Connect with us

Televisione

Lambrusco, popcorn e leader-cippa: ecco Perfidia il talk show più malandrino della tv

Tra battute memorabili, scenari grotteschi e performance canore disastrose, il talk show di LaC regala una serata da manuale dell’ironia. Ugo Floro smonta le banalità con stile, Antonella Grippo sfodera artigli da tigre e la scenografia di Samuele Vallone regala l’atmosfera di una festa d’antan. Ma il vero colpo di scena arriva quando Graziano ammette che il manifesto politico di Azione sembra un testo di Annalisa: “Mon amour, ma chi baci tu?”.

Avatar photo

Pubblicato

il

    C’è aria di festa paesana, a Perfidia. Nell’aria sembra di sentire l’odore di salamella, di vino rosso e di ciambelle fritte come a una festa dell’Unità d’antan: c’è voglia di farsi quattro risate senza mai prendersi troppo sul serio, di osservare la politica con la lente rosa dell’ironia, beffandosi dei luoghi comuni e delle seriosità istituzionali. Questo venerdì Antonella Grippo sembrerebbe celebrare le vittorie del centrosinistra alle Regionali citando le strofe di Lambrusco e popcorn di Ligabue, ma – come al solito nel talk show più malandrino della tv italiana – nulla è come sembra.

    In realtà, al centro dell’attenzione non c’è tanto la rivincita di Elly Schlein e del campo largo, ma l’astensionismo che ha toccato punte record. E che, grazie alle acrobatiche alchimie della politica, viene chiamato da chi perde a scusante universale della propria sconfitta. “Abbiamo perso, ma c’è l’astensionismo”, diventa quindi slogan assolutorio per antonomasia.

    Ci casca l’ex sindacalista barricadero Giorgio Cremaschi, oggi portavoce di Potere al Popolo, che di fronte allo striminzito due per cento del suo partito nella regione rossa per definizione, riesce comunque a parlare di successo. E, arrampicandosi su mirabolanti scale di corda ideologiche, ne giustificare la debacle. Mentre il generale Giuseppe Graziano di Azione, elegante e autoironico, mantiene il suo aplomb impeccabile sia quando cerca di spacciare per vincenti i risultati minimalisti della lista di Calenda, sia quando si concede come cantante e ballerino al fianco dell’ineffabile conduttrice.

    Alla fine – bisogna concederglielo – la palma della battuta migliore della serata è sua quando ammette che il manifesto politico di Azione sembra scritto da Annalisa: “Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me. Mon amour, amour, ma chi baci tu?”. Peccato che poi provi anche a cantare con esiti tutt’altro che incoraggianti. Per dirla col giornalista Ugo Floro, la sua performance “è un’ottava sopra al rutto”. Come ballerino? “Degno di Miguel Bosè”. Insomma, il verdetto è chiaro: è meglio che il generale continui a fare il politico e non l’artista.

    A Perfidia, come confessa la bionda matadora Grippo, ironia e cazzeggio restano le cose più serie. E lo dimostrano i momenti più memorabili della puntata, come il divertente gioco del gossip: Renzi e Schlein che amoreggiano di nascosto, un Conte perplesso e un Fratoianni in versione piacione. Il tutto mentre un Matteo Salvini disperato canta a Giorgia Meloni una struggente Amami ancora.

    Le non regole del gioco sono chiare dall’inizio, tutto è valido tranne il prendersi troppo sul serio: Antonella Grippo si presenta in studio con il suo look da battaglia – unghie laccate da tigre della Malesia, cinturone da pirata, anello simil-tirapugni – pronta a demolire ovvietà e banalità. E trova un complice credibile nell’ineffabile Floro, che dall’alto della sua esperienza come conduttore riesce a rubarle la scena con sapienti battute al vetriolo e analisi senza peli sulla lingua.

    così, grazie ai suoi taglienti interventi a metà tra il serio e il faceto, veniamo a scoprire qual è la differenza tra leadership e leader-cippa. E che “il campo largo porta sfiga”, visto che ogni volta che viene evocato si finisce per litigare.

    Il talk targato Diemmecom si conferma poi un ottimo ribalta per le giovani politiche rampanti. E se nella scorsa puntata Matilde Sorrentino aveva vinto a man bassa la disfida con i colleghi maschi presenti in studio, questa volta tocca alla pentastellata Vittoria Baldino a tenere alta la bandiera di una generazione di politiche calabresi dalle idee chiare. Parlantina sciolta, look da diva di Hollywood e personalità da vendere, conquista la scena con battute sagaci e un’analisi politica precisa sul momento difficile del partito di Conte.

    Si esibisce anche con una versione intimista e “disperata” (il giudizio è dell’ottimo Floro) di Sally del Vasco Rossi, riesce a conquistarsi un posto nella finale dell’X Factor della politica e riscuote applausi a scena aperta. E così – tra involontari scioglilinguacome l’estemporaneo slogan “L’Umbria agli umbri” o la sarcastica risposta “a me, Rosalba, non me l’aveva mai detto nessuno” che riserva all’incauto Floro che ne sbaglia il nome – la pentastellata conquista la ribalta e resiste anche ai tentativi della satanassa Grippo, che fa di tutto per farle dire qualcosa di negativo su Elly Schlein. Senza successo. E quando l’angelica Vittoria a cinque stelle se ne esce con un “Non è che Conte va a giocare a chi ce l’ha più lungo con gli altri leader di coalizione”, la risata è generale.

