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Beauty

“Boyfriend blush” è il nuovo beauty trend da provare!

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    Il trend del “Boyfriend Blush” è un’interessante evoluzione nel mondo del trucco che mira a ottenere un look più naturale e genuino. Questo stile di blush, o fard, si ispira a un aspetto fresco e rosato. L’idea è quella di replicare il rossore sulle guance che potresti vedere su un uomo biondo che ha trascorso la mattinata correndo per un campo da calcio. È una sorta di rossore completo delle guance, al contrario del pigmento perfettamente posizionato. Pensa al principe Harry nei suoi sfacciati giorni all’università.

    Il trucco del “Boyfriend Blush” prevede l’utilizzo di tonalità di blush che si avvicinano al colore naturale delle guance quando si è felici o emozionati. Questo può variare da una tonalità rosa delicata a una più pesca o corallo, a seconda del tono della pelle e delle preferenze personali.
    La chiave per creare il look sta nell’ombra che scegli e nel posizionamento. Vuoi che appaia come se avessi un colore naturale che aumenta sulle tue guance dopo aver fatto un allenamento e quindi dovrai scegliere una tonalità che si avvicini a quel tono naturale. Puoi provare a pizzicare leggermente le guance per vedere il colore che sembra più realistico.
    Quando si tratta di posizionare il pigmento, mantieni il pigmento al centro delle guance, più in alto sugli zigomi.

    I truccatori suggeriscono di creare una forma triangolare che inizi al centro del viso, esca lungo la parte inferiore dello zigomo e poi scenda a forma di V. Quindi usa un pennello per lucidare per far rimbalzare il rossore sulla pelle per una finitura uniforme e voluminosa.
    Più risulta naturale, meglio è, quindi puoi anche provare ad aggiungere un po’ di colore al ponte del naso: divertiti e scopri cosa funziona per la forma del tuo viso. Finché il risultato finale sembra che tu sia appena tornato da una corsa veloce, ce l’hai fatta.
    Il “Boyfriend Blush” è diventato popolare perché offre un modo per migliorare l’aspetto naturale del viso senza sembrare troppo elaborato o eccessivamente truccato. È un trend che celebra la bellezza autentica e spontanea, promuovendo un approccio più rilassato e fresco al trucco.

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      Mai buttare via le bucce di patata! Facciamo economia in cucina!

      Le bucce di patata, da semplici scarti di cucina, si rivelano un alleato prezioso in svariati ambiti domestici. Dai loro una seconda vita, sperimentando con creatività e sfruttando la loro versatilità. Dall’alimentazione alla cosmesi, le bucce di patata possono trasformarsi in risorse sorprendenti, rendendo la tua casa più sostenibile e ispirata.

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        Le bucce di patata, spesso trascurate in cucina, nascondono un potenziale straordinario che va oltre il loro semplice ruolo di rifiuto. Scopriamo insieme i loro molteplici usi alternativi, dalla cosmesi all’alimentazione, aprendo la porta a un mondo di possibilità inaspettate.

        Uno scarto diventa uno gustoso snack

        Le bucce di patata, anziché finire nel cestino dell’umido, possono essere utilizzate per creare gustosi snack. Dopo una accurata pulizia e asciugatura, puoi condire le bucce con olio d’oliva, sale e spezie preferite, infornarle e ottenere delle chips salutari e croccanti.

        Benefici nutrizionali

        Contrariamente alla credenza popolare, la buccia di patata è ricca di fibre, vitamina C, vitamina B6 e sali minerali come potassio, magnesio e selenio. Consumarle, quando possibile, aggiunge un tocco nutrizionale al tuo regime alimentare, contribuendo alla tua salute generale.

        Bucce di patata come detergente naturale

        Le bucce di patata, grazie alla loro consistenza leggermente abrasiva, possono essere utilizzate per pulire pentole e padelle. Basta strofinare le superfici con le bucce e risciacquare per rimuovere residui ostinati.

        Tintura naturale per tessuti

        La buccia di patata può essere impiegata per creare una tintura naturale per tessuti. Bollisci le bucce in acqua, filtra il liquido ottenuto e utilizzalo per tingere tessuti in modo ecologico e creativo.

        Bucce di patata come concime naturale

        Ricche di nutrienti, gli scarti di patate possono essere compostate o utilizzate come concime naturale per piante e fiori. Il loro apporto di potassio è benefico per la crescita delle piante.

