Tennis
Italia da sogno: trionfo in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, il 2024 azzurro è da leggenda
Berrettini e Sinner trascinano l’Italia alla vittoria dell’Insalatiera, mentre le azzurre di Paolini, Errani e compagne dominano nella competizione femminile. Un anno storico coronato dai successi olimpici e da due Slam per Sinner, che chiude il 2024 da numero 1 del mondo. L’Italia diventa così la quinta Nazione a laurearsi Campione del Mondo sia al maschile che al femminile nello stesso anno.

L’Italia trionfa nella terza Coppa Davis della sua storia, mettendo il sigillo su un 2024 da sogno per il tennis azzurro. A Malaga, gli uomini di capitan Filippo Volandri hanno superato l’Olanda con un netto 2-0 in finale: Matteo Berrettini ha battuto Botic Van de Zandschulp 6-4, 6-2, mentre Jannik Sinner ha chiuso i conti contro Tallon Griekspoor 7-6, 6-2. Una vittoria che arriva a un anno di distanza dal successo del 2023 e ben 48 anni dopo il primo storico trionfo del 1976.
L’impresa maschile segue il successo delle ragazze di Tathiana Garbin nella Billie Jean King Cup, dove Jasmine Paolini, Sara Errani, Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan hanno riportato il titolo in Italia, interrompendo un digiuno che durava dal 2013.
Jannik Sinner, protagonista assoluto della stagione, ha chiuso l’anno da numero 1 del mondo dopo aver conquistato due Slam, Australian Open e US Open. Jasmine Paolini, da parte sua, ha raggiunto due finali Slam (Wimbledon e Roland Garros) e concluso il 2024 come numero 4 del ranking WTA, eguagliando un primato storico. Gli azzurri hanno brillato anche alle Olimpiadi di Parigi: Paolini ed Errani si sono aggiudicate l’oro in doppio, mentre Lorenzo Musetti ha portato a casa il bronzo in singolare.
Con questi trionfi, l’Italia si unisce al ristretto club delle nazioni capaci di vincere nello stesso anno sia la Coppa Davis che la Billie Jean King Cup. Prima d’ora c’erano riuscite solo gli Stati Uniti, l’Australia, la Cechia e la Russia. Un risultato che consacra il tennis italiano come protagonista assoluto della scena mondiale.
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Tennis
Al prossimo torneo di Wimbledon pioveranno soldi e alcune novità epocali: giudici di linea addio
L’edizione 2025 del celebre torneo sull’erba si preannuncia tra le più ricche e innovative di sempre. Il montepremi cresce del 7% rispetto al 2024, arrivando a sfiorare i 63 milioni di euro. I vincitori del singolare maschile e femminile porteranno a casa 3,5 milioni ciascuno. Tra novità tecnologiche, modifiche agli orari e progetti urbanistici in sospeso, il torneo più prestigioso del tennis mondiale si rinnova mantenendo intatto il suo fascino.

L’All England Club ha annunciato un sostanzioso aumento del montepremi per l’edizione 2025 di Wimbledon, che raggiunge la cifra di 53,5 milioni di sterline (oltre 62,9 milioni di euro). L’incremento del 7% risponde direttamente alle richieste dei giocatori, che da tempo invocano una redistribuzione più equa dei profitti dei tornei del Grande Slam.
Più premi per tutti
I vincitori dei tornei di singolare maschile e femminile riceveranno 3 milioni di sterline a testa, circa 3,5 milioni di euro, con un balzo dell’11% rispetto alla scorsa stagione. Anche i primi turni diventano più remunerativi: chi accede al main draw guadagnerà almeno 66.000 sterline (oltre 77.000 euro), un aumento del 10% rispetto al 2024.
I motivi dell’aumento: pressione dai giocatori
Il tema della redistribuzione dei ricavi è al centro del dibattito tennistico internazionale. Ad aprile scorso, venti top player hanno inviato una lettera congiunta ai quattro tornei dello Slam, richiedendo una quota maggiore dei ricavi complessivi. Debbie Jevans, presidente del torneo, ha ribadito: “Siamo determinati a garantire un compenso equo ai giocatori. In 10 anni, Wimbledon ha raddoppiato il montepremi e quest’anno cresce ancora del 7%”. Tuttavia, sottolinea che il problema del tennis è sistemico: “I giocatori affrontano stagioni estenuanti e infortuni crescenti. Siamo pronti a dialogare con i tour per trovare soluzioni condivise”.
Addio ai giudici di linea: arriva il sistema elettronico
Una delle grandi novità tecnologiche di Wimbledon 2025 è la rimozione dei giudici di linea. Le chiamate saranno gestite in tempo reale da un sistema elettronico, già adottato da altri tornei ATP e WTA. L’Open di Francia, però, resiste ancora all’automazione. Per garantire la sicurezza operativa, l’All England Club ha annunciato che 80 ex giudici di linea saranno comunque presenti come assistenti di campo, pronti a intervenire in caso di malfunzionamento del sistema.
Orari aggiornati e grandi lavori in sospeso
A partire da quest’anno, le finali di singolare si disputeranno alle ore 16:00 locali, due ore più tardi rispetto al tradizionale orario. Una scelta pensata per favorire le audience globali e armonizzare gli slot televisivi. Dietro le quinte, però, Wimbledon è alle prese con un progetto molto più ambizioso: l’espansione del Wimbledon Park, che prevede la costruzione di 39 nuovi campi in erba. Il piano è però bloccato da una controversia legale: una revisione giudiziaria è prevista per l’8 e 9 luglio, durante la seconda settimana del torneo, mentre una decisione definitiva sul trust del terreno non arriverà prima del gennaio 2026.Fra
Fra tradizione e innovazione
Wimbledon 2025 si prepara a offrire uno spettacolo sportivo senza precedenti, combinando montepremi da record, tecnologia avanzata e una forte attenzione ai bisogni dei giocatori. Nonostante le polemiche e i ritardi legati all’ampliamento dell’impianto, il torneo più iconico del tennis mondiale continua a evolversi nel segno della tradizione britannica e dell’innovazione globale.
Tennis
Roland Garros: di nuovo addio per Berrettini, quando il fisico dice sempre “no”
Matteo Berrettini salta per il quarto anno consecutivo il Roland Garros. L’infortunio agli obliqui, accusato agli Internazionali di Roma, costringe ancora una volta il tennista romano a fermarsi. Tra lacrime, rassegnazione e ironia amara, il campione continua a lottare con un corpo che sembra tradirlo proprio nei momenti chiave.

