Televisione
Un corno portafortuna per l’esule Barbara d’Urso
Dopo aver ricevuto l’ennesimo tapiro d’Oro (con tanto di corno rosso al collo) la ex conduttrice di Pomeriggio 5, pungolata da Valerio Staffelli sulla sua sostituta, risponde in maniera sottilmente diplomatica.
Un sempre solerte Valerio Staffelli ha di recente consegnato nelle mani di Barbara d’Urso un Tapiro d’Oro «benaugurante». L’ex stella Mediaset che, negli ultimi mesi, è stata lontana dai riflettori televisivi. Il Tapiro, che voler rappresentare la sua assenza nel panorama televisivo, è stato arricchito con il classico corno rosso portafortuna, per augurarle un ritorno di successo sul piccolo schermo. E Carmelita, da buona napoletana, ha mostrato con spirito divertito di gradire il pensiero.
Una risposta intelligente
Chiaramente “Staffellone” non si è fatto sfuggire l’occasione di incalzare la conduttrice sui motivi della sua assenzatelevisiva, sollevando anche il tema dei presunti problemi con l’AD Pier Silvio Berlusconi. L’ex conduttrice di Pomeriggio 5, “però, da “vecchia volpe” delle dinamiche televisive, non è caduta certo nel tranello e con un sorriso rassicurante ha risposto in favore di telecamera: «Va tutto bene, con nessuno è successo niente e voglio bene a tutti».
Tanta voglia di ritornare a lavorare
Durante lo scambio di battute, la donna si è lasciata andare ad una promessa. La sempre bella Barbara, infatti, al netto di una frecciatina lanciata alla trasmissione Pomeriggio 5, ha spiegato di voler fare ritorno in televisione e lo ha detto senza giri di parole.
La frecciatina alla sua sostituta
Barbarella ha indubbiamente inventato uno stile iconico e unico, che ha caratterizzato per anni la televisione italiana targata Mediaset. Paragonandosi a Pippo Baudo, afferma con ironia: «Le “luci della d’Urso” le ho inventate io, ora ce le hanno tutti. Quando tornerò in tv, perché tornerò prima o poi, dovrò triplicarle». L’esperto Staffelli, anche lui rotto a mille situazioni, non perde l’occasione per chiederle una sua opinione sul programma che Myrta Merlino sta conducendo al suo posto. Da donna intelligente qual’è, Barbara d’Urso risponde in maniera diplomatica: «La tv non la guardavo prima e ora ancora meno, perché non ho tempo». Una dichiarazione che lascia spazio a molte interpretazioni, sulla veridicità della quale ci permettiamo di dubitare…
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Televisione
Charlie Hunnam, l’uomo che guarda nell’abisso: “Interpretare Ed Gein mi ha terrorizzato”
Tra trasformazioni fisiche estreme, introspezione psicologica e la sfida di umanizzare il male: il ritorno di Hunnam segna una delle prove più intense della sua carriera.
Non è facile spaventare Charlie Hunnam. Eppure, lo stesso attore che per anni ha incarnato il carisma ribelle di Sons of Anarchy ammette che il suo ultimo ruolo lo ha «terrorizzato». Il motivo è semplice: per la terza stagione della serie antologica di Netflix Monster, ideata da Ryan Murphy e Ian Brennan, Hunnam è chiamato a vestire i panni di Ed Gein, il serial killer del Wisconsin la cui storia ha ispirato capolavori come Psycho, Non aprite quella porta e Il silenzio degli innocenti.
L’interpretazione ha richiesto all’attore britannico un’immersione profonda e disturbante nei meandri della mente umana. «Questo ruolo mi ha costretto a guardare il lato più oscuro dell’uomo — ha raccontato in un’intervista —. Non volevo che diventasse una caricatura del male. Dovevo capire come un essere umano possa arrivare a tanto».
Un viaggio nella follia americana
Ambientata negli anni Cinquanta, Monster: La storia di Ed Gein ricostruisce la vicenda del “macellaio di Plainfield”, noto per i suoi crimini che scioccarono l’America rurale. Dopo il successo mondiale delle precedenti stagioni dedicate a Jeffrey Dahmer e John Wayne Gacy, la nuova serie ha debuttato in vetta al catalogo Netflix, generando al contempo entusiasmo e polemiche per il modo crudo e realistico con cui rappresenta la violenza.