        Bucce di patata in cosmesi

        Le bucce di patata contengono antiossidanti e vitamine benefiche per la pelle. Puoi utilizzarle per preparare un tonico naturale: bollisci le bucce in acqua, lascia raffreddare e applica sulla pelle per una fresca sensazione rigenerante.

        Maschera nutriente per il viso

        Creare una maschera per il viso con la buccia di patata è semplice ed efficace. Frulla le bucce con un po’ di yogurt naturale e miele. Applica il composto sul viso per 15-20 minuti e goditi una pelle nutrita e idratata. Prova anche la maschera nutriente con i fiocchi d’avena.

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          Benessere

          Dieta antinfiammatoria: Ecco gli alimenti e ricette amiche della salute!

          Una singola dieta miracolosa non esiste, ma una ricca giusta è un’arma potente nella lotta contro l’infiammazione cronica. Incorporiamo tutti i giorni ai nostri pasti verdura, frutta, semi, frutta secca, legumi. spezie ed erbe aromatiche e ridurremo il rischio di malattie croniche.

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            Perché sviluppiamo infiammazioni
            È una reazione del sistema immunitario che coinvolge una serie complessa di processi chimici. Può essere scatenata da fattori come lo stress, uno stile di vita sedentario, una dieta ricca di cibi processati e povera di nutrienti, nonché da patologie croniche come l’obesità.

            Il processo infiammatorio è importante per mantenere in salute l’organismo
            È una risposta naturale e necessaria del nostro corpo per difendersi da potenziali minacce esterne, come virus, batteri e allergeni.

            E le citochine, che sono proteine coinvolte nella regolazione delle risposte immunitarie e infiammatorie, vengono prodotte durante questo processo per combattere le minacce. Tuttavia, quando l’infiammazione diventa cronica le citochine vengono prodotte in modo persistente, danneggiando i tessuti sani.

            Come si gestisce una infiammazione cronica
            Per prevenire l’infiammazione cronica, è importante adottare uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata ricca di alimenti antinfiammatori, regolare attività fisica, sonno di qualità e tecniche di gestione dello stress. Queste azioni possono contribuire a mantenere sotto controllo l’infiammazione nel corpo e a promuovere una migliore salute generale nel lungo termine.

            Benefici della dieta antinfiammatoria
            Riducendo l’infiammazione, si può ridurre il dolore associato a condizioni come l’artrite.
            Una dieta antinfiammatoria può contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiache riducendo l’infiammazione nei vasi sanguigni. Riducendo l’infiammazione, si può migliorare la sensibilità all’insulina e favorire la perdita di peso. L’infiammazione cronica è stata associata a disturbi neurologici come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

            Alimentazione per L’ARTROSI
            L’artrosi è una malattia degenerativa delle articolazioni che causa dolore e rigidità. Ecco gli ricchi di antiossidanti che possono aiutare a proteggere le articolazioni.
            Vitamina E – Mirtilli e Frutti di Bosco: Ricchi di antiossidanti e vitamina E, i mirtilli, le fragole, i lamponi e le more sono eccellenti per combattere l’infiammazione.
            Verdure a Foglia Verde: Bietole, spinaci e lattuga sono buone fonti di vitamina E.
            Crucifere: Cavoli, cavolfiori e broccoli sono ricchi di vitamine e antiossidanti.
            Frutta Secca e Semi: Mandorle e Nocciole: Ottime fonti di vitamina E, oltre a grassi sani.
            Semi di Girasole: Ricchi di vitamina E e altri nutrienti benefici.
            Vitamina C – Agrumi: Arance, limoni, lime e pompelmi sono ricchi di vitamina C, che aiuta a proteggere il collagene nelle articolazioni.
            Legumi: Fagioli, lenticchie e piselli sono buone fonti di vitamina C e proteine.

            Ecco un esempio di ricetta per l’artrosi
            Pasta Integrale con fagioli e broccoli
            Ingredienti per 4 persone
            200 g di pasta integrale
            1 tazza di fagioli (borlotti o cannellini) precotti
            1 broccolo, tagliato a cimette
            2 cucchiai di olio extravergine di oliva
            1 spicchio di aglio in camicia
            Succo di mezzo limone (per aggiungere vitamina C)
            Sale e pepe q.b.
            Parmigiano grattugiato q.b.
            Procedimento
            In una padella grande metti olio, aglio e le cimette di broccoli, e cuoci aggiungendo un po’ di acqua fino a quando diventeranno teneri. Regola di sale e pepe. Unisci i fagioli, mescola bene e cuoci per altri 5 minuti. Lessa la pasta in acqua salata, poi scola e trasferisci in padella con i broccoli e i fagioli. Mescola bene per combinare tutti gli ingredienti. Aggiungi il succo di limone e regola di pepe a piacere. Servi caldo, con una spolverata di parmigiano grattugiato.