Matteo Berrettini non ci sarà al Roland Garros 2025. Per il quarto anno consecutivo, il talento azzurro sarà assente dallo Slam parigino, teatro dell’ultimo acuto nel 2021 con i quarti di finale contro Novak Djokovic. L’ennesimo stop arriva dopo il ritiro agli Internazionali di Roma, dove Berrettini aveva abbandonato il campo in lacrime contro Casper Ruud, a causa di un nuovo fastidio agli obliqui.
L’infortunio eterno: gli obliqui maledetti
“Anche i dottori sono stanchi di vedermi”, ha confessato lo stesso Berrettini a Roma. Il problema agli obliqui non è nuovo: è il filo rosso (anzi, nero) che lega tutte le sue ultime stagioni. Un infortunio subdolo, recidivo, che lo ha costretto a lunghi stop e a dolorosi rientri-lampo. Un tormento che lo tiene lontano dai campi proprio quando servirebbe più continuità, ritmo, fiducia.
Un corpo che tradisce il talento
Non è la motivazione a mancare, tantomeno la voglia di lottare. Berrettini è sempre tornato, a testa alta, pronto a rimettersi in gioco. Ma ogni volta che prova a ricostruire, arriva un nuovo crollo. Il fisico dice “no” proprio quando il gioco inizia a ritrovare fluidità. È come se ogni stagione fosse una partita infinita tra speranza e disillusione.
Roland Garros: un tabù dal 2021
L’ultima apparizione di Matteo a Parigi resta quella del 2021, con la sconfitta dignitosa contro Djokovic. Da allora, solo assenze. Il Roland Garros è diventato una specie di miraggio: sempre desiderato, mai raggiunto. Un paradosso per uno come lui, che sulla terra rossa aveva mostrato margini e ambizioni da top player.
E adesso?
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se e come potrà riprendere la stagione. Berrettini punta a curarsi, con l’ennesima riabilitazione. Ma la domanda resta sospesa: quanto può resistere un campione quando è il proprio corpo il primo avversario?
Tennis
L’Italia in rosa del tennis trionfa a Roma: Jasmine Paolini nell’olimpo della racchetta
Jasmine Paolini ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis italiano, conquistando il titolo agli Internazionali d’Italia 2025. Con una prestazione magistrale, ha superato la numero 3 del mondo, Coco Gauff, con il punteggio di 6-4, 6-2, diventando la seconda italiana nell’era Open a vincere il prestigioso torneo romano, dopo Raffaella Reggi nel 1985.

La vittoria della Paolini rappresenta un traguardo epocale: è la prima italiana a trionfare nel singolare femminile degli Internazionali d’Italia dopo 40 anni. Questo successo segna il suo secondo titolo WTA 1000 e il terzo in carriera, consolidando la sua posizione tra le migliori tenniste del circuito.
Il percorso verso la gloria
Durante il torneo, Paolini ha mostrato una forma straordinaria, eliminando avversarie di alto livello e dimostrando grande determinazione. In semifinale, ha battuto l’americana Peyton Stearns, diventando la prima italiana in 11 anni a raggiungere la finale del torneo romano.
La rivincita su Gauff
Il confronto con Coco Gauff in finale aveva un sapore speciale. Le due si erano già affrontate a Stoccarda, dove Paolini aveva ottenuto la sua prima vittoria contro una top 10, battendo Gauff con un convincente 6-4, 6-3. La finale di Roma ha confermato la superiorità di Paolini sulla terra battuta, consolidando il suo dominio nei confronti diretti sulla superficie.
Un anno da incorniciare
Il 2025 si sta rivelando un anno straordinario per Paolini. Oltre al trionfo romano, ha raggiunto la finale al Roland Garros nel 2024 e ha vinto il suo primo titolo WTA 1000 a Dubai. Questi risultati la proiettano tra le protagoniste del tennis mondiale, con una crescita costante e una determinazione ammirevole.
Il sostegno del pubblico italiano
Il successo di Paolini è stato accompagnato da un entusiasmo travolgente da parte del pubblico romano. Il Foro Italico ha celebrato la sua vittoria con applausi e ovazioni, testimoniando l’affetto e l’orgoglio nazionale per questa straordinaria atleta. Anche se non dotata di un fisico statuario, la Paolini ha dimostrato di essere una delle tenniste più talentuose e determinate del panorama internazionale. Il suo trionfo agli Internazionali d’Italia 2025 non è solo una vittoria personale, ma un simbolo di rinascita per il tennis italiano femminile. Con la sua grinta e il suo talento, Paolini ha conquistato il cuore degli appassionati e ha scritto una nuova pagina di gloria nello sport italiano.
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