mila lire che mi diede mentre scendeva dal taxi, in un film. È una reliquia”.

                Con il suo inconfondibile mix di comicità e umanità, Massimo Boldi continua a essere un’icona del cinema italiano, capace di far ridere e commuovere generazioni di spettatori.

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