Hunnam, 45 anni, ha dovuto affrontare un intenso lavoro di preparazione: ha perso circa 14 chili per riprodurre la corporatura esile del vero Gein, ha studiato ore di registrazioni dell’interrogatorio e ha visitato la sua cittadina natale. «La parte più difficile non è stata la trasformazione fisica, ma la comprensione psicologica», ha spiegato. «Dietro le sue azioni c’erano traumi, isolamento e una malattia mentale mai curata. L’obiettivo era mostrare l’uomo prima del mostro».
Da Newcastle a Hollywood: la parabola di un ribelle
Nato nel 1980 a Newcastle upon Tyne, Hunnam è cresciuto nel nord industriale dell’Inghilterra, tra pub, campi da calcio e una famiglia segnata da difficoltà economiche. Dopo un’infanzia turbolenta e un trasferimento forzato nella tranquilla Cumbria, trova nella recitazione la sua via di fuga. Scoperto quasi per caso da un talent scout della BBC, debutta a 17 anni nella serie Byker Grove e poco dopo conquista l’attenzione del pubblico in Queer as Folk, dove interpreta un adolescente alla scoperta della propria identità.
Il salto internazionale arriva con Sons of Anarchy (2008–2014), in cui dà vita a Jax Teller, il tormentato leader di una gang di motociclisti. Quel ruolo lo consacra come icona maschile e simbolo del ribelle moderno. Da allora, alterna cinema e tv in produzioni di prestigio come Pacific Rim di Guillermo del Toro, Civiltà perduta di James Gray, King Arthur e The Gentlemen di Guy Ritchie.
Il metodo Hunnam: tra dedizione e tormento
Per affrontare il ruolo di Gein, l’attore ha adottato un metodo quasi ascetico. «Ho vissuto da solo per settimane, limitando i contatti con il mondo esterno», ha rivelato. Durante le riprese, ha evitato ogni distrazione, immergendosi completamente nella parte. «Più studiavo la sua vita, più capivo che interpretarlo significava affrontare le paure più profonde, le mie e quelle di chiunque».
Al termine delle riprese, Hunnam ha compiuto un gesto simbolico: ha visitato la tomba di Ed Gein, lasciandosi alle spalle il personaggio. «Ho voluto salutarlo — ha detto —. Gli ho promesso che avrei raccontato la sua storia con rispetto, ma che non l’avrei portato con me».
Critiche e riflessioni: chi è il vero mostro?
Come spesso accade con le opere di Ryan Murphy, anche questa stagione ha sollevato dibattiti sull’etica della rappresentazione del male. Hunnam, però, difende la scelta artistica: «Non stiamo glorificando la violenza. La nostra intenzione è capire. Mostrare il male per ciò che è: un fallimento umano e sociale».
E lancia una provocazione: «Gein era il mostro della storia, ma chi è il mostro oggi? Hitchcock, che ha trasformato la sua vicenda in intrattenimento? O noi spettatori, che guardiamo queste storie per sentirci al sicuro di fronte all’orrore degli altri?».
Un attore, due vite
Lontano dai set, Hunnam conduce un’esistenza sorprendentemente riservata. Da quasi vent’anni è legato alla designer di gioielli Morgana McNelis, con cui vive in California, tra natura e discrezione. «Sono con lei da metà della mia vita», ha raccontato. «Non ho bisogno di un certificato per sapere che è la persona giusta».
Nel 2025, con Monster: La storia di Ed Gein, Hunnam dimostra di essere più di un sex symbol o di un eroe da action movie: è un attore che non teme di sporcarsi le mani con l’oscurità. E forse è proprio questa vulnerabilità, questa capacità di guardare dentro l’abisso senza arretrare, che lo rende — ancora oggi — una delle figure più complesse e affascinanti di Hollywood.