    Ad attirare l’attenzionee a pascere gli occhi, ancora una volta, è la scenografia superba di Samuele Vallone che fa da sfondo a una puntata leggera e spumeggiante. Tra Marx, fiaschi di lambrusco e cartocci di popcorn, in fondo, nel salotto del talk di LaC si celebra una politica forse più umana, meno basata sulle contrapposizioni e più orientata a un dialogo comune.

    Il clima è divertito e tutti i politici in sala si lasciano convincere ad avvicinarsi al pianoforte per cantare, compreso l’ineffabile Ernesto Alecci del PD – che Floro etichetta con maestria dialettica come “ecumenico, ma bravo” prima di eleggerlo ad anti-Occhiuto alle prossime elezioni regionali – che trascina tutti con un De Gregori d’annata.

    C’è ancora (troppo poco) tempo per Alessandro Cattaneo di Forza Italia. L’esordio è da incubo con un microfono gracchiante che ne distorce la voce in un incrocio tra Paperino e Darth Vader. Ma lui recupera con la noncalanche che gli deriva dell’autorevolezza della sua storia politica. Anche lui riesce resistere alle tentazioni della Grippo, che lo vorrebbe protagonista di qualche perfidia contro la Lega. Quindi restano solo i saluti. Sipario!

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Televisione

      Loredana Cannata: “Vivo di crudismo e rispetto. Il benessere non è solo ciò che mangiamo”

      Nella puntata del 5 novembre 2025 del programma di Caterina Balivo, Loredana Cannata parla di alimentazione, salute e rispetto per gli animali: “Le mie analisi sono perfette. Ho scelto questa strada per etica, non per moda.”

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

      Loredana Cannata

        Nello studio luminoso di La Volta Buona, il talk di Rai 1 condotto da Caterina Balivo, si parla di alimentazione e benessere. Ospite della puntata di mercoledì 5 novembre 2025 è Loredana Cannata, attrice, attivista e da anni portavoce di uno stile di vita radicalmente diverso dal comune. Davanti alle telecamere, racconta senza esitazioni la sua scelta di vivere da “vegana crudista”, una filosofia alimentare che esclude non solo ogni prodotto di origine animale, ma anche la cottura dei cibi.

        “Seguo questo regime da molto tempo – spiega –. Mi fa stare bene, fisicamente e mentalmente. Credo che il nostro corpo non abbia bisogno di alimenti trasformati per funzionare al meglio.” L’attrice sottolinea come la sua scelta sia prima di tutto etica: “Per me il benessere di miliardi di creature vale più di un sapore.”

        Dall’Isola dei Famosi alla consapevolezza

        Cannata ricorda anche l’esperienza a L’Isola dei Famosi, il reality di Canale 5 che l’ha messa di fronte ai propri limiti fisici e psicologici. “È stata un’esperienza estrema, difficile ma formativa. Lì si arriva al digiuno vero, e capisci quanto poco serva per sopravvivere,” racconta. “Dopo quell’esperienza ho riscoperto il valore del cibo, del corpo e della mente. Sto tornando gradualmente al crudismo, ma con maggiore consapevolezza.”

        Durante l’intervista, Balivo le chiede come reagisca alle critiche spesso rivolte a chi segue regimi alimentari alternativi. Loredana risponde con ironia e fermezza: “I miei genitori speravano che le analisi del sangue dimostrassero che la mia alimentazione fosse sbagliata, ma sono perfette. Ho fatto tutti i controlli medici necessari, e i valori sono ottimi.”

        Oltre la dieta, una filosofia di vita

        Per Loredana Cannata il crudismo non è solo una dieta, ma un modo di vivere che unisce salute, rispetto per gli animali e sostenibilità ambientale. Da anni impegnata in cause animaliste e ambientali, l’attrice vede nella propria scelta alimentare una forma concreta di coerenza: “Non si tratta solo di cosa metti nel piatto, ma di come ti poni verso il mondo. Ogni pasto può essere un atto di gentilezza o di violenza, e io ho scelto la prima via.”

        L’intervista si conclude con un messaggio positivo, quasi una riflessione filosofica: “Non bisogna giudicare chi fa scelte diverse, ma trovare il proprio equilibrio. Io l’ho trovato così: ascoltando il mio corpo, rispettando la vita e imparando a fare a meno del superfluo.”

        Tra benessere e autenticità

        A La Volta Buona, Cannata appare serena e lucida. Non impone modelli, ma condivide esperienze. Il suo racconto alterna introspezione e ironia, mostrando come la ricerca del benessere passi anche attraverso la libertà di scegliere. “Essere crudista non è una rinuncia,” conclude, “è un modo per sentirmi più viva.”