            Alimentazione per L’INTESTINO
            La problematica più diffusa riguarda il colon.
            Alimenti da Limitare
            Zuccheri, Latticini, Frutta dolce, tipo uva, banane, mango. Verdure, legumi e cereali integrali, a causa dell’alto contenuto di fibre.
            Alimenti da Preferire
            Pesce: Ricco di omega-3, Carne Magra: Come pollo e tacchino, Uova, Zucchine, carote e patate, Riso Basmati

            Ecco un esempio di ricetta per l’artrosi
            Riso Basmati con Zucchine e Gamberetti
            Ingredienti per 4 persone
            200 g di riso basmati
            1 zucchina tagliata a rondelle
            200 g di gamberetti puliti
            2 cucchiai di olio extravergine di oliva
            1 spicchio di aglio in camicia
            Sale e pepe q.b.
            Succo di mezzo limone
            Procedimento
            Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci il riso basmati. Scola e metti da parte. In una padella grande, scalda olio, aglio e fai soffriggere per 1-2 minuti fino a doratura. Aggiungi le zucchine e cuoci fino a quando sono tenere, circa 10 minuti, aggiungendo un bicchiere di acqua e regola di sale e pepe. Aggiungi i gamberetti e cucina per circa 3-4 minuti. Unisci adesso il riso cotto, mescola bene e servi caldo, con una spruzzata di succo di limone.

            Alimentazione per I MUSCOLI
            Per la fibromialgia e la salute muscolare.

            Alimenti da Privilegiare
            Mandorle: Ricche di vitamina E e antiossidanti, Noci e Pinoli: Ottime fonti di acidi grassi omega-3 e antiossidanti, Semi di Girasole: Contengono vitamina E e selenio, Semi di Zucca: Ricchi di magnesio e zinco, Zenzero: Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, Curcuma: Contiene curcumina, un potente antinfiammatorio, Zafferano: Ricco di antiossidanti, ha effetti positivi sulla salute muscolare, Banane: Una delle migliori fonti di potassio, Fave: Ricche di potassio e proteine vegetali, Spinaci e Bietole: Ottime fonti di magnesio e potassio, Fagioli Borlotti: Contengono elevate quantità di potassio e magnesio, Lenticchie: Ricche di proteine, ferro e magnesio, Germe di Grano: Ricco di vitamine del gruppo B, magnesio e potassio, Quinoa: Una fonte eccellente di magnesio e proteine complete.

            Ecco un esempio di ricetta per i muscoli
            Insalata di Quinoa con Verdure, Semi e Frutta Secca
            Ingredienti per 4 persone
            1 tazza di quinoa
            1 zucchina tagliata a cubetti
            1 carota grattugiata
            1 manciata di spinaci freschi
            1/4 tazza di mandorle tritate
            2 cucchiai di semi di zucca
            1/4 tazza di fagioli borlotti precotti
            1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
            Il succo di mezzo limone
            1/2 cucchiaino di curcuma in polvere
            1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato
            Sale e pepe q.b.
            Procedimento
            Sciacqua la quinoa sotto l’acqua corrente. Porta a ebollizione due tazze d’acqua in una pentola, aggiungi la quinoa e cuoci per circa 15 minuti, o fino a quando tutta l’acqua è stata assorbita. Lascia raffreddare. In una ciotola unisci zucchina, carota, spinaci, fagioli e mandorle tritate, aggiungi la quinoa cotta, condisci con olio, succo di limone, curcuma, zenzero, sale e pepe. Mescola bene, aggiungi i semi di zucca prima di servire.

            COSA BERE per ridurre l’infiammazione
            Tè Verde. Contiene catechine, che sono composti che aiutano a ridurre l’infiammazione e proteggere le cellule dai danni. Bere una o due tazze di tè verde al giorno può contribuire a migliorare la salute generale e ridurre i livelli di infiammazione.
            Infuso di Zenzero. Potente antinfiammatorio naturale. Può essere consumato sotto forma di infuso per trarre beneficio dalle sue proprietà.
            Kombucha. Èuna bevanda fermentata a base di tè, ricca di probiotici che possono aiutare a migliorare la salute del microbiota intestinale.
            Bevande Fermentate. Kefir, Tempeh, Miso, Kimchi e i Crauti possono aiutare a mantenere un microbiota intestinale sano.

            Ricetta per un Infuso di Zenzero
            Ingredienti
            1 pezzo di zenzero fresco (circa 2-3 cm) grattugiato
            2 tazze d’acqua
            Succo di mezzo limone
            Miele a piacere
            Procedimento
            Grattugia lo zenzero fresco, porta a ebollizione l’acqua in una pentola, aggiungi lo zenzero grattugiato e lascia in infusione per circa 10 minuti. Filtra l’infuso per rimuovere i pezzi di zenzero, aggiungi il succo di limone e il miele a piacere. Servi caldo.

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              Salute

              Maledette notifiche, che fonte di stress!

              Un recente studio del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità ha individuato come causa di ansia e stress le continue notifiche che riceviamo. E che ci distolgono da quello che stiamo facendo.

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                Un recente studio del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità ha individuato come causa di ansia e stress le continue notifiche che riceviamo. E che ci distolgono da quello che stiamo facendo.

                Vibrazione fatale

                Infatti basta una vibrazione nella tasca, un suono che proviene da un’altra stanza, che ci precipitiamo subito a prendere lo smartphone. Per distogliere il nostro cervello da ciò che stiamo facendo. La notifica: una delle invenzioni più pervasive degli ultimi decenni. Una rivoluzione tecnologica importante ma con un lato oscuro devastante. L’iper-connessione sta cambiando le nostre vite, e… crea tanta dipendenza.

                Secondo Adele Minutillo, psicologa, del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, in una recente intervista ha specificato come da un punto di vista neurobiologico il circuito che viene attivato è quello del piacere. “Ogni volta che controlliamo il telefono riceviamo una piccola gratificazione in modo simile a quanto avviene con il gioco d’azzardo o con altre sostanze che creano assuefazione“.

                Pericolo dipendenza da troppa dopamina

                Minutello è convinta che il picco di dopamina che si genera ci spinge a ricercare questa attività con sempre maggiore frequenza “(…) e con “dosi” sempre più importanti”. Una dpendenza che può innescare anche una sindrome da astinenza come accade anche per sigarette e alcool.

                Come nasce la nomofobia

                Secondo la ricercatrice molte persone arrivano addirittura a sviluppare veri e propri stati d’ansia o attacchi di panico se per caso si esce di casa senza cellulare. Tanto da sentirsi “nudi”? È la cosiddetta “nomofobia”, da no-mobile-phone-phobia.

                Generazione Z sotto attacco

                Questa sindrome colpirebbe maggiormente i giovani della Generazione Z. Ma per quale motivo? “La ragione principale“, dice la ricercatrice, “è che si tratta di ragazze e ragazzi nati in questo mondo che vivono con estrema naturalità. Mentre quelli di una certa età hanno avuto modo di imparare. Nel nostro rapporto è emerso chiaramente che i ragazzi e le ragazze che avevano problemi di dipendenza da videogiochi e social media erano quelli che più frequentemente soffrivano di stati di ansia e depressione preesistenti“.

                Ma la famiglia non dà sempre il buon esempio

                Purtroppo in famiglia i genitori dei ragazzi che appartengono alla Gen-Z non danno il buon esempio. Ci sono infatti genitori iper connessi che spesso non riescono a stabilire regole nell’utilizzo della tecnologia nemmeno su sé stessi. Figuriamoci se possono dare un buon esempio.

                Niente tablet e notifiche fino ai tre anni

                Come possiamo evitare che già in tenera età i nostri bambini siano sottoposti a questo pericolo? Secondo la ricercatrice le linee guida pediatriche ci indicono “(…) che i bambini fino ai 3 anni non dovrebbero avere accesso a tablet e strumenti simili. In età adolescenziale, poi, la prevenzione deve basarsi su percorsi di consapevolezza ed educazione all’uso“. Se un genitore riscontra già i primi sintomi di “dipendenza da notifica” a chi si può rivolgere? “Quei casi vanno presi in carico da strutture specialistiche come i Servizi per le dipendenze o le neuropsichiatrie del Sistema Sanitario“. Prosegue Minutillo. Purtroppo non è ancora operativo un numero verde nazionale. Ma è disponibile sul sito dipendenzainternet.iss.it che propone una mappatura delle oltre 100 risorse territoriali che si occupano del problema.

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