Televisione
Ballando con le Stelle, paura per Carlo Aloia: il ballerino in ospedale dopo una caduta. Milly Carlucci: «Sta facendo una risonanza al Gemelli»
La conduttrice annuncia in diretta da La Vita in Diretta anche le difficoltà di Francesca Fialdini: «Sta facendo terapie, ma non è qualcosa che si risolve in fretta»
Non c’è pace per la ventesima edizione di Ballando con le Stelle. Dopo l’infortunio di Francesca Fialdini, un nuovo incidente ha colpito il cast del programma di Milly Carlucci. Durante le prove generali, il ballerino professionista Carlo Aloia, maestro di Nancy Brilli, è caduto rovinosamente a terra, riportando un trauma che ha reso necessario il ricovero in ospedale.
Milly Carlucci: «È caduto durante gli allenamenti»
A dare la notizia è stata proprio Milly Carlucci, in collegamento con Alberto Matano durante La Vita in Diretta: «Abbiamo la gara aperta con un’infortunata, Francesca Fialdini, che come sapete si è fatta male la scorsa settimana. Sta facendo terapie, ma non è qualcosa che si risolve da un momento all’altro», ha spiegato la conduttrice.
Poi l’annuncio: «Oggi però abbiamo avuto anche un altro infortunio: Carlo Aloia è caduto durante gli allenamenti. È all’Ospedale Gemelli, sta facendo una risonanza magnetica per capire se si tratta di un problema al polpaccio o ai tendini».
Nancy Brilli a rischio eliminazione
L’incidente rischia ora di mettere in crisi la coppia Brilli–Aloia, attesa sabato sera per lo spareggio con la Signora Coriandoli (Maurizio Ferrini). Tutto dipenderà dall’esito degli esami e dai tempi di recupero del ballerino.
In caso di stop, Milly Carlucci starebbe già valutando un piano d’emergenza: un cambio di maestro o una coreografia semplificata che consenta a Nancy Brilli di rimanere in gara.
Francesca Fialdini ancora ferma ai box
Nel frattempo, Francesca Fialdini continua la sua corsa contro il tempo per rimettersi in pista dopo la lesione al piede destro. La conduttrice di Da noi… a ruota libera, salvata dal televoto nella scorsa puntata, sta proseguendo le terapie ma le sue condizioni restano incerte.
«Vedremo sabato cosa riusciremo a fare con lei», ha concluso Milly Carlucci, che si prepara a una puntata più complessa del previsto, segnata da imprevisti e colpi di scena.
Una sfida che, ancora una volta, conferma quanto Ballando con le Stelle sia sì uno spettacolo, ma anche una vera e propria prova di resistenza.
Televisione
Eva Herzigova e Orietta Berti pronte per “Belve”: e Cristiano Malgioglio?
La modella e la cantante tra le prossime protagoniste del talk di Francesca Fagnani. Il paroliere più corteggiato della tv, però, continua a dire di no: ecco perché
Francesca Fagnani prepara una nuova stagione di Belve e il parterre degli ospiti promette scintille. Tra i nomi più attesi ci sono Eva Herzigova, icona della moda anni Novanta, e Orietta Berti, che tra successi e autoironia è ormai una veterana dei talk show. Entrambe dovrebbero sedersi davanti alla conduttrice per una chiacchierata senza filtri, nel perfetto stile Belve.
Due “belve” molto diverse
Herzigova, elegante e riservata, porterà un tocco di glamour internazionale; Orietta, invece, con la sua ironia disarmante, promette aneddoti irresistibili sul mondo della musica e della tv. Due universi lontani, ma perfettamente compatibili con l’arte della provocazione raffinata firmata Fagnani.
Il mistero Malgioglio
E poi c’è lui: Cristiano Malgioglio. Da tempo il nome del cantautore e paroliere circola come possibile super ospite, ma l’accordo non arriva mai. Perché? C’è chi parla di prudenza — Cristiano non ama le domande dirette sul privato — e chi invece sussurra che preferisca tenersi quel trono di “belva mancata” che, in fondo, gli regala ancora più attenzione.
Insomma, anche senza ancora apparire, Malgioglio resta l’ospite perfetto per Belve: quello che tutti vogliono e che nessuno riesce davvero a domare.
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