          Continua a leggere

          Televisione

          Enzo Iacchetti diventa nonno a 73 anni: a La Volta Buona l’annuncio del primo nipotino in arrivo

          Enzo Iacchetti condivide la notizia più dolce: il figlio Martino diventerà presto papà, e lui — a 73 anni — si prepara a vivere la nuova avventura della nonnità. Un momento di emozione genuina, accolto in studio da applausi e sorrisi.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            A La Volta Buona il clima è leggero, ma quando Enzo Iacchetti prende la parola l’atmosfera cambia e diventa subito più familiare. Il conduttore, volto storico di Striscia la notizia, ha infatti condiviso in diretta una notizia che va oltre la tv, oltre i palinsesti, oltre le polemiche: diventerà nonno. A 73 anni, racconta, sta per vivere una delle emozioni che — parole sue — «ti fanno tremare le ginocchia come la prima volta che sali su un palco».

            Il figlio Martino, 39 anni, lo renderà nonno per la prima volta tra circa quattro mesi. Un annuncio fatto con la sobrietà e l’ironia che da sempre caratterizzano Iacchetti, che però non nasconde un’emozione quasi adolescenziale. Mentre in studio scatta l’applauso spontaneo, lui sorride e guarda verso il basso, come fanno quelli che cercano di non commuoversi davanti alle telecamere.

            Da anni Iacchetti alterna tv, teatro e impegno sociale, ma quando parla del figlio il tono cambia: «È la mia gioia più grande», aveva già detto in passato. Ora quella gioia raddoppia, anzi si prepara a evolvere in una nuova forma di affetto. L’arrivo di un nipote, del resto, è una rivoluzione che trasforma ruoli e prospettive. E Iacchetti sembra pronto a questa svolta con la stessa energia che lo ha sempre reso uno dei personaggi più amati della televisione italiana.

            In studio si scherza, come sempre. C’è chi gli chiede se sarà un nonno severo o uno di quelli che viziano senza pietà. Lui sorride: «Vedremo… ma credo che farò molti danni», dice con la solita autoironia. Poi aggiunge una frase che suona come una promessa: «Sarà un bambino fortunato, perché l’amore non gli mancherà mai».

            Il pubblico accoglie le sue parole con calore. Non è solo la notizia in sé a colpire, ma il modo in cui Iacchetti la condivide: senza costruzioni, senza retorica, con la spontaneità di chi vive questo momento come un regalo inatteso ma meritatissimo.

            Il futuro nonno lascia lo studio tra applausi e abbracci. E il web, intanto, celebra la notizia con affetto.

              Continua a leggere

              Televisione

              Nancy Brilli provoca Selvaggia Lucarelli e Milly Carlucci: “Vuoi il sangue, sei tu la vera fatina buona”

              Tra battute affilate e frecciate bonarie, Nancy Brilli movimenta Ballando con le Stelle con un intervento che fa impazzire i fan: ironizza sull’etichetta di “antipatica”, punzecchia Selvaggia Lucarelli e accusa Milly Carlucci – sempre ridendo – di essere “la vera mente che vuole il sangue”. La conduttrice replica con equilibrio.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Nancy Brilli porta una ventata di ironia pungente nell’arena di Ballando con le Stelle, trasformando un normale momento di commento in un mini-show irresistibile. Dopo l’ennesima critica ricevuta dai giudici, l’attrice ha sfoderato un sorriso teatrale e ha detto: «Mi è stato detto che sono antipatica, già, infatti ho costruito 40 anni di carriera sull’essere antipatica». Una stoccata leggera ma precisa, rivolta a Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto, che lei stessa definisce «i miei amatissimi».

                E proprio su Selvaggia, Brilli affonda la battuta che conquista il pubblico: «A me fa pure simpatia, una che decide di fare la cattiva ha scelto un personaggio… Grimilde». Un colpo di fioretto elegante, che gioca sull’immagine da villain della giornalista senza trasformare il tutto in polemica.

                In studio, Milly Carlucci interviene a difesa del ruolo della Lucarelli, ricordando l’importanza narrativa della figura “cattiva” nello show: «Il personaggio della cattiva è interessante. Nei film è fondamentale». Una spiegazione lucida, perfetta per riportare la conversazione sul terreno della dinamica televisiva.

                Ma è qui che Nancy Brilli piazza il colpo più teatrale della serata. Indicando Milly con entusiasmo, le dice: «Guardatela… è lei la vera mente. Tu sei la fatina buona, ma in realtà vuoi il sangue. Le mani sporche di sangue, sì, è Milly Carlucci che vuole il sangue». Una provocazione ironica, mezza risata e mezza sfida affettuosa, che scatena il pubblico.

                La conduttrice risponde con la sua solita calma olimpica: «A me dispiace quando i nostri concorrenti, che poi hanno la capacità di mettere la firma, invece si fanno firmare dagli altri. È un’occasione perduta per farsi conoscere davvero dal pubblico». Un invito garbato, ma diretto, a mostrarsi senza filtri.

                Il risultato? Una scena già diventata cult nella stagione di Ballando: ironia, autoironia e un pizzico di tensione perfettamente gestita. E un pubblico che, ancora una volta, apprezza quando il talento incontra la verità… anche se in salsa televisiva